Si ricorda che le notizie riportate in questa sezione, sono una sintesi e una rielaborazione scaturita dal monitoraggio di varie fonti, vedi faqs nella nostra home page area "fonti", e tra cui abitualmente:La Stampa di Torino, Corriere della Sera, ADN Kronos, ANSA, SAT EXPO, ISIMM, ITU, Repubblica, Millecanali, Eurovisione, BBC, Radio Nederland; altre fonti non citate verranno annotate a piè di notizia di volta in volta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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AGGIORNAMENTO 28 DICEMBRE 2016

--A distanza di pochi mesi, si ripropone la vicenda che ha visto contrapporsi Apple ed Fbi per lo sblocco dell'iPhone del killer di San Bernardino, in California. La Turchia avrebbe chiesto all'azienda di Cupertino lo sblocco dell'iPhone del killer dell'Ambasciatore russo in Turchia. La Polizia turca lo ha trovato e dopo aver tentato invano di sbloccarlo ha fatto esplicita richiesta ad Apple. Nel frattempo, la Russia ha offerto supporto alla Turchia inviando un team di esperti. Secondo il sito MacReports, l'iPhone 4S di proprietà dal killer è protetto da un codice a quattro cifre e i tentativi di penetrare nel dispositivo da parte delle autorità locali non hanno avuto successo. Al momento non si conosce la risposta dell'azienda guidata da Tim Cook ma, presuppone la testata, visti i precedenti potrebbe propendere per un rifiuto. Nel caso del killer di San Bernardino, l'Fbi pagò 1,3 milioni di dollari ad hacker professionisti per sbloccare l'iPhone. L'ambasciatore russo Andrei Karlov è stato ucciso lunedì da Mevlut Mert Altintas mentre parlava all'inaugurazione di una galleria d'arte ad Ankara. Sia le autorità turche sia quelle russe sono interessate ad entrare nell'iPhone del killer. In particolare la Russia, sempre secondo il sito MacReports, avrebbe inviato un team di esperti in Turchia per lavorare sul dispositivo.

--Uber ha perso la battaglia con la Motorizzazione californiana e, a distanza di una settimana dal lancio di una flotta di auto a guida autonoma a San Francisco, ha sospeso il servizio. Il Dipartimento dei veicoli motorizzati (Dmv) dello Stato americano ha infatti ritirato i libretti di circolazione delle sedici Volvo XC90 coinvolte nella sperimentazione, costringendo la compagnia allo stop.
Uber aveva ricevuto subito l'altolà da parte della Motorizzazione locale, secondo cui il servizio non era in regola perché sprovvisto dei necessari permessi per le auto a guida autonoma. "Per la compagnia è illegale continuare a operare finché non riceverà un permesso per testare le auto autonome", aveva scritto la Dmv a Uber. La società aveva però risposto sostenendo di non aver bisogno di alcun permesso, poiché le sue auto non sono tecnologicamente avanzate e hanno al volante ingegneri deputati a garantire la sicurezza delle corse, pronti a prendere il controllo del veicolo in caso di necessità.
--Il ransomware, cioè il «sequestro» di computer e smartphone, bloccati e resi inutilizzabili finché il proprietario non paga un riscatto, è la minaccia informatica principale del 2016. Nel corso degli ultimi mesi i dispositivi presi in ostaggio sono aumentati a ritmo esponenziale: tra le aziende si è passati da un attacco ogni due minuti a uno ogni 40 secondi, mentre per i singoli utenti la frequenza è salita da un attacco ogni 20 secondi a uno ogni 10 secondi. I dati provengono dal rapporto annuale sulle Cyber-minacce di Kaspersky Lab. Il ransomware colpisce in due forme distinte: una blocca l’accesso al dispositivo, mentire l’altra cripta i dati contenuti in computer e dispositivi mobili rendendoli inaccessibili. Questa seconda tipologia è la più diffusa. Secondo gli analisti ha colpito più di 800mila persone solo nel terzo trimestre dell’anno.
Chi cade vittima di un sequestro informatico tende a pagare perché si fida dell’hacker. Crede cioè che, una volta incassato il riscatto, il criminale manterrà la promessa e sbloccherà i dispositivi. Finora i malviventi hanno rispettato i patti nella maggioranza dei casi, ma «con l’aumentare della popolarità di questa pratica estorsiva, e con l’entrata in scena di criminali di `grado´ inferiore», spiegano gli analisti, in futuro le promesse mantenute saranno sempre meno frequenti.
--Rafael Dymek ha costruito, per divertimento, un Apple mirror che sembra un iPhone gigante: puoi navigare su Facebook e leggere le notizie. Con questo specchio touchscreen puoi fare tutto ciò che fai col tuo iPhone. L’Apple Mirror funziona semplicemente toccando la superficie dello specchio e utilizza l’interfaccia iOS. Messenger, Facebook, Spotify e Netflix: puoi guardare film e leggere notizie, e dopo 45 secondi di inattività resta solo un normale specchio. Rafael, per ora, non ha intenzione di vendere il prodotto e offrirlo al grande pubblico: lo definisce «un progetto personale» che riflette la sua creatività.


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21 dicembre 2016
pausa Natalizia




AGGIORNAMENTO 14 DICEMBRE 2016

Facebook punta a diventare un vero e proprio Internet provider. Secondo il Washington Post, sarebbe in trattativa con il governo e gli operatori telefonici statunitensi per offrire accesso gratuito a Internet attraverso il suo servizio 'Free Basics'. Il programma sarebbe rivolto alle persone meno abbienti del paese e alle aree rurali degli Usa ed è stato già testato nei paesi in via di sviluppo. Non senza polemiche. In India, ad esempio, è stato bloccato dalle autorità perché danneggia il principio di neutralità della rete. Free Basics è un costola di Internet.org, il progetto che mira a portare il web in tutto il mondo, soprattutto in paesi poco coperti. Offre un accesso gratuito ma parziale, ad alcuni servizi web (news, informazioni sanitarie e di lavoro) dando una certa priorità ai contenuti offerti al social network. Da qui la decisione dell'India di bloccarlo.Secondo la fonte del Washington Post, la società di Mark Zuckerberg sta trattando con le autorità americane proprio per evitare di inciampare nelle stesse problematiche che ha affrontato con il governo di New Delhi. Secondo un recente studio del Pew Research Center, il 15% degli adulti statunitensi non ha altra fonte, al di là dello smartphone, per accedere al web; e un 48% di quelli che accedono alla rete dal cellulare hanno dovuto sospendere il servizio perché non se lo possono permettere.


--Al via a Napoli Apple Academy.
Annunciata nei mesi scorsi, partnership Cupertino-università Federico II
*Inaugurato ufficialmente la settimana scorsa a Napoli, ma era stata annunciata nei mesi scorsi, la 'iOs Developer Academy', grazie alla partnership tra l'università Federico II di Napoli e Apple. E' la prima scuola europea per sviluppatori di app.Il primo corso, della durata di nove mesi, ha preso il via lunedì  e sarà riservato ai 100 'cervelloni' provenienti da ogni parte del mondo che hanno superato le selezioni trasformando la residenza universitaria di Napoli Est in una sorta di Apple Academy. Il via al progetto alla presenza, tra gli altri, del ministro Giannini.
Oggi investire a Napoli conviene, Napoli non ha più l'immagine dei rifiuti ma di una città vitale, competitiva, piena di giovani, competenze, creatività, fantasia, energia, umanità e capacità economiche, al netto di problemi che sono tantissimi. Una città che non si abbatte e esprime competenze importanti. L'obiettivo è che i giovani non vadano via da Napoli dopo essersi realizzati e specializzati, ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Sembrava impossibile, realizzare un progetto cosi' ambizioso in soli quattro mesi. E invece ce l'abbiamo fatta grazie al lavoro di tutti, dalle istituzioni all'ultimo operaio che ha lavorato fino alla scorsa notte - ha spiegato, non senza un pizzico di emozione, il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi - Il sogno è tenere nella nostra terra i nostri giovani e ringrazio Apple che ha creduto in qualcosa che sembrava quasi impossibile. È una giornata bellissima per i ragazzi".
"E' una straordinaria occasione per il Sud. Abbiamo già investito 100 milioni e proseguiremo nell'investimento con altri 30 milioni di euro", ha affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

--Snapchat punta a Wall Street
Wsj, pronte carte per servizio messaggistica tablet e smartphone
**Snapchat, popolare servizio di messagistica per tablet e smartphone, è pronta a sbarcare a Wall Street. Secondo fonti del Wall Street Journal, starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad almeno 25 miliardi di dollari. L'obiettivo di Snap Inc, questo il nome della societa' che ha sede in Venice, California, punterebbe a chiudere l'operazione entro il prossimo marzo. Snapchat e' molto popolare soprattutto per la caratteristica di poter inviare messaggi che si cancellano automaticamente poco dopo l'invio. Se dovesse portare in porto il piano sarebbe la piu' grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014. Da quando fece il suo ingresso al New York Stock Exchange il titolo del colosso cinese di e-commerce Alibaba. Sanp - sottolinea il Wall Street Journal - sarebbe inoltre la prima di un nutrito gruppo di piccole ma ben valutate societa' (vedi Uber) a sperimentare le acque di Wall Street.
Attualmente il valore di Snapchat e' fissato sui 17,8 miliardi di dollari. Quest'anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari, e le previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le entrate erano di appena 60 milioni di dollari.

--Roma tra città con più 'pc zombie'
E' rete di pc infetti usati da hacker, Turchia primo paese Emea
**Roma è in cima alla classifica delle città italiane (e terza in Europa, Medioriente e Africa, area Emea) in cui ci sono più 'computer zombie' o 'botnet', cioè una rete di dispositivi grazie ai quali, all'insaputa dei legittimi proprietari, i criminali informatici possono sferrare attacchi da remoto. Il paese che detiene questo preoccupante primato è invece la Turchia. E' il dato che emerge da una ricerca di Norton by Symantec in Europa, Medio Oriente e Africa (area Emea). Disponibili anche a noleggio nel Dark Web, le più grandi 'botnet' possono mettere in rete milioni di dispositivi connessi a Internet e utilizzarli in attacchi coordinati. Questi sistemi vengono usati per inviare spam, commettere frodi o cyber-aggressioni che mettono fuori uso un sito web. Il termine 'botnet' è diventato di dominio pubblico nei primi anni 2000, quando un adolescente canadese dal nickname 'Mafiaboy' con questo metodo ha messo a ferro e fuoco portali del calibro di Amazon, eBay e Yahoo.




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AGGIORNAMENTO 7 DICEMBRE 2016

Baby monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor. I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.

**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita' europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia, ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per "sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute "inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per 100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View, svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni. Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.


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Baby monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor. I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.

**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita' europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia, ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per "sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute "inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per 100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View, svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni. Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.


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AGGIORNAMENTO 30 NOVEMBRE 2016

Google sviluppa AI che cripta i messaggi
Sistema 'impara' a proteggere comunicazione da occhi indiscreti
L'intelligenza artificiale sviluppata dagli scienziati di Google non ha imparato solo a realizzare "opere d'arte" ma si è cimentata con qualcosa di più ardito: ha creato un suo sistema per criptare i dati. In pratica ha imparato a proteggere i suoi messaggi da occhi indiscreti, compresi quelli umani. Il traguardo è stato raggiunto dagli scienziati di Google Brain, il progetto di intelligenza artificiale sul modello delle reti neurali ("deep learning"), e illustrato in uno studio pubblicato su arXiv. I ricercatori, come riportato da New Scientist, hanno dimostrato che le "reti neurali" - sistemi informatici sviluppati sul modello con cui funzionano i neuroni del cervello umano - riescono a utilizzare una tecnica semplice per criptare le informazioni che si scambiano senza aver ricevuto algoritmi specifici per farlo. L'esperimento è avvenuto su tre reti - chiamate Alice, Bob ed Eve -, ognuna "istruita" sul suo ruolo nella comunicazione.
Alice doveva inviare un messaggio segreto a Bob. Bob doveva decodificare il messaggio ed Eve doveva cercare di intercettarlo. Un test riuscito visto che Alice e Bob hanno cominciato a scambiarsi messaggi sulla chiave di cifratura, inaccessibile ad Eve. All'inizio i "messaggi segreti" non erano così efficaci ma Alice ha affinato la sua tecnica di cifratura e dopo 15 mila tentativi Bob è riuscito a convertire il messaggio criptato nel testo originario. Eve è riuscita a indovinare 8 dei 16 bit che lo componevano. La cifratura creata da queste reti neurali, spiegano gli scienziati, non si avvicina nemmeno lontanamente ai sofisticati sistemi sviluppati dagli algoritmi curati dall'uomo. Ma questo esperimento per l'intelligenza artificiale è solo l'inizio.

**Fb voleva anche il 'clone' di Snapchat
TechCrunch, social ha fatto offerta su app coreana 'Snow'
-- Non essendo riuscita nell'acquisto di Snapchat, Facebook ha tentato - invano - di comprare pure l'emergente "clone" asiatico della chat dei messaggi "usa e getta": Snow. Lo riporta il sito TechCrunch. Il social network in blu quest'estate avrebbe fatto un'offerta per Snow, app quasi fotocopia di Snapchat lanciata a settembre 2015 da Naver, compagnia sudcoreana valutata 25 miliardi di dollari che è la 'madre' della chat Line, molto popolare in Asia. Snow in poco più di un anno avrebbe totalizzato circa 80 milioni di download e cresce al ritmo di 10 milioni ogni mese. A nulla sarebbe servita anche una telefonata di Mark Zuckerberg al presidente di Naver Hai-Jin Lee. L'acquisto è sfumato. Nel frattempo Facebook sta continuando a inserire nei suoi prodotti - sul social ma anche su altre app di sua proprietà - elementi e funzioni mutuati da Snapchat. Ultime le Storie su Instagram, che stanno riscuotendo un discreto successo con 100 milioni di utilizzatori nel giro di un paio di mesi. Snow invece potrebbe rivelarsi una minaccia per la stessa Snapchat. Ha grafica e funzioni molto simili a quelli dell'originale americana ma con due elementi a suo favore per far terra bruciata sui mercati orientali. In primis filtri e animazioni ad hoc per i consumatori asiatici, e poi sta prendendo piede in Cina, dove Snapchat è bloccato.
**WhatsApp, chat rispetta la legge
Risponderemo ad autorità. Codacons, pronti a class action
--"Siamo fiduciosi di rispettare le leggi vigenti e attendiamo di poter rispondere presto alle domande delle autorità". Lo afferma all'ANSA un portavoce di WhatsApp, a proposito dei procedimenti istruttori avviati dal'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte violazioni del Codice del Consumo. Nel mirino i nuovi termini contrattuali previsti dalla compagnia, in particolare la condivisione dei dati personali degli utenti con Facebook (proprietaria di WhatsApp).Da parte sua il Codacons annuncia che, se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dall'Antitrust, l'organizzazione dei consumatori avvierà una class action contro WhatsApp, tesa a far ottenere agli utenti italiani il risarcimento per la lesione dei diritti dei consumatori, nelle opportune sedi legali.
**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet: la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza (
3 a 2) nuove regole che impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online. Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T, Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita' mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come "opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti, errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in linea con le nazioni europee.



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AGGIORNAMENTO 23.11.2016

ANCHE LE LAVATRICI SAMSUNG RISCHIANO IL RITIRO DAL MERCATO
Dopo il richiamo globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7, Samsung si trova a dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso per gli acquirenti: le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha richiamato 2,8 milioni di lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via del coperchio che può staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la Consumer product safety commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo coinvolge 34 modelli di lavatrice, venduti dal 2011 in poi a prezzi tra i 450 e i 1.500 dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di eccessiva vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le segnalazioni di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla. Ai consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello dichiarato.

**Dovevano essere rimossi da Facebook i link e le informazioni relativi a Tiziana - la 31enne di Mugnano (Napoli) suicidatasi il 13 settembre scorso dopo la diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano - una volta che ne era emersa l'illiceità dei contenuti. Ciò a prescindere da un preciso ordine dell'autorità amministrativa o giudiziaria. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Napoli Nord che con ordinanza ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana, Teresa Giglio. Il collegio, presieduto da Marcello Sinisi, ha però accolto la parte del reclamo presentato dai legali di Facebook Ireland, disponendo che non sussiste alcun obbligo per l' hosting provider di controllare preventivamente tutte le informazioni caricate sulla varie pagine. "E' una pronuncia molto equilibrata - commenta Andrea Orefice, avvocato civilista legale della madre di Tiziana - perché introduce il principio, rigettando quanto asseriva Facebook, secondo cui un hosting provider, pur non avendo un generale obbligo di sorveglianza su tutto quanto viene pubblicato sui propri spazi, deve però rimuovere le informazioni illecite, quando arriva la segnalazione di un utente. E' quello che è avvenuto nel caso di Tiziana. E non deve attendere che il sia Garante della Privacy oppure il giudice ad ordinargliene la rimozione". Commento da parte di noi di radioamagazine, è che le procedure di rimozione di contenuti obsoleti sono sempre alquanto lambiccate. Noi ci siamo trovati difronte al problema di chiedere la rimozione di alcune copie cache delle nostre pagine da google che hanno continuato a girare per la rete per diversi mesi nonostante non fossero più stata aggiornate.

**Dopo l'attacco a Internet del 21 ottobre scorso negli Stati Uniti, che ha messo in ginocchio molti servizi popolari come Twitter e Amazon, anche il web della Liberia ha subito un blackout. Ed è stata usata la stessa 'arma' adoperata negli Stati Uniti, cioè la botnet Mirai, un insieme di dispositivi infetti che bombarda un obiettivo. Perché mettere fuori uso il web di un paese così piccolo? "C'è una forte possibilità che qualcuno stia testando le capacità della botnet Mirai", osserva l'edizione online di Forbes. Insomma, quasi delle prove generali in vista di un attacco più grande. E gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali americane dell'8 novembre prossimo. La Liberia ha circa 4,5 milioni di abitanti di cui meno del 10% è connesso, e ci sono solo due compagnie telefoniche che condividono la stessa fibra ottica. Quindi un terreno di esercitazione facile. "Questo tipo di attacchi sono estremamente pericolosi perché suggeriscono un 'operatore' che ha le capacità per impattare seriamente i sistemi di una nazione", spiega al Guardian l'esperto di sicurezza Kevin Beaumont, uno dei primi a segnalare l'attacco in Liberia.

**E ora una notizia di colore. - Il nostro stipendio è sottostimato rispetto alle nostre competenze, al luogo in cui viviamo e agli anni di esperienza? A questa domanda cerca di rispondere LinkedIn con il nuovo servizio Salary, una sorta di calcolatore di quanto dovremmo guadagnare.

Il social network professionale, da poco acquistato da Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, ha lanciato il portale "LinkedIn Salary" attraverso il quale gli iscritti anonimamente possono inserire i dati del proprio stipendio (contribuendo ad alimentare la banca dati da cui attinge l'algoritmo per i suoi calcoli) e sapere quanto la propria posizione lavorativa viene retribuita ad esempio in altre città o altri Paesi. Il software incrocia le competenze, l'istruzione, gli anni di esperienza, l'area geografica e dà un'analisi comparativa dei salari. Per ora Salary funziona solo per Stati Uniti, Canada e Regno Unito, ma punta a espandersi globalmente il prossimo anno. È uno dei servizi con cui LinkedIn punta a crescere. I suoi iscritti, si legge sul suo blog, sono oltre 460 milioni nel mondo.



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AGGIORNAMENTO 16 NOVEMBRE 2016

L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita' europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e su quanto sia divenuta importante.

**Alitalia vieta Galaxy Note 7 a bordo degli aerei
la Decisione segue disposizioni Dipartimento Trasporti Usa
Da oggi - prosegue la nota della compagnia aerea - questo dispositivo Samsung non potrà neanche essere portato in cabina con sé o nel bagaglio a mano". Nei giorni scorsi, Alitalia ne aveva già vietato il trasporto nei bagagli da stiva o come spedizione cargo.
**Da parte sua la Samsung offre un incentivo finanziario per non perdere clienti e contenere le perdite. La casa coreana, alle prese con la vicenda del Galaxy Note 7, oltre al rimborso concede un credito da 100 dollari a chi riporta in negozio lo smartphone "esplosivo" e in cambio acquista un altro modello Samsung Galaxy. Il credito, valido in Usa, scende a 25 dollari se si sceglie di non sostituire il telefono o di farlo con uno smartphone prodotto da marchi rivali.Samsung nel frattempo ha rivisto ancora le previsioni degli utili dopo lo stop alle vendite del Galaxy Note 7, stimando minori profitti operativi per 3,1 miliardi di dollari nei prossimi due trimestri. Il colosso sudcoreano, che ha già rettificato al ribasso gli utili operativi del terzo trimestre per 2,3 miliardi di dollari "a causa dei costi diretti all'interruzione delle vendite del Galaxy Note 7", ha spiegato oggi in una nota che gli ulteriori oneri sono attesi dal calo dei ricavi nei prossimi due trimestri.

**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet: la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza (
3 a 2) nuove regole che impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online. Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T, Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita' mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come "opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti, errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in linea con le nazioni europee.

**Dopo il richiamo globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7, Samsung si trova a dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso per gli acquirenti: le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha richiamato 2,8 milioni di lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via del coperchio che può staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la Consumer product safety commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo coinvolge 34 modelli di lavatrice, venduti dal
2011 in poi a prezzi tra i 450 e i 1.500 dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di eccessiva vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le segnalazioni di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla. Ai consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello dichiarato.



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AGGIORNAMENTO 9.11.2016

ANCHE LE LAVATRICI SAMSUNG RISCHIANO IL RITIRO DAL MERCATO
Dopo il richiamo globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7, Samsung si trova a dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso per gli acquirenti: le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha richiamato 2,8 milioni di lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via del coperchio che può staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la Consumer product safety commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo coinvolge 34 modelli di lavatrice, venduti dal 2011 in poi a prezzi tra i 450 e i 1.500 dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di eccessiva vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le segnalazioni di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla. Ai consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello dichiarato.

**Dovevano essere rimossi da Facebook i link e le informazioni relativi a Tiziana - la 31enne di Mugnano (Napoli) suicidatasi il 13 settembre scorso dopo la diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano - una volta che ne era emersa l'illiceità dei contenuti. Ciò a prescindere da un preciso ordine dell'autorità amministrativa o giudiziaria. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Napoli Nord che con ordinanza ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana, Teresa Giglio. Il collegio, presieduto da Marcello Sinisi, ha però accolto la parte del reclamo presentato dai legali di Facebook Ireland, disponendo che non sussiste alcun obbligo per l' hosting provider di controllare preventivamente tutte le informazioni caricate sulla varie pagine. "E' una pronuncia molto equilibrata - commenta Andrea Orefice, avvocato civilista legale della madre di Tiziana - perché introduce il principio, rigettando quanto asseriva Facebook, secondo cui un hosting provider, pur non avendo un generale obbligo di sorveglianza su tutto quanto viene pubblicato sui propri spazi, deve però rimuovere le informazioni illecite, quando arriva la segnalazione di un utente. E' quello che è avvenuto nel caso di Tiziana. E non deve attendere che il sia Garante della Privacy oppure il giudice ad ordinargliene la rimozione". Commento da parte di noi di radioamagazine, è che le procedure di rimozione di contenuti obsoleti sono sempre alquanto lambiccate. Noi ci siamo trovati difronte al problema di chiedere la rimozione di alcune copie cache delle nostre pagine da google che hanno continuato a girare per la rete per diversi mesi nonostante non fossero più stata aggiornate.

**Dopo l'attacco a Internet del 21 ottobre scorso negli Stati Uniti, che ha messo in ginocchio molti servizi popolari come Twitter e Amazon, anche il web della Liberia ha subito un blackout. Ed è stata usata la stessa 'arma' adoperata negli Stati Uniti, cioè la botnet Mirai, un insieme di dispositivi infetti che bombarda un obiettivo. Perché mettere fuori uso il web di un paese così piccolo? "C'è una forte possibilità che qualcuno stia testando le capacità della botnet Mirai", osserva l'edizione online di Forbes. Insomma, quasi delle prove generali in vista di un attacco più grande. E gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali americane dell'8 novembre prossimo. La Liberia ha circa 4,5 milioni di abitanti di cui meno del 10% è connesso, e ci sono solo due compagnie telefoniche che condividono la stessa fibra ottica. Quindi un terreno di esercitazione facile. "Questo tipo di attacchi sono estremamente pericolosi perché suggeriscono un 'operatore' che ha le capacità per impattare seriamente i sistemi di una nazione", spiega al Guardian l'esperto di sicurezza Kevin Beaumont, uno dei primi a segnalare l'attacco in Liberia.

**E ora una notizia di colore. - Il nostro stipendio è sottostimato rispetto alle nostre competenze, al luogo in cui viviamo e agli anni di esperienza? A questa domanda cerca di rispondere LinkedIn con il nuovo servizio Salary, una sorta di calcolatore di quanto dovremmo guadagnare.

Il social network professionale, da poco acquistato da Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, ha lanciato il portale "LinkedIn Salary" attraverso il quale gli iscritti anonimamente possono inserire i dati del proprio stipendio (contribuendo ad alimentare la banca dati da cui attinge l'algoritmo per i suoi calcoli) e sapere quanto la propria posizione lavorativa viene retribuita ad esempio in altre città o altri Paesi. Il software incrocia le competenze, l'istruzione, gli anni di esperienza, l'area geografica e dà un'analisi comparativa dei salari. Per ora Salary funziona solo per Stati Uniti, Canada e Regno Unito, ma punta a espandersi globalmente il prossimo anno. È uno dei servizi con cui LinkedIn punta a crescere. I suoi iscritti, si legge sul suo blog, sono oltre 460 milioni nel mondo.



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AGGIORNAMENTO 2 NOVEMBRE 2016

Google sviluppa AI che cripta i messaggi
Sistema 'impara' a proteggere comunicazione da occhi indiscreti
L'intelligenza artificiale sviluppata dagli scienziati di Google non ha imparato solo a realizzare "opere d'arte" ma si è cimentata con qualcosa di più ardito: ha creato un suo sistema per criptare i dati. In pratica ha imparato a proteggere i suoi messaggi da occhi indiscreti, compresi quelli umani. Il traguardo è stato raggiunto dagli scienziati di Google Brain, il progetto di intelligenza artificiale sul modello delle reti neurali ("deep learning"), e illustrato in uno studio pubblicato su arXiv. I ricercatori, come riportato da New Scientist, hanno dimostrato che le "reti neurali" - sistemi informatici sviluppati sul modello con cui funzionano i neuroni del cervello umano - riescono a utilizzare una tecnica semplice per criptare le informazioni che si scambiano senza aver ricevuto algoritmi specifici per farlo. L'esperimento è avvenuto su tre reti - chiamate Alice, Bob ed Eve -, ognuna "istruita" sul suo ruolo nella comunicazione.
Alice doveva inviare un messaggio segreto a Bob. Bob doveva decodificare il messaggio ed Eve doveva cercare di intercettarlo. Un test riuscito visto che Alice e Bob hanno cominciato a scambiarsi messaggi sulla chiave di cifratura, inaccessibile ad Eve. All'inizio i "messaggi segreti" non erano così efficaci ma Alice ha affinato la sua tecnica di cifratura e dopo 15 mila tentativi Bob è riuscito a convertire il messaggio criptato nel testo originario. Eve è riuscita a indovinare 8 dei 16 bit che lo componevano. La cifratura creata da queste reti neurali, spiegano gli scienziati, non si avvicina nemmeno lontanamente ai sofisticati sistemi sviluppati dagli algoritmi curati dall'uomo. Ma questo esperimento per l'intelligenza artificiale è solo l'inizio.

**Fb voleva anche il 'clone' di Snapchat
TechCrunch, social ha fatto offerta su app coreana 'Snow'
-- Non essendo riuscita nell'acquisto di Snapchat, Facebook ha tentato - invano - di comprare pure l'emergente "clone" asiatico della chat dei messaggi "usa e getta": Snow. Lo riporta il sito TechCrunch. Il social network in blu quest'estate avrebbe fatto un'offerta per Snow, app quasi fotocopia di Snapchat lanciata a settembre 2015 da Naver, compagnia sudcoreana valutata 25 miliardi di dollari che è la 'madre' della chat Line, molto popolare in Asia. Snow in poco più di un anno avrebbe totalizzato circa 80 milioni di download e cresce al ritmo di 10 milioni ogni mese. A nulla sarebbe servita anche una telefonata di Mark Zuckerberg al presidente di Naver Hai-Jin Lee. L'acquisto è sfumato. Nel frattempo Facebook sta continuando a inserire nei suoi prodotti - sul social ma anche su altre app di sua proprietà - elementi e funzioni mutuati da Snapchat. Ultime le Storie su Instagram, che stanno riscuotendo un discreto successo con 100 milioni di utilizzatori nel giro di un paio di mesi. Snow invece potrebbe rivelarsi una minaccia per la stessa Snapchat. Ha grafica e funzioni molto simili a quelli dell'originale americana ma con due elementi a suo favore per far terra bruciata sui mercati orientali. In primis filtri e animazioni ad hoc per i consumatori asiatici, e poi sta prendendo piede in Cina, dove Snapchat è bloccato.
**WhatsApp, chat rispetta la legge
Risponderemo ad autorità. Codacons, pronti a class action
--"Siamo fiduciosi di rispettare le leggi vigenti e attendiamo di poter rispondere presto alle domande delle autorità". Lo afferma all'ANSA un portavoce di WhatsApp, a proposito dei procedimenti istruttori avviati dal'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte violazioni del Codice del Consumo. Nel mirino i nuovi termini contrattuali previsti dalla compagnia, in particolare la condivisione dei dati personali degli utenti con Facebook (proprietaria di WhatsApp).Da parte sua il Codacons annuncia che, se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dall'Antitrust, l'organizzazione dei consumatori avvierà una class action contro WhatsApp, tesa a far ottenere agli utenti italiani il risarcimento per la lesione dei diritti dei consumatori, nelle opportune sedi legali.
**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet: la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza (
3 a 2) nuove regole che impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online. Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T, Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita' mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come "opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti, errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in linea con le nazioni europee.



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AGGIORNAMENTO 26.10.2016


Baby monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor. I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.

**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita' europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia, ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per "sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute "inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per 100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View, svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni. Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.


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AGGIORNAMENTO 19 OTTOBRE 2016

Alitalia vieta Galaxy Note 7 a bordo degli aerei
la Decisione segue disposizioni Dipartimento Trasporti Usa

Da oggi - prosegue la nota della compagnia aerea - questo dispositivo Samsung non potrà neanche essere portato in cabina con sé o nel bagaglio a mano". Nei giorni scorsi, Alitalia ne aveva già vietato il trasporto nei bagagli da stiva o come spedizione cargo. Da parte sua la Samsung offre un incentivo finanziario per non perdere clienti e contenere le perdite. La casa coreana, alle prese con la vicenda del Galaxy Note 7, oltre al rimborso concede un credito da 100 dollari a chi riporta in negozio lo smartphone "esplosivo" e in cambio acquista un altro modello Samsung Galaxy. Il credito, valido in Usa, scende a 25 dollari se si sceglie di non sostituire il telefono o di farlo con uno smartphone prodotto da marchi rivali.Samsung nel frattempo ha rivisto ancora le previsioni degli utili dopo lo stop alle vendite del Galaxy Note 7, stimando minori profitti operativi per 3,1 miliardi di dollari nei prossimi due trimestri. Il colosso sudcoreano, che ha già rettificato al ribasso gli utili operativi del terzo trimestre per 2,3 miliardi di dollari "a causa dei costi diretti all'interruzione delle vendite del Galaxy Note 7", ha spiegato oggi in una nota che gli ulteriori oneri sono attesi dal calo dei ricavi nei prossimi due trimestri.

--Facebook, ora i video si guardano in tv
Periscope si sgancia da smartphone, dirette più professionali
I filmati di Facebook entrano in salotto grazie allo streaming. I video, ha annunciato la società, ora possono essere trasmessi sulla tv di casa attraverso dispositivi come la Apple TV o Google Chromecast. Basta scegliere un filmato su Facebook, dal computer o dallo smartphone, selezionare il simbolo della tv in alto a destra e indicare l'apparecchio su cui si desidera trasmettere il video. Sul televisore si potranno guardare anche i Facebook Live, cioè i video che amici, aziende e personaggi trasmettono in diretta attraverso la fotocamera dello smartphone. Proprio su questo fronte Periscope, la piattaforma di Twitter per le dirette video, ha annunciato una novità: i filmati non passeranno più solo dalla fotocamera del telefonino, ma potranno essere trasmessi anche da videocamere professionali, droni e altri dispositivi. La nuova funzione si chiama Periscope Producer ed è pensata per dare ad aziende e mezzi d'informazione la possibilità di andare in diretta con video di qualità. E' già testata con alcuni partner, da Disney alla Abc, da Louis Vuitton a Sky News.

--Microsoft, Hololens sbarcano in Europa
Dopo Nord America, visori per realtà aumentata in altri 6 Paesi

Dopo il debutto in Nord America a un prezzo di circa 3 mila dollari, i visori Hololens di Microsoft per la realtà aumentata arrivano in altri 6 Paesi, sempre nella versione per gli sviluppatori e le aziende. La compagnia di Redmond ha annunciato che gli Hololens sono disponibili per i preordini anche in Australia, Francia, Germania, Irlanda, Nuova Zelanda e Regno Unito.

Per i Paesi europei - tra i quali per ora l'Italia non è inclusa - il prezzo per gli sviluppatori, riporta il sito The Verge, è di circa 3.300 euro. Le prime consegne nei nuovi Paesi sono previste a fine novembre. Negli Usa e in Canada sono cominciate a marzo. Gli Hololens, che mescolano realtà aumentata e virtuale, sono ancora un prodotto per addetti ai lavori, sviluppatori e imprese, anche perché la tecnologia non è proprio a buon mercato.

Microsoft comunque ad agosto ha annunciato che nel prossimo futuro, già il prossimo anno, tutti i nuovi pc con Windows 10 supporteranno applicazioni compatibili con il dispositivo. Tra le aziende e le organizzazioni che hanno cominciato a testare gli Hololens c'è anche la Nasa che, oltre a realizzare un ologramma di Marte, li ha spediti sulla Stazione spaziale internazionale per farli provare agli astronauti.



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AGGIORNAMENTO 12 OTTOBRE 2016

Facebook punta a diventare un vero e proprio Internet provider. Secondo il Washington Post, sarebbe in trattativa con il governo e gli operatori telefonici statunitensi per offrire accesso gratuito a Internet attraverso il suo servizio 'Free Basics'. Il programma sarebbe rivolto alle persone meno abbienti del paese e alle aree rurali degli Usa ed è stato già testato nei paesi in via di sviluppo. Non senza polemiche. In India, ad esempio, è stato bloccato dalle autorità perché danneggia il principio di neutralità della rete. Free Basics è un costola di Internet.org, il progetto che mira a portare il web in tutto il mondo, soprattutto in paesi poco coperti. Offre un accesso gratuito ma parziale, ad alcuni servizi web (news, informazioni sanitarie e di lavoro) dando una certa priorità ai contenuti offerti al social network. Da qui la decisione dell'India di bloccarlo.Secondo la fonte del Washington Post, la società di Mark Zuckerberg sta trattando con le autorità americane proprio per evitare di inciampare nelle stesse problematiche che ha affrontato con il governo di New Delhi. Secondo un recente studio del Pew Research Center, il 15% degli adulti statunitensi non ha altra fonte, al di là dello smartphone, per accedere al web; e un 48% di quelli che accedono alla rete dal cellulare hanno dovuto sospendere il servizio perché non se lo possono permettere.


--Al via a Napoli Apple Academy.
Annunciata nei mesi scorsi, partnership Cupertino-università Federico II
*Inaugurato ufficialmente la settimana scorsa a Napoli, ma era stata annunciata nei mesi scorsi, la 'iOs Developer Academy', grazie alla partnership tra l'università Federico II di Napoli e Apple. E' la prima scuola europea per sviluppatori di app.Il primo corso, della durata di nove mesi, ha preso il via lunedì  e sarà riservato ai 100 'cervelloni' provenienti da ogni parte del mondo che hanno superato le selezioni trasformando la residenza universitaria di Napoli Est in una sorta di Apple Academy. Il via al progetto alla presenza, tra gli altri, del ministro Giannini.
Oggi investire a Napoli conviene, Napoli non ha più l'immagine dei rifiuti ma di una città vitale, competitiva, piena di giovani, competenze, creatività, fantasia, energia, umanità e capacità economiche, al netto di problemi che sono tantissimi. Una città che non si abbatte e esprime competenze importanti. L'obiettivo è che i giovani non vadano via da Napoli dopo essersi realizzati e specializzati, ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Sembrava impossibile, realizzare un progetto cosi' ambizioso in soli quattro mesi. E invece ce l'abbiamo fatta grazie al lavoro di tutti, dalle istituzioni all'ultimo operaio che ha lavorato fino alla scorsa notte - ha spiegato, non senza un pizzico di emozione, il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi - Il sogno è tenere nella nostra terra i nostri giovani e ringrazio Apple che ha creduto in qualcosa che sembrava quasi impossibile. È una giornata bellissima per i ragazzi".
"E' una straordinaria occasione per il Sud. Abbiamo già investito 100 milioni e proseguiremo nell'investimento con altri 30 milioni di euro", ha affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

--Snapchat punta a Wall Street
Wsj, pronte carte per servizio messaggistica tablet e smartphone
**Snapchat, popolare servizio di messagistica per tablet e smartphone, è pronta a sbarcare a Wall Street. Secondo fonti del Wall Street Journal, starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad almeno 25 miliardi di dollari. L'obiettivo di Snap Inc, questo il nome della societa' che ha sede in Venice, California, punterebbe a chiudere l'operazione entro il prossimo marzo. Snapchat e' molto popolare soprattutto per la caratteristica di poter inviare messaggi che si cancellano automaticamente poco dopo l'invio. Se dovesse portare in porto il piano sarebbe la piu' grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014. Da quando fece il suo ingresso al New York Stock Exchange il titolo del colosso cinese di e-commerce Alibaba. Sanp - sottolinea il Wall Street Journal - sarebbe inoltre la prima di un nutrito gruppo di piccole ma ben valutate societa' (vedi Uber) a sperimentare le acque di Wall Street.
Attualmente il valore di Snapchat e' fissato sui 17,8 miliardi di dollari. Quest'anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari, e le previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le entrate erano di appena 60 milioni di dollari.

--Roma tra città con più 'pc zombie'
E' rete di pc infetti usati da hacker, Turchia primo paese Emea
**Roma è in cima alla classifica delle città italiane (e terza in Europa, Medioriente e Africa, area Emea) in cui ci sono più 'computer zombie' o 'botnet', cioè una rete di dispositivi grazie ai quali, all'insaputa dei legittimi proprietari, i criminali informatici possono sferrare attacchi da remoto. Il paese che detiene questo preoccupante primato è invece la Turchia. E' il dato che emerge da una ricerca di Norton by Symantec in Europa, Medio Oriente e Africa (area Emea). Disponibili anche a noleggio nel Dark Web, le più grandi 'botnet' possono mettere in rete milioni di dispositivi connessi a Internet e utilizzarli in attacchi coordinati. Questi sistemi vengono usati per inviare spam, commettere frodi o cyber-aggressioni che mettono fuori uso un sito web. Il termine 'botnet' è diventato di dominio pubblico nei primi anni 2000, quando un adolescente canadese dal nickname 'Mafiaboy' con questo metodo ha messo a ferro e fuoco portali del calibro di Amazon, eBay e Yahoo.




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AGGIORNAMENTI 5 OTTOBRE 2016

Italia: la radio gode di ottima salute
Mentre la diffusione di internet e delle diverse modalità di accesso alla rete aumentano, il 13° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione presentato il 28 settembre a Roma offre un quadro più che lusinghiero per la radio, ascoltata dall’83,9% degli italiani con un aumento dei radiascoltatori che utilizzano gli apparecchi tradizionali mentre restano stabili gli altri vettori del messaggio radiofonico. La TV avanza ancora, raggiungendo il 97,5% della popolazione, di cui un quarto anche attarverso internet. In una corrispondenza dell’Agenzia Askanews su Rapportro UCSI-Censis di quest’anno si legge dell’aumento dell’ascolto della radio (utenza complessiva 83,9%) attraverso gli apparecchi tradizionali (+4,8% in un anno) mentre restano stabili gli altri vettori del messaggio radiofonico, dopo una crescita complessiva nel periodo 2007-2016 dell’utenza della radio da smartphone pari a +13,7% e della radio da internet via pc pari a +6,9%. La fonte di questi dati sono dedotte da un comunicato stampa del Censis.


-La seconda edizione degli Stati Generali della lingua italiana
Il prossimo 17 e 18 ottobre 2016 si svolgerà a Firenze la seconda edizione degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo, dal titolo "Italiano lingua viva". L’evento si terrà in connessione con la sedicesima Settimana della lingua italiana nel mondo (17  23 ottobre 2016), dedicata quest’anno al tema Design  e intitolata "L’italiano e la creatività: marchi e costumi, moda e design". Nel corso dell’evento sarà lanciato il nuovo Portale della lingua italiana nel mondo e saranno forniti gli aggiornamenti sui progetti avviati con la prima edizione degli Stati Generali. Sarà inoltre approfondita la riflessione sul ruolo della lingua italiana nelle strategie di comunicazione delle imprese come fattore di promozione dell’intero sistema culturale italiano. L’evento servirà inoltre a valutare i progressi compiuti e ad elaborare una strategia di promozione linguistica a tutto campo.

-Roma 11 ottobre: assemblea generale della Comunità radiotelevisiva italofona
Sarà la sede Rai di via Asiago a Roma ad ospitare il prossimo 11 ottobre l’assemblea annuale della Comunità Radiotelevisiva Italofona (Cri).
I lavori inizieranno alle 10.00 con i saluti della presidente Rai Monica Maggioni. Seguirà una tavola rotonda  moderata da Marino Sinibaldi Direttore RAI Radio3  sul tema "Il ruolo del servizio pubblico nello spazio culturale e linguistico italofono". Interverranno Marko Filli (Direttore Generale RTV Slovenia), Riccardo Massimo (Direttore Centrale Promozione Cultura e Lingua Italiana MAECI), Franco Siddi (Consigliere di Amministrazione RAI), Mariano Tschuor (Responsabile Mercato e Qualità e Relazioni pubbliche SSR-SRG Svizzera) e monsignor Dario Viganò (Prefetto Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede). Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno con l’intervento di Loredana Cornero, Segretaria Generale CRI, su "L’anno trascorso e l’anno che verrà". Nel corso del pomeriggio saranno presentati la giornata ProGrammatica di Radio3, i prossimi programmi di coproduzione radiofonica, le future iniziative della Comunità, i nuovi associati e verrà consegnato il premio "Adotta un cantante", progetto in collaborazione con l’Università per stranieri di Siena e l’Associazione Tito Gobbi.

-Apple, in Cina centro ricerca da 45 mln
Nella 'Silicon Valley cinese', avrà 500 impiegati
Il primo centro di ricerca che Apple aprirà in Cina sarà una struttura da 45 milioni di dollari a Pechino, nel Zhongguancun Science Park, un polo tecnologico soprannominato "la Silicon Valley cinese". Lo ha riferito l'amministratore dell'area, che via social ha annunciato alcuni dettagli del progetto.Il centro di ricerca avrà 500 impiegati che si occuperanno di sviluppare hardware, tra cui computer e apparecchi audiovisivi.La struttura dovrebbe essere ultimata entro l'anno, e andrà ad aggiungersi a quelle che diversi altri colossi dell'hi-tech hanno nell'area, da Google a Microsoft e a Intel. Parlando del centro di ricerca, il mese scorso Apple aveva spiegato che servirà a sviluppare nuovi prodotti e servizi, ma anche a "rafforzare le partnership con partner locali e università". La compagnia di Cupertino è alle prese con alcune difficoltà in Cina, tra cui le chiusure dei servizi iBook e iTunes, insieme a un calo delle vendite per via delle sempre più appetibili alternative low cost all'iPhone.


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AGGIORNAMENTI 28 SETTEMBRE 2016

LinkedIn fa formazione professionale
Lancia la piattaforma 'Learning', offre 9mila corsi
LinkedIn, il social network dedicatp al lavoro, acquisito da Microsoft per 26,2 miliardi di dollari, entra nel settore della formazione online lanciando 'Learning', una piattaforma che offre 9mila corsi in molteplici settori professionali. I corsi provengono dal portale di apprendimento Lynda.com, comprato l'anno scorso da LinkedIn per 1,5 miliardi di dollari. Saranno a disposizione dei singoli lavoratori così come delle aziende, che potranno consigliare percorsi formativi specifici ai dipendenti e seguire i loro progressi. Accanto a Learning, il social network ha annunciato un corposo restyling della versione desktop della sua piattaforma, che diventa più pulita e semplice da usare. Migliora anche la chat e arriva una chatbot, una sorta di utente virtuale che interagisce via messaggio e aiuta a programmare la giornata lavorativa.

-Apple,italiano hackera iPhone7 in 24 ore
Il ragazzo è riuscito nel 'jailbreak' che sblocca il telefono

Il nuovissimo iPhone 7, col sistema operativo iOS 10, non è a prova di hacker: infatti un giovane italiano è riuscito in meno di 24 h a violare le misure di sicurezza messe in campo da Apple e a modificare il software necessarie per sbloccare il telefono così da poter usare applicazioni non ufficiali. Il ragazzo, non nuovo a queste imprese, si chiama Luca Todesco ed è conosciuto in rete con il nome "qwertyoruiop". Il jailbreak, così si chiama in gergo l'arte illecita di violare, è stata dimostrata pubblicando una foto su Twitter e un video su YouTube. Todesco ha dichiarato che non dirà il modo in cui è riuscito a sbloccare l'iPhone 7, almeno fin quando Apple non rilascerà un aggiornamento che corregga le vulnerabilità informatiche sfruttate dal ragazzo.

-Attacco hacker a Yahoo!, rubati dati 500 milioni utenti
Società, cyberattacco nel 2014

I dati di almeno 500 milioni di utenti Yahoo! come è noto sono stati rubati nel 2014.
Lo conferma Yahoo!, sottolineando che le informazioni rubate con il cyberattacco includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, data di nascita e password. La conferma del cyberattacco è un nuovo colpo per l'amministratore delegato Marissa Mayer, che non e' riuscita a rilanciare Yahoo! e rischia di creare problemi alla vendita di Yahoo! a Verizon. La notizia era stata riportata qualche ora prima da Recode che aveva citato alcune fonti, secondo le quali la violazione e' stata ampia e seria. La società ha registrato un calo in Borsa dopo le indiscrezioni sull'attacco hacker, I titoli Yahoo! nelle contrattazioni prima degli scambi perdevano l'1%. L'attacco hacker a Yahoo! sarebbe trapelato per la prima volta nei mesi scorsi quando l'hacker chiamato 'Peace' avrebbe annunciato la vendita dei dati di 200 milioni di utenti yahoo! per 1.800 dollari.
Yahoo! ha "forti sospetti" che dietro l'attacco hacker ci sia uno Stato straniero.

-Twitter vicino alla vendita, secondo Cnbc
Saleforce e Google fra potenziali acquirenti
Twitter è vicino alla vendita. Lo riporta la Cnbc citando alcune fonti, secondo le quali Twitter è in trattative con potenziali acquirenti, fra i quali Saleforce e Google. Un accordo potrebbe essere raggiunto entro la fine dell'anno.Chiusura in volata in Borsa sulla scia delle indiscrezioni. I suoi titoli salgono del 21,4% a Wall Street.Saleforce.com valuta l'acquisizione di Twitter. Lo riporta il Wall Street Journal. Saleforce aveva cercato di acquistare LinkedIn nei mesi scorsi, avviando una guerra' di offerte al rialzo con Microsoft dalla quale era uscita sconfitta. Twitter alla chiusura di giovedi' ha una capitalizzazione di mercato di 13 miliardi di dollari, ma i titoli sono in volata venerdi' con le indiscrezioni su una possibile vendita.

-Internet, in Corea Nord solo 28 siti
L'elenco trapelato sul web in seguito a un errore tecnico

La Corea del Nord ha solo 28 siti registrati soyyo il dominio "punto cappa pi". Una notizia questa che tra l'altro non doveva neanche trapelare e di cui si è venuto a conoscenza per un errore tecnico dei nordcoreani,  uno dei Paesi più "chiusi" al mondo. Qualche giorno fa infatti è stato rivelato l'elenco di tutti i siti registrati col proprio dominio, ovvero la sigla che segue un indirizzo web, "punto cappa pi". Sono stati pubblicati sulla piattaforma GitHub, riporta il sito Engadget. Le pagine non sono più accessibili agli utenti al di fuori del Paese ma le immagini delle loro homepage sono state salvate da alcuni internauti e condivise anche su Reddit. L'universo online nordcoreano dunque ospita meno di trenta siti. Tra questi ci sono quello della compagnia aerea nazionale Air Karyo, quelli di informazione della Korean Central News Agency e del Voice of Korea, il sito ufficiale del Paese, Naenara, un sito di cucina, Kcna.kp, uno che dovrebbe essere un social network, Friend.com.kp.



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AGGIORNAMENTI 21 SETTEMBRE 2016

Renzi, sul web serve responsabilità
E cita vicenda giovane suicida per video hard
"Snapchat è fantastico: tutto dura 24 ore e sparisce. Poi una ragazza si uccide perché non riesce a cancellare un video dal web... il tema della traccia che lasciamo è un tema importante". Così Matteo Renzi a Wired Next Fest a Firenze, si è riferito anche al caso della giovane donna di Mugnano a Napoli suicida dopo che un suo video hard circolava in rete. "C'è un mondo che può essere snapchat o quello che condanna a restare sulla rete per sempre. Occorre un' educazione alla responsabilità personale, perché è difficile capire qual è il confine giusto, capire cosa resta e cosa non resta". E questo, ha spiegato Renzi, vale anche per la politica: "Con il modello snapchat se ne vanno le polemiche quotidiane, dall'altra c'è qualcosa che resta. Il fatto che ci sia una legge sui diritti civili è qualcosa che non si cancella".


--La sfida di Microsoft in scuole e atenei italiani
Anthony Salcito, 'un'opportunità per insegnanti e studenti
"Il mondo della tecnologia ha trasformato il modo in cui impariamo: le modalità con cui, come esseri umani, condividiamo informazioni e idee, comunichiamo, collaboriamo. I muri dell'insegnamento si sono espansi al di là della classe, per cui gli studenti imparano ovunque e da un più vasto raggio di fonti". Anthony Salcito Microsoft, convincerebbe anche il più restio dei tradizionalisti sull'importanza dei devices e dei softwares tecnologici di ultima generazione. Perché oltre all'entusiasmo che le potenzialità della tecnologia gli suscitano, sa bene come i suoi strumenti non sostituiscano la creatività e le competenze dell'uomo ma costituiscono, invece, un'extension della mente e consentono di oltrepassare i limiti della fisicità e del pensiero lineare. Se crediamo che la tecnologia possa depauperare il ruolo degli insegnanti, per Salcito, al contrario, è un importante supporto per la trasmissione di conoscenza. La tecnologia ha ora un potere e un potenziale di navigazione che si proietta verso un più vasto panorama di aspetti educativi per gli studenti. Naturalmente, ha precisato, "la visione dell'insegnante, la sua passione nel motivare gli studenti e la sua capacità di mettere insieme le competenze che aiuteranno i ragazzi a prepararsi per il loro futuro è fondamentale". "Il nostro ruolo - prosegue Anthony Salcito - non è solo quello di informare gli studenti su come usare la tecnologia per realizzare qualcosa in classe ma anche di fornire loro delle competenze che useranno nel corso della loro vita per entrare nel mercato del lavoro". Da Seattle, Salcito ha portato il suo sguardo sul futuro in Italia, ha stretto accordi con il ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini e con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). Una sfida che ha l'obiettivo di rendere il nostro Paese un modello in tutta Europa: grazie a un protocollo d'intesa siglato nel maggio del 2015, "sono stati formati al digitale oltre trentamila docenti".

--Snapchat record su smartphone Usa, ma Fb resta al top
comScore, 66% tempo online è su 'mobile', spopola Pokemon Go

Snapchat e Pokemon Go fanno incetta di utenti, soprattutto tra i giovanissimi ma a farla da padrone, tra le applicazioni del telefonino su cui si trascorre più tempo, è comunque Facebook. È il quadro che emerge dal Mobile App Report 2016 di comScore relativo al mercato statunitense, apripista di tendenze globali. Il 'mobile' negli Stati Uniti oggi rappresenta i due terzi dei minuti spesi sui media digitali (il 66%), spiegano gli analisti. Il rapporto evidenzia il record di diffusione di Snapchat - l'app nata per i messaggi usa e getta che sta allargando il suo orizzonte anche alle notizie - presente sul 70% degli smartphone degli utenti tra i 18 e 24 anni. Numeri da capogiro anche per Pokemon Go, il gioco tormentone dell'estate, che ha 20 milioni di utenti al giorno. Il re tuttavia resta Facebook: il tempo trascorso sulla sua applicazione ogni mese è di 13 ore ed è superiore a quello speso sull'insieme di tutte le altre app.

--Crescere in digitale, 70mila gli iscritti
Ministero Lavoro-Google, avviati 650 tirocini
Sono oltre 70.000 i giovani iscritti al programma "Crescere in digitale" con 550.000 ore di corsi erogati. Lo fa sapere il ministero del Lavoro sottolineando che il percorso formativo sulle competenze digitali promosso dal ministero e attuato da Unioncamere in partnership con Google, ha avviato in un anno oltre 650 tirocini e organizzato più di 50 laboratori. In questi giorni sono stati annunciati inoltre i primi tirocini in azienda trasformati in assunzioni. Dei 71.651 iscritti complessivi oltre 6.397 hanno completato il corso online e 5.532 hanno superato il test finale.
Le aziende di tutte le dimensioni e settori disponibili ad accogliere tirocinanti hanno raggiunto quota 3.400, per un totale di 5.255 tirocini offerti. "Crescere in digitale" è stato inaugurato a settembre 2015. Il progetto, che punta a rafforzare l'occupabilità dei giovani italiani e a favorire la digitalizzazione delle PMI, prevede un percorso formativo composto da diverse fasi: 50 ore di training online, laboratori sul territorio e fino a 3.000 tirocini retribuiti con 500 euro mensili nelle imprese italiane. Le aziende, in caso di assunzione al termine del tirocinio, possono beneficiare di incentivi fino a 6.000 euro.



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AGGIORNAMENTI 14 SETTEMBRE 2016

Ue chiede informazioni a Facebook su dati WhatsApp
Dopo Apple, anche Facebook nel mirino della Commissione Europea. L'antitrust ha chiesto al social network informazioni sulle modifiche sull'uso dei dati raccolti con la controllata WhatsApp.
Lo afferma la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, parlando con Bloomberg. La richiesta riguarda la possibilità di usare i dati di WhatsApp per la pubblicità su altri servizi Facebook. "Abbiamo fatto delle domande. Il fatto che i dati non fossero uniti agli altri è stato un fattore decisivo nel via libera all'acquisizione", di WhatsApp da parte di Facebook. A fine agosto la popolare chat di prorietà di Mark Zuckerberg dal 2014 ha annunciato una modifica dei termini di servizio e dell'informativa sulla privacy - la prima in quattro anni - che le consentira' di 'collegare' i numeri di telefono degli utenti "ai sistemi di Facebook". In un post sul suo blog, Whatsapp ha anche offerto rassicurazioni al suo miliardo e piu' di utenti in merito alla privacy: "Anche se ci coordineremo maggiormente con Facebook nei mesi a venire, i messaggi crittografati rimarranno privati e nessun altro potra' leggerli. Ne' WhatsApp, ne' Facebook, ne' nessun altro". Gli utenti possono scegliere di non condividere le informazioni con Facebook. Per farlo devono deselezionare l'apposita voce nelle impostazioni.

Scuola: la lotta al "caro libri" corre su internet
Anche con l'usato, ma per tanti testi nuovi con sconto web
Tra usato e web è scattata la "lotta" di studenti e famiglie contro il consueto "caro libri" che si ripresenta ad ogni nuovo inizio di anno scolastico: si calcola che tra testi e dizionari la spesa media si aggira intorno ai 500 euro, con punte di più di mille euro per gli alunni delle prime classi dei licei. E se tra le bancarelle dei mercatini in crisi la difficoltà è soltanto districarsi tra i codici delle nuove e "vecchie" edizioni, spunta sempre più forte l'online: secondo i dati raccolti da Skuola.net, quasi 2 studenti su 3 avranno, infatti, sui banchi libri prevalentemente nuovi ma anche l'usato. Per la prima volta, inoltre, meno della metà delle famiglie si rivolgerà alle librerie. Salgono siti di e-commerce e ipermercati. E c'è anche chi, come il Codacons, propone alle famiglie di rinunciare all'acquisto di "corredi firmati" per destinare la differenza non spesa alle vittime del terremoto.

Enti Aviazione Usa e Ue, non usare Galaxy Note
7 in aereo
Tonfo in Borsa Usa, Samsung perde 10 miliardi di dollari
Secondo la Federal Aviation Administration statunitense e 'Easa, l'agenzia europea per la sicurezza aerea, il Galaxy Note 7 rappresenta un pericolo perchè può incendiarsi e per questo non va usato sugli aerei durante il volo e non deve essere inserito nei bagagli stivati a bordo dell'aereo. L'agenzia federale Usa per l'aviazione è stata la prima ad emettere ieri sera un comunicato, abbastanza inusuale, invitando i passeggeri a "non usare e non ricaricare in volo" questi smartphone, che Samsung sta già ritirando dal mercato per sostituirli, dopo una serie di incidenti con le batterie che hanno preso fuoco o sono esplose. Comunicato al quale ha fatto eco quello dell'ente europeo questo pomeriggio. Nel frattempo, però, il titolo Samsung ha subito un pesantissimo tonfo nella borsa Usa,bruciando 10 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.

Zuckerberg accusato di censura, Facebook rimette foto della bimba bruciata dal napalm
Principale quotidiano norvegese l'aveva accusato di 'abuso di potere'
Facebook riammette la foto della bimba vietnamita in fuga nuda e bruciata dal napalm dopo la bufera di polemiche seguita alla sua rimozione. Lo fa sapere una portavoce del colosso di Palo Alto.
Zuckerberg era stato accusato di  "abuso di potere" dal principale quotidiano norvegese Aftenpost che, in una lettera aperta al fondatore di Facebook pubblicata in prima pagina, aveva criticato la scelta di aver cancellato il post di uno scrittore norvegese accompagnato dalla famosissima foto della 'bimba del Napalm', simbolo della guerra del Vietnam. Al centro dello scatto, che ritrae bambini vietnamiti in fuga da un attacco al napalm, colpisce la figura di Kim Phuk, 9 anni, che corre terrorizzata senza vestiti. Nel post 'censurato' lo scrittore Tom Egeland parlava delle "sette foto che hanno cambiato la narrazione della guerra". Tra le quali un posto d'onore spetta senza dubbio a quella scattata da Nick Ut nel 1972. Secondo una nota di Facebook, che ha regole molto rigide sulle immagini pornografiche, la foto era stata cancellata perche' ritraeva un nudo femminile. Ma il direttore dell'Aftenpost, Espen Egil Hansen, aveva chiesto al "più importante mezzo di comunicazione al mondo", di distinguere tra "pedopornografia e famose foto di guerra". "Sono preoccupato", aveva scritto, "che invece di ampliare la libertà di informazione così la si limiti". Queste decisioni "sono il frutto di un abuso di potere e invece di rendere il mondo più aperto e connesso promuovono la stupidità", secondo il direttore del giornale che accanto al suo editoriale ha ripubblicato il post e la foto 'censurati'.



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AGGIORNAMENTI 7 SETTEMBRE 2016

Batteria esplode, Samsung blocca vendita Galaxy Note 7
Verificati 35 casi, dispositivo lanciato due settimane fa

Samsung blocca le vendite dei Galaxy Note 7 dopo che si sono verificati alcuni casi di esplosione delle batterie durante la ricarica. Poiché la sicurezza dei clienti è una priorità assoluta, la società coreana ha interrotto le vendite del Galaxy Note7. Ben consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma quest'azione è necessaria affinché si possa continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità", spiega l'azienda. Che rassicura circa la sostituzione del prodotto  senza ulteriori inconvenienti. L'azienda ha confermato che sono 35 i casi di esplosione, causati da problemi di batteria. L'annuncio arriva appena a meno di un mese dal lancio del nuovo dispositivo, secondo il Wall Street Journal sono stati spediti 2,5 milioni di pezzi.  Il Galaxy Note 7 di Samsung è stato presentato il 3 agosto scorso ed era disponibile in 10 paesi dal 19 agosto. Al momento non è in vendita in Italia.Casi di esplosione della batteria erano circolati sui blog specializzati e sui social network dove erano state pubblicate foto di dispositivi danneggiati e testimonianze degli utenti.  Il dispositivo dell'azienda coreana è un 'phablet': ha un display grande, da 5.7 pollici, e in abbinamento viene usato un pennino, la S Pen.



Ok Ue fusione Wind-H3G,ma ingresso Iliad
Vestager, VimpelCom- Hutchison proposto misure correttive notevo
-Via libera dell'Antitrust Ue alla fusione tra Wind e H3G, subordinata all'ingresso di Iliad sul mercato italiano della telefonia mobile. "Possiamo approvare l'accordo perché Hutchison e VimpelCom hanno proposto misure correttive considerevoli, che consentono a un nuovo operatore di rete mobile, Iliad, di accedere al mercato italiano", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. La decisione è il risultato di un'indagine approfondita sull'operazione che prevede la fusione di Wind (controllata di VimpelCom) e di H3G (controllata di Hutchison), rispettivamente terzo e quarto operatore sul mercato italiano al dettaglio dei servizi di telefonia mobile. Le misure correttive strutturali effettive proposte da Hutchison e da VimpelCom "sciolgono tutte le riserve sollevate dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza" in quanto "consentiranno l'ingresso sul mercato italiano di un nuovo operatore di rete mobile, la società di telecomunicazioni francese Iliad".

Arriva un'antenna 'jolly' per i cellulari
Diventano così più efficienti e veloci

Applicazioni degli smartphone come Gps, Bluetooth e Wifi potrebbero non avere più bisogno di antenne dedicate, grazie al nuovo prototipo di un'antenna 'jolly'. A realizzarla i ricercatori finlandesi della Aalto University, guidati da Ville Viikari, il cui lavoro è pubblicato sulla rivista IEEE Antennas and Wireless Propagation Letters. Le antenne attualmente in uso sono in gran parte basate su una tecnologia sviluppata mezzo secolo fa. ''Un'antenna lavora con una o poche frequenze diverse - spiega Jari-Matti Hannula, uno dei ricercatori -. Ora possiamo sfruttare i nuovi sistemi elettronici digitali per combinare i diversi elementi di una piccola antenna e farli lavorare insieme, come un'antenna fatta per lavorare digitalmente con qualsiasi tipo di frequenza''. In questo modo, molte applicazioni per smartphone, come Gps, Bluetooth e Wifi non avranno più bisogno delle proprie antenne. Inoltre il trasferimento dati del telefono potrà essere fatto attraverso un'antenna controllata digitalmente. Tutto ciò consentirà di semplificare il design dei telefoni, avere uno schermo più largo, una batteria che dura di più, e far schizzare il trasferimento dei dati nella telefonini di prossima generazione ad una velocità dalle 100 alle 1000 volte maggiore, grazie ad una maggiore larghezza di banda.Il nuovo tipo di antenne può essere realizzato usando componenti simili a quelle impiegate nelle antenne tradizionali per regolare la frequenza desiderata, cosa che consente di renderle più compatte ed efficienti.

Esplosione a Cape Canaveral, su Falcon satellite Facebook
Società Menlo Park, dispiaciuti, ma missione Internet.org resta
Il Falcon 9 esploso a Cape Canaveral durante un test, avrebbe dovuto portare in orbita, il 3 settembre, anche un satellite di Facebook. Si tratta del satellite per le telecomunicazioni Amos-6 che tra le altre funzioni aveva quella di supportare il progetto Internet.org di Mark Zuckerberg che ha l'obiettivo di portare la connessione nei paesi in via di sviluppo.
Nel caso specifico, questo satellite avrebbe servito la zona dell'Africa Sub-Sahariana. "Siamo dispiaciuti per la perdita del satellite, ma rimaniamo fedeli alla nostra missione: connettere le persone a Internet in tutto il mondo", ha commentato un portavoce di Facebook.

Apple a Napoli, al via test ingresso per oltre 4mila studenti
Fino a venerdì, ragazzi divisi in nove gruppi
Proseguiranno fino a venerdì, i test di ingresso alla iOS Developer Academy della Apple a Napoli. Nella sede della facoltà di Biotecnologie dell'Università Federico II, il primo gruppo di ragazzi si è sottoposto al test di ammissione. In tutto sono 4174 gli aspiranti per 200 posti a disposizione per il primo anno. I ragazzi sono stati divisi in 9 gruppi e, fino a venerdì prossimo, si alterneranno nelle aule di Biotecnologie, in una duplice sessione: una al mattino, l'altra nel pomeriggio. I candidati dovranno rispondere a un pacchetto di 30 domande, scegliendo tra 4 opzioni loro proposte, tra le molteplici preparate dalla commissione della Federico II. In 300 saranno ammessi al secondo step, un colloquio motivazionale, da tenere in inglese, per poter accedere infine all'Academy, la prima di Apple in Europa, per lo sviluppo di app. I corsi inizieranno a ottobre per un primo gruppo di studenti composto da 100 ragazzi, per gli altri l'avventura comincerà a gennaio. Le lezioni, tenute dai docenti selezionati nei giorni scorsi, si terranno nel campus universitario di San Giovanni a Teduccio, Napoli est. Ogni ciclo di studi ha la durata di nove mesi. Il primo gruppo, quello che inizierà il prossimo ottobre, terminerà la sua formazione a giugno 2017. Per i ragazzi del gruppo di gennaio, il corso andrà avanti fino al settembre 2017.


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AGGIORNAMENTO 31 AGOSTO 2016

Sisma, un milione di post sui social
Blogmeter, contenuti da oltre 360 mila utenti italiani

Da Twitter a Facebook, passando per Instagram e YouTube: notizie sul terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, numeri utili, foto, testimonianze, passaparola per la solidarietà sono stati condivisi online da oltre 360 mila utenti italiani generando un milione di post. È il quadro della "viralità" del sisma sui social network fornito dalla società d'analisi Blogmeter. L'arco temporale di riferimento è dalle 2 della notte del terremoto alle 11 di questa mattina.Complessivamente, spiega all'ANSA l'analista Vincenzo Cosenza, i messaggi "hanno dato luogo a 6,6 milioni di interazioni". Potenzialmente i post pubblicati potrebbero aver raggiunto 5,3 miliardi di altri utenti. Tre quarti dei messaggi arriva da Twitter, mentre il 22% da Facebook (valore sottostimato perché non sono conteggiati i post condivisi solo con la propria cerchia di amici), l'1% da Instagram, il 2% da blog e altri siti. Il primo picco di condivisioni si è registrato alle 4, dopo la prima forte scossa delle 3.36, con circa 44 mila post, il secondo alle 11 con 72 mila post. "Anche questa volta le prime informazioni online sono arrivate dal basso", osserva Cosenza, "da cittadini particolarmente seguiti sui social e da qualche organo di informazione (il primo è stato Radio 3). Gli account istituzionali sono arrivati solo dopo". Tra i messaggi che hanno generato più interazioni quelli con i numeri della Protezione civile e corredati dalle immagini di devastazione e macerie provocate dal sisma. I post che hanno generato più interazioni sono stati ad ora il post su Facebook col quale Fiorella Mannoia chiarisce il fraintendimento sull'hotel che metteva a disposizione posti per gli sfollati, il post di Mario Balotelli su Instagram e l'appello alla solidarietà della 'star' di YouTube Ciccio Gamer. E poi i post di El Shaarawy, Buffon, Mentana, Belen, Gianni Morandi, De Sica, Pellé, Bonucci.

--Solidarietà Zuckerberg a terremotati, lunedì a Roma
Fondatore Fb lunedì prossimo a Roma per incontro alla Luiss
Il fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, esprime la sua solidarietà alle persone colpite dal sisma e annuncia una visita in Italia il 29 agosto, con un incontro alla Luiss di Roma."Lunedì sarò a Roma e terrò una sessione di Q&A con la nostra community in Italia", scrive Zuckerberg sul suo profilo Fb. E aggiunge: "Desidero inoltre trascorrere del tempo con la nostra comunità italiana a seguito del terremoto che ieri ha colpito il centro del Paese. So che è un momento difficile per le persone che hanno perso i propri cari o la propria casa, e i miei pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti da questo disastro". Poi parla di Roma: "E' una città speciale per me. Ho studiato latino e storia classica per molti anni. Mi piace visitare le case dei miei personaggi storici preferiti, come Cesare Augusto, che ha creato la Pax Romana - 200 anni di pace nel mondo. Amo Roma così tanto che Priscilla e io l'abbiamo scelta per la nostra luna di miele!".

--Apple ha rilasciato un importante aggiornamento di sicurezza per iOS, il sistema operativo di iPhone e iPad, dopo la scoperta di tre vulnerabilità utilizzabili per spiare utenti mirati.
Le falle erano state scoperte appena 10 giorni fa da due esperti di sicurezza informatica, Bill Marczak del Citizen Lab dell'università di Toronto e John Scott Railton della società californiana Lookout, secondo cui a sfruttare la falla sarebbe stato l'Nso Group, gruppo israeliano specializzato nella vendita di software spia. Pegasus, questo il nome del software, è stato scoperto in seguito alla segnalazione di Ahmed Mansoor, attivista per i diritti umani negli Emirati Arabi Uniti. L'uomo ha contattato il Citizen Lab dopo aver ricevuto un sms sospetto con l'invito a cliccare su un link. Se lo avesse fatto, spiega società di sicurezza 'mobile', l'iPhone 6 di Mansoor sarebbe diventato uno strumento per spiare l'attivista. Sarebbe stato possibile seguire gli spostamenti dell'uomo, leggerne i messaggi, ascoltarne le telefonate e così via.L'aggiornamento di emergenza, iOS 9.3.5, risolve le tre vulnerabilità. Nella descrizione, Apple si limita a dire che "include un importante aggiornamento di sicurezza per iPhone o iPad ed è consigliato a tutti gli utenti".

---A Singapore debutta il robo-taxi
Auto autonome a disposizione del pubblico,è prima volta al mondo
Singapore batte sul tempo l'Occidente e mette in strada il primo taxi al mondo che si guida da solo. La novità arriva da nuTonomy, società fondata da due esperti di robotica del Massachusetts Institute of Technology (Mit), e per ora ha dimensioni ridotte: 6 robo-taxi, che arriveranno a 12 entro la fine dell'anno, sono da oggi a disposizione di alcuni residenti di un quartiere finanziario di Singapore, che possono prenotare una corsa gratuita via smartphone attraverso la app del servizio. Nella fase di test un ingegnere sarà presente in ogni auto, pronto ad afferrare il volante in caso di bisogno.Test di auto a guida autonoma sono portati avanti da diverse realtà statunitensi tra cui Google e Uber, nonché dalla cinese Baidu. La sperimentazione lanciata da nuTonomy a Singapore è tuttavia la prima al mondo che apre al pubblico le portiere delle auto autonome. Obiettivo di nuTonomy, che sta usando i veicoli elettrici Renault Zoe e Mitsubishi i-MiEV, è lanciare una flotta di robo-taxi entro il 2018. I dati raccolti in questa fase sperimentale serviranno per perfezionare il software di guida autonoma, che l'azienda sta testando anche in Michigan e nel Regno Unito in partnership con alcune case automobilistiche come Jaguar Land Rover.




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AGGIORNAMENTO 23 AGOSTO 2016
Twitter, stop a 360mila filo-terroristi
Da microblog nuovi strumenti per filtrare minacce e abusi
Twitter rafforza la lotta alla promozione di attività terroristiche sulla sua piattaforma: il microblog annuncia di aver sospeso 235 mila account legati al terrorismo negli ultimi sei mesi, portando a 360 mila il totale dei profili chiusi in un anno. Account per lo più pro Isis, ma non solo. E intanto il social annuncia anche nuovi strumenti, per gli utenti, con cui filtrare più agevolmente minacce e abusi online.Le sospensioni giornaliere degli account legati a propaganda terroristica sono aumentate dell'80% in un anno, fa sapere Twitter, con dei picchi subito dopo attentati e attacchi. Ad essere diminuiti, spiega la compagnia, sono stati invece i tempi di risposta davanti alle segnalazioni di account, la durata della loro presenza sul microblog e il numero di follower che sono riusciti ad accumulare. "Progressi" compiuti anche nell'impedire che utenti bloccati potessero tornare sulla piattaforma."Non c'è nessun algoritmo magico" per identificare il contenuto terroristico online, spiega Twitter, ma vengono utilizzati più strumenti: dai filtri anti-spam alle segnalazioni degli utenti. Così negli ultimi sei mesi è stato individuato automaticamente oltre un terzo degli account bloccati. Secondo recenti dati del governo americano, in due anni il traffico dell'Isis su Twitter è diminuito del 45%.



-Dai satelliti la mappa completa della povertà nel mondo

Realizzata con l'aiuto dell'intelligenza artificiale

*Satelliti e intelligenza artificiale insieme per costruire la prima mappa completa della povertà nel mondo. Dallo spazio riescono a stimare il reddito e i consumi delle persone che vivono in regioni dove mancano dati ufficiali, come quelle devastate dalla guerra. A mettere a punto il sistema è stato il gruppo guidato da Neal Jean, dell'università di Stanford, il cui lavoro è pubblicato sulla rivista Science.Per definire le politiche di sostegno alle regioni povere o pianificare la necessità di infrastrutture basilari, governi e organizzazioni umanitarie hanno bisogno di informazioni, dati quantificabili necessari per assegnare nuove risorse. Ma avere questi dati è spesso un serio problema, soprattutto nei Paesi più poveri come quelli che si trovano in Africa. Qui, secondo la Banca Mondiale, solo 20 nazioni su 59 hanno condotto, nel corso del decennio 2000-2010, più di 2 indagini per avere un quadro completo della situazione interna. A limitostacolare la disponibilità dei dati sono soprattutto la scarsità di soldi per promuovere l'indagine e i conflitti armati. Il risultato è quello di veri e propri buchi nelle mappe della povertà, concentrati nelle nazioni meno sviluppate. Se però le informazioni 'in situ' sono difficili da ottenere, molto più facile è averle dallo spazio, dove quotidianamente satelliti dedicati proprio allo studio del nostro pianeta sorvolano ogni punto del globo raccogliendo immagini di ogni tipo, dalle foto ad altissima risoluzione sia di giorno che di notte, alle immagini riprese in diverse lunghezze d'onda: un'enorme mole di dati che viene distribuita, spesso gratuitamente, a chi ne fa richiesta.

L'idea dei ricercatori è stata quindi quella di usare i satelliti per combattere la povertà. Per farlo hanno sviluppato un software capace di analizzare i dati in maniera intelligente e individuare i 'segni' per misurare la povertà visibili dallo spazio, come le condizioni delle strade, dei tetti delle case, la cura dei campi agricoli e l'uso dell'illuminazione notturna. Il nuovo approccio ha permesso di ottenere mappe estremamente accurate che, sperano , gli autori della ricerca, potranno aiutare politici e organizzazioni umanitarie a monitorare costantemente le regioni povere e a pianificare al meglio le loro strategie di intervento.

-La Apple sta provando a rendere il suo Watch più "indipendente" dall'iPhone, dotandolo di connettività cellulare, ma il traguardo è ancora lontano. La nuova generazione dello smartwatch arriverà comunque entro l'anno e avrà finalmente il Gps. Sono le ultime indiscrezioni riportate dal sito di Bloomberg mentre sale l'attesa dei fan della Mela, intanto per conoscere la data dell'evento atteso per settembre in cui Apple dovrebbe svelare i nuovi iPhone.Gli ingegneri di Cupertino, riporta Bloomberg, hanno lavorato nell'ultimo anno con gli operatori di telecomunicazione negli Usa e in Europa per portare la connettività cellulare sull'orologio smart. Tuttavia proprio nel corso di questi colloqui sarebbe emersa la preoccupazione di Apple di non riuscire ad avere la nuova generazione di Watch pronta per quest'anno. I chip per la connessione consumerebbero ancora troppa batteria, limitando l'appeal per gli utenti. L'Apple Watch funziona "abbinato" a un iPhone e, in assenza di WiFi, ha bisogno della connessione cellulare dello smartphone per far accedere ad app e servizi che necessitano di Internet. I prossimi Apple Watch dovrebbero avere anche il Gps, che servirà per migliorare la navigazione e per dare dati più completi alle applicazioni per la salute che si basano anche sugli spostamenti fatti dalle persone.

-//non registrata//

Sono sempre di più gli oggetti connessi al web, a partire dalle auto che negli Usa hanno superato i cellulari, per arrivare ai contatori dell'elettricità, ma la cosiddetta 'Internet delle Cose', definita anche la 'terza rivoluzione industriale, non ha avuto in questi anni il boom che ci si attendeva o si sperava. E per questo ricercatori ed esperti hanno rivisto il 'traguardo' dei 50 miliardi di dispositivi connessi entro il 2020, preconizzati dai più entusiasti e speranzosi qualche anno fa, quasi dimezzandolo. Ci si dovrà 'accontentare' di molti meno, nell'ordine di almeno un paio di decine di miliardi in meno, sempre che abbiano ragione i più ottimisti. Il primo a sbilanciarsi sulla cifra di 50 miliardi è stato nel 2010 Hans Vestburg, all'epoca ceo di Ericsson, una previsione adottata poi da diversi analisti anche se l'Ibm si era spinta addirittura a un trilione di connessioni entro il 2015. I valori attuali, sottolinea la rivista, non si avvicinano neanche a queste previsioni, e variano dai 6,4 miliardi calcolati da Gartner ai 9 della International Data Corporation. Per il futuro la stessa Ericsson ha abbassato le previsioni a 28 miliardi di dispositivi connessi, smartphone compresi, entro il 2021, mentre Dave Evans, ex ceo di Cisco e un altro degli 'entusiasti', ora si aspetta una cifra di 30 miliardi nel 2020.




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AGGIORNAMENTO 17 AGOSTO 2016

Una nuova falla informatica minaccia la sicurezza e la privacy degli utenti di smartphone e tablet Android (Google).
Lo afferma Lookout, società specializzata in sicurezza informatica, secondo la quale una vulnerabilità già nota del sistema operativo Linux colpirebbe anche l'80% degli utenti del sistema "mobile" di Google.Android si basa infatti su un "nucleo" di codice di Linux e quello colpito dalla falla è utilizzato in tutte le ultime versioni del software di Google, dalla 4.4 "KitKat" in poi, spiegano i ricercatori. Anche nell'ultima "Nougat", in anteprima per gli sviluppatori. Si stima che circa 1,4 miliardi di dispositivi siano a rischio. Google, interpellato da Ars Technica, ha detto che sta lavorando a una soluzione. Sfruttando questa vulnerabilità gli hacker sarebbero in grado di violare la navigazione online degli utenti e in particolare di spiare nel traffico internet non criptato. Si tratta di una falla che difficilmente può essere utilizzata per attacchi di massa, precisa Lookout, ma è più pericolosa per cyber-aggressioni mirate. Google ha fatto sapere al sito Ars Technica che i suoi ingegneri sono al lavoro per "prendere misure appropriate", sottolineando che il pericolo per gli utenti Android è "moderato" e non critico o alto come in altri casi.


--Duo, l'applicazione per le videochiamate di Google, è arrivata. Dopo essere stata svelata a maggio alla conferenza per gli sviluppatori insieme alla chat Allo con assistente 'smart' (che deve ancora arrivare), la compagnia di Mountain View annuncia che Duo è disponibile a livello globale per gli utenti di dispositivi Android (di Google) e anche iOS (Apple). A partire da oggi, il rilascio avverrà gradualmente nei prossimi giorni. L'applicazione sfida direttamente rivali come Skype, di proprietà di Microsoft, ma anche il servizio FaceTime di Apple e Messenger di Facebook. Per funzionare Google Duo ha bisogno solo del numero di telefono dell'utente, non è necessario aprire un nuovo account o effettuare registrazioni. Tutte le chiamate sono criptate, per garantire sicurezza e privacy. Tra le novità, Duo introduce la funzione "Toc hoc", che permette di vedere chi sta chiamando prima di rispondere.     L'applicazione è pensata per garantire videochiamate anche con connessioni lente. La qualità delle conversazioni, spiega Google, si adatta al mutare delle condizioni della rete. Quando la larghezza di banda è limitata, Duo ridurrà la risoluzione per mantenere la chiamata in corso senza intoppi. Se invece si effettuano chiamate video in movimento, Duo passerà da Wi-Fi a rete dati automaticamente, senza far cadere la linea. Google si sta preparando anche al lancio di Allo, altra applicazione annunciata a maggio. Si tratta di un nuovo servizio di chat "smart": suggerirà risposte e commenti (anche alle foto) in base al contesto.
--Nuova mossa di Twitter per tentare di incrementare i ricavi pubblicitari. Dopo le emoji promozionali, lanciate l'anno scorso, ora è la volta degli adesivi. Il prodotto si chiama "promoted stickers" e consente alle aziende di offrire agli utenti alcuni adesivi personalizzati da apporre sulle foto prima di twittarle. Partner unico per il lancio è Pepsi, ma la novità "è a disposizione di tutte le aziende", dice il microblog. Gli adesivi sono stati proposti da Twitter a fine giugno, e da allora "milioni di foto sono state twittate usando gli stickers in modi creativi e dinamici", afferma il social network. Ora il gadget ludico viene messo a disposizione dei brand, che possono disegnare da
4 a 8 adesivi da distribuire via Twitter. Gli adesivi funzionano come un "hashtag visivo", che contribuisce a promuovere il marchio. L'accordo con Pepsi, di cui non si conoscono i termini finanziari, consiste in una cinquantina di adesivi distribuiti in 12 nazioni, dagli Usa all'Egitto, dal Messico all'India passando per la Spagna. La mossa si inserisce nella campagna pubblicitaria "Say it with Pepsi", che comprende anche le emoji promozionali.
--Non solo smartphone e pc, ci sono anche i termostati presi in ostaggio da cybercriminali e pure i dispensatori di croccantini per Fido e Micio: la quantità di dispositivi "connessi" dentro casa cresce e di pari passo aumenta anche il rischio di violazione da parte degli hacker. L'ultima frontiera dell'Internet delle cose ha un fattore di preoccupazione in più: la propria intimità sessuale. Già perché anche i vibratori sono diventati "smart" e finiti nel mirino di criminali online. La segnalazione arriva dalla conferenza Def Con di Las Vegas dove due hacker indipendenti neozelandesi hanno dimostrato che un noto vibratore "smart" manda diversi dati intimi alla casa madre, la canadese Standard Innovation. Ma non solo. L'oggetto del piacere, riporta il Guardian, può essere attivato a distanza ed eventuali intrusi possono scoprire informazioni personali, ad esempio quante volte viene usato, per quanto tempo, etc. A finire sotto i riflettori è il sex toy "We-Vibe 4 Plu", comprato da 2 milioni di persone, che si collega con lo smartphone via bluetooth e può essere azionato a distanza tramite app. Questo dispositivo, hanno rivelato gli hacker, manda dati sulla sua temperatura al produttore ogni minuto e segnala anche ogni variazione impostata nel livello di vibrazione. La compagnia canadese ha fatto sapere che raccoglie i dati per "ricerche di mercato". Tuttavia gli hacker tramite il sistema di comunicazione del dispositivo con l'app sono riusciti a controllarlo a distanza, senza esserne i titolari. Dall'app si poteva anche risalire al numero di telefono di casa del proprietario.



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AGGIORNAMENTO 10 AGOSTO 2016

25 anni fa nasceva il primo sito web, era del Cern di Ginevra
Il 6 agosto 1991, grazie all'informatico Tim Berners-Lee

Un piccolo passo per il Cern, un grande passo per l'umanità. Giocando con la celebre frase di Neil Armstrong che mise piede sulla Luna, si può spiegare un'altra grande scoperta paragonabile all'elettricità, all'aereo e al telefono: il primo sito web. Era info.cern.ch. messo online dal Centro di ricerca di Ginevra il 6 agosto 1991 dopo che l'informatico Tim Berners-Lee nel marzo del 1989 aveva depositato un documento con la sua idea della Rete, idea che ha rivoluzionato il modo di vivere, comunicare, l'economia e l'informazione. A distanza di 25 anni nel mondo ci sono oltre un miliardo di siti e quasi 3,5 miliardi di utenti. Lo scopo di Berners-Lee era creare un sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le informazioni, una specie di database online a cui si potesse accedere da ogni computer. Lavora sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un link, e in questi collegamenti riconosce la base per il web insieme a Robert Caillau, l'informatico belga che lo sostenne. Scrive il primo server sul suo Next Cube, uno dei computer creati da Steve Jobs dopo l'uscita dalla Apple. E insieme a questo anche il primo browser, WorldWideWeb, coniando così il nome con cui sarà riconosciuta la Rete. Il browser WorldWideWeb è tutt'altro che primitivo: ha una bella interfaccia grafica e consente di scaricare immagini, suoni e filmati. Il problema però è che gira solo su Step OS, il sistema operativo della Next, e soprattutto ha bisogno di un computer di livello alto, troppo costoso per gli utenti. Così i comuni mortali dovranno aspettare l'uscita del browser Mosaic dell'Università dell'Illinois, nel 1993, per iniziare a sperimentare il primo web. Il 30 aprile di quell'anno il Cern rilasciò il codice sorgente del sistema informativo, permettendo a tutti non solo di accedervi ma di costruire browser, client, server. Di creare, insomma, quel www su cui oggi trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate. Nel 1995 i siti nel mondo erano meno di 25mila ma già nel 1996 erano cresciuti di 10 volte. Mentre il primo milione e' stato toccato nel 1999. Un vero e proprio boom c'e' stato tra il 2011 e il 2012, quando il numero dei siti e' passato da circa 350mila a quasi 700mila. Il traguardo del miliardo di siti web nel mondo è stato raggiunto nel 2014: a certificarlo il 'contatore' di Internet Live Stats che ora segna quasi 1 miliardo e 61 milioni e circa 3,5 miliardi di utenti attivi.


--Rio2016, da Google i doodle a tema
E su 'mobile' ecco i Doodle Fruit Games, gioco con la frutta
Con l'inizio di Rio2016, dal 5 al 21 agosto, Google lancia una serie tematica di Doodle, uno al giorno. E su mobile, arrivano i Doodle Fruit Games 2016, disponibili solo nell'ultima versione della app Google su Android e iOS.
Per le prossime due settimane con il gioco l'app Google, porterà gli utenti in viaggio fino ad un piccolo chiosco di frutta a Rio, dove frutti di ogni tipo fanno a gara per il titolo di frutto più fresco. Con questo gioco si deve scoprire quale frutto rotola più veloce degli altri.
--Amazon avanti tutta su consegne, arrivano anche aerei cargo
Il primo si chiama Amazon One, presentato ad un Air Show in Usa
Amazon avanti tutta sulle consegne. Dopo i droni, il colosso di Seattle si dota anche di un aereo cargo, Amazon One, mostrato all'annuale Seafair Air Show negli Stati Uniti. E' il primo di una flotta di 40 velivoli che l'azienda metterà in campo per spingere sulle spedizioni di prodotti a milioni di clienti in tutto il mondo. Secondo le stime, nel 2015 il volume di spedizioni è stato di 1 miliardo, pari al volume di FedEx nel 2012. Amazon ha affittato 40 Boeing da Atlas Air e Air Transportation Services Group, 11 di questi velivoli stanno già effettuando spedizioni per i clienti Amazon prime, gli altri velivoli arriveranno nel giro di due anni. Secondo gli analisti, con questa mossa Amazon ha più possibilità di controllare l'efficienza delle sue spedizioni. Nel Natale 2013, risarcì alcuni clienti che ricevettero in ritardo i pacchi ordinati a causa del maltempo. Aerei come Amazon One ci consentiranno di "mantenere le consegne veloci e abbassare i costi", spiega Dave Clark, senior vice president of worldwide operations di Amazon facendo intendere che, dato il volume di richieste, per il momento l'azienda continuerà ad appoggiarsi anche a FedEx, Ups e altri partner.
--Apple dà 200mila dlr a chi scova falle sicurezza
Si allinea ad altre aziende hi-tech nell'offrire ricompense
Apple si allinea alle altre aziende tecnologiche - da Google e Microsoft a Facebook e Uber - aprendo il portafogli in nome della sicurezza. La compagnia di Cupertino ha infatti deciso di seguire l'esempio dei rivali nell'offrire ricompense a chi riesce a trovare falle di sicurezza nei suoi dispositivi la ricompensa decideranno di devolverla in beneficenza.
La caccia ai 'bug', che inizierà a settembre, non sarà però aperta a tutti: ricercatori e società specializzate potranno prendervi parte solo se invitate da Apple.e software. A darne notizia è stato Ivan Krstic, a capo della sicurezza di Apple, nel corso di una conferenza dedicata all'argomento, il Black Hat.
Le 'taglie' sui problemi nella sicurezza dei prodotti Apple vanno da 25mila a 200mila dollari, in base al tipo di falla individuata. E l'azienda guidata da Tim Cook raddoppierà le cifre se i ricercatori che si sono guadagnati



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AGGIORNAMENTO 3.8.2016

Pokemon rivitalizzano settore 'gaming'
Analisti, riflettori puntati su realtà aumentata e localizzazion Pokemon Go, via luoghi sensibili
A settembre 'guida' di Pokemon Go

Da statico e vicino alla saturazione, il mercato dei videogiochi sugli smartphone vola verso una nuova età dell'oro grazie alla realtà aumentata. La prova lampante è il successo dell'app Pokemon Go, diventata fenomeno di massa in appena un mese, che sta già rivitalizzando il settore. Lo affermano gli analisti di Frost and Sullivan.
Complessivamente, spiega la società in un recente rapporto, il mercato globale hardware e software del "gaming" ha raggiunto ricavi per 52 miliardi di dollari nel
2015, in aumento di quasi il 13% nonostante il calo delle vendite di console. Una cifra non da poco, che però non lenisce le preoccupazioni legate alla saturazione di mercati chiave come il Giappone, gli Usa, l'Europa, la Corea e alla mancanza di slancio nei Paesi emergenti, dove c'è carenza di opzioni per i pagamenti. Il comparto più promettente, spiegano gli analisti, è quello del "mobile gaming" e a dimostrarlo è proprio il boom ottenuto da Pokemon Go.Sfruttando la realtà aumentata (che piazza i mostri virtuali nei nostri spostamenti reali) e la localizzazione col Gps, l'app di Niantic sta indicando la via. E i videogiochi, ancora una volta, si confermano volano per una tecnologia emergente sulla quale stanno scommettendo tutti i big tecnologici, da Apple a Facebook.

--Con smartphone si migliora anche l'umore
Utilizzati micro-interventi psicologici attraverso dei video
Non solo app per mantenersi in forma. Gli smartphone e i tablet possono anche diventare strumenti per migliorare l'umore attraverso brevi e pratici esercizi, magari da fare quando si è a corto di altre risorse. E' quanto dimostrato da uno studio condotto da ricercatori della Facoltà di Psicologia dell'Università di Basilea e pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Psychology'. Ulteriore tassello di quella 'M-Health' che ha visto un ampio diffondersi di app per migliorare la salute, lo studio ha incluso 27 giovani uomini sani a cui è stata data la possibilità di fare micro-interventi di sostegno psicologico attraverso dei video di circa cinque minuti ciascuno. I partecipanti potevano scegliere tra vari moduli di esercitazione da svolgere in diverse situazioni di vita quotidiana. Alcuni, per esempio, hanno ricordato esperienze emotive, altri hanno ripetuto brevi frasi come forma di meditazione o giocato con i loro gesti facciali, altri si sono concentrati sulle sensazioni fisiche e l'autopercezione del corpo.

--Apple punta a software di guida autonoma
Progetto auto non più centrale, società assume ex di BlackBerry
Arrivare a mettere su strada un'auto elettrica che si guida da sola non sarebbe più la priorità di Apple, che nel settore automobilistico ambirebbe invece a mettere a punto un software di guida autonoma. L'ultima indiscrezione in merito alla Apple Car arriva da Bloomberg, secondo cui la compagnia avrebbe spostato il focus del progetto relativo ai veicoli, dal nome in codice "Titan". Artefice del cambiamento, stando alle voci, sarebbe Bob Mansfield, veterano Apple che di recente avrebbe preso la guida del team dedicato all'auto. Nella squadra di lavoro, che sarebbe composta da centinaia di impiegati tra cui diversi ingegneri provenienti da Tesla, sarebbe arrivato anche Dan Dodge, ex responsabile del gruppo dedicato ai software per auto di BlackBerry. Il progetto, scrive Bloomberg, "ora sta dando priorità allo sviluppo di un sistema di guida autonoma, anche se non si stanno abbandonando gli sforzi per progettare una propria auto". La mossa, si osserva, lascerebbe aperte ad Apple alcune opzioni, tra cui quella di collaborare con una casa automobilistica, se non addirittura di acquisirla, piuttosto che costruire un'automobile da sola.

--Nuovo iPhone, preordini da 9 settembre
Indiscrezioni da blogger, non si chiamerà iPhone 7
Apple ha appena festeggiato il miliardesimo iPhone venduto, ma gli occhi dei fan della Mela sono tutti puntati sul nuovo modello atteso per l'autunno. Nuove indiscrezioni indicano le date di lancio: il 9 settembre per il via ai preordini e il 16 settembre per la vendita. I "rumor" arrivano dai tweet del blogger Evan Blass, tra i "leaker" più noti in campo tecnologico. Blass si dice certo della data del 9 settembre per il via ai preordini e da questa, dice nel tweet, si può risalire alla data dell'evento settembrino di Apple. Non il 5 (martedì) perché negli Usa è festa, ma forse il 6 o il 7. Da Apple ancora nessun annuncio ufficiale. Il melafonino che arriverà sugli scaffali in autunno non sarà però l'iPhone 7. Stando al sito tedesco Apfelpage, si chiamerà iPhone 6SE, e sarà presentato insieme al fratello maggiore iPhone 6SE Plus. La scelta del nome starebbe a indicare quello che le tante indiscrezioni suggeriscono da mesi, e cioè che il nuovo smartphone avrà design e caratteristiche simili ai due modelli precedenti - 6 e 6S - mentre un rinnovamento ci sarà solo l'anno prossimo, con l'iPhone 7. Per avere sul melafonino lo scanner dell'iride bisognerà invece attendere almeno il 2018.



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AGGIORNAMENTO 27.7.2016

ANCORA DIGITAL DIVIDE
Metà popolazione mondiale non ha accesso ad Internet
Rapporto agenzia Onu, esclusi 3,9 mld persone
Gli ultimi dati sulle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) resi noti oggi dall'Itu (Unione internazionale delle Telecomunicazioni, agenzia specializzata dell'Onu) mostrano che oltre la metà della popolazione mondiale, 3,9 miliardi di persone, non ha ancora accesso a Internet. Secondo il documento dell'Itu 'Fatti e cifre TIC 2016', i tassi di penetrazione di Internet sono pari all'81% nei paesi sviluppati, del 40% nei paesi in via di sviluppo e il 15% del paese meno sviluppati.
Lo studio rivela inoltre che la copertura di telefonia mobile è ormai pressocché universale, poiché il 95% della popolazione mondiale - quasi 7 miliardi di persone - vive in zone servite da una rete cellulare mobile 2G di base. Negli ultimi tre anni - aggiunge - le reti mobili a banda larga evolute (LTE) sono cresciute rapidamente e sono ora utilizzate da quasi 4 miliardi di persone, o il 53% della popolazione mondiale. Per la banda larga da rete fissa, il tasso di sottoscrizione nel mondo dovrebbe essere di quasi 12 per 100 abitanti nel 2016.

--Da Snowden custodia per iPhone anti-spia
Consente di sapere se si è intercettati attraverso lo smartphone
Edward Snowden, l'ex collaboratore dell'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti che ha fatto esplodere lo scandalo Datagate, torna a parlare di sorveglianza da parte dei governi. Questa volta per aiutare a sventarla, grazie a una speciale custodia per iPhone. Collegato in videoconferenza dalla Russia, dove è in esilio, Snowden è intervenuto alla conferenza "Forbidden Research" organizzata dal Massachusetts Institute of Technology presentando il progetto di una cover per iPhone 6 che consente di sapere se il telefono sta trasmettendo, in modo anomalo, dei segnali in grado di far intercettare il proprietario. Progettata insieme a Andrew Huang, un hacker conosciuto con il nome di Bunnie, la cover si chiama "introspection engine" e consente di sapere se l'antenna Wi-Fi, il Gps, il Bluetooth e il modem dello smartphone stanno ricevendo o trasmettendo segnali anche se, ad esempio, il telefono è spento o in modalità aereo. Dimostrazione, questa, che si può essere spiati da chi attraverso il cellulare può sapere dove siamo o ascoltare le nostre conversazioni. Secondo Snowden la custodia può rivelarsi utile per giornalisti e reporter che lavorano in aree a rischio.   L'informatico ha portato l'esempio l'esplosione che nel
2012 in Siria costò la vita alla giornalista statunitense Marie Colvin, reporter per il londinese Sunday Times. "Le emissioni di radiofrequenze delle comunicazioni usate da Colvin per le sue cronache sono state intercettate dall'esercito siriano", ha detto Snowden.

--Cybercrime, 91% infrastrutture critiche è vulnerabile
Ricerca, Stati Uniti ed Europa le aree più in pericolo
Nel mondo ci sono oltre 13mila infrastrutture critiche connesse a Internet, e il 91% presenta vulnerabilità che possono essere sfruttate da cybercriminali per accedere da remoto. Gli Stati Uniti e l'Europa sono le aree maggiormente in pericolo. Lo dice una indagine di Kaspersky Lab, a pochi giorni dall'approvazione dell'Ue della direttiva sulla protezione delle infrastrutture critiche in Europa.
Per infrastrutture critiche (Ics) si intendono i nodi nevralgici dei nostri paesi: trasporti, petrolio e gas, governi, istituzioni finanziarie e mediche, quasi tutte appartenenti a grandi istituzioni. Ci sono stati già esempi nel corso degli ultimi anni: un attacco hacker alla società ucrainache fornisce energia tramite il malware BlackEnergy, ad un'acciaieria in Germania e all'aeroporto di Varsavia.
"Per sua natura, l'ambiente Ics è un mix di diversi componenti interconnessi, molti dei quali sono collegati a Internet e contengono problemi di sicurezza - commenta Andrey Suvorov di Kaspersky Lab -. Non ci sono garanzie al 100% che, in qualsiasi momento, un impianto di questo tipo non abbia almeno un componente vulnerabile. Tuttavia, questo non significa che non ci sia modo di proteggere dagli attacchi informatici una fabbrica, una centrale elettrica o un isolato di una smart city".

--Apple: Università "Federico II", bando per 200 giovani
E' riservato ai nati dal
1986 in poi, domande fino al I agosto
E' stato pubblicato sul sito dell'Università "Federico II" di Napoli il bando per la selezione di duecento studenti all'Ios Developer Academy, per sviluppatori dell'Apple, per l'anno accademico 2016-17. Il bando è previsto dal contratto di cooperazione scientifica e tecnologica tra l'università "Federico II" ed Apple per l'istituzione dell'Ios Developer Accademy per la formazione nello sviluppo di nuove applicazioni e servizi digitali.
Le domande di partecipazione, che possono essere inoltrate on line, dovranno essere presentate entro e non oltre il I agosto prossimo. Al bando possono partecipare tutti i cittadini italiani, i cittadini comunitari ovunque soggiornanti e i cittadini non comunitari nati dal 1 gennaio del 1986 e in possesso del diploma di secondo grado o di un titolo equipollente qualora non conseguito in Italia. La prova per l'ammissione si svilupperà in due fase: un test di valutazione selettivo delle competenze digitali e di programmazione ed un colloquio motivazionali. Nell'ambito del colloquio potrà essere chiesto al candidato di presentare brevemente un approccio di soluzione ad un semplice problema logico. Il test di valutazione si terrà a Napoli e saranno dichiarati idonei i candidati che, come si legge nel bando, "a valle del colloquio otterranno complessivamente una valutazione di almeno 65/100.



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AGGIORNAMENTO 20.7.2016

Boom degli acquisti online, +17% nel 2016
Boom del valore degli acquisti online degli italiani con un incremento del 17% nel 2016, rispetto all'anno precedente, pari a un volume d'affari di 19,3 miliardi di euro. Buone notizie anche per la stampa online, che sarà il prossimo trend emergente con incremento del 70% entro il 2018. Sono i dati sulle prospettive del settore emersi dal convegno dell'Osservatorio e-Commerce, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm e diffusi da Saxoprint. "In un settore in crescita esponenziale, quello dell'e-commerce - osserva Daniel Ackermann, Amministratore Delegato SAXOPRINT - la stampa online è un comparto ancora agli inizi. Siamo dei pionieri. L'online è il futuro della tipografia, gli ordini viaggeranno sulle reti mobili, grazie all'utilizzo sempre più intensivo di smartphone e tablet". In effetti, informa una nota di Saxoprint, l'avvento dei dispositivi mobili ha prodotto un impulso decisivo per l'e-commerce: gli acquisti online tramite smartphone crescono, infatti, del 51%, superando il valore di 2,8 miliardi di euro e raggiungendo il 15% del totale dell'e-commerce. I settori trainanti sono l'informatica ed elettronica di consumo (+22%), l'abbigliamento (+25%), l'editoria (+16%) e il turismo (+11%). Buone performance anche per il settore simbolo del Made in Italy, il food & grocery, che ottiene un incremento del 29%. In questo panorama - conclude il comunicato - si sta affermando anche il settore del web-to-print, il nuovo modo di stampare online, ricco di vantaggi e potenzialità, che permette di inviare i file direttamente da internet, risparmiando tempo e denaro. Si tratta di un mercato che cresce a un ritmo costante e che, secondo i dati di InfoTrends, raggiungerà una crescita del 70% a livello globale entro il 2018.

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L'Agenzia delle Entrate sbarca su Facebook
Per chiarire dubbi in tempo reale, si parte con il canone Rai
L'Agenzia delle Entrate si fa social e sbarca su Facebook per entrare in sempre più stretto contatto con i cittadini. Per avviare il nuovo canale di comunicazione, l'Agenzia ha scelto di partire da un tema di stretta attualità: il canone tv nella bolletta elettrica. Grazie alla piattaforma Messenger i contribuenti potranno quindi dialogare con il Fisco in tempo reale e in maniera semplice, ottenendo, nell'arco di 24 ore, le riposte ai dubbi legati alla nuova modalità di pagamento del servizio Rai.Sarà quindi possibile aprire una conversazione privata con l'Agenzia attraverso l'applicazione Facebook Messenger e scrivere la propria domanda. La risposta arriverà entro 24 ore o, nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta. Inizialmente l'assistenza sarà appunto dedicata al canone tv, per poi estendersi gradualmente ai dubbi fiscali più comuni. L'obiettivo è quello di "svecchiare" le procedure della Pubblica Amministrazione grazie alla tecnologia. I dialoghi saranno a prova di privacy. Sulla chat, l'Agenzia non richiederà infatti alcun dato personale, ma si limiterà a rispondere ai dubbi e ad aiutare i contribuenti ad adempiere correttamente agli obblighi fiscali.

--Trasformare i giocatori di Pokemon Go in clienti di bar, ristoranti e negozi. È quanto si propone di fare LureDeals, una startup statunitense che punta a monetizzare l'enorme successo del videogioco pagando chi lo usa per attrarre altri giocatori e facendosi pagare dalle aziende che vogliono promuoversi. L'idea si basa sull'Aroma, una funzione del gioco che consente di richiamare i Pokemon in una determinata località per mezz'ora, dando modo ai giocatori di catturarli più facilmente. Gli esercizi commerciali in cerca di clientela devono solo iscriversi sul sito di LureDeals, fissare date e ore in cui attivare la promozione e decidere che tipo di offerta riservare ai giocatori. Dal canto loro, gli utenti di Pokemon Go iscritti al sito - al momento sono 1.400 negli Stati Uniti - vengono informati delle offerte, ma possono anche aspirare a una ricompensa in denaro. Per ottenerla devono raggiungere per primi il negozio coinvolto e attivare un Aroma per attirare i Pokemon e di conseguenza altri giocatori. Al momento i negozi che anno usato l'Aroma a fini commerciali hanno riportato un incremento dei ricavi tra il 10 e il 20% nei giorni di utilizzo. Le aziende possono ovviamente ricorrere allo strumento anche senza intermediari: ogni Aroma costa cento monete virtuali, che a loro volta costano 99 centesimi.

--Sarà un vero e proprio 'scontro di Titani' quello messo in piedi dalla Darpa, il 'braccio' tecnologico della Difesa statunitense, per il prossimo 4 agosto.  A sfidarsi saranno 7 supercomputer, ognuno dei quali cercherà di violare gli altri proteggendo allo stesso tempo se stesso. Al team che costruirà l''hacker virtuale' migliore andranno due milioni di dollari.  La sfida, ha spiegato Mike Walker, responsabile per l'ente americano, ha l'obiettivo di sviluppare un'intelligenza artificiale in grado di trovare in pochi secondi 'buchi' e imperfezioni nei sistemi informatici che richiederebbero altrimenti giorni, in media 312, da parte di esperti 'umani'. "Quello che speriamo di vedere - afferma - è la prova che l'intero ciclo di sicurezza possa essere automatizzato". Ai team selezionati per la finale sono stati dati 750mila dollari e l'accesso a uno dei computer in dotazione al dipartimento della Difesa. Anche se le squadre sono tutte statunitensi sono diversi i ricercatori italiani che partecipano alla sfida. Uno dei team, Shellphish, è guidato da Giovanni Vigna, che dirige il dipartimento di Computer Science dell'università di Santa Barbara, mentre anche nel team dell'università di Berkeley sono presenti diversi italiani".



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AGGIORNAMENTO 13 LUGLIO 2016

Smartwatch possono captare pin bancomat
Studio Usa, sensori tracciano movimento mano
Occhio agli smartwatch, potrebbero captare il pin del bancomat. Il pericolo verrebbe dai sensori di movimento integrati in ormai quasi tutti i dispositivi indossabili, come gli orologi intelligenti e i bracciali fitness. Lo studio è stato condotto dalla Binghamton University, negli Usa: ha spiegato che i sensori potrebbero essere così precisi da tracciare i movimenti della mano e permettere a malintenzionati di riprodurre i gesti fatti sulla tastiera di un bancomat e quindi accedere ad un conto corrente. Durante i test la percentuale di riuscita e' stata dell'80%. Per verificare questa ipotesi, i ricercatori dell'università statunitense hanno usato un algoritmo che si è dimostrato in grado di decifrare le password per i sistemi di immissione di codici segreti, come quello del bancomat. Eventuali hacker potrebbero, dunque, infettare i dispositivi tramite virus o intercettare le connessioni Bluetooth dello smartwatch nel tentativo di entrare in possesso dei dati.



--Boom ricavi atteso dai video 'mobile'
Strategy Analitycs, il grosso trainato dalla spesa pubblicitaria
I contenuti video su smartphone e tablet hanno tutta l'aria di essere la nuova gallina dalle uova d'oro per i colossi di internet e social, da Facebook a Snapchat. Secondo un recente report della società di ricerca Strategy Analitycs fra cinque anni dai "mobile video" arriveranno ricavi globali per 25 miliardi di dollari. La crescita, spiegano gli analisti, sarà trainata dagli inserzionisti pubblicitari a caccia di utenti che sempre più massicciamente guarderanno video da telefonini e tablet. Si tratta di una platea potenziale di due miliardi di persone entro la fine del 2022, pari al 36% degli utenti "mobile" a livello globale. La spesa pubblicitaria sui contenuti video "mobile" viaggerà a un tasso di crescita annuale composto del 28% nei prossimi 5 anni. Nel 2010 la voce "pubblicità" rappresentava appena il 2% dei ricavi mondiali generati dai video sui telefonini. Oggi invece questa percentuale è già schizzata al 40% e dovrebbe arrivare al 66% nel 2021 secondo le previsioni della società d'analisi.

--Snapchat rischia class-action da 14enne per contenuti porno
In Usa, causa affidata ad avvocato dei vip
Snapchat citata in giudizio negli Stati Uniti da un ragazzino californiano di 14 anni per alcuni contenuti porno. Secondo l'adolescente e la madre la funzione 'Scopri' della popolare chat espone quotidianamente i minori a contenuti di natura sessuale e così la piattaforma viene accusata di violazione del Communications Decency Act, una legge che risale al 1996 e regola il porno sul web.
Non è la prima volta che Snapchat è stato collegato a immagini esplicite: l'app, per la sua possibilità di auto-cancellare il contenuto, è spesso stata usata dai giovani utenti per il sexting, cioè l'invio di materiale di contenuto a luci rosse. Ma questa volta al centro della causa ci sarebbero diversi contenuti, tra cui le immagini della testata BuzzFeed che mostrano personaggi di Disney in pose esplicite.
Il ragazzino e la madre, rappresentati da Mark Geragos, il legale dei vip che ha difeso anche Michael Jackson, chiedono una class-action, un risarcimento in soldi e l'obbligo per Snapchat di aggiungere un 'alert' che avvisi di contenuti espliciti.

--Google nel mirino per discriminazioni sull'età
Dopo azione legale di due ingegneri di 47 e 60 anni
Google nel mirino per discriminazione in base all'età. L'Equal Employment Opportunity Commission sta indagando sulle pratiche di Mountain View, dopo l'azione legale avviata da Cheryl Fillekes, ingegnere che ha avuto un colloquio a Google quando aveva 47 anni.
Lo riporta Usa Today: Fillekes si e' unita alla causa avviata nel 2015 da Robert Heath, respinto da Google nel 2011 quando aveva 60 anni nonostante le sue esperienze lavorative. Heath nella sua denuncia fa riferimento all'indagine di Payscale.com, secondo al quale a Google l'eta' media e' di 29 anni. E a una precedente azione legale, poi' patteggiata da Google, in cui un ex manager della societa e' stato definito un ''vecchietto'' con ''idee troppo vecchie''. Google ammette di non aver assunto Heath and Fillekes per ''motivi che non hanno a che fare con l'eta'''. L'indagine dell'Equal Employment Opportunity Commission arriva mentre la Silicon Valley e' finita nel mirino per la mancanza di diversita' di razza e sesso nella sua forza lavoro.




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AGGIORNAMENTO 6 LUGLIO 2016

Banda larga, +20% in Italia in un anno
Akamai, ma solo il 7% viaggia a velocità superiore 15 Mbps

Cresce l'adozione della banda larga in Italia, ma con una velocità media di connessione di 8,2 Mbps il nostro Paese non riesce a tenere il passo col resto del globo e solo il 7% viaggia a 15 Mbps o più. È quanto emerge dall'ultimo bollettino della società Akamai sullo stato di Internet nel mondo.
Secondo il rapporto nei primi tre mesi del
2016 in Italia le connessioni di banda larga (superiori a 4 Mbps) sono aumentate rispetto a un anno fa del 20%, raggiungendo l'83% del totale. Sono aumentate anche del 135% le connessioni superiori a 10 Mbps e del 168% quelle pari o superiori a 15 Mbps. Tuttavia la velocità media di connessione - di 8,2 Mbps -, sebbene in crescita, fa perdere all'Italia tre posizioni a livello mondiale (dove è 54/ma) e sei posizioni nella regione Emea (dove è 28/ma). La media delle velocità di picco raggiunta in Italia è stata di 36,5 Mbps. Nel Belpaese le connessioni a internet superiori a 10 Mbps ora rappresentano il 18% di quelle a banda larga, in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti, ma quelle super veloci (pari o maggiori di 15 Mbps) sono ancora solo il 7%. Quanto alla connettività "mobile" nel trimestre di riferimento l'Italia ha raggiunto una velocità media di connessione mobile di 10,8 Mbps, con picchi medi di 70,5 Mbps. A livello globale la velocità media di connessione è aumentata del 23% in un anno, attestandosi a 6,3 Mbps. Al top c'è la Corea del Sud con la velocità media di connessione più alta al mondo: 29 Mbps. Singapore è il Paese con la più alta media delle velocità di picco con 146,9 Mbps. Al mondo è il Regno Unito che sul "mobile" corre più veloce di tutti con una velocità media di connessione di 72,9 Mbps.



--Apple Napoli, ottobre corsi sviluppatori
A regime saranno coinvolte 600 persone
Va avanti il progetto Apple a Napoli: a ottobre partiranno nella sede di San Giovanni a Teduccio i corsi per la formazione dei primi 100 sviluppatori di applicazioni del sistema operativo iOS. A fine mese sarà pubblicato il bando internazionale riservato anche ai giovani diplomati. Partner dell'iniziativa è l'Università di Napoli Federico II. L'investimento complessivo previsto è tra i 10 ed i 15 milioni di euro. 600 gli sviluppatori previsti a regime, in attesa del completamento del polo universitario di San Giovanni a Teduccio. L'annuncio ufficiale della sede è previsto la prossima settimana.

--Primo incidente mortale per auto senza pilota, è una Tesla S
Si è verificato in Florida il 7 maggio scorso
Si è verificato in Florida il 7 maggio scorso il primo incidente stradale mortale di un'auto a guida autonoma negli Stati Uniti. Lo hanno reso noto le autorità federali statunitensi. La vittima era il conducente di una Tesla S, che aveva inserito il sistema di guida automatica su un'autostrada nei pressi di Williston. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), la Tesla si è andata a schiantare contro un tir proveniente dalla direzione opposta, che stava svoltando a sinistra.
Tesla ha spiegato sul suo sito che né il conducente né il sistema di guida autonoma hanno visto il lato bianco del tir, che si trovava perpendicolare all'auto, contro un cielo particolarmente luminoso. Il fondatore Elon Musk, fa le sue condoglianze su Twitter.

--Quarant'anni fa in vendita il primo pc Apple
Apple I era semplice scheda madre, ora ambito da collezionisti
Quarant'anni fa andava in vendita il primo computer Apple: l'Apple I era una semplice scheda madre, ne furono realizzate 200 e vendute circa 175. Costava 666,66 dollari e ora collezionisti pagano cifre da capogiro per aggiudicarselo alle aste. Fu il primo di una lunga serie di computer commercializzati dal colosso di Cupertino che proprio qualche mese fa ha festeggiato 40 anni di vita: il primo aprile 1976 Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne la fondarono in un garage di Los Altos, in California.
Concepito e progettato da Steve Wozniak, l'Apple I fu presentato nell'aprile 1976 all'Homebrew Computer Club di Palo Alto e commercializzato dal luglio 1976 all'agosto 1977. La scheda madre era molto semplice, conteneva solo 30 chip e si programmava attraverso una tastiera alfanumerica che mostrava i risultati su un display video. Si stima che siano sopravvissuti tra i 30 e i 50 pezzi di computer Apple I, di cui solo sei perfettamente funzionanti, e il valore è in continua crescita. Nel novembre del 2010 un esemplare in perfette condizioni è stato acquistato da un collezionista italiano da Christie's a Londra per 157.245 euro.Successivamente, nel giugno 2012, è stato venduto da Sotheby's a New York uno degli ultimi esemplari funzionanti per 374mila dollari. Due anni dopo, a ottobre 2014, la casa d'aste Bonhams, sempre newyorkese, ha registrato il prezzo record di 905mila dollari per un altro esemplare funzionante.




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AGGIORNAMENTO 29 GIUGNO 2016

Huawei lavora a un suo sistema operativo
Come Samsung punterebbe a smarcarsi da Android di Google.
Huawei starebbe lavorando allo sviluppo di un proprio sistema operativo per affrancarsi dalla dipendenza dalla piattaforma Android di Google. Lo riporta il sito "The Information" citando tre persone vicine alla vicenda.
Il colosso cinese, terzo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung e Apple, sarebbe quindi intenzionato a seguire la strada di Samsung, che ha creato il sistema operativo "fatto in casa" Tizen, per ora usato sui dispositivi connessi ma non sui telefonini. Anche la cinese Lenovo, tra i big della telefonia, lavora a una piattaforma proprietaria, come annunciato dalla stessa azienda nell'autunno scorso.In attesa di sviluppare un sistema operativo come "piano B" in caso di problemi con Android, Huawei sempre secondo le indiscrezioni starebbe lavorando per far assomigliare di meno all'iPhone l'interfaccia utente dei propri smartphone, che in Occidente vengono criticati proprio per la vicinanza estetica del software con quello dei telefoni di Apple. Allo scopo nei mesi scorsi la compagnia orientale ha assunto, in una mossa in apparenza contraddittoria, Abigail Brody, ex designer proprio di Apple.

-Google, il Gay Pride si fa virtuale
Video a 360 gradi per coinvolgere chi vive in Paesi omofobi
Google tende la mano alla comunità Gay mondiale, creando un modo hi-tech per far partecipare ai Gay Pride chi non può. La compagnia sta girando video a 360 gradi delle marce che si stanno tenendo nel mondo, pubblicandoli su YouTube.
Basta selezionare una città e indossare un paio di Cardboard - i visori economici per la realtà virtuale fatti di cartone, che funzionano inserendo uno smartphone al loro interno - per sentire di prendere parte alla marcia, anche dal divano di casa."In oltre 70 Paesi essere gay è un crimine, e anche in nazioni dove c'è uguaglianza davanti alla legge, molte persone Lgbtq si trovano ad affrontare discriminazione e violenze solo per essere se stesse", scrive Google in un post. In questa situazione "è importante mandare un messaggio forte di sostegno e alzarsi in piedi per rivendicare l'uguaglianza e la libertà d'espressione per tutti. Portiamo il Gay Pride a chi non può marciare".

--Su Instagram sbarca traduzione dei testi
La novità arriverà da luglio
Dopo aver raggiunto il mezzo miliardo di utenti, Instagram aggiunge anche la traduzione automatica dei testi, opzione già disponibile su Facebook. La novità arriverà da luglio. Qualsiasi testo presente nell'applicazione sarà tradotto nella propria lingua, facilitando così la comunicazione o la lettura dei contenuti condivisi.Inizialmente la funzione comprenderà 24 lingue e sarà disponibile soltanto per i nuovi messaggi, non dunque per quelli vecchi. La traduzione Instagram sarà possibile grazie ad una funziona 'ad hoc' e sarà visibile sotto le fotografie e i profili degli utenti.

--Su Instagram sbarca traduzione dei testi
La novità arriverà da luglio
Dopo il pulsante rosso per riprendere il controllo delle macchine ed evitare scenari alla Terminator, Google individua cinque aspetti da affrontare prima di aprire le porte all'Intelligenza artificiale, il 'cuore e la mente' anche dei futuri robot domestici. Riflessioni che riportano alla memoria le tre leggi della robotica che Isaac Asimov definì all'inizio degli anni '40, prevedendo nei suoi romanzi un'era in cui robot ed esseri umani avrebbero condiviso mansioni e spazi.Evitare gli effetti collaterali negativi, evitare di promuovere l'hacking, prevedere una supervisione scalabile (cioè quanti feedback deve ricevere dagli uomini), l'apprendimento sicuro, l'adattamento negli spazi: sono queste le riflessioni lanciate dai ricercatori della divisione Google Research sugli sviluppi dell'Intelligenza artificiale. Secondo il numero Chris Olah, attualmente non c'è nessun rischio, anzi queste tecnologie porteranno molti benefici alla collettività. Il documento arriva a pochi giorni dall'appello lanciato da da DeepMind (altra azienda di Google, il cui software e' finito sotto i riflettori per aver battuto l'uomo al gioco Go) sulla necessità di creare una sorta di "tasto rosso" non solo in grado di "arrestare" le azioni di una intelligenza artificiale ma anche di impedire che un sistema troppo sviluppato possa capire e aggirare questa interruzione.



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AGGIORNAMENTI 22 GIUGNO 2016

Alcuni account di Twitter riconducibili a sostenitori dell'Isis sono stati hackerati dopo la strage di Orlando.
Nelle pagine violate il contenuto jihadista è stato sostituito dalla bandiera arcobaleno, da messaggi sul gay pride e anche da link a pornografia gay. Lo riporta l'edizione europea di Newsweek, l'hacker sarebbe legato al collettivo Anonymous, il suo nome in codice è WauchulaGhost, in passato ha già violato altri account legati all'Isis."L'ho fatto per le vittime di Orlando, l'uccisione di innocenti non è tollerabile. Voglio solo dire che non stiamo usando pornografia per offendere i musulmani, le nostre azioni sono dirette a estremisti jihadisti. Molti dei nostri attivisti sono musulmani e rispettiamo tutte le religioni che non uccidono vite innocenti", dice l'hacker al magazine, sostenendo di aver violato più di 200 account Twitter appartenenti a sostenitori Isis, alcuni di questi nel frattempo sono stati chiusi.Twitter ha affermato di aver chiuso, dal 2015, più di 125mila profili che promuovevano l'estremismo.
Alcuni account di Twitter riconducibili a sostenitori dell'Isis sono stati hackerati dopo la strage di Orlando. Nelle pagine violate il contenuto jihadista è stato sostituito dalla bandiera arcobaleno, da messaggi sul gay pride e anche da link a pornografia gay. Lo riporta l'edizione europea di Newsweek, l'hacker sarebbe legato al collettivo Anonymous, il suo nome in codice è WauchulaGhost, in passato ha già violato altri account legati all'Isis.Twitter ha affermato di aver chiuso, dal 2015, più di 125mila profili che promuovevano l'estremismo.


--Huawei vende 2,6 mln P9 in 6 settimane
La società, domanda 'senza precedenti', trainano Cina ed Europa
Il corposo investimento nel marketing per conquistare i mercati occidentali, con una presentazione in grande stile a Londra il 6 aprile scorso, ha ripagato Huawei, che ha annunciato vendite "senza precedenti". La compagnia cinese ha reso noto di aver venduto a livello globale 2,6 milioni dei suoi smartphone di fascia alta, il P9 e il P9 Plus, nelle prime sei settimane di commercializzazione. La domanda, si legge in una nota della società, si è mostrata robusta sia in Cina, sia all'estero e soprattutto in Europa. Fuori dal mercato domestico gli acquisti dei due smartphone hanno raggiunto volumi di oltre il doppio (+130%) rispetto a quelli del modello precedente, il P8. In Francia le vendite di P9 sono state più alte di quelle del P8 del 1.000%, in Finlandia e Polonia del 400%, in Gran Bretagna del 300%. I P9, caratterizzati dalle due fotocamere posteriori realizzate in collaborazione con la tedesca Leica, hanno contribuito a consolidare il terzo posto di Huawei nel mercato mondiale degli smartphone. Davanti all'azienda cinese ci sono Samsung e Apple, le cui performance di vendita al debutto viaggiano su livelli decisamente più alti. Nel primo mese Samsung ha venduto 9 milioni di Galaxy S7 e S7 Edge, mentre Apple ha commercializzato 13 milioni di iPhone 6s e 6s Plus nel primo weekend.

--Snapchat, l'app del fantasmino (è il suo logo) nata per i messaggi "usa e getta" tanto amata dai teenager, punta sempre di più sulle news e ora si lancia anche come "editore": la compagnia californiana ha fondato un suo magazine online incentrato sul mondo della tecnologia. Si chiama Real Life e debutterà il 27 giugno. L'annuncio sullo stesso sito "Reallifemag.com" da parte di Nathan Jurgenson, che del magazine sarà il direttore.
Real Life sarà focalizzato non tanto su recensioni di prodotti e ultimi gadget ma su storie di vita quotidiana dove la tecnologia ha un ruolo importante, coprendo temi che spaziano dalla privacy alle relazioni umane. L'iniziativa riprende un tentativo di creare contenuti originali che Snapchat aveva già fatto con un suo canale di news - poi chiuso - nella sezione "Discover" della sua app dove trovano spazio notizie e video di selezionati media, dalla Cnn a National Geographic. L'informazione sta diventando un terreno sempre più importante per i social network: secondo una recente indagine dell'Istituto Reuters di Studi sul giornalismo proprio i social hanno superato per la prima volta la tv come fonte di notizie per i più giovani.

--Tech da indossare, 100 mln consegne 2016
Smartwatch ma non solo, crescono anche i tessuti 'tech'
Vola il mercato dei dispositivi indossabili e - trainato da braccialetti per il fitness e smartwatch - quest'anno supererà la soglia di 100 milioni di consegne nel mondo, mettendo a segno una crescita a due cifre rispetto allo scorso anno (+29%). Le stime sono della società di ricerca Idc che evidenzia un altro trend: nei prossimi quattro anni a vivacizzare il mercato non sarà solo la tecnologia da indossare al polso ma sempre di più anche l'abbigliamento 'tech'. Gli analisti stimano che nel suo complesso il mercato registrerà un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 20,3% con 213,6 milioni di unità consegnate nel 2020, più del doppio di quelle previste quest'anno. La categoria degli orologi smart - grazie alla popolarità di modelli come l'Apple Watch o il Moto 360 - nel 2016 rappresenterà il 41% del mercato ma nel 2020 arriverà al 52%. Il futuro, secondo gli analisti, è di modelli di smartwatch meno sofisticati che però come "must" dovranno integrare funzioni fitness di base come il monitoraggio dell'attività fisica o del sonno. I braccialetti 'smart', che ora vanno per la maggiore e quest'anno saranno il 50% delle consegne, nel 2020 caleranno a quota 29% proprio per il prevalere di modelli di 'basic watch' rivali. Due i fattori che saranno cruciali per il settore: la connettività cellulare - che renderà autonomi gli orologi 'smart' dai telefoni - e le applicazioni.


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AGGIORNAMENTI 15 GIUGNO 2016

Sorpresa Apple, la sua chat potrebbe debuttare su Google
Al via Conferenza sviluppatori San Francisco
Dopo l'annuncio delle due nuove applicazioni per messaggi di Google - Allo e Duo - che arriveranno anche su iPhone e iPad, Apple sta per rendere il 'favore' al rivale Big G. La sua chat iMessage, secondo indiscrezioni del sito MacDailyNews, potrebbe infatti debuttare su dispositivi equipaggiati con sistema operativo Android di Google. L'annuncio dovrebbe arrivare alla conferenza per gli sviluppatori di Cupertino (WWDC 2016) che si aprire lunedì 13 giugno a San Francisco. Ecco il link per seguire lo streaming. Per l'occasione i riflettori sono puntati anche su un "Siri da salotto", ovvero un assistente personale sempre più "intelligente" dentro le mura di casa, sulla scia dei dispositivi già lanciati da Amazon e Google. Considerando che sono stati da poco annunciati l'iPhone SE e il nuovo iPad Pro, la settimana prossima potrebbero arrivare solo novità minori in tema di dispositivi. Secondo il sito 9to5Mac è possibile un annuncio di nuovi MacBook.
Apple, come da copione, alzerà il sipario sul futuro delle sue quattro piattaforme software - iOS, OS X, watchOS e tvOS - ma il keynote di apertura col ceo Tim Cook potrebbe comunque riservare qualche sorpresa. Di sicuro verrà approfondita con la comunità degli sviluppatori la "rivoluzione" dei modelli di business dietro il negozio digitale App Store, già annunciata nei giorni scorsi, che spinge sempre di più sulle formule di abbonamento.



--Travestiti da dipendenti rubano iPhone in Apple Store a Ny
Colpiti due negozi, criminali 'armati' di t-shirt blu
Dall'inizio dell'anno alcuni ladri stanno derubando gli Apple Store di New York senza pistole e passamontagna, ma armati solo di una t-shirt: quella blu che indossa il personale nei negozi della Mela di tutto il mondo.
L'ultimo episodio di cui riferisce la stampa locale è avvenuto nei giorni scorsi: un uomo con indosso la maglietta dello staff di Apple è entrato nel negozio di SoHo, quartiere nell'area sudovest di Manhattan, e con l'aiuto di un complice è riuscito a rubare 19 iPhone, per un valore di oltre 16mila dollari. Nei mesi scorsi il New York Post aveva parlato di una piccola gang di criminali che ha colpito per due volte un altro Apple Store di Manhattan, nell'Upper West Side. A febbraio una donna travestita da impiegata Apple ha rubato otto iPhone aiutata da due complici 'in borghese' all'interno del negozio. Il trio è poi tornato a colpire il punto vendita a marzo riuscendo a sottrarre 59 melafonini. In totale 67 smartphone, per un valore di quasi 50mila dollari.

--Social per gestire disastri naturali
Istituto Boella capofila progetto, da Commissione Ue 6,5 mln
Parte da Torino il futuro della gestione dei disastri naturali: prende infatti il via in questi giorni I-React, un progetto triennale del valore di 6,5 milioni di euro finanziato dalla Commissione Europea per la creazione di un sistema di prevenzione e controllo dei disastri in tempo reale. Capofila del progetto è l'Istituto Superiore Mario Boella di Torino, che aggrega 20 partner europei, tra cui centri di ricerca, organizzazioni internazionali come l'Unesco, enti pubblici ma anche piccole e medie imprese, che avranno il ruolo di valorizzare dal punto di vista commerciale l'innovazione.
Entro il 2018 I-React, acronimo di Improving Resilience to Emergencies through Advanced Cyber Technologies, realizzerà una piattaforma in grado di sfruttare le tecnologie già oggi a disposizione per raccogliere e analizzare molteplici fonti dati e generare informazioni in tempo reale su alluvioni, incendi, terremoti e altre calamità. La raccolta e la reazione avverranno in maniera veloce e precisa, garantendo allo stesso tempo l'interoperabilità con gli attuali sistemi di gestione delle emergenze come Copernicus Emergency Management Service (Ems) o la sinergia con programmi scientifici intergovernativi attraverso il partenariato con l'Ufficio Regionale Unesco.

--Euro 2016: per il web vince la Germania, Italia via ai quarti
Sono i pronostici dei 'Big Data' di Microsoft
Il vincitore degli Europei 2016 sarà la Germania, che giocherà la finale con la Spagna. L'Italia verrà eliminata ai quarti dal Portogallo. Non sono i pronostici di un esperto di calcio ma quelli dei 'big data' del web, cioè l'insieme di elementi presi da ricerche su internet e conversazioni sui social network. A incrociare questi dati è Bing, il motore di ricerca di Microsoft, con un metodo applicato ad altre competizioni sportive, rivelando ad esempio l'esito di 15 dei 16 incontri a eliminazione diretta della Coppa del mondo Fifa 2014 con una precisione del 94%, o ancora i campioni di tennis maschile e femminile di Wimbledon 2015 con una precisione del 71%.
Secondo Microsoft nella partita inaugurale di stasera, Francia-Romania vincerà la Francia per 1 gol di differenza, mentre l'Italia perderà col Belgio ma batterà Svezia e Irlanda. Per questo tipo di previsioni Bing si basa su un modello statistico che considera "la forza della squadra, ma anche i risultati passati per valutare i fattori che hanno contribuito alla vittoria precedente", come il luogo, le condizioni meteo e il margine di vittoria. Questi dati servono da base per un secondo modello che rappresenta l'indice di potenza e il 'ranking' della squadra per un determinato sport. Alla fine i dati si bilanciano con la 'febbre calcistica' che si riversa su web e social network (fino ad ora solo su Facebook hanno parlato 84 milioni di persone che hanno generato 221 milioni di interazioni) ma anche con informazioni in tempo reale come infortuni, sospensioni, dibattiti e cambi di formazione.
Infine, per dare la possibilità ai tifosi di seguire la squadra del cuore, Microsoft ha realizzato le 'Heat Map': sono mappe interattive in 3D che catturano le attività dei fan, il grado e l'intensità del tifo nei vari paesi europei prima e dopo ogni partita.



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AGGIORNAMENTI 8 GIUGNO 2016


Bimbi, 9% capita su siti alcol e droga
Indagine Kaspersky con dati del 'parental control'

I bambini di tutto il mondo usano sempre di più social network, chat, giochi ma il 9% s'imbatte in siti che contengono informazioni su alcol, droghe e tabacco. Sono i dati raccolti nell'ultimo anno dalla piattaforma di controllo parentale di Kaspersky installata su milioni di computer fissi di tutto il mondo con lo scopo di filtrare contenuti adatti ai minori. Nell'ultimo anno, spiegano gli analisti dei Kaspersky Lab, a livello globale i baby-utenti di internet hanno trascorso la maggior parte del tempo online da pc sui social network e sui servizi di messaggistica (67%, con l'Italia che si colloca sopra la media con il 70%). Seconda attività prediletta sono i giochi per computer (11,2%, in Italia il 6%). I giovani navigatori si imbattono di frequente anche in siti web correlati al consumo di alcolici, tabacco e droghe (9%).
Più raramente, bambini e adolescenti visionano (e magari acquistano) prodotti distribuiti attraverso i negozi online (4,7%), guardano video ed ascoltano musica su internet (3,4%). Solo occasionalmente si recano sui siti pornografici, oppure vengono convogliati in maniera casuale verso questi ultimi (1,5%). Siti relativi ad armi, gioco d'azzardo e violenza sono tutti rispettivamente sotto lo zero per cento.


--Anche Twitter apre a video a 360 gradi
Microblog supporta filmati immersivi anche se non direttamente
Su social network e piattaforme online i filmati sono sempre più "immersivi": dopo Facebook e YouTube ora anche Twitter supporta i video a 360 gradi, anche se non direttamente nella sua app ma rimandando tramite link ad altri siti. La novità, come riportato dal sito The Verge, è partita con l'inizio delle finali di Nba, la Lega di basket americana, negli Usa.È l'account Twitter ufficiale della Nba a condividere video a 360 gradi realizzati con la videocamera Samsung Gear 360. Questo formato permette agli utenti di osservare ogni angolazione del filmato muovendosi all'interno di esso col mouse sui pc o con l'uso delle dita sullo schermo "touch" di uno smartphone o di un tablet. A differenza di Facebook e YouTube, il supporto ai video a 360 gradi su Twitter per il momento non sarà diretto. Cliccando sui link delle clip gli utenti saranno reindirizzati verso un sito esterno. Si tratta comunque di un passo fondamentale per il microblog, che negli ultimi tempi stenta a rilanciarsi e che in passato è stato più volte pioniere di diverse novità in fatto di video.Dal lancio dei filmati-lampo con Vine alle dirette streaming con l'acquisizione di Periscope. Tuttavia la piattaforma è stata poi superata dai concorrenti, Facebook in testa che è forte di una "potenza di fuoco" di un miliardo e 650 milioni di utenti nel mondo e che sta facendo dei video uno dei pilastri portanti della sua offerta.

--Dopo Instagram, Twitter superata anche da Snapchat
Bloomberg, su chat 'usa e getta' 150 milioni di utenti al giorno
Dopo Instagram, anche Snapchat sorpassa Twitter: il microblog è stato superato in utenti dalla chat diventata popolare tra i giovanissimi per i suoi messaggi "usa e getta" e che di recente ha portato a casa un nuovo 'round' di investimenti da quasi due miliardi di dollari. Secondo il sito di Bloomberg, Snapchat conta ora 150 milioni di utenti al giorno, mentre Twitter ne avrebbe 140 milioni. Un risultato da un lato notevole per Snapchat, che sta per compiere 5 anni di vita, ma che dall'altro conferma il momento di stallo di Twitter, che invece ha 10 anni di attività alle spalle. Anche la velocità di crescita di Snapchat colpisce: a dicembre, secondo i dati riferiti da Bloomberg, aveva 110 milioni di utenti giornalieri. Twitter, che inizialmente era secondo solo a Facebook, è stato negli anni superato da Instagram e WhatsApp (entrambe di proprietà di Zuckerberg) e ora cede il passo anche a Snapchat che si è nel frattempo arricchita di contenuti e servizi anche editoriali. Snapchat comunque incalza anche il gigante Facebook. Non in termini di utenti, ma sul fronte dei video visti: su Snapchat sono più che raddoppiati in meno di un anno, toccando quota 10 miliardi di visualizzazioni al giorno. A febbraio erano 8 miliardi, cioè quanto registrati da Facebook a novembre scorso. Una spina nel fianco per il social di Mark Zuckerberg che negli ultimi tempi non ha fatto mistero di voler trasformare i video, da quelli a 360 gradi alle dirette in streaming, in uno dei suoi pilastri portanti.

--Samsung lancia gli auricolari 'smart'
Per fitness a ritmo di musica. In arrivo anche nuova smartband
Liberi da smartphone, bracciali per il fitness e lettori Mp3: per andare a correre o a passeggio tutto ciò che serve è un paio di auricolari. Ne è convinta Samsung, che ha presentato i Gear IconX. Si tratta di auricolari completamente senza fili in grado di memorizzare e riprodurre fino a mille canzoni, oltre che di monitorare il battito cardiaco, contare i passi fatti, misurare distanza percorsa, velocità dell'andatura e calorie bruciate.
Nel corso dell'allenamento l'utente sente una guida vocale che come un allenatore dà conto dei progressi, mentre tutti i dati raccolti vengono inviati all'applicazione Samsung Health.Non serve un dispositivo esterno nemmeno per controllare la riproduzione musicale: basta toccare l'auricolare, che riconosce diverse gesture. Gli auricolari saranno in vendita nel terzo trimestre a 200 dollari.Contemporaneamente Samsung ha presentato anche il nuovo bracciale sportivo Gear Fit 2, che rispetto al primo modello introduce Gps, barometro e il sistema operativo Tizen. La smartband ha il lettore musicale e memoria più capiente, è resistente all'acqua e rileva da solo il tipo di attività fisica svolta dall'utente tra 15 disponibili. In vendita sempre dal terzo trimestre, a un prezzo di 180 dollari.


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AGGIORNAMENTI 1 GIUGNO 2016


5 app per la stagione estiva
Per i fan della musica e del vintage  gli altoparlanti SunnyLife. Sono un mini sound system che ricorda i vecchi radioloni, da abbinare ad un lettore mp3 o allo smartphone per ascoltare le proprie playlist in spiaggia, ad un picnic o una grigliata in piscina. Sono resistenti all'acqua e alla sabbia e si può ascoltare anche la radio. Livetrekker, è l'app che permette di creare una memoria digitale e interattiva. Si prende nota degli spostamenti tracciando una linea rossa sulle strade percorse, l'applicazione permette di aggiungere foto, video e commenti. Il tutto si può condividere con i propri contatti sui social media.
Chi usa Messenger può chiedere i prezzi dei voli ma anche idee sulla destinazione a Skyscanner, il motore di ricerca di viaggi su scala globale che ha stretto una partnership con Facebook. La chatbot, un assistente vocale potenziato, risponde alle domande degli utenti come in una normale conversazione (per ora solo in inglese) e si possono filtrare i risultati per ottenere le proposte migliori.
Inoltre in vacanza si può migliorare la tecnica dei 'calci piazzati' con misurazioni istantanee di potenza, traiettoria, rotazione e precisione del tiro. E' possibile con Adidas MiCoach Smart Ball che ha sensori integrati: trasmettono ad un'app tutte le informazioni indispensabili per migliorare il tiro, lasciando inalterato il gusto di calciare un pallone identico a quelli regolamentari, anche nel peso.
Ricorda un po' un oggetto dei Flinstone ma può tornar utile ai forzati della scrivania. Si chiama Cubii ed è un attrezzo pieghevole, tipo una pedana, che si piazza sotto la scrivania dell'ufficio e permette di pedalare mentre si lavora. Si possono monitorare i progressi con un'app.


--Microsoft e Facebook insieme, per cavi sottomarini
Nell'Atlantico, 'per connessioni veloci ed efficaci'
Microsoft e Facebook uniscono le forze per attraversare l'oceano Atlantico. I due colossi costruiranno nuovi cavi sottomarini chiamati 'Marea' che ''aiuteranno a centrare la crescente domanda dei consumatori per connessioni veloci e affidabili''.
E' quanto si legge in una nota congiunta, nella quale Microsoft e Facebook affermano che la costruzione dei cavi iniziera' nell'agosto 2016 e si prevede sara' completata nell'ottobre 2017.


--Chi ha impostato "12345" e simili come password per accedere ai propri servizi online su piattaforme Microsoft - come Skype, Outlook, ma anche Azure AD - sarà invitato a reimpostare la propria parola chiave in favore di una meno scontata e banale, e decisamente meno vulnerabile da hacker o intrusi. Così, in attesa che i sistemi biometrici mandino definitivamente in pensione l'obsoleta password, il colosso di Redmond dichiara "guerra" alle parole chiave più gettonate e meno efficaci al mondo. In un post comparso nei giorni scorsi sul blog di sviluppatori Microsoft, che tra l'altro cita la perdita di circa 117 milioni di nomi utente e password subita da LinkedIn per un attacco hacker, Alex Simons, direttore del Program Management dell'azienda, spiega come la compagnia abbia deciso di bloccare automaticamente determinate password per i suoi utenti. Il sistema che gestisce gli account degli utenti mette in una sorta di "lista nera" le parole chiave elencate nella classifica annuale si SplashData fra quelle più usate (e quindi più facili e banali) al mondo. Al top ci sono "perle" come "123456", "password" o "qwerty", e la new-entry "starwars". Agli utenti verrà chiesto di reimpostarle, più difficili. Nei prossimi mesi anche la piattaforma cloud di analisi e servizi Azure AD integrerà questa funzione.

--Usa, 6 persone su 10 leggono notizie sui 'social'
Esperti, il 44% della popolazione si informa su Facebook
Il 62% degli statunitensi adulti accede alle news attraverso i social media, Facebook in testa. Lo rivela un'indagine condotta dal Pew Research Center, da cui emerge che per il 18% degli intervistati l'informazione passa "spesso" dai social. In base alla ricerca, condotta su un campione di 4.600 persone, si informano anche attraverso le reti sociali il 70% degli utenti di Reddit, il 66% di quelli di Facebook e il 59% degli iscritti a Twitter. Seguono Tumblr (31%), Instagram (23%), YouTube (21%), Linkedin (19%), Snapchat (17%) e Vine (14%). Facebook è comunque al primo posto se si considera la base di utenti, che per la compagnia di Mark Zuckerberg è di 222 milioni di persone in Usa e Canada. Sul social blu sono presenti il 67% di tutti gli statunitensi adulti e di conseguenza  dicono gli analisti  il 44% dell'intera popolazione a stelle e strisce accede alle news anche su Facebook. Il 10% lo fa su YouTube e il 9% su Twitter. Su Facebook tuttavia, così come su Instagram e YouTube, gli utenti spesso si imbattono per caso nelle notizie. Al contrario, chi legge news su Twitter, Reddit e LinkedIn si collega più spesso su queste piattaforme in cerca di informazioni.



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AGGIORNAMENTI 25 MAGGIO 2016

Mappe libere e gratuite per tutti, dati cartografici 'open source' utili alle Pubbliche Amministrazioni, aggiornamenti veloci grazie alla partecipazione degli utenti in stile Wikipedia che si sono rivelati utili in caso di soccorso in disastri naturali come quello di Haiti.
Cresce la comunità di OpenStreetMap, un progetto nato nel 2004, che ora conta nel mondo tre milioni di utenti, di cui circa 8mila in Italia. Un'alternativa a sistemi lanciati da big come Google e Apple, già adottata da Financial Times e National Geographic. "Molti utenti ne fanno un uso professionale, una mappa è un modo per estrarre informazioni. Si può scaricare tutto il contenuto che è disponibile anche offline". OpenStreetMap è una sorta di Wikipedia delle mappe.

--Il news feeed di Facebook, la bacheca su cui leggiamo il flusso di post degli amici, potrebbe presto cambiare aspetto per farsi più ordinato. Il social network, stando a quanto riportato dal sito TheNextWeb, starebbe infatti testando la possibilità di separare le notizie per categorie come film e tv, viaggi, cibo, musica, scienza solo per citarne alcune. L'obiettivo è dare all'utente la possibilità di personalizzare i contenuti, scegliendo ad esempio film d'animazione o talk show nella categoria film e tv.

--Facebook ai conservatori Usa, siamo per tutte le idee
Incontro dopo polemica su censura notizie nei Trending Topics
Un colloquio disteso, in cui c'è stato spazio anche per una chiacchierata sulla realtà virtuale e un tour agli edifici disegnati da Frank Gehry. Facebook tende la mano incontrando i conservatori americani dopo la polemica scoppiata in piena campagna presidenziale. Pesanti le accuse piovute sul social network: censura delle notizie che riguardano la destra politica nei Trending Topics della piattaforma, una sezione che in Italia non è attiva.
"Voglio fare tutto il possibile per assicurare che i nostri team mantengano l'integrità dei nostri prodotti. E' importante che Facebook rimanga una piattaforma per tutte le idee", ha scritto pubblicamente Mark Zuckerberg dopo l'incontro. E' stato organizzato dopo l'intervista del blog Gizmodo ad un ex curatore della sezione Trending Topics, che ospita le notizie di tendenza della piattaforma: ha rivelato che il social network penalizza quelle di stampo conservatore. Testimonianza rafforzata da un report del Guardian che mostrava come i 'trend' erano frutto di scelte editoriali e non di un algoritmo. Il senatore repubblicano John Thune ha chiesto spiegazioni; Zuckerberg ha teso la mano avviando un'inchiesta interna e poi organizzando la riunione a Menlo Park. Nel quartiere generale di Facebook si sono presentati una quindicina di rappresentanti del mondo conservatore tra cui l'ex portavoce di Bush, Dana Perino; il presidente dell'Heritage Foundation, Jim DeMint; Arthur Brooks dell'American Enterprise Institute; l'opinionista S. E. Cupp, lo stratega digitale Zac Moffat; e soprattutto Barry Bennett, consigliere di Donald Trump.

Un paio di mesi fa uno scoop dell'Huffington Post rivelò di un incontro segreto di big della Silicon Valley, tra cui Google, Apple e Tesla per per mettere in campo una strategia per fermare la corsa di Trump. Mentre da alcune recenti interviste della Cnbc rivolte a manager e dipendenti dell'industria tecnologica americana, è emersa una chiara propensione per i candidati democratici. Dal settore hi-tech Trump ha ricevuto solo 19mila dollari a fronte dei 7 milioni di dollari incassati dai candidati democratici con Bernie Sanders in testa.

--Linkedin, violate 117 milioni di password

Un hacker sta cercando di vendere 117 milioni di password di profili LinkedIn, rubate grazie ad una violazione del sito avvenuta nel 2012. Ecco come mettere al sicuro il proprio account
167 milioni di utenti coinvolti, 117 milioni di combinazioni che comprendono nome utente e password. Sono i numeri del database di credenziali LinkedIn che un hacker ha messo in vendita sul dark web a 5 bitcoin, circa 2300 dollari. 
I dati sono il frutto di una violazione del social network professionale avvenuta nel 2012. Allora si riteneva che gli account rubati fossero soltanto 6 milioni e mezzo, ma il pacchetto offerto dall’hacker, che si fa chiamare "Peace", racconta una storia diversa. 
Quattro anni fa la breccia aveva fatto notizia, ma era stata archiviata (dopo le dovute azioni di contenimento da parte di LinkedIn) come un caso relativamente poco grave, proprio perché si riteneva che gli utenti coinvolti fosse solo una piccola percentuale rispetto al totale degli iscritti al sito. Ora un report di Motherboard , che ha parlato direttamente con l’hacker coinvolto, ha riportato a galla la questione. Secondo gli esperti di LeakedSource, un motore di ricerca di dati rubati, del database non si è saputo più nulla per tutto questo tempo perché solo una ristretta cerchia di hacker russi era a conoscenza della sua esistenza. 
Linkedin, dal canto suo, ha confermato ufficialmente che i dati non sono il frutto di una nuova violazione ma risalgono proprio all’evento del
2012. In un commento a Motherboard un portavoce ha aggiunto che, nonostante il numero ufficiale di account bucati fosse stimato in 6,5 milioni, i tecnici del social network avevano offerto certezze sull’effettiva quantità di credenziali trafugate. 
L’esperto di sicurezza Troy Hunt, che gestisce un sito con cui si può verificare se i propri dati sono stati rubati, ha confermato la validità delle credenziali in vendita con un paio di utenti scelti a campione. In ogni caso non è dato sapere quante delle password incluse nel database siano ancora attive e funzionanti. 
LinkedIn ha già iniziato a contattare direttamente gli utenti il cui account potrebbe essere violato, per chiedere loro un reset forzoso della password.
Se siete utenti LinkedIn è comunque consigliabile procedere ad un cambio password , operazione che andrebbe ripetuta di tanto in tanto anche senza lo spauracchio di una megabreccia. 
E se per caso usate la stessa password di LinkedIn anche per altri servizi il consiglio è di cambiarla subito anche per tutti gli altri profili e di scegliere sempre una password diversa per ogni sito. 
Per rendere il proprio account più sicuro e difficile da violare anche dopo un furto di password, è buona norma attivare l’autenticazione a due passaggi, che richiederà un’ulteriore conferma della propria identità (ad esempio tramite l’invio di un codice temporaneo via SMS) quando ci si connette da un computer o da un browser diverso dal solito. Su LinkedIn lo si può fare dal menù Privacy, sotto Privacy & Setting, cui si può accedere spostando il mouse sulla foto del proprio profilo.


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AGGIORNAMENTI 18 MAGGIO 2016


YouTube pensa a chat, sfida Messenger e Snapchat
Messaggi istantanei mentre si guardano i video
Secondo indiscrezioni Youtube sta lanciando un servizio di chat da usare mentre si guardano i video. Una sfida a Messenger di Facebook e a Snapchat e di Amazon, anch'essa interessata alle chat, il servizio di messaggini fantasma che ha conquistato gli adolescenti. Il test di YouTube sarà attivo per una piccola percentuale di utenti che potranno a loro volta invitare i loro contatti a unirsi alla conversazione. Potranno usare la chat all'interno dell'applicazione YouTube o rispondere con un altro video.
Al momento la media di permanenza su YouTube si aggira sui 40 minuti da dispositivi mobili, tra i giovanissimi è piu' popolare della tv ed è leader nei video su internet con oltre un miliardo di utenti. Rivali come Snapchat e Facebook, però, stanno progressivamente 'rosicchiando' questi numeri. Secondo dati recenti, i video visti su Snapchat sono più che raddoppiati in meno di un anno, toccando quota 10 miliardi di visualizzazioni al giorno. Facebook a novembre contava 8 miliardi di visualizzazioni destinati a crescere dopo aver reso disponibile per tutti le dirette streaming.




--Yahoo!: in corsa anche consorzio con Buffett
Warren Buffett e il fondatore di Quicken Loans, Dan Gilbert, sarebbero in corsa per acquistare gli asset di Yahoo!. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Il consorzio sarebbe stato ammesso alla seconda fase di offerte. Sulla scia di queste indiscrezioni i titoli della società sono salite in Borsa nelle contrattazioni after hours, arrivando a guadagnare l'1,3%

--WhatsApp sfida Skype, si prepara a videochiamate
Indiscrezioni, potrebbero arrivare con prossimo aggiornamento
Dopo lo sbarco su computer, WhatsApp prepara la sfida a Skype con le videochiamate. Secondo indiscrezioni in rete, ci sarebbero tracce della nuova funzione all'interno di un aggiornamento dell'applicazione sulla piattaforma Android. L'arrivo della videochiamate, una funzione già disponibile anche su Messenger di Facebook (proprietaria di WhatsApp), era stato dato per certo lo scorso dicembre, quando erano comparse in rete della schermate di funzionamento su iPhone.
Al momento però non ci sono notizie certe, per arrivare alle chiamate vocali su WhatsApp sono passati cinque anni dal lancio di servizio di messaggistica istantanea. L'app, di proprietà di Mark Zuckerberg, ha da poco raggiunto il traguardo del miliardo di utenti.
Due giorni fa ha rilasciato due applicazioni - una per computer con sistema operativo Windows di Microsoft e una per i Mac di Apple - che vanno ad affiancarsi alle app per le varie piattaforme di smartphone e grazie alle quali è possibile chattare via computer tenendo lo smartphone in tasca. Ed è di poche settimane fa la notizia che WhatsApp ha aggiunto la crittografia ai suoi messaggi, nel tentativo di elevare la sicurezza e la privacy degli utenti.

--Google batte Apple, è la società che vale di più al mondo
Su Cupertino pesano timori iPhone
Apple sotto pressione in Borsa. I titoli di Cupertino calano per la prima in due anni sotto i 90 dollari per azione, e la capitalizzazione di mercato crolla sotto i 500 miliardi di dollari. Una frenata di cui Google approfitta, strappando ad Apple lo scettro di societa' che vale di piu' al mondo.
A separare i due colossi della Silicon Valley sono alcuni centinaia di milioni di dollari, con Apple che vale 492,2 miliardi e Google 492,6 miliardi, il che si traduce in una possibile battaglia prolungata per la vetta del mondo. L'ultima volta che Google aveva superato Apple era in febbraio sulla scia dei conti positivi che avevano messo le ali ai titoli di Mountain View. le prese di beneficio del giorno successivo avevano pero' consentito ad Apple di riprendersi la corona, che ha detenuto saldamente fino a oggi.
Il divario in termini di capitalizzazione di mercato fra le due societa' era di 60 miliardi di dollari in aprile, ma nelle ultime quattro settimane i titoli hanno chiuso in calo in 16 sedute su 20, incluse otto giornate consecutive di contrazione, ovvero la serie piu' lunga dal
1998. A pesare su Apple sono i dubbi sulle prospettive di Cupertino e dell'iPhone, le cui vendite hanno deluso. Alle difficolta' di Apple si contrappongono i successi di Amazon, che continua la sua marcia al rialzo: il colosso vale 340 miliardi di dollari, non lontano dai 352 miliardi di dollari di Berkshire Hathaway. Alle spalle di Apple e Google, completano la classifica delle societa' che valgono piu' al mondo Exxon Mobil in quarta posizione con una capitalizzazione di 371 miliardi di dollari e Microsoft al terzo posto con 401 miliardi di dollari.


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AGGIORNAMENTO 11 MAGGIO 2016


Negli Stati Uniti Facebook dovrà difendersi in tribunale dall'accusa, mossa da alcuni utenti dell'Illinois, di aver violato la privacy raccogliendo e usando in modo illecito i dati biometrici delle persone, in particolare il riconoscimento facciale che serve a 'taggare' chi viene immortalato nelle foto pubblicate sul social.
Un tribunale californiano ha infatti respinto la richiesta di rigettare il caso avanzata dai legali della compagnia. Il problema non riguarda l'Unione europea, dove Facebook nel 2012 ha dovuto disabilitare il riconoscimento facciale per venire incontro alle riserve della Commissione irlandese per la protezione dei dati personali.  Sotto accusa negli Usa è il sistema di tag delle foto, che violerebbe la privacy degli utenti creando una sorta di "impronta del volto", cioè delle rappresentazioni geometriche delle facce della gente, senza avere un esplicito consenso a farlo. Sebbene Facebook nei termini di servizio spieghi di essere legato solo alle leggi della California e a quelle federali, per il giudice la compagnia deve rispondere anche al "Biometric Information Privacy Act" dell'Illinois, che proibisce la raccolta di dati biometrici, e quindi il caso giudiziario può andare avanti.
La sorte è la stessa toccata a Google, che a marzo è stata colpita da un'accusa simile per il suo servizio Foto, anche questo in contrasto con la legge dell'Illinois.





--Il mercato dei dispositivi indossabili, giovane e in crescita, sembra trovare terreno fertile in Italia. Stando agli analisti di Kantar, a fine marzo un italiano su 10 aveva al polso uno smartwatch o una smartband: un tasso di penetrazione doppio rispetto a paesi come Francia e Germania, e in linea con quanto avviene in Usa.
In base ai dati, gli orologi con cui controllare lo smartphone, o i braccialetti per monitorare l'attività fisica, sono in possesso del 10,3% degli italiani. In Europa la diffusione dei gadget indossabili si ferma al 4,6% in Francia, al 5,4% in Germania e al 7,9% in Gran Bretagna. Nel complesso, la media dei 4 mercati europei considerati è del 6,6%, quasi la metà rispetto al 12,2% degli Stati Uniti.
Tra Usa e Ue la differenza non è solo quantitativa, ma anche qualitativa. Tra chi possiede un dispositivo indossabile, oltre tre statunitensi su quattro (77%) hanno un bracciale per il fitness, con gli orologi intelligenti che si fermano al 23%. In Europa, invece, trainano gli smartwatch, che rappresentano il 55% delle vendite totali. I bracciali di Fitbit sono in pole position con il 18% del mercato ue, seguiti dall'Apple Watch al 14% e dai dispositivi di Samsung all'11,6%.
Se le smartband sono un dispositivo che si aggiunge, gli smartwatch acquistati sono andati a sostituire l'orologio tradizionale al polso degli europei nel 39% dei casi, percentuale che sfiora il 50% per l'Apple Watch.


-Facebook Messenger celebra la festa della mamma che cade l'8 maggio: lancia una funzione speciale per consentire alle persone di inviare fiori virtuali alle proprie mamme, alle amiche mamme e "a tutte le donne che rendono la vita speciale, non importa se mamme o no".
A partire da sabato 7 Maggio, gli utenti vedranno apparire sulla propria chat di Messenger una nuova icona viola a forma di fiore sulla quale potranno cliccare per inviare messaggi, testi, foto e GIF decorate con fiori colorati.
Per l'occasione sarà inoltre disponibile un nuovo pacchetto di adesivi, Amore materno, per esprimere le proprie emozioni riguardanti l'universo delle mamme.


--Più piccolo, più veloce, più economico: per decenni l'industria informatica e non solo ha fatto affidamento sul fatto che il prossimo microprocessore avrebbe avuto queste caratteristiche, secondo quella che viene conosciuta come la legge di Moore. Ma l'Institute of Electrical and Electronics Enginees (IEEE), la più grande associazione mondiale di ingegneri elettrici ed elettronici ha deciso  che la tecnologia dei computer ha bisogno di un nuovo sistema di previsione, che consenta un più ampio spazio di manovra, e ha annunciato che creerà una nuova 'Roadmap internazionale per i dispositivi e sistemi' elettronici.
L'annuncio arriva dopo quasi un anno del lancio International Technology Roadmap for Semiconductors (ITRS), versione 2.0, iniziativa internazionale voluta dagli industriali dei semiconduttori di Usa, Europa, Giappone, Corea del Sud e Taiwan per definire appunto le strategie future per la produzione di tecnologie elettroniche sempre più avanzate, efficaci e contenute nei costi, e delle loro relative applicazioni. La prima versione dell'ITRS, avviata nel
2012, ha continuato ad avere come pulsione primaria l'enunciato fatto nel 1965 da Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel, il colosso americano dei semiconduttori, secondo cui la potenza di un microcircuito, ovvero il numero di transistori che formano un chip, raddoppia ogni 18 mesi. In effetti la prima legge di Moore (ce n'è una seconda che riguarda i sistemi di larga scala) in 51 anni si è rivelata anche più conservativa rispetto all'effettivo progresso dei microprocessori. Per fare un esempio, l'iPad 2 nel 2011 aveva una potenza superiore al supercomputer Cray 2 di 30 anni prima, che tra l'altro era grande quanto un frigorifero. E l'ultimo iPad di quest'anno è diverse volte più potente del modello di 5 anni fa.


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AGGIORNAMENTO 4 MAGGIO 2016


Internet day: 450 mila adolescenti 'offline'
Rispetto alla più diffusa "generazione connessa", in realtà in Italia sono 452.000 gli adolescenti che non hanno mai usato Internet, ben l'11,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che vivono nel nostro Paese. E la percentuale è più elevata nel Sud e nelle Isole, dove sfiora il 17,4%, pari a 270.000 ragazzi. Lo sottolinea Save the Children, in occasione delle giornate per i trent'anni di Internet in Italia.
La presenza di adolescenti "disconnessi", informa l'ong, è maggiore nelle famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche "assolutamente insufficienti" (22,7%) o con "risorse scarse" (14,2%), mentre è ridotta in quelle che dichiarano di vivere in condizioni economiche "ottime o adeguate" (6,5%).
"Spesso i ragazzi disconnessi da Internet sono tagliati fuori da altre opportunità educative e culturali, che li allontanano ancora di più dai loro coetanei, in una spirale che non fa altro che aumentare la povertà educativa" commenta Raffaela Milano di Save the Children.


--E a proposito della Giornata su INTERNET il presidente del consiglio ha dichiarato:
 "Internet deve creare più democrazia e partecipazione in Italia. Non possiamo permettere che ci siano cittadini di serie A e serie B, sarebbe inaccettabile, quindi dobbiamo dare accesso a chi non ha accesso agli strumenti digitali". Lo dice il premier Matteo Renzi in collegamento con l'Internet Day di Pisa, parlando degli impegni del governo. "Siamo in presenza di una vera rivoluzione" sul digitale: "L'Italia la vuole vivere e non subire, governare e non seguire. E' arrivato il momento di rimettersi in prima fila".
Internet: Renzi, crea lavoro, è sfida senza colore politico
"Con Internet c'è creazione di posti di lavoro. Il mondo della manifattura 4.0 provocherà un cambiamento radicale: lo sta già provocando nei fatti. Finalmente ci sono segnali importanti di crescita dell'occupazione. Ma da qui a dieci anni molti settori saranno travolti dalle nuove tecnologie. E l'Italia deve essere all'avanguardia: non ci accontentiamo aver ridotto la disoccupazione ai minimi negli ultimi quattro anni, ancora non basta". Lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi in collegamento video con l'Internet day di Pisa.
"Internet è uno straordinario strumento che allarga i diritti", sottolinea Renzi, ricordando l'impegno per il Freedom of information act (Foia). "La prima cosa - aggiunge - è che il governo semplifichi". Spid, il sistema pubblico d'identità digitale che con un pin unico permette di accedere ai servizi della pubblica amministrazione, "è il primo passo": "I nostri progetti sono partiti anche se possiamo fare meglio".

--È boom di video visti su Snapchat, l'applicazione nata per lo scambio di foto e messaggini "usa e getta" che tanto piace ai teenager. Secondo una comunicazione della compagnia agli investitori riportata dal sito di Bloomberg, i video visti su Snapchat sono più che raddoppiati in meno di un anno, toccando quota 10 miliardi di visualizzazioni al giorno.

A febbraio erano 8 miliardi, quanto quelle registrate dal "rivale" Facebook a novembre scorso. Una spina per il social network in blu che negli ultimi tempi non ha fatto mistero di voler trasformare i video, da quelli a 360 gradi alle dirette in streaming, in uno dei suoi pilastri.
Un anno fa Snapchat contava 4 miliardi di video visti al giorno. La maggior parte degli utenti di Snapchat, riporta Bloomberg, usa l'applicazione per fare video e condividerli.
Oltre un terzo degli utenti giornalieri dell'applicazione crea "Storie" con cui condivide foto e clip che vengono conservati per 24 ore sulla piattaforma per poi auto-cancellarsi. Proprio questa funzione ha permesso a Snapchat di insidiare Facebook su un mercato particolarmente redditizio anche se le due compagnie "contano" le visualizzazioni con due metodi diversi: Facebook a partire da 3 secondi e Snapchat non appena il video parte. Il social network di Mark Zuckerberg dalla sua per ora ha una potenza di fuoco di un miliardo e 650 milioni di utenti. Gli iscritti a Snapchat, secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa mezzo miliardo.

--Dopo mesi in fase di test, arrivano ora su Windows 10, il sistema operativo multipiattaforma di Microsoft, le applicazioni di Facebook, Messenger e Instagram, tutte di proprietà del social di Mark Zuckerberg.
Facebook per Windows 10 è più completo rispetto alla versione per Windows 8.1 e ha tutte le funzionalità della rete sociale: le reazioni, gli adesivi nei commenti, la colonna per ricordare compleanni ed eventi. Manca solo, al momento, la possibilità di trasmettere video in diretta.
Messenger consente di ricevere le notifiche dei messaggi e supporta la condivisione di foto, adesivi, immagini animate (Gif) e le conversazioni di gruppo. Non ci sono ancora, invece, le audio-video chiamate e i pagamenti. Le due app esistono per la versione desktop del sistema operativo, mentre la presenza sugli smartphone con Windows 10 ci sarà "nel corso dell'anno". Su tali smartphone arriva invece Instagram. La app supporta sia i video, sia l'accesso ai messaggi diretti.




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AGGIORNAMENTO 27 APRILE 2016

Realtà virtuale da 'boom' nel 2016, 2,3 miliardi ricavi
Non solo videogiochi, opportunità per intrattenimento e sport

Con i pc in declino e gli smartphone verso la saturazione del  mercato, la realtà virtuale diventa il nuovo  trend tecnologico. Infatti il fatturato generato dalla loro vendita quest'anno dovrebbe arrivare a 2,3 miliardi di dollari. Già destinata  a crescere nei prossimi anni. Lo rileva una statistica della società IDC, secondo la quale in tutto il mondo solo nel 2016 saranno consegnati 9,6 milioni di dispositivi per la realtà virtuale. Cifra che crescerà di oltre il 180% l'anno portando a un totale stimato di 64,8 milioni di dispostivi nel 2020. "I videogame quest'anno saranno il traino principale per l'acquisto di dispositivi come l'Oculus Rift, l'Htc Vive o il PlayStation Vr", sottolineano gli analisti di Idc. E se per alcuni ci sono problemi di disponibilità per le consegne iniziali, questi saranno del tutto superati prima di fine anno, in vista di una stagione natalizia che rappresenterà la più grossa finestra di vendite. In linea con le stime Idc anche quelle di JPMorgan Securities: il mercato globale, dicono gli analisti, potrebbe raggiungere i 13 miliardi e mezzo di dollari entro il 2020. E accanto alla realtà virtuale (VR) sta facendo però capolino anche la realtà aumentata (AR), che quest'anno sta vendendo appena 400 mila dispositivi ma che secondo gli analisti entro quattro anni arriverà a ben 45,6 milioni di unità.
Sul settore VR-AR non scommettono solo i grossi player ludici e dell'intrattenimento (nonché l'industria del porno online) ma anche il mondo scientifico. Pochi giorni fa a Londra un'operazione chirurgica è stata trasmessa in diretta streaming in modalità realtà virtuale.E quindi per fortuna anche un'applicazione seria. Una spinta all'innovazione arriva anche dall'Italia. I ricercatori del Centro "Piaggio" dell'Università di Pisa e dell'Istituto italiano di tecnologia hanno concepito un dispositivo che, indossato da chi naviga in una realtà virtuale, permette di sentire con il tatto gli oggetti non reali. Un prototipo premiato come migliore lavoro alla conferenza internazionale Haptics Symposium 2016 di Philadelphia. Anche sul fronte dei contenuti e delle piattaforme l'offerta comincia a crescere. Le action camera di GoPro permettono di girare video ad hoc e YouTube si è appena lanciata nelle dirette su internet con i video a 360 gradi.



--L'Fbi ha pagato oltre un milione di dollari per 'sbloccare' l'iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino. Lo rivela Nbc citando il direttore dell'Fbi James Comey, che ad una conferenza sulla sicurezza a Londra ha risposto ad una domanda su quanti soldi avesse speso la polizia federale per ottenere il suo scopo.
"Un sacco, di sicuro piu' di quanto guadagnero' in quanto mi resta da lavorare in questo incarico, ossia sette anni e quattro mesi", ha risposto. Secondo i calcoli della Nbc, il direttore dell'Fbi ha uno stipendio di 180 mila dollari l'anno, quindi moltiplicando per 7,3 anni si arriva a circa 1,3 milioni di dollari.
Apple ed Fbi si erano sfidati in tribunale ma poi il governo aveva congelato l'udienza decisiva annunciando di aver trovato un modo per ottenere i dati dell'iPhone in questione. Resta ancora un mistero chi abbia aiutato la polizia federale, ma si tratta probabilmente di un hacker o di qualche societa' specializzata.

--Gli utenti cinesi di Apple da alcuni giorni non hanno più accesso agli e-book e ai film dei rispettivi negozi digitali della Mela Morsicata. Le autorità, riporta il New York Times, hanno infatti bloccato le piattaforme iTunes Movies, per i film, e iBooks, per i libri in formato digitale che erano state lanciate nel Paese circa sei mesi fa.
Un colpo negativo per Apple, per la quale il mercato cinese è sempre più importante. Sull'accaduto la compagnia guidata da Tim Cook ha rilasciato una nota in cui auspica di ripristinare i servizi "il prima possibile", senza però offrire alcun dettaglio sullo stop.
Secondo quanto riportato dal Nyt, i negozi digitali di film e libri di Apple avevano inizialmente ricevuto l'approvazione di Pechino ma la scorsa settimana sono stati bloccati su ordine dell'ente che regola le trasmissioni e pubblicazioni su stampa, riviste, radio, film, tv e che estende la sua autorità anche ai contenuti online.
Dopo gli Usa, la Cina è il mercato più importante per Apple. Nella trimestrale di ottobre scorso la compagnia aveva riportato ricavi oltre le attese spinti proprio dalle vendite in Cina degli iPhone 6s ed 6s Plus. E solo due mesi nel Paese è approdato il sistema di pagamenti "mobile" Apple Pay.

--Google e Microsoft deludono infatti le attese di Wall Street, con i conti delle ultime trimestrali al di sotto delle previsioni dei principali analisti finanziari. Risultato: nelle contrattazioni after hour i titoli sono crollati rispettivamente del 5% e del 6%.
In evidenza le difficolta' crescenti incontrate dal piu' grande motore di ricerca al mondo sul fronte della raccolta pubblcitaria, rallentata da tempo. Cosi' le entrate sono risultate pari a 16,47 miliardi di dollari, contro i 16,59 miliardi di dollari previsti. Mentre gli utili si sono assestati sui 7,50 dollari ad azione, contro i 7,96 dollari attesi dagli analisti di Wall Street. A pesare sui conti di Google anche i costi crescenti legati ad alcune delle sfide lanciate ultimamente dal colosso di Moutain View, come alcuni sistemi intelligenti per la casa o i servizi per un internet piu' veloce. Sfide che finora non hanno dato i risultati sperati, non risucendo a contrastare la caduta delle entrate pubblcitarie. Entrate che cresceranno meno del 10% quest'anno.  Sul fronte di Microsoft gli utili si sono attestati sui 62 dollari per azione contro i 64 dollari previsti. Le entrate invece sono in linea con le previsioni, con vendite per un ammontare di 22,1 miliardi di dollari. Anche qui la conferma di come il Ceo del gigante di Redmond, Satya Nadella, sia impegnato in una difficile transizione tra la tradizionale attivita di realizzare computer a quella di realizzare e vendere sempre piu' servizi 'cloud', come la piattaforma 'Azure'. Ma la crescita di queste nuove iniziative e' ancora troppo debole per compensare quanto perso sul mercato dei pc. Pc la cui vendita ha fatto registrare i peggior risultati dal 2007.



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AGGIORNAMENTO 20 APRILE 2016

Google: Commissione Ue accelera indagine su Android
Bloomberg, contestazione formale in arrivo a giorni

La Ue accelera la sua indagine antitrust su Android, il sistema operativo di Google, segnalando l'intenzione dei regolatori di inviare a giorni una contestazione formale. Secondo quanto riporta Bloomberg, la Ue avrebbe dato a Google 24 ore per rimuovere il segreto industriale dalle prove che possono essere utilizzate nel caso, indice che è in arrivo a giorni uno 'statement of objections', cioè la prima fase della procedura che formalizza le accuse.L'antitrust Ue aveva aperto l'indagine formale su Android ad aprile dell'anno scorso, per verificare se l'azienda abbia stretto accordi anticoncorrenziali o abusato della sua posizione dominante nel campo dei sistemi operativi, applicazioni e servizi per smartphone.

--La polizia canadese sarebbe entrata in possesso nel 2010 della chiave universale per decifrare i messaggi scambiati dagli utenti di smartphone BlackBerry. La chiave sarebbe stata usata in un'indagine sulla criminalità organizzata, tra il 2010 e il 2012, per intercettare oltre un milione di messaggi, e non è chiaro se sia ancora in possesso delle forze dell'ordine. La notizia, riportata da Vice News, emergerebbe da documenti processuali.    Il caso arriva a breve distanza dalla citazione in giudizio del Dipartimento di Giustizia americano da parte di Microsoft, volta a fermare il tentativo di costringere la compagnia a rendere noti email e altri dati dei clienti senza che essi ne siano messi a conoscenza. La mossa dell'azienda di Redmond fa fa eco alla battaglia di Apple per non decriptare gli iPhone nelle indagini della polizia. Stando alle relazioni tecniche della Royal Canadian Mounted Police depositate in tribunale, le forze dell'ordine avrebbero intercettato e decifrato oltre un milione di messaggi su dispositivi BlackBerry legati all'indagine. I documenti, costellati di omissis, "non rivelano la provenienza della chiave ma, come ha detto un ufficiale di polizia, era una chiave che poteva aprire milioni di porte", scrive Vice. La polizia avrebbe usato un server di transito attraverso cui passavano i messaggi inviati dai mittenti prima di raggiungere i destinatari.

--Inizio postale australiano vuol fare concorrenza ad Amazon e Google: la compagnia ha annunciato il via ai test per un servizio di consegna di piccoli pacchi con i droni  e lo ha fatto con una dimostrazione dal vivo della tecnologia a Melbourne. La fase di test a porte chiuse, spiega Australia Post sul suo sito, si chiuderà entro l'anno e rappresenta un passo fondamentale per l'avvio commerciale del servizio.
I droni non andranno a sostituire gli attuali metodi di consegna, ma saranno un servizio aggiuntivo. Come si vede nel video della dimostrazione condiviso online, i droni sono in grado di trasportare piccoli pacchi in sicurezza. La compagnia spiega che potrebbero essere impiegati anche per trasportare rapidamente prodotti critici come i farmaci. E poi andranno a soddisfare le esigenze degli australiani che fanno compere online, settore che ha conosciuto una crescita a doppia cifra negli ultimi 5 anni, specifica la compagnia. La sperimentazione commerciali dovrebbe partire entro la fine dell'anno. Secondo quanto riportato dal sito di Western Australia, i droni dovrebbero costare 10 mila dollari ognuno e dovrebbero essere in grado di trasportare pacchi fino a 2 chili di peso per circa
25 chilometri. Allo studio anche la possibilità che trasportino pacchi fino a 10 chili.Quello delle consegne coi droni è un settore in fermento. Amazon è in attesa del via libera delle autorità Usa per il suo Prime Air. Della partita vuole essere anche Google, che punta a un servizio nel 2017.

--Non solo capi d'abbigliamento, smartphone e oggetti d'uso quotidiano: ora anche l'auto di seconda mano si acquista online. Una tendenza che da qualche tempo è approdata anche in Italia generando un mercato digitale in assoluta espansione. E' questo il quadro emerso nel corso del convegno sul 'Futuro visto dall'usato' organizzato a Roma da Carnext, società del gruppo Leaseplan specializzata nella vendita di auto provenienti dalle flotte aziendale. Secondo un'elaborazione del centro studi Fleet&Mobility su dati Unrae e Aci, i trasferimenti lordi dell'usato (comprese cioè le minivolture) nei primi tre mesi del 2016 si sono attestati a 1.243 con un aumento sull'anno precedente del 7,5%. La maggior parte delle 'second-hand cars' vengono acquistate attraverso il canale web. Solo per fare un esempio: Leaseplan, società che opera nel settore del noleggio a lungo termine e nelle flotte aziendali, vende annualmente in media 25mila vetture usate; di queste il 95% viene 'scelto' e acquistato esclusivamente online. Gli acquirenti, inoltre, si dividono tra intermediari commerciali (rivenditori specializzati) e privati che contano da soli il 15%. La compravendita online diventa determinante anche se si considera il mercato dell'export con quasi 400mila vetture usate consegnate fuori dall'Italia nel 2015 con i Paesi dell'Est che fanno la parte del leone. L'e-commerce funziona anche per la compravendita interregionale: il 16% delle vetture vengono acquistate e vendute fuori regione con ben 441.730 compratori e rivenditori che operano oltre i propri confini territoriali.



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AGGIORNAMENTO 13 APRILE 2016

Nel 2015 negli Stati Uniti le vittime di 'ransomware', gli hacker che prendono in ostaggio i dispositivi e poi chiedono un riscatto, hanno ottenuto riscatti per oltre 24 milioni di dollari per un totale di 2.500 casi
 Lo riporta la testata Business Insider che spiega come la minaccia, secondo l'allarme del Dipartimento di Giustizia e Sicurezza Usa, è rivolta non solo a semplici utenti ma anche pubbliche amministrazioni, polizia e ospedali. Rispetto al 2005 sono 7.700 le denunce pubbliche e i danni ammontano a oltre 57 milioni di dollari. Secondo l'Fbi i riscatti pagati vanno da 200 a 10mila dollari.
A febbraio scorso ha fatto notizia l'attacco hacker ad una nota clinica di Los Angeles, l'Hollywood Presbyterian Medical Center, con computer e strumenti informatizzati comprese le Tac, presi in ostaggio per una settimana. Tanto che il personale della struttura è tornata a carta e penna per gestire i dati dei pazienti. Gli hacker hanno chiesto all'ospedale un riscatto di 17mila dollari in bitcoin.



--L'inventore della fibra ottica, l'imprenditrice esperta in satelliti nominata da Forbes e Fortune tra le 50 donne più influenti d'Europa, lo scienziato italiano tra i più grandi esperti al mondo nelle nanotecnologie, il manager francese che ha rivoluzionato il mondo della promozione dei beni culturali con il progetto Louvre Dubai. Sono solo alcuni dei 19 grandi innovatori che hanno animato la terza edizione  del TEDXRoma 2016 svoltosi il 9 aprile all'Auditorium Parco della Musica a Roma, un giorno la capitale mondiale mondiale dell'innovazione ospitando 19 'Game changers', tra i migliori ricercatori, artisti, imprenditori provenienti da tutti i paesi del mondo che nei settori in cui operano hanno cambiato le regole del gioco.
La rete TED è nata in America nel 1984 per favorire la circolazione di "idee che meritano di essere diffuse", e negli anni scorsi vi hanno partecipato personalità come il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales, i cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, Bill Clinton, il Premio Nobel per la medicina James Dewey Watson. La rete globale TED può contare su una pagina YouTube con oltre 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni, oltre 10 milioni di iscritti e quasi 74 mila video relativi agli interventi degli speaker TED caricati in più di 100 lingue.

--Mezz'ora al giorno su Facebook, meno di tre minuti su Twitter. Il divario nella frequentazione dei due social network da parte degli statunitensi è messo nero su bianco da Statista.com, il portale che offre un database di oltre un milione di statistiche provenienti da 18mila fonti internazionali.
Combinando i dati forniti da comScore e Morgan Stanley Research, emerge che gli utenti di Facebook trascorrono sul social di Mark Zuckerberg una media di 30 minuti al giorno. Otto minuti e mezzo sono dedicati a Snapchat e 8 minuti a YouTube. Sette minuti al giorno è la fruizione media di Instagram, 4 minuti quella del rivale Pinterest. Fanalino di coda nella classifica è Twitter, con appena 2 minuti e 40 secondi al dì.
--Il Dipartimento della Giustizia è in grado di sbloccare solo alcuni iPhone di vecchia generazione. Jamey Comey, il numero uno dell'Fbi, interviene per la prima volta sullo sblocco dello smartphone Apple dopo che le autorità sono riuscite a entrare, tramite l'aiuto di un società esterna, nell'iPhone del killer di San Bernardino."Abbiamo uno strumento che funziona solo su una piccola parte di iPhone" non sui modelli più nuovi dall'iPhone
5 in poi, afferma Comey, sottolineando che "l'Fbi e' brava a mantenere i segreti. Delle persone da cui abbiamo preso" lo strumento per sbloccare l'iPhone "so molte cose e sono fiducioso che sono molto bravi a proteggere cosa sanno".



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AGGIORNAMENTO
6 APRILE 2016

Agcom, banda larga sia servizio universale
Avviata istruttoria a evidenza pubblica

Inserire la connessione a Internet a banda larga tra gli obblighi del servizi universale, vale a dire la telefonia di base che deve essere disponibile a tutta la popolazione. E' il tema dell'istruttoria a evidenza pubblica (e con il contributo di tutti i soggetti interessati) avviata dall'Agcom. Ad oggi, ricorda l'Autorità, Telecom Italia è l'operatore incaricato di fornire il servizio universale e l'attuale ambito di applicazione del servizio universale si basa su una connessione dati, necessaria per l'accesso a Internet, a banda stretta (ad esempio mediante modem a 56 kbps), "un livello evidentemente non più in linea con i fabbisogni minimi della popolazione servita". Gli esiti della consultazione pubblica saranno trasmessi al Mise per le determinazioni di propria competenza. Nel 2015 gli accessi alla rete a banda larga hanno sfiorato i 15 milioni di linee, con una crescita di 540mila su base annua. Lo riferisce l'Agcom nell'Osservatorio trimestrale sulle comunicazioni. In particolare, si riducono gli accessi Xdsl (-230mila), mentre crescono di 780mila quelli con altre tecnologie, che superano i 2,1 milioni grazie in particolare alla crescita della fibra. Per quanto riguarda invece le linee mobili, nel 2015 sono diminuite di 1,7 milioni: Telecom si conferma leader di mercato con il 32,4%, mentre Vodafone scende al 26,4%, Wind è sostanzialmente stabile al 22,8% mentre H3g cresce lievemente va al 10,9%.Inserire la connessione a Internet a banda larga tra gli obblighi del servizi universale, vale a dire la telefonia di base che deve essere disponibile a tutta la popolazione. E' il tema dell'istruttoria a evidenza pubblica (e con il contributo di tutti i soggetti interessati) avviata dall'Agcom. Ad oggi, ricorda l'Autorità, Telecom Italia è l'operatore incaricato di fornire il servizio universale e l'attuale ambito di applicazione del servizio universale si basa su una connessione dati, necessaria per l'accesso a Internet, a banda stretta (ad esempio mediante modem a 56 kbps), "un livello evidentemente non più in linea con i fabbisogni minimi della popolazione servita". Gli esiti della consultazione pubblica saranno trasmessi al Mise per le determinazioni di propria competenza.


--Tim Cook come Steve Jobs, accoglie clienti Apple Store
Si presenta in negozio Palo Alto per lancio nuovi iPhone
Tim Cook come Steve Jobs accoglie i clienti di un Apple Store a Palo Alto, in California. E' accaduto poche ora fa, in concomitanza dell'arrivo dei nuovi iPhone e iPad lanciati da Cupertino il 21 marzo scorso e anche dell'anniversario dei 40 anni di Apple, che cade oggi, Primo aprile. Cook ha postato una foto sul suo profilo Twitter in cui stringe la mano ad un cliente dell'Apple Store, continuando così la tradizione del fondatore della mela Morsicata.La società di Cupertino fu fondata il primo aprile 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne in un garage di Los Altos. In quattro decenni la Apple Computers è diventata la più grande azienda del mondo per valore di mercato, il cui scettro solo da pochissimo le è stato scippato dalla rivale Alphabet (la holding a cui fa capo Google). Il primo computer, l'Apple I, vede la luce il primo aprile del 1977. Nel 1980 la società si quota in Borsa e il vero successo arriva nel 1984, con il lancio del Macintosh. Poi sono arrivati l'iPod, l'iTunes Store e la rivoluzione della musica 'liquida', l'iPhone che ha cambiato drasticamente il mondo della telefonia, l'iPad e l'Apple Watch. Secondo indiscrezioni, l'azienda guidata da Tim Cook ora è proiettata sulla realtà virtuale e anche sulle auto elettriche. E di recente si è lanciata in un braccio di ferro con l'Fbi, in difesa della privacy, riguardo lo sblocco dell'iPhone del killer di San Bernardino.

--Da bici autonoma ad aereo invisibile, pesce d'aprile è su web
Google lancia funzione contestata, la ritira dopo proteste utenti
L'aereo invisibile di Wonder Woman, la bicicletta che si guida da sola ('erede' della Google Car), ma anche Samantha Cristoforetti che lascia la Nasa per unirsi a SpaceX, i droni "a chiamata" di Vodafone per garantire accesso a internet. Lo scorso primo aprile, come da tradizione, tanti scherzi sono apparsi sul web. Tra i burloni dichiarati in prima linea c'è Google, da diversi anni una delle regine dei pesce d'aprile più virali. Tra gli annunci "shock" illustrati sui blog ufficiali di Google con tanto di video e interviste a responsabili di progetto, c'è la bicicletta a guida autonoma in Olanda, con testimonianze di mamme felici che la bici possa portare a spasso i figli mentre sono a casa.Big G fa poi autoironia annunciando nuovi visori per la realtà virtuale: una scatola di plastica trasparente che per questo consentono un'immersione non virtuale ma "reale" nel mondo che ci circonda. Su Mappe l'omino segnalatore è vestito stile Funky anni '70; mentre su Gmail c'è una nuova funzione per scrivere la parola fine alle conversazionicon un Minion, ma è stato un boomerang perchè molti utenti che l'hanno usato hanno protestato e Google ha ritirato l'opzione. Si prende gioco degli internauti anche lo Smithsonian National Air and Space Museum di Washington che "espone" l'aereo invisibile di Wonder Woman, che infatti non si vede.
Mentre il sito Astronautinews lancia un'altra bufala: l'addio di Samantha Cristoforetti alla Nasa per Space X, la compagnia di Elon Musk.
Vodafone Australia dice invece di aver lanciato il "Voda-Drone", un drone che fornisce connessione a internet ovunque ci si trovi in mezz'ora dalla chiamata. Infine, l'applicazione Duolingo, specializzata nell'insegnamento di lingue, lancia il cuscino che permette di apprendere un idioma straniero nel sonno, solo poggiando la testa.

--Facebook resta 're' dei social media anche tra i giovani
Rapporto comScore, seguono Snapchat e Instagram
Non è vero che i giovanissimi stanno abbandonando Facebook per piattaforme più fresche. Almeno stando alle ultime rilevazioni della società comScore. Secondo il rapporto pubblicato oggi, il social network di Mark Zuckerberg stacca ancora gli altri per preferenze. I 'Millenials', cioè la generazione compresa tra i 18-34 anni, passa 2,5 volte in piu' di tempo su Facebook rispetto ad altre piattaforme come Snapchat che sta però crescendo molto e si piazza al secondo posto (è usato da tre Millenials su cinque). Al terzo posto c'è Instagram, di proprietà di Zuckerberg. Secondo il report, inoltre, dei 5 minuti spesi online 1 è trascorso sui social network, seguiti dalle email e dai servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp e Messenger, anche questi molto usati dai giovanissimi. Non è un caso, dunque, che Facebook nel tempo abbia acquisito o lanciato nuove piattaforme, diversificando il proprio 'core-business' iniziale per conservare il suo 'appeal' presso gli adolescenti. Il tempo passato negli Stati Uniti sui dispositivi mobili catalizza la vita digitale degli utenti: cattura due dei tre minuti spesi in media online ed è cresciuto del 65% rispetto al 2013. Nello stesso periodo, invece, il tempo trascorso su desktop è sceso dal 47% al 35%. E un quinto dei Millenials, secondo comScore, non si collega più dal pc. Infine, la penetrazione degli smartphone nel mercato americano è vicina all'80% ma mostra segnali "di crescita lenta man mano che il mercato si avvia alla saturazione".


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AGGIORNAMENTO 3o MARZO 2016

"Il mercato degli smartphone è saturo. I consumatori non cambiano più il telefono così spesso come facevano anni fa.
La prossima grande opportunità sarà la realtà virtuale": è questo il parere del capo della ricerca nella società di analisi americana Kantar Worldpanel ComTech, a pochi giorni dalla presentazione di Apple di nuovi dispositivi. "L'iPhone SE, più piccolo, è una mossa molto strategica di Apple per ampliare il numero di consumatori e mantenere aggiornati quelli che si sono tenuti stretti un vecchio modello. L'azienda ha tirato fuori un telefono il cui nome fa pensare non ad un telefono inferiore ma piuttosto ad una edizione limitata. E come capacità questo iPhone ha poco da invidiare ai nuovi modelli di grido e allo stesso tempo non entra in diretta competizione con loro". Insomma "è un dispositivo strategico per Apple e non ha nulla a che fare con la capacità dell'azienda di innovare o meno", e ora "le innovazioni tecnologiche si stanno sempre più spostando sulla parte software piuttosto che su quella hardware. Questo non vuole dire che siano innovazione meno importanti  ma di sicuro sono più difficili da 'vendere' al consumatore rispetto ad un nuovo pezzo di hardware luccicante".



--Microsoft incontra papabili acquirenti Yahoo!
Alla ricerca di un sostegno da parte del colosso di Redmond per la loro offerta al motore di ricerca. Microsoft si e' incontrato con alcuni dei papabili acquirenti di Yahoo! alla ricerca di un sostegno da parte del colosso di Redmond per la loro offerta al motore di ricerca. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, sottolineando che gli incontri sono stati organizzati dagli acquirenti e che Microsoft non si e' impegnata al versamento di risorse economiche.

--Snapchat incalza Facebook, compra Bitmoji
Wsj, oltre 100 mld dollari per l'app degli avatar
Snapchat incalza Facebook: compra per oltre 100 milioni di dollari l'azienda Bitstrips, creatrice di una app che dà vita a un tipo particolare di emoticon. Lo riporta il Wall Street Journal. Bitmoji, questo il nome della app, permette agli utenti di creare avatar virtuali e inserirli nella tastiera dello smartphone, da usare nelle conversazioni come tutte le altre faccine. Proprio da poco Facebook ha lanciato Reactions, delle emoticon che esprimono sentimenti diversi dal semplice 'mi piace'. E ha anche comprato l'app Masquerade, che serve a personalizzare i selfie. Bitmoji, lanciata nell'ottobre
2014, ha subito conquistato i più giovani e non ha mai perso quota, aiutata anche dall'utilizzo di celebrity come Seth Rogen e Lena Dunham. Acquistandola, Snapchat ha un'arma in più per competere sul terreno di filtri, adesivi e altri gadget che rendono più vivaci le chat.
Diventata famosa per i suoi messaggi 'usa e getta', Snapchat conta 100 milioni di utenti attivi. Recentemente ha conquistato 175 milioni di nuovi finanziamenti dal fondo Fidelity Investments, che hanno portato il valore dell'app a 16 miliardi di dollari.Nel 2013 Facebook tentò di acquistare Snapchat per tre miliardi di dollari, ma uno dei suoi creatori, l'allora 23enne Evan Spiegel, rifiutò. Ora il social network di Mark Zuckerberg, già proprietario delle chat WhatsApp e Messenger, dovrebbe sborsare molto di più.

--Android Pay, il sistema di pagamenti via smartphone lanciato sei mesi fa in Usa, approda in Europa. Google ha infatti annunciato che il servizio arriverà nel Regno Unito "nei prossimi mesi". Supporterà le carte di credito e di debito Visa e MasterCard di diversi istituti bancari, tra cui Bank of Scotland, First Direct, Halifax e Lloyds Bank, con altre banche che saranno aggiunte in seguito.
Al suo arrivo, Android Pay si troverà a competere con Apple Pay, presente nel Regno Unito dal luglio scorso. Nel corso di quest'anno giungerà Oltremanica anche Samsung Pay, il sistema alternativo di Samsung che a differenza dei rivali è compatibile con i normali Pos presenti alle casse dei negozi, non solo con quelli dotati di tecnologia senza fili Nfc.L'Apple Pay nel frattempo, stando al sito Re/Code, entro Natale potrebbe andare oltre le app e sbarcare sui siti web. Il servizio sarà disponibile sul browser Safari per iPhone e iPad che hanno il lettore di impronte digitali. Apple starebbe inoltre valutando di estenderlo anche ai suoi computer Mac. In questo modo la compagnia di Cupertino potrebbe entrare in competizione con PayPal e il suo sistema di pagamenti mobile "One Touch" che funziona su applicazioni e siti web.



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AGGIORNAMENTO 23 MARZO 2016

Arriva nuovo iPhone a vigilia scontro Fbi
Evento Cupertino lunedì, martedì appuntamento in tribunale
Un nuovo iPhone alla vigilia della prima udienza in tribunale. Apple sfida l'Fbi e lancia il nuovo iPhone SE con schermo da
4 pollici a 24 ore dal primo faccia a faccia con le autorita' americane sullo sblocco dell'iPhone del killer di San Bernardino.L'evento Apple si terra' lunedi' a Cupertino e potrebbe rappresentare una nuova occasione per l'amministratore delegato Tim Cook per attaccare il governo e la sua richiesta che mette a rischio milioni di persone. Martedi' invece l'appuntamento e' in tribunale, alla corte federale di Riverside in California alle 13.00 ore locali: Apple e l'Fbi si troveranno per la prima volta faccia a faccia dopo mesi di attacchi a distanza.Apple lunedi' presentera' anche un nuovo iPad Pro da 9,7 pollici e nuovi cinturini per l'Apple Watch. Le novita' arrivano mentre i timori sulle vendite di iPhone rientrano. Gli analisti ritengono infatti che nel trimestre le vendite di iPhone siano superiori alle attese: una previsione che ha spinto al rialzo nelle ultime sedute il titolo Apple, dopo essere scesi del 19% fra novembre e la fine di febbraio.


--Papa, la prima foto su Instagram
Già migliaia i follewers di Francesco al debutto
L'account Instragram di papa Francesco, "@Franciscus", è stato inaugurato alle 12 di oggi, e ha già ottenuto diverse migliaia di follower da subito.
La prima foto postata ritrae papa Francesco inginocchiato in preghiera e quando è uscita i seguaci erano circa dodicimila."Inizia un nuovo cammino, in Instagram, per percorrere con voi la via della misericordia e della tenerezza di Dio": questo il tweet sull'account del Papa, @Pontifex, che annuncia lo sbarco sull'app.  

--Maker Faire, a Roma il futuro dell'hi-tech
Evento a ottobre, forte presenza scuole e arriva settimana dei maker Ue
Non solo una fiera ma un parco dell'innovazione dove trovano posto droni e robot, domotica, stampa 3D e manifattura digitale, nati non nei laboratori di grandi compagnie ma nei piccoli laboratori dove un esercito di creativi italiani ed europei realizzano la propria visione del futuro. Il Maker Faire, fiera degli artigiani digitali, torna per la quarta volta nella capitale e quest'anno s'allarga. Dopo l'Auditorium Parco della Musica e La Sapienza, l'edizione 20016 dal 14 al 16 ottobre occuperà la Fiera di Roma: oltre 100mila metri quadrati a disposizione di makers e visitatori.Presentata al ministero dell'Istruzione, la manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma tende la mano al mondo della scuola. La "Call for Schools" chiama gli istituti di secondo grado nazionali ed europei a presentare, entro il 20 maggio, i propri progetti. Ne saranno selezionati 55, che saranno esposti alla fiera in un'area dedicate alla scuole. "Siamo felici che l'innovazione sia nella casa della scuola e della formazione continua", ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ricordando i 28 milioni annunciati l'altro ieri per dotare un terzo delle scuole elementari e medie italiane di Fab Lab con stampanti 3D, kit per la robotica e per la programmazione informatica. A questi, ha annunciato, si aggiungeranno "40 milioni di fondi strutturali che arriveranno dal Pon".

--Mark Zuckerberg, jogging su piazza Tiananmen
"Bello essere ancora qui", su Internet critiche, plausi e sfottò
Mark Zuckerberg, "Mr Facebook", sfreccia su piazza Tiananmen a Pechino: la foto postata sul "suo" social network lo ritrae davanti alla porta della Città Proibita dove c'è il ritratto di Mao, mentre con altre cinque persone è impegnato nella corsetta del mattino."Ho cominciato la mia visita con una corsa attraverso piazza Tiananmen, oltre la Città proibita e fino al Tempio del Paradiso. Questo segna le
100 miglia in un anno di corsa. Grazie a tutti quelli che hanno corso con me sia di persona sia intorno al mondo". E' quanto scrive su FB Zuckeberg.
La popolarità di Zuckerberg è ben nota in Cina, nonostante Facebook sia al bando: oltre ad aver sposato Priscilla Wang, di origine cinese, la sua conoscenza del mandarino è comprovata. La performance di Zuckerberg, a Pechino per partecipare a un forum e incontrare alcuni leader cinesi, è diventata virale sui social network locali e non solo, tra apprezzamenti, critiche e sfottò.



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AGGIORNAMENTO 16 MARZO 2016

Nel mese di gennaio l'audience online ha raggiunto 28.7 milioni di utenti, circa il 52% degli italiani dai 2 anni in su, collegati da tutti i dispositivi rilevati (pc, smartphone, tablet) per una media di 47 ore a persona. Lo rileva Audiweb nella consueta rilevazione mensile, specificando che la 'total digital audience' nel giorno medio è rappresenta da 21.7 milioni di italiani che hanno navigato mediamente per due ore.
Più in dettaglio, nel giorno medio risultano 11.5 milioni gli italiani che hanno navigato da un computer - il 20,8% della popolazione dai 2 anni in su - e 18.2 milioni da dispositivi mobili - il 41,2% dei 18-74enni. Secondo Audiweb, in base ai dati socio-demografici, nel giorno medio a gennaio erano online 10.9 milioni di uomini (il 40% degli uomini dai 2 anni in su) al pari delle donne, 10.9 milioni online (il 39% delle donne). La fruizione di internet è ormai una pratica che si è affermata principalmente tra i 18-24enni, con il 65% dei giovani di questa fascia che naviga quotidianamente e soprattutto da smartphone e tablet. Infatti, mentre il 61% naviga da dispositivi mobili (2.6 milioni), solo il 24% naviga da computer (1 milione).
La navigazione 'mobile', inoltre, prende piede tra le donne, affermandosi nel 42% dei casi contro il 40% degli uomini. Tra le prime categorie di siti e applicazioni più consultati nel mese - secondo Audiweb - anche a gennaio risultano confermati i siti di ricerca con 26.4 milioni di utenti complessivi, i portali generalisti con 25.8 milioni di utenti e i social network che raggiungono 24.9 milioni di utenti.



--Internet si avvia a una nuova fase: la sua supervisione tecnica non sarà più accentrata nelle mani degli Stati Uniti ma diventerà globale. È questo il senso della proposta che l'Icann, il regolatore globale della rete responsabile della convalida dei nomi dei domini web, ha approvato ieri sera in chiusura del suo 55/mo meeting in Marocco consegnandola agli Usa.
    Una volta approvata dal governo americano, la proposta diventerà operativa a fine settembre chiudendo un lungo processo di "decentramento" delle funzioni legate alla rete avviato nel '98. Il momento di svolta è avvenuto nel 2014 con l'annuncio del governo Usa di essere pronto ad abbandonare il suo ruolo centrale nell'assegnazione dei nomi e dei domini su internet, a favore di una governance globale della rete.
    Il documento approvato ieri sera contiene la proposta di trasferimento alla comunità mondiale di Internet di alcune funzioni dell'Icann finora controllate dalla National Communication Administration americana. Il passaggio è conosciuto come "Transizione Iana", l'originaria autorità preposta all'assegnazione dei domini internet. Il piano - frutto di due anni di lavori - punta a mantenere la governance di internet sotto un modello "multi-stakeholder" per evitare che il controllo della rete venga assunto da singoli enti governativi.

--Un iPhone più "piccolo", un iPad Pro da
9,7 pollici e nuovi cinturini per l'Apple Watch. Sono queste le novità più attese che Apple potrebbe svelare nell'evento primaverile di cui ha appena ufficializzato la data: 21 marzo.
    Evento che cadrà alla vigilia dell'udienza in tribunale in cui la compagnia di Cupertino dovrà motivare il suo "no" alle richieste dell'Fbi sulla creazione di un software per sbloccare l'iPhone del killer di San Bernardino.
    Le indiscrezioni sui nuovi dispositivi della Mela morsicata pronti al lancio si moltiplicano in rete da mesi. Una delle novità più gettonate è un nuovo iPhone con schermo da
4 pollici, più piccolo dei modelli attuali.
Secondo il blog 9to5Mac dovrebbe chiamarsi iPhone SE piuttosto che 5SE o
6C. Non si tratterà di un "melafonino" low cost perché ingloberà un mix di caratteristiche tecniche degli attuali iPhone 6 e 6S (come il potente processore A9, secondo Bloomberg) nel "corpo" di un iPhone 5. Apple dovrebbe inoltre svelare un iPad Pro da 9,7 pollici, con funzioni e accessori pensati per un uso sempre più avanzato e professionale.
    Secondo il sito TechCrunch il 21 marzo non vedremo invece una nuova versione dell'Apple Watch, come inizialmente si ipotizzava. Per 9to5Mac arriveranno piuttosto nuovi cinturini, con un'aggiunta di colori e materiali, e magari nuove linee disegnate in collaborazione con marchi d'alta moda. 

--Sul 'globo online' il titolo di superpotenza mondiale non spetta a Stati Uniti, UNIONE Europea, Cina o Russia ma a un'isoletta semi sconosciuta del Pacifico di nome Tokelau. Sono le proporzioni della Terra disegnate da un atlante che tiene conto non della realtà geografica ma della distribuzione dei domini web nazionali registrati, ovvero della quantità dei siti web che hanno come suffisso la sigla assegnata a ciascun Paese, "punto  "us" per gli Usa ad esempio o "punto "it" per l'Italia e così via.
    Disegnata da Nominet, l'ente nazionale preposto alla registrazione dei domini britannici, la mappa evidenzia che il dominio geografico più diffuso è punto "ti kappa", che corrisponde al territorio neozelandese di Tokelau, nel Pacifico. L'isola ha 1400 abitanti ma è un gigante online con oltre 31 milioni di domini registrati. Un primato che è presto spiegato: ".tk" è anche usato come servizio gratuito di dominio pubblico. Consente a chiunque di registrare siti web gratis. Ugualmente accade per i domini africani ".ml" (Mali), ".cf" (Repubblica centrafricana), ".ga" (Gabon) e ".gq" (Guinea equatoriale). Dopo quello di Tokelau il dominio nazionale più diffuso è quello della Cina, con 16,8 milioni di registrazioni. Il "business" dei domini gratis rende bene a Tokelau. Secondo dati citati da Nominet un sesto del Pil dell'isola arriva dai proventi dei domini ".tk" (si registrano gratis, ma i ricavi arrivano dalla pubblicità).
    Gli Stati Uniti, da questo punto di vista, sono invece "sottorappresentati": il dominio ".us" ha quasi 1,7 milioni di registrazioni perché cannibalizzato dal dominio ".com", di gran lunga preferito da aziende e utenti americani. Il dominio ".com" non ha però una caratterizzazione nazionale, ma è di tipo commerciale e aperto a tutti. Non a caso è il più diffuso al mondo con 123 milioni di registrazioni.
    Nella mappa del globo online anche le proporzioni europee subiscono modifiche: l'Italia è il quinto Paese, con quasi 2,9 milioni di domini ".it" registrati, dopo Germania (".de", 16 milioni), Regno Unito (".uk", 10,6 milioni), Olanda (".nl", 5,6 milioni e Francia (".fr", 2,94 milioni). Scompare in questa classifica l'Africa, perché nonostante una popolazione di un miliardo di persone ha dei tassi di adozione di internet molto bassi: solo il 15% si connette regolarmente a Internet.



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AGGIORNAMENTO 9 MARZO 2016
L'Onu con Apple, 'sblocco iPhone aprirebbe vaso Pandora'
'Rischio di spianare la strada a governi autoritari e hacker'
Premio Turing a pionieri crittografia, 'siamo a fianco Apple'
Apple: marito vittima San Bernardino si schiera con Cupertino
Sbloccare l'iPhone "è potenzialmente un regalo ai regimi autoritari e agli hacker criminali". Questa volta il sostegno ad Apple nella vicenda dello sblocco del criptaggio dell'iPhone dell'autore della strage terroristica di San Bernardino viene da una voce autorevole come quella delle Nazioni Unite, nella persona dell'Alto commissario per i Diritti Umani, il principe giordano Zeid Raad Al Hussein.Da Ginevra Al Hussein ha espresso piena solidarietà alle agenzie che si occupano delle indagini sul terrorismo, ma ha sottolineato che fornendo alle autorità le chiavi di accesso agli smartphone si rischia di aprire un vaso di Pandora. Quello che succederebbe se Apple cedesse alla richiesta dell'Fbi di sbloccare l'iPhone di Syed Farook.
Lo scorso dicembre, a San Bernardino, Syed Rizwan Farook e la moglie Tashfeen Malik uccisero 14 persone dopo aver aperto il fuoco in un centro per disabili. Di recente i federali hanno chiesto alla casa di Cupertino di disabilitare la funzione che cancella i dati dell'iPhone dopo dieci tentativi di digitare una password. Secondo la Apple, la richiesta darebbe luogo ad 'un precedente pericoloso': "Non abbiamo simpatia per i terroristi - aveva detto il Ceo, Tim Cook - stiamo sfidando la richiesta dell'Fbi con il più profondo rispetto per la democrazia americana e l'amore per il nostro Paese". Attualmente la Apple è impegnata in una battaglia legale con le autorità americane con un giudice federale che il mese scorso ha emesso un'ordinanza di sblocco nei confronti della Apple. Ordinanza capovolta invece qualche giorno fa da un giudice federale di New York, il quale ha sentenziato che il governo non può esigere lo sblocco dell'iPhone. A sostegno della Apple si è schierata l'intera Silicon Valley con giganti come Google, Facebook, Twitter ma anche Amazon, eBay e LinkedIn.
Al coro si è unito il marito di una delle vittime, sopravvissute, di San Bernardino. "Né io né mia moglie - ha detto Salihin Kondoker - vogliamo crescere i nostri figli in un mondo in cui la privacy è compromessa per la sicurezza".


--Tassisti contro Uber, sciopero il 18 marzo
Manifestazione a Roma, 10.000 autisti attesi da tutta Italia
I tassisti sono sul piede di guerra contro Uber e le auto a noleggio con conducente: il 18 marzo ci sarà lo sciopero generale della categoria e una manifestazione nazionale a Roma alla quale sono attesi più di 10.000 autisti da tutte le città italiane.
La protesta è "contro la deregolamentazione del settore - spiegano i responsabili nazionali dei sindacati dei tassisti - attraverso gli emendamenti alla legge 21/92 in discussione alla Commissione del Senato, che favorirebbe oligopoli e multinazionali a discapito del servizio pubblico".
La protesta dei tassisti contro Uber è forte in tutto il mondo, manifestazioni ci sono state nelle ultime settimane in molte capitali europee.
A Londra otre 8 mila Black Cab londinesi hanno paralizzato Whitehall, una delle arterie principali della capitale della Gran Bretagna. A Parigi 1500 vetture hanno bloccato gli accessi agli aeroporti di Charles De Gaulle e Orly, scatenando una guerriglia urbana con pneumatici bruciati e lancio di lacrimogeni.

--Apple Watch in cambio di attività fisica
Programma in tre aziende per migliorare salute impiegati
Un Apple Watch ad appena 25 dollari, circa 23 euro, potrebbe essere un ottimo incentivo per tenersi in forma. Ne è convinta Vitality, una società statunitense, che fornisce servizi legati alla salute, che sta per iniziare un programma in tre aziende in cui gli impiegati possono acquistare il dispositivo al prezzo stracciato a patto di raggiungere per due anni degli obiettivi prefissati di esercizio fisico.
I primi a beneficiare del programma, racconta il Wall Street Journal, saranno gli impiegati di Amgen Inc., una compagnia biotech, DaVita HealthCare Partners, che fornisce servizi sanitari e della compagnia di assicurazioni Lockton Cos. Chi aderirà al programma pagherà i 25 dollari iniziali e 13,6 dollari al mese se non raggiungerà obiettivi come fare almeno 10mila passi al giorno o totalizzare un certo numero di minuti quotidiani di esercizi di cardiofitness.
"Questo è il primo programma che utilizza l'Apple Watch - afferma il Ceo di Vitality Adrian Gore -, e la compagnia farà dei report con i dati aggregati dei partecipanti e informazioni come il tasso di partecipazione e i risultati raggiunti".
Quello di Vitality non è l'unico programma dedicato al fitness dei dipendenti, per cui secondo il quotidiano le aziende americane hanno speso nel
2015 in media 693 dollari per impiegato. fitbit, ad esempio, che produce uno dei più venduti braccialetti che registrano l'attività fisica, ha affermato di avere tra i clienti oltre mille compagnie.

--Smartphone crescono meno, +6% in 2016
Idc, motivo principale il mutamento dei consumi in Cina
La crescita del mercato degli smartphone subirà un rallentamento nel 2016. Motivo principale: il mutamento nei consumi in Cina, che per questo settore si sta trasformando in un mercato maturo. Sono le ultime stime della società di ricerca Idc, secondo le quali il 2015 sarà presumibilmente l'ultimo anno con una crescita a doppia cifra per gli smartphone.Se il 2015 si è chiuso con un miliardo e 1/2 milioni di consegne nel mondo a +10% rispetto al 2014, il 2016 si chiuderà con incremento di appena il 6% a un miliardo e mezzo.
A trainare le vendite sono per lo più Paesi in via di sviluppo, dall'India all'Indonesia, dove però ai modelli di fascia alta i consumatori preferiscono dispositivi con buone prestazioni ma con un occhio al prezzo. Idc stima che il prezzo medio di vendita calerà dai 290 dollari del 2015 ai 238 nel 2020. I telefoni basati sul sistema operativo Android continueranno a fare la parte del leone sul mercato: il 2015 si è chiuso con 1,15 miliardi di consegne che nel 2020 saliranno a 1,5 miliardi con una quota di mercato che passerà dall'80 all'86%. Anche in questo caso le maggiori opportunità sono nella fascia di dispositivi low cost. Il 2015, sottolinea Idc, è stato un anno "straordinario" per Apple in quanto le consegne di iPhone hanno registrato un record di 230 milioni e mezzo di unità, con una crescita di oltre il 20% rispetto al 2014. Tuttavia il 2016 per gli analisti sarà un anno piatto e nel 2020 la quota di mercato scenderà al 14% contro il 15% stimato per il 2016


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AGGIORNAMENTO 2 MARZO 2016

STOP ALLA PUBBLICITA SULLE UTENZE TRE
Grazie a una collaborazione con Shine Technologies, una startup attiva nel settore mobile, 3 UK e 3 Italia saranno in grado di bloccare la pubblicità sugli smartphone e sui tablet dei propri clienti. La tecnologia che verrà implementata nei prossimi mesi prevede un blocco a monte, a livello di rete, senza che l’utente debba installare alcun software sul proprio dispositivo. Il sistema, spiegano da 3 Italia, è più efficace rispetto ai servizi basati sulle app. Il filtro può bloccare banner e spot senza alterare l’esperienza di navigazione, come avviene invece nel caso di alcuni adblocker di sistema, ad esempio su iOS, che in alcuni casi possono compromettere il caricamento di porzioni di contenuto, delle immagini o altri elementi strutturali dei siti web.
Ma perché 3 Italia ha preso questa decisione? A sentire l’azienda, gli obiettivi sono tre: fare in modo che i dati necessari per visualizzare le pubblicità non rientrino nelle soglie di consumo degli utenti, ma vengano pagati direttamente dagli inserzionisti; migliorare privacy e sicurezza degli utenti eliminando l’accesso subdolo ai dati sensibili da parte di pubblicità troppo invadenti; dare agli utenti la possibilità di accedere solo alle pubblicità di proprio interesse, senza che gli ads indesiderati peggiorino l’esperienza di navigazione da smartphone.


--"Se la Apple perderà questa battaglia ci ritroveremo in uno stato di polizia": ad affermarlo il legale della casa di Cupertino, Ted Olson, in un'intervista alla Cnn, in cui ribadisce il rifiuto del gruppo di fornire all'Fbi la tecnologia necessaria per sbloccare gli iPhone. Olson mette quindi in guardia dalla possibilità di "un governo con poteri illimitati che potrà sempre ascoltare le nostre conversazioni telefoniche". Olson ha sottolineato che se Apple dovesse cedere alle richieste del governo, inserendo un 'tallone di Achille' negli iPhone, "ogni singolo esponente delle forze dell'ordine, non solo l'Fbi, si sentirebbe in diritto di richiedere un nuovo prodotto per entrare in qualcosa. Anche un giudice statale potrebbe ordinare alla Apple di realizzare qualcosa per sbloccare o violare ciò che è contenuto nei telefoni o nei tablet". "La sicurezza dell'iPhone - continua Olson - è la ragione per cui molte, molte persone lo comprano. E Apple è molto sensibile alla sicurezza nazionale e agli sforzi compiuti dalle forze dell'ordine per protegere i cittadini americani. Ma nel caso contro l'Fbi il governo ha oltrepassato la sua autorità legale".

--Gli smartphone che saranno lanciati sul mercato nell'autunno prossimo, compreso l'iPhone 7, avranno probabilmente una capacità d'archiviazione paragonabile a quella dei computer. Samsung ha infatti annunciato di aver iniziato la produzione di massa del primo chip di memoria da 256 gigabyte per la "prossima generazione di dispositivi mobili di fascia alta". Al momento il taglio massimo di memoria interna disponibile è da 128 gigabyte, lanciato dalla stessa Samsung nel febbraio del 2015 e usato ad esempio nelle versioni più costose degli iPhone 6S e 6S Plus presentate da Apple nel settembre scorso.
Le nuove memorie flash, basate sullo standard Ufs 2.0, sono "due volte più veloci delle unità a stato solido Sata dei Pc", spiega Samsung. Consentiranno di guardare video ad altissima risoluzione (4K) sullo schermo dello smartphone o del tablet, ma anche di conservare una mole elevata di dati nel dispositivo (256 gigabyte sono uno spazio sufficiente per tenere sullo smartphone 47 film in full HD). Una cosa che potrà rivelarsi utile anche con l'arrivo della realtà virtuale e i video a 360 gradi sugli smartphone.

--Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
Semplicità, convenienza, velocità e servizi integrati per la raccolta e il trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), batterie esauste e altri prodotti a fine vita. Questo, in sintesi, il senso dell'accordo tra il Cobat (Consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo, dedicato alle batterie) e la Cna (Conferderazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa). Con il servizio 'Easy collect' - viene spiegato in una nota - "gli impiantisti e installatori" dell'associazione degli artigiani diventeranno più 'verdi' e "potranno gestire i propri rifiuti in modo più semplice e conveniente tramite un servizio web ad hoc".
Grazie all'intesa 30 mila artigiani potranno usufruire dei servizi integrati di Cobat; cuore operativo dell'accordo sarà proprio l'area web dedicata, gestita da Cobat e accessibile dal sito internet di Cna, che consentirà di effettuare un ordine di ritiro per i rifiuti prodotti dalla propria attività professionale e di chiedere e ottenere in tempi rapidi un preventivo per il servizio richiesto.


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AGGIORNAMENTO 24 FEBBRAIO 2016

Al via il Mobile World Congress.
A Barcellona tutti i big
La battaglia per aggiudicarsi una fetta delle vendite di telefonini, che quest'anno dovrebbero sfiorare i due miliardi di unità nel mondo, inizia da Barcellona. Il Mobile World Congress, la fiera della telefonia che prenderà il via nel weekend, vedrà tutti i big del settore schierati per mostrare i nuovi smartphone. Tutti tranne Apple, che come al solito non prenderà parte alla kermesse. La novità del 2016 è la partecipazione della "Apple della Cina": Xiaomi, che con i suoi dispositivi economici ma performanti ha conquistato l'Asia e ora punta a mettere piede in Occidente. I riflettori sono però accesi su Samsung, che domenica sera svelerà i suoi Galaxy S7 e S7 Edge. Dei due smartphone top di gamma (i prezzi potrebbero partire da 699 euro) si sa già molto: saranno più potenti, impermeabili e con ricarica veloce della batteria. Gli schermi forse riconosceranno il livello di pressione esercitata dal dito, come quelli degli ultimi iPhone, e forse ci sarà uno scanner della retina con cui autorizzare i pagamenti con il sistema Samsung Pay, atteso al debutto europeo.
LG si muoverà prima: domenica pomeriggio presenterà lo smartphone di fascia alta G5 con schermo "always on", sempre acceso per accedere ad alcune funzioni. Stessa caratteristica anche su uno dei due telefoni di prezzo medio in mostra, gli "Specialist", che eccellono in un'area specifica. L'altro, pensato per chi ama le foto, avrà due fotocamere posteriori.
E tra sabato e domenica il trio 'cinese' Alcatel, Huawei e Zte promette annunci importanti, e così anche Lenovo, nel tentativo di rappresentare una parte degli 1,96 miliardi di telefonini che secondo Gartner saranno venduti nel
2016. L'attesa è però per la conterranea Xiaomi, l'astro nascente. Nella conquista dell'Occidente l'azienda, soprannominata "la Apple della Cina" per via della somiglianza dei dispositivi, sarà per la prima volta a Barcellona con lo smartphone Mi5. Apple al solito non ci sarà. Secondo indiscrezioni la compagnia di Cupertino svelerà il 15 marzo un iPhone piccolo, da 4 pollici, con cui trainare le vendite di melafonini che non crescono più come un tempo.
Le novità dunque non mancano e si preannunciano interessanti - dovrebbe esserci anche lo smartphone ProJect Ara di Google, componibile come un Lego - ma mai come quelle che a breve potrebbero sconvolgere il settore con il pensionamento delle Sim, le schede con chip fornite dagli operatori telefonici che si inseriscono nel cellulare. La Gsma, l'associazione degli operatori mobili che organizza l'evento di Barcellona, top del settore, ha rilasciato le specifiche della eSim, un chip integrato all'interno dei dispositivi che consente di cambiare compagnia e piano tariffario con un tocco sullo schermo. Lo standard è fissato per smartwatch, smartband e tablet, con l'orologio Gear S2 di Samsung che sarà il primo al mondo ad adottare la tecnologia. A giugno arriveranno le specifiche per smartphone, e potrebbero davvero dar vita a una nuova rivoluzione nel mobile.



--La clinica di Hollywood i cui computer erano stati presi in ostaggio da hacker anonimi ha pagato un riscatto da circa 17mila dollari ai "sequestratori 2.0". Il Ceo dell'Hollywood Presbyterian Medical Center, Allen Stefanek, ha reso noto di di aver pagato 40 bitcoin (16.600 dollari), la cifra richiesta dagli hacker, che come sempre hanno scelto la valuta virtuale per non essere rintracciabili.
"Il modo più rapido ed efficace per ripristinare i nostri sistemi e le nostre funzioni amministrative è stato quello di pagare il riscatto e ottenere la chiave di decriptazione", ha detto Stefanek.
L'attacco informatico di tipo "ransomware", un malware che prende in ostaggio pc e smartphone rendendoli inutilizzabili finché non si paga il riscatto, era stato sferrato il 5 febbraio scorso, e per una decina di giorni aveva costretto il personale della clinica a usare carta e penna per gestire i dati dei pazienti. Gli hacker inizialmente avevano chiesto oltre 3 milioni di dollari, ma sembra che nel corso delle trattative abbiano ridotto le pretese a una cifra più ragionevole.
Le principali società di sicurezza informatica sono concordi nell'individuare una crescita progressiva degli attacchi ransomware, che nel corso del 2015 sono più che raddoppiati.
    Secondo gli esperti di Cisco, ogni campagna hacker di tipo ransomware frutta ai cybercriminali 34 milioni di dollari all'anno. Le vittime variano dal singolo utente alle grandi società, con richieste di riscatto proporzionate e variabili da qualche centinaio a decine di migliaia di dollari.

--La societa' indiana Ringing Bells che ha lanciato uno smartphone da 251 rupie (3,3 euro) ha deciso di sospendere le vendite on line dopo che il website e' andato in tilt per l'eccesso di richieste. Il fondatore Mohit Kumar Goel ha detto ai giornalisti che 735 mila persone hanno prenotato il controverso telefonino battezzato "Freedom 251" prima della chiusura del sito web ieri mattina.
"Siamo stati costretti a cessare le vendite on line - ha spiegato - in quanto per ora siamo in grado di consegnare soltanto questo numero di apparecchi". L'azienda prevede di consegnare gli smartphone a partire da aprile fino alla fine dell'anno. Intanto cresce lo scetticismo sulle capacita' della societa' che ha sede a Noida (nei pressi di New Delhi) di tenere fede alle promesse. E' emerso infatti che il prototipo presentato alla stampa durante il lancio del 17 febbraio non e' quello "finale". Alcuni hanno poi accusato la Ringing Bells di aver copiato un telefonino dell'azienda indiana Adcom. Dopo le critiche dell'associazione di categoria, le autorita' indiane hanno condotto delle verifiche sull'azienda e sui permessi per vendere i suoi prodotti. Anche il Fisco sta compiendo delle indagini sui libri contabili.

--Scheda Sim addio, Samsung lancia la eSim.
E' integrata nei dispositivi, si cambia operatore con un click
Le Sim Card, le schede con il chip dorato che da sempre abbiamo inserito nei telefonini per accedere ai servizi mobili, sembrano vicine alla pensione.
Samsung ha infatti annunciato il primo dispositivo al mondo che al posto della Sim tradizionale adotta una eSim. E' un chip già integrato nel device e non più, quindi, fornito dalla compagnia telefonica, e consente di cambiare operatore con un click.
La eSim equipaggerà lo smartwatch Gear S2, nei negozi a marzo. La novità è resa possibile dalla Gsma - l'associazione degli operatori di telefonia mobile che organizza il Mobile World Congress di Barcellona, al via nel weekend - che ha annunciato le specifiche delle eSim per smartwatch, smart band e tablet. Lo standard di mercato delle nuove schede per smartphone, invece, arriverà a giugno.
Il cambiamento è notevole: la Sim Card è associata a un operatore, e per cambiare compagnia bisogna cambiare anche la scheda. La eSim consente invece di cambiare operatore e offerta con un tocco sullo schermo. Si potranno quindi scegliere i piani tariffari più convenienti in base alle esigenze del momento. Il funzionamento è simile a quello della Apple Sim, introdotta da Apple su alcuni iPad.
Altro vantaggio della eSim è la dimensione ridottissima, che la rende più facile da integrare nella cassa di uno smartwatch rispetto alla Sim tradizionale, che pure su questo fronte ha fatto passi da gigante: alle prime schede, grandi quanto una carta di credito, negli anni sono seguite le 'mini', le 'micro' e le attuali 'nano'.


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AGGIORNAMENTO 17 FEBBRAIO 2016

Le app di incontri crescono tra gli 'over-55'
Ricerca Usa, adulti duplicati in 2 anni.
ma le usano anche il 27% dei giovani

Le app d'incontri come Tinder non sono solo familiari agli adolescenti, ma iniziano a essere popolari anche tra gli over 55. Lo dice una ricerca del Pew Research Center condotta su oltre duemila statunitensi.Secondo il report, negli Stati Uniti la fascia d'età tra i 55 e i 64 anni che ha dichiarato di usare i servizi di incontri online anche per un appuntamento veloce è raddoppiata dal 6% del 2013 al 12% del 2015. Una percentuale che sale al 15% se si somma il 3% gli adulti che usano questi servizi tramite app.La ricerca dimostra, inoltre, che per il 41% degli adulti questo genere di piattaforme è diventato familiare, cioè si conoscono anche se non si usano, e che il il 29% conosce qualcuno che si è sposato o ha iniziato una storia a lungo termine dopo aver bazzicato questi siti.Non c'è dubbio, però, che al momento a dare impulso ai siti di incontri sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni. Negli ultimi due anni sono triplicati, passando dal 10% del 2013 al 27% del 2015.--Francia contro Facebook, non rispetta la privacy. La Francia non si piega al re dei social network. La corte d'appello di Parigi ha confermato oggi che la giustizia transalpina è del tutto competente per mettere sotto processo Facebook, il sito web californiano che ha conquistato il mondo e ha circa 1,6 miliardi di utenti. La vicenda è cominciata nel 2011 per una semplice condivisione di un link. Un professore parigino, appassionato di arte moderna, aveva postato sul suo profilo un link a una mostra dedicata al pittore Gustave Courbet, il grande maestro del movimento realista francese dell'Ottocento, la cui anteprima mostrava uno dei suoi quadri più noti, 'L'origine du monde', che rappresenta il pube di una donna nuda in primo piano. Immagine contraria alle regole del social network, secondo i moderatori del social, che hanno subito sospeso la pagina dell'insegnante, reo di aver pubblicato quella che a loro parere era un'immagine "pornografica". L'utente, però, non ha voluto cedere a una censura che riteneva ingiusta: prima ha scritto diverse e-mail ai responsabili del sito, ma non avendo ottenuto risposta, ha deciso di rivolgersi al tribunale, denunciando una violazione della libertà di espressione. La sua causa si è però scontrata con l'opposizione di forma da parte di Facebook e dei suoi avvocati, secondo cui solo un tribunale Usa sarebbe stato competente per sentenziare sulla questione. Tesi sconfessata oggi dal tribunale parigino, che si e' giudicato competente sulla vicenda. I legali di Facebook per il momento non commentano. La corte d'appello di Parigi ritiene inoltre del tutto illegittima la clausola fatta firmare agli utenti, che attribuisce ai soli tribunali californiani la competenza per arbitrare eventuali diatribe con il social network. L'avvocato del professore, Stéphane Cottineau, si dice "soddisfatto" e ora attende che la giustizia francese si esprima sul merito della questione, vale a dire "la confusione tra opera d'arte e pornografia e la questione della libertà d'espressione sui social". Per lui, la decisione costituisce anche un prezioso precedente per tutti gli altri colossi stranieri del web.Ora "sanno che dovranno rispettare la legge francese e rispondere agli sbagli commessi davanti alla giurisdizione del nostro Paese", avverte il legale, convinto che la sentenza convincerà Facebook e "tutte le altre società straniere di e-commerce che dispongono di questo tipo di clausola a modificare i loro contratti". Secondo la stampa transalpina, la decisione potrebbe anche fare giurisprudenza in altri settori, come quello della responsabilità giuridica dei social media, quando messaggi di incitamento all'odio razziale o di propaganda (si pensi, per esempio, a quella dei terroristi dello Stato islamico) vengono veicolati sulle loro rispettive piattaforme. La sentenza pronunciata oggi in appello conferma quella di primo grado del 5 marzo 2015.


--Addio all'Independent nella sua versione su carta, 'sopravviverà' solo sul web. Il prossimo 26 marzo uscirà nelle edicole britanniche l'ultimo numero del quotidiano più europeista, anticonformista e fuori dal coro fra le testate del Regno Unito, che dal 1986 era un punto di riferimento del mondo liberal. Gli editori del giornale, gli uomini d'affari russi Aleksandr e Ievgheni Lebedev, padre e figlio, dopo averlo salvato dai debiti a fronte di un inarrestabile calo di copie devono intraprendere la svolta digitale, facendolo diventare il primo quotidiano nazionale che 'trasloca' del tutto su internet.Per ironia della sorte l'Independent, e il suo domenicale Independent on Sunday il cui ultimo numero uscirà il 20 marzo, cessano le pubblicazioni nel pieno della campagna per la 'Brexit', che si intensificherà ancora di più nei prossimi mesi fino al referendum per decidere il futuro di Londra nel 'club dei 28'. Non ci sarà quindi l'endorsement ufficiale del quotidiano, sicuramente pro Ue, stampato nero su bianco ma sarà affidato a qualche commento sul sito web. Il cambiamento era necessario e non più rinviabile secondo i proprietari."L'industria editoriale sta cambiando - ha detto Ievgheni Lebedev - sono gli stessi lettori a mostrarci che il futuro è digitale. Questa decisione tutela la testata dell'Independent e ci permette di continuare ad investire nei contenuti editoriali di alta qualità che stanno attraendo sempre più lettori sulle nostre piattaforme online". Per il Guardian, non è ancora chiaro quanti saranno i licenziamenti nello staff del giornale formato da 150 persone, ma se ne ipotizzano oltre 100."E' un giorno triste", ha detto Amol Rajan, direttore dell'Independent, ma ha ammesso che non è più possibile sostenere i costi attuali. La decisione arriva dopo un calo delle tirature che ha riguardato tutto il settore ma che è stato particolarmente grave per i due giornali del gruppo. L'Independent è passato dal massimo di 400 mila copie al giorno fino alle attuali 40 mila. Mentre per il domenicale si parla di meno di 43 mila. Si potrebbe dire che il quotidiano, comprato per una sola simbolica sterlina dai Lebedev nel 2010 che si accollarono i suoi debiti, paga alla fine il successo di 'I', la sua versione sintetica e low cost, che gli imprenditori russi hanno appena venduto per 24 milioni di sterline all'editore Johnston Press.

--Google punta a giocare da protagonista nel nascente settore della realtà virtuale. Entrata subito in partita con i Cardboard - visori economici in cartone che funzionano inserendo al loro interno uno smartphone, usati anche dal New York Times per un progetto speciale - adesso la società sarebbe al lavoro per portare sul mercato il primo visore autonomo, che cioè non ha bisogno di un cellulare o di un computer per funzionare. L'indiscrezione arriva dal Wall Street Journal, secondo cui Big G sta sviluppando due tipologie di prodotto. Il primo, anticipato nei giorni scorsi anche dal Financial Times, è un'evoluzione dei Cardboard: un dispositivo simile al Gear VR di Samsung, che richiede l'inserimento di uno smartphone e che dovrebbe arrivare sugli scaffali nel corso del 2016. Il secondo, invece, sarebbe un visore che a differenza dei dispositivi di Samsung, Htc, Sony e Oculus avrebbe un asso nell manica: l'indipendenza da smartphone, computer e console da gioco. Avrebbe uno schermo, un processore potente e una videocamera e la tecnologia che riconosce i movimenti della testa dell'utente sarebbe fornita dalla start-up Movidus.l progetto sarebbe ancora nelle fasi iniziali, per cui al momento appaiono incerti sia i tempi di arrivo sul mercato, sia l'effettiva commercializzazione del dispositivo. Una cautela forse sviluppata dopo l'addio definitivo ai Google Glass.



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AGGIORNAMENTO 10.2.2016

PREVISTA UNA CRESCITA DEI DISPOSITIVI INDOSSABILI A PARTIRE DALL’APPLE WATCH
Partiti in sordina, i dispositivi indossabili come gli Apple Watch, stanno prendendo sempre più piede. Secondo le stime della società di ricerca Gartner nel 2016 si prevede una crescita a due cifre del settore (18%); dei quasi 29 miliardi di dollari di ricavi che saranno generati, 11 miliardi e mezzo arriveranno dagli smartwatch. Secondo il report, al momento, la categoria prevalente degli indossabili è quella degli auricolari senza fili (quest'anno ne saranno venduti 128 milioni). Mentre un'altra categoria da tenere d'occhio è quella dei visori per la realtà aumentata e virtuale come gli Oclus VR (prodotti dall'azienda acquistata da Facebook), i Gear VR di Samsung e gli Hololens di Microsoft non ancora sul mercato. Per Gartner nel 2016 saranno venduti 1,4 milioni di questi dispositivi, nel 2017 la cifra supererà i sei milioni.  Secondo il rapporto, inoltre, un impulso alla diffusione dei visori potrà arrivare dal mondo del cinema e dell'intrattenimento ma anche da un maggiore utilizzo nelle aziende. Un esempio, e' il caso dei Google Glass: il progetto iniziale che conosciamo è stato definitivamente accantonato in favore di un dispositivo pensato solo per le imprese.




--"E' una vittoria che non può essere negata". Lo ha detto Julian Assange affacciandosi dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra e tenendo in mano il rapporto dell'Onu che definisce la sua "ingiusta detenzione" nella sede diplomatica.
il rapporto dell'Onu ''mi rende giustizia'', ha detto il fondatore di Wikileaks in videoconferenza dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra dove è rifugiato.
"Abbiamo ottenuto una vittoria significativa", ha affermato l'attivista, sottolineando che il rapporto è "legalmente vincolante" per le autorità di Gran Bretagna e Svezia, che potrebbero subire dei contraccolpi diplomatici nel caso in cui continuassero a respingere le conclusioni delle Nazioni Unite. E ancora: "Il rapporto segna la fine delle argomentazioni legali di Gran Bretagna e Svezia". E' tempo quindi per Londra e Stoccolma di "rispettare il verdetto" dell'Onu e quindi lasciare libero l'attivista australiano.
Mosca "si augura" che la Svezia e la Gran Bretagna "tengano conto" del verdetto degli esperti dell'Onu e concedano a Julian Assange la libertà di spostamento. Lo riporta una nota del ministero degli Esteri.

--Entro il 2020 nel mondo gli utenti connessi a dispositivi mobili saranno 5 miliardi e mezzo, circa il 70% della popolazione globale. Ci saranno più persone con cellulare (5,4 miliardi) di quelle con elettricità (5,3 miliardi). La crescita sarà trainata anche dalle reti di quarta generazione e sopratutto dai video: questi rappresenteranno da soli tre quarti del traffico 'mobile'. A tracciare il quadro è l'ultimo Visual Networking Index di Cisco per il quinquennio 2015-2020.Il report evidenzia che la corsa al 'mobile' non è mai stata così veloce. La crescita di utenti nel quinquennio analizzato sarà due volte più rapida di quella della popolazione mondiale. Grazie anche alla proliferazione dei 'phablet', dispositivi a metà strada tra uno smartphone e un tablet, gli analisti stimano che ci saranno più persone con un cellulare (5,4 miliardi) di quelle con elettricità (5,3 miliardi), acqua (3 miliardi e mezzo) e auto (2,8 miliardi). Il traffico internet da dispositivi mobili raggiungerà un volume di 367 exabyte all'anno. Una quantità di dati che non è facile da visualizzare: è pari a 7mila miliardi di videoclip su YouTube, oppure all'invio o ricezione di 28 immagini per ogni abitante del globo, al giorno e per un anno intero.

--Le fibre ottiche attuali mettono il turbo, portando fino a 1 Gigabit al secondo per ogni utente e permettendo di scaricare video a velocità e risoluzione altissime: sono le caratteristiche del sistema di accesso a Internet risultato del progetto europeo Coconut coordinato dall'Italia, con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Proprio a Pisa viene sperimentato oggi, con una dimostrazione pubblica, su un tratto della rete commerciale a fibra ottica della città messo a disposizione dalla società Agestel.
Finanziato con 4,1 milioni (2,8 dei quali dalla CommisSione Ue) e partito nel 2012, il progetto Coconut (COst-effective COhereNt Ultra-dense-Wdm-Pon for lambda To-the user access) è coordinato da Ernesto Ciaramella, della Scuola Superiore Sant'Anna, il progetto è condotto in collaborazione con il Politecnico spagnolo della Catalogna, l'università per le Tecnologie dell'informazione di Atene e le aziende British Telecom, Ericsson AB, Alcatel-Lucent 35Lab, Promax Electronica e Optronics Technologies (Grecia).
In condizioni normali le reti in fibra ottica utilizzano molti canali con lunghezze d'onda diverse (Wdm). "La nostra intenzione - spiega Ciaramella - era di aumentare in maniera significativa il numero di canali, cioè il numero delle lunghezze d'onda e, pur mantenendo la compatibilità con le infrastrutture attuali, estendere in modo significativo le dimensioni della rete e quindi il numero di utenti in grado di connettersi, aprendo la strada verso le soluzioni che sono spesso indicate come "Gigabit-to-everyone", con un costo accessibile per tutti gli utenti". Grazie a questa tecnologia diventa quindi possibile usare le infrastrutture di rete per scaricare video ad altissima risoluzione in pochi secondi e senza sovraffollare le attuali reti wireless per uso domestico. La stessa tecnologia può essere impiegata per collegare a Internet le antenne della rete cellulare, con una velocità crescente. La stessa tecnica, secondo gli esperti, è interessante anche per le future reti 5G.



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AGGIORNAMENTO 3.2.2016

VIA LIBERA DI FACEBOOK ALLE DIRETTE IN STREAMING COL TELEFONINO
Sulle dirette video in streaming dallo smartphone fa sul serio anche Facebook, che con quasi un miliardo e 600 mila utenti comincia seriamente a far tremare rivali ben più piccoli in termini di audience come Periscope di Twitter e Meerkat. Dopo aver cominciato a testare la funzione per alcune cerchie di utenti (dai vip alle pagine verificate di gruppi musicali e aziende), il social network in blu ha annunciato che i video Live saranno disponibili a tutti gli utenti. La novità riguarda per ora gli utenti dei dispositivi Apple e gli Stati Uniti. Nelle prossime settimane sarà estesa a livello globale: in Italia alcuni iscritti la stanno già sperimentando. E Facebook è al lavoro per portare i Live anche sulla piattaforma Android, ben più corposa in fatto di utenti. Per condividere i video live sarà sufficiente aggiornare il proprio status e selezionare l'icona Live Video. Sarà possibile aggiungere una descrizione e selezionare i gruppi di amici con cui si vuole condividere il video prima di andare in diretta. Durante il live si potranno conoscere il numero degli spettatori, il nome degli amici che si sono connessi e si potrà visualizzare il flusso di commenti. Una volta terminata la trasmissione, questa verrà salvata sul proprio Diario. Il video potrà essere eliminato o conservato per permettere agli amici di vederlo in un secondo momento. I video in diretta dei propri amici appariranno direttamente nel proprio News Feed e, durante la visualizzazione, si potrà cliccare il pulsante "Iscriviti" per ricevere notifiche ogni volta che uno specifico profilo o una pagina sarà in diretta. Quello dei video è un segmento corposo per Facebook: sul social network si guardano 100 milioni di ore di video al giorno.

--Apple sarebbe impegnata su una nuova tecnologia per la ricarica senza fili di iPhone e iPad, che potrebbe arrivare nel 2017. Lo riporta Bloomberg, secondo cui la casa di Cupertino starebbe lavorando con partner in Usa e Asia per mettere a punto un nuovo sistema wireless che consenta di ricaricare le batterie dei dispositivi mobili anche a distanza.I sistemi senza fili attualmente esistenti sono a induzione, necessitano cioè il contatto con la base di ricarica e sono meno efficienti della classica spina. La tecnologia allo studio di Apple, secondo le indiscrezioni, consentirebbe di superare la perdita di potenza di ricarica causata dalla distanza, rendendo non più necessario l'appoggio dello smartphone o del tablet su una base ad hoc. Per Apple, che nel corso degli anni ha brevettato alcuni sistemi di ricarica senza fili, mettere a punto questa nuova tecnologia significherebbe ottenere un vantaggio competitivo sui rivali in un mercato, quello degli smartphone di fascia alta, che sta frenando. La compagnia nei giorni scorsi ha annunciato di aver venduto 74,8 milioni di iPhone tra ottobre e dicembre, con un aumento di appena lo 0,4% su base annua, il più basso mai registrato dal debutto del melafonino nel 2007.

--Facebook cresce, mettendo le ali titoli del social network. E Mark Zuckerberg si arricchisce, divenendo il sesto uomo piu' ricco al mondo con una fortuna stimata in 47,5 miliardi di dollari. Amazon cresce ma delude le attese degli analisti, e affonda in Borsa riducendo la ricchezza di Jeff Bezos. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'indice dei miliardari. Dopo essersi affermato lo scorso anno come il miliardario che ha guadagnato di piu', Bezos ha bruciato dall'inizio dell'anno 3,9 miliardi di dollari e nelle contrattazioni after hours altri 8 miliardi di dollari dopo la trimestrale sotto le attese.

--Con alcune banche, anche in Italia, è già possibile prelevare denaro agli sportelli Atm senza inserire la propria carta, ma negli Usa si guarda anche ai sistemi di pagamento "mobile", come Apple Pay o Samsung Pay. Secondo indiscrezioni del sito TechCrunch la Bank of America e Wells Fargo stanno lavorando a nuove soluzioni per le transazioni agli Atm che includano il sistema di pagamenti "mobile" di Apple. Tali opzioni si baserebbero sulla tecnologia Near Field Communication (Nfc), che consente di effettuare transazioni avvicinando lo smartphone dotato di un particolare sensore a un lettore apposito. La novità comincerà ad essere sperimentata già a fine febbraio in Atm di alcune città, in primis San Francisco, New York e Boston. Apple Pay è il sistema di pagamenti "mobile", per fare acquisti in negozio pagando con l'iPhone, che ha debuttato negli Usa e da poco anche nel Regno Unito, in Canada, Australia e prossimamente in Cina. Così come Android Pay di Google funziona con solo con i terminali dotati della tecnologia senza fili Nfc. Samsung Pay, invece, sviluppato dal produttore sudcoreano ha il vantaggio di funzionare anche con i normali lettori di carte di credito.  La compatibilità con gli Atm sarebbe un ulteriore passo in avanti nel segno della "rivoluzione" dei pagamenti digitali. In questa direzione si muove anche Chase, il sistema concorrente di Apple Pay e simili lanciato da JPMorgan, che secondo quanto riportato dall'Ap consentirà ai suoi utenti di prelevare denaro o avviare altre transazioni utilizzando il telefono con gli Atm compatibili, in futuro anche sfruttando la tecnologia Nfc.


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AGGIORNAMENTO 27.1.2016

IL PRESIDENTE DELLA APPLE IN ITALIA: PRESTO UN CENTRO PER LE APP A NAPOLI
Una visita dal Papa e poi a colloquio con il premier Renzi. E' stato questo il  programma dell'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, in visita a Roma per discutere con Renzi dell'apertura a Napoli del primo Centro di sviluppo per app d'Europa. L'investimento dell'azienda di Cupertino dovrebbe portare 600 posti di lavoro. La struttura fornirà  competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni per iOS, il sistema operativo per dispositivi mobili dell'azienda californiana.All'incontro erano presenti anche l'ambasciatore americano John Phillips e i ministri della Pubblica amministrazione Marianna Madia e della scuola Stefania Giannini. Nonchè alcuni giovani sviluppatori che hanno illustrato i loro progetti. "È assolutamente fondamentale che la grande partita di Napoli e del sud esca dai confini del pessimismo, vittimismo rassegnazione, ci sono grandissimi partner globali, come Cisco e Apple, pronti a investire". Lo ha detto Renzi prima dell'incontro in una intervista a Rtl, definendo Tim Cook, "un leader visionario". "Il mezzogiorno è ricco di occasioni di crescita e di sviluppo", ha aggiunto il premier.

--Per la prima volta in cinque anni la spesa complessiva per pc, tablet e cellulari calerà a livello globale: a tenere, nel 2016, sarà solo il settore dei telefonini, di cui 8 su 10 saranno 'smart', mentre - dopo il pesante tonfo registrato lo scorso anno - per i computer si intravede una speranza di ripresa non prima del 2017. A tracciare il quadro di un mercato sempre meno movimentato, se non nelle economie emergenti, è la società di ricerca Gartner. Secondo le stime per il 2016 le consegne globali dei dispositivi cresceranno dell'1,9% su base annuale, ma per la prima volta la spesa dei consumatori porterà il segno meno (-0,5%). Un trend dovuto al fatto che a crescere è ormai principalmente il segmento della telefonia mobile e nei Paesi emergenti, quelli su cui non a caso si concentrano sempre di più le attenzioni di colossi come Google, Facebook o Apple. In questi mercati a fare la parte del leone sono gli smartphone di fascia media a fronte dei blasonati (e più costosi) modelli top di gamma.Gli smartphone si confermano traino del settore 'mobile': entro la fine dell'anno l'82% dei telefonini sarà "smart".

--Italia tra gli ultimi dell'Unione Europea per lavoratori esperti in informatica e Ict. E' quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2014 secondo cui, a fronte di una media Ue del 3,7 per cento, in Italia solo il 2,5 per cento dei lavoratori è occupato in questo settore. Peggio fanno solo Grecia (1,3%), Lituania (1,9%), Bulgaria (1,9%), Lettonia (2%), Cipro (2,4%). Prima in classifica la Finlandia (6,7%), seguita da Svezia (6%), Lussemburgo (5,1%), Estonia (5%) e Paesi Bassi (5%).
I circa 558.500 esperti italiani in maggioranza sono uomini (86,3%), ma è una situazione diffusa in Ue visto che la media è di 81,9%. Italiani in fondo alla classifica anche per percentuale di laureati in queste materie: solo il 31,7% ha studiato informatica, contro una media Ue del 56,5%. Pochi i giovani: gli under 35 sono appena il 27%, la media Ue è di 37,1%.
Molte le imprese in Europa con posti di lavoro a disposizione nel settore delle tecnologie dell'informazione: il 38% in Ue con picchi del 59% in Lussemburgo e Repubblica Ceca. Pochi i posti vacanti in Italia (31%) dove nemmeno i più giovani sembrano puntare sul settore per contrastare la disoccupazione.

--La Polizia Postale Italiana ha identificato e denunciato un giovane di 29 anni, esperto informatico di Aosta, si tratterebbe di Marco Mirabello, conosciuto all'interno del movimento Anonymous come 'X' (alias 'warning'). Il ragazzo, su un quotidiano italiano online, lo scorso 28 dicembre aveva rilasciato un'intervista nella quale lasciava intendere di avere sventato un attentato che l'Isis stava per portare a termine in Italia, a Firenze. La segnalazione non aveva trovato riscontro né nelle indagini della polizia postale, né nelle analisi degli esperti antiterrorismo.
"Ho già dichiarato tutto, negando l'iniziativa di aver inventato questo attacco, io sono solo una pedina che è mossa all'interno di Anonymous", dice Marco Mirabello. "La mia partecipazione - aggiunge - era soltanto finalizzata a rendermi partecipe delle attivita' informatiche, mi veniva richiesto di fare video, grafiche e io mi sentivo gratificato: quello che pubblicavo veniva deciso da loro, non ho organizzato nulla".



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AGGIORNAMENTO 20 GENNAIO 2016


IL PRESIDENTE USA E L’AUTO SENZA GUIDATORE
Barack Obama scommette sulla auto senza guidatore. Con l'obiettivo di creare un ''sistema di trasporti per il 21mo secolo'', il presidente americano include nella proposta di budget per il 2017 una richiesta di 4 miliardi di dollari per investire nei prossimi 10 anni nelle auto del futuro. E lavora anche alla definizione di linea guida per aumentare la sicurezza del settore, con norme che rendano le vetture senza guidatore piu' sicure.
Il Dipartimento dei Trasporti e' impegnato con le case automobilistiche a mettere a punto misure che consentano alle auto senza guidatore di circolare liberamente, con un occhio anche agli aspetti legali. Le linee guida saranno presentate nei prossimi sei mesi. Si tratta di un modello, di norme prototipo, che gli stati potranno attuare se consentiranno alle auto senza guidatore di circolare sulle strade pubbliche. le misure saranno omogenee consentendo alle case automobilistiche di muoversi su un unico quadro normativo.  La corsa alle auto senza guidatore sta ridefinendo i rapporti fra la Silicon Valley e Detroit, che si tendono la mano in una possibile alleanza in grado di cambiare in modo radicale l'industria automobilistica. Google e' avanti nello sviluppo della tecnologia e alla ricerca di partner con cui lavorare e ridurre i tempi per rendere le auto senza guidatore disponibili. Mountain View ha infatti il software mentre Detroit, con una delle Tre Sorelle, potrebbe offrire l'esperienza nel realizzare auto. L'alleanza riduce i tempi ma anche i costi di sviluppo. Google punta a lavorare con piu' case, siglando accordi non vincolanti.



--Il Galaxy S7, il nuovo smartphone top di gamma di Samsung su cui dovrebbe alzarsi il sipario a fine febbraio al Mobile World Congress di Barcellona, potrebbe avere una funzione di foto "Live" simile a quella introdotta negli ultimi iPhone 6s e 6s Plus di Apple. La novità, secondo indiscrezioni riportate dal sito Android Geeks, potrebbe chiamarsi Vivid o Timeless Photo. La funzione Foto Live di Apple crea dal singolo scatto un filmato istantaneo di circa due secondi che pesa al massimo quanto due foto e contiene anche l'audio. Quella di Samsung dovrebbe essere simile ma senza l'audio. In questo modo le immagini potrebbero essere condivise direttamente su Facebook col formato di immagini in movimento "Gif", già supportato dal social network.
Secondo precedenti indiscrezioni il Galaxy S7, per il quale Samsung pensa a una produzione iniziale di 5 milioni di unità, dovrebbe arrivare in due versioni (una da
5,2 pollici con schermo piatto e l'Edge da 5,5" con schermo curvo). Potrebbe inoltre sostituire il lettore di impronte digitali con uno scanner della retina e avere un display che riconosce il livello di pressione esercitata dal dito, come gli ultimi iPhone 6s.
Intanto la funzione Foto Live di Apple avrà una maggiore compatibilità con altri programmi: presto arriverà un supporto ad hoc per l'applicazione Messaggi sui Mac, i computer della Mela morsicata. La funzione, scrive il sito TechCrunch, sarà nell'ultima versione del sistema operativo El Capitan di cui Apple ha appena rilasciato la versione "beta" per gli sviluppatori.

--Yahoo offre alle università la mole più ingente di dati mai messa a disposizione gratuitamente: 13.500 gigabyte che contengono, in forma anonima, 110 miliardi di interazioni compiute sui siti di Yahoo da 20 milioni di utenti tra febbraio e maggio
2015. L'obiettivo è dare impulso alla ricerca, aiutando i ricercatori a migliorare gli algoritmi legati all'apprendimento automatico, una delle aree dell'intelligenza artificiale. Tra questi algoritmi, anche quelli che mostrano e suggeriscono agli utenti i contenuti web giudicati più rilevanti per loro.  I dati forniti da Yahoo contengono sia titoli, sommari e frasi chiave degli articoli letti dagli utenti sulla homepage della compagnia e sui suoi siti specializzati come Sport e Finanza, sia informazioni su età, sesso, area geografica degli internauti, orari di connessione e dispositivi usati. Gli algoritmi che cercano di capire cosa vogliamo sono fondamentali, non solo per Yahoo ma per tutte le compagnie, da Google a Netflix ad Amazon. Tutte traggono profitto dal dare agli utenti i suggerimenti azzeccati su quel che vogliamo leggere, guardare o acquistare.

--Infine una notizia di colore, che è sempre interessante per noi appassionati della radio abituati a scrutare gli astri, in genere il sole, per i suoi effetti sulla propagazione delle onde elettromagnetiche. Ebbene è stata lanciata una petizione per dare a Marte il nome David Bowie. E' partita dal sito Change.org, è rivolta all'International Astronomical Union (IAU) e al momento ha oltre 3mila sostenitori. "Bowie ha ispirato milioni di persone con la sua musica, ponendo attenzione allo spazio e ai pianeti, portandoci a osservare le stelle e aprire la mente. E' il più grande riconoscimento che possiamo dare a quest'uomo", si legge nella petizione rivolta all'artista che ha scritto Life on Mars, Starman e Space Oddity.
Un tributo a Bowie è arrivato anche dal profilo Twitter ufficiale della Missione Kepler-K2 della Nasa, che ha l'obiettivo di scoprire pianeti simili alla Terra. "Una 'space oddity' è passata davanti ai nostri occhi, era un frammento spaziale chiamato David Bowie. Grazie Starman, riposa in pace".



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AGGIORNAMENTO 13 GENNAIO 2016

E’ L’ORA DI FARE I VACCINI IL POST SU FB DI MARK ZUCKEBERG E SUA FIGLIA
Ha avuto oltre 2,6 milioni di 'mi piace' e quasi 60mila commenti la foto che Mark Zuckerberg ha pubblicato su Facebook e che ritrae la figlia prima di fare i vaccini. Il fondatore del social media è ritratto nella foto con in braccio la piccola Max con la frase "dal dottore, è ora di fare i vaccini".
Il post è stato subito interpretato come una risposta alle campagne contro le vaccinazioni, con la maggior parte dei commenti in cui altri genitori 'ringraziano' Zuckerberg per la testimonianza. Non manca chi invece critica la scelta, ricordando la presunta relazione, smentita da tutti gli studi scientifici, tra vaccini e autismo, ma il dibattito sembra pendere a favore di Zuckerberg.
"Da persona con autismo - scrive ad esempio Stuart Duncan - e con un figlio autistico, e che ogni giorno vede persone che mettono a rischio i propri figli a causa di una vecchia e fraudolenta paura. Grazie per essere così sensibile".


--Case e auto connesse, visori per la realtà virtuale, computer e orologi di ultima generazione: al Ces di Las Vegas che si chiude oggi è in mostra la tecnologia destinata a entrare nelle nostre vite, e forse anche a cambiarle. Tra le migliaia di aziende che espongono gadget e invenzioni nella più grande fiera mondiale dell'elettronica di consumo, però, c'è spazio anche per prodotti di nicchia o bizzarri, dal robot che piega i panni al ciondolo che conta i respiri, la cui fortuna commerciale non è così scontata. Uno dei trend riguarda i dispositivi pensati per genitori apprensivi.
L'azienda Sakar ha presentato un smartwatch per i più piccoli con i personaggi dei cartoon, da Batman a Hello Kitty, che trasferisce i dati sull'attività fisica e il sonno del bimbo direttamente sullo smartphone di mamma e papà. L'orologio creato da Alcatel per i bambini ha anche il Gps, così da sapere sempre dove si trova il pargolo. Per monitorare il cane c'è invece il WonderWoof, un collare con Wi-Fi che traccia gli spostamenti di Fido. La tecnologia è in grado di vegliare su tutta la famiglia. Basta mettere in casa 'Mother', un sensore robotico dall'aspetto di una matrioska che, proprio come una mamma iperprotettiva, controlla tutto ciò che facciamo: conta quanto camminiamo e quanti caffè beviamo, controlla come ci laviamo i denti e come dormiamo, ci informa appena i figli rientrano a da scuola e funge da allarme alla porta d'ingresso.
L'hi-tech punta anche a semplificare la vita domestica. Dopo la lavatrice e l'asciugatrice arriva il robot Landroid che sistema il bucato: analizza i singoli capi, li piega e li ripone (anche se, almeno per ora, non è in grado di stirarli). In cucina, il frigo di Samsung evita lo spreco di cibo e le chiamate d'emergenza alla pizzeria a domicilio. Grazie alla videocamera interna si può infatti conoscere, ovunque siamo e in qualsiasi momento, il livello delle provviste a disposizione. In campo cosmetico, Vinail evita di andare dall'estetista per la manicure: è sufficiente inserire la mano all'interno dell'apparecchio e scegliere il disegnino da stampare sulle unghie.

--Tra una tombolata e un mercante in fiera con gli amici, gli italiani hanno apprezzato sotto le Feste la comodità del cibo online. Tra i piatti pronti è stato boom per la pizza (19% delle richieste, seguita a ruota da sushi e cucina cinese (15% dei click)). Ma c'è anche chi si è concesso appetitosi hamburger (11%) e chi ha optato per un saporito kebab (9%). E' quanto rileva la piattaforma di consegne a domicilio HelloFood, segnalando anche la crescita dei click rispetto allo scorso anno (+3% per pizza e cucina cinese, +8% per sushi). I periodi delle Feste sono certamente tra i più propizi per l'acquisto di cibo e bevande online, che, partita in Italia un po' in sordina e in ritardo rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, sta tuttavia facendo passi da gigante. Sono quattro milioni gli italiani che acquistano online prodotti alimentari.
"Registriamo un crescente interesse degli utenti nell'acquistare prodotti agroalimentari online - osserva Mario Sorbo, uno dei fondatori di Foodscovery - Per quanto ci riguarda, i nostri utenti sono degli appassionati di cibo che cercano qualcosa di unico ed autentico ed apprezzano avere un contatto diretto con i produttori da cui riacquistano frequentemente".
L'agroalimentare online sta dunque rapidamente guadagnando consensi e certamente il recente ingresso nel settore di colossi del web come Amazon e eBay non potrà che favorirne un ulteriore sviluppo.

--Messenger, la chat di Facebook, ha chiuso il 2015 con 800 milioni di utenti mensili, 100 milioni in più rispetto alla cifra comunicata nel giugno scorso. Lo dice David Marcus, vicepresidente per i prodotti di messaggistica del social. "Gli sms sono venuti alla ribalta all'epoca dei telefoni a conchiglia. Oggi con gli smartphone abbiamo un computer in tasca", scrive. WhatsApp, altra chat di proprietà di Facebook a settembre
2015 ha superato i 900 milioni di utenti attivi al mese, e punta al miliardo.
Ad essere meno rilevanti, sempre secondo il manager, saranno anche le applicazioni delle aziende, sostituite dalle conversazioni. Questo grazie a "Business on Messenger", che consente di interagire in chat con aziende e servizi "per comprare un prodotto o un biglietto aereo, prenotare una corsa in auto e parlare con il servizio clienti, senza dover scaricare applicazioni che si usano una sola volta o dover saltare da una app a un'altra".


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AGGIORNAMENTO 6 GENNAIO 2016

APRE A LAS VEGAS IL CONSUMER ELECTRONICS SHOW
Una nuova carica di dispositivi indossabili, tv 'smart' e case connesse, le auto del futuro sempre più tecnologiche, la realtà virtuale, i contenuti in streaming. Questo e molto altro sarà in bella mostra al Consumer Electronics Show (Ces) di Las Vegas che apre ufficialmente i battenti il 6 gennaio e chiude il 9 gennaio. E' la fiera dell'elettronica di consumo più importante del mondo che ogni anno è il barometro delle novità tecnologiche dei mesi a venire. Per questa edizione riflettori puntati su Samsung che ha in serbo una nuova ondata di dispositivi indossabili, che vanno al di là dei semplici orologi. Ci sarà infatti una cintura 'smart' con funzioni per il fitness, ma anche il 'rink' un dispositivo da allacciare al polso che interagisce con i visori a realtà aumentata (quelli che indossati ci fanno sentire come in un videogioco, anche questo è un trend tecnologico in ascesa) e infine il TipTalk, un cinturino che abbinato ad uno smartwatch permette di ascoltare chiamate e altri contenuti audio semplicemente avvicinando un dito all'orecchio. L'azienda sudcoreana è pronta anche a lanciare una nuova linea di 'smart tv' che segna un passo in vanti nell'Internet delle cose, cioè gli oggetti domestici connessi: i televisori, in pratica, gestiranno e controlleranno tutti i dispositivi casalinghi collegati al web, dal termostato alle webcam domestiche. Sempre a Las Vegas Samsung potrebbe dare qualche piccola anticipazione del Galaxy S7, lo smartphone rivale dell'iPhone, che dovrebbe essere ufficialmente lanciato - secondo insistenti indiscrezioni - a fine febbraio al Mobile World Congress di Barcellona. Al Ces riflettori puntati anche sulla tecnologia applicata alle auto, cioè la mobilità del futuro. A Las Vegas dovrebbe essere ufficializzata la collaborazione tra fra Google e Ford per la costruzione di auto senza pilota, mentre uno dei keynote più attesi e' quello di Volkswagen: presenterà un nuovo concept di auto elettrica, il Microbus.


--Apple Italia dovrà versare 318 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate, nell'ambito del procedimento con al centro una presunta evasione fiscale con un mancato versamento dell'Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in 5 anni, dal 2008 al 2013.
Il colosso dell'informatica, come riporta il quotidiano 'La Repubblica', ha raggiunto infatti un accordo con l'Erario per sanare il contenzioso tributario.
Il reato contestato è omessa dichiarazione in base all'articolo 5 del Decreto legislativo 74/2000. Secondo fonti della Procura, si tratterebbe di un "risultato importante", in quanto sarebbe la prima volta nel mondo che, in casi analoghi, il colosso di Cupertino risolve un contenzioso fiscale in uno dei Paesi in cui opera versando un maxi-risarcimento all'Erario.
Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, i profitti realizzati in Italia dalla multinazionale, secondo uno schema che sarebbe stato seguito da altri colossi dell'hi-tech e di internet, come Google (anche in questo caso a Milano è aperta un'inchiesta), sarebbero stati contabilizzati dalla società che ha sede in Irlanda, Paese dove la pressione fiscale è più favorevole. Il fascicolo era stato aperto due anni fa e aveva portato anche a una perquisizione nella sede milanese della Apple e al sequestro di materiale informatico e telefonico. Oltre a Apple, sono diverse le multinazionali, in particolare del settore della web economy, finite sotto la lente d'ingrandimento del dipartimento Criminalità economica coordinato dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco per il presunto tentativo di dirottare i loro profitti verso Paesi fiscalmente comprensivi. Tra questi il colosso dell'e-commerce Amazon, sulle cui attività sono in corso accertamenti della Guardia di finanza ed è stato aperto un fascicolo d'inchiesta (al momento a carico di ignoti e senza ipotesi di reato) dopo una segnalazione preliminare da parte dell'Agenzia delle Entrate. E' in fase di definizione, inoltre, un accordo tra Google Italia e il Fisco per chiudere il contenzioso su una presunta evasione fiscale da parte delle multinazionale californiana.

--Secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nell'ultimo anno le sim con accesso a internet hanno superato quota 47 milioni con un aumento del 13%. Lo si legge nell'Osservatorio dell'Agcom che sottolinea come le sim che hanno svolto traffico dati siano passate tra settembre 2011 e settembre 2015 dal 26,9% al 50% del totale. Nei primi tre trimestri del 2015 si registra una crescita del traffico dati del 45% sullo stesso periodo del 2014. Secondo Agcom, inoltre, nel periodo 2010-2014 i ricavi delle principali imprese televisive si sono ridotti di 1,5 miliardi: è quanto emerge dalle principali risultanze consolidate frutto dell'analisi dei bilanci delle aziende presenti nei mercati di interesse istituzionale dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.
Gran parte della flessione - rileva l'Autorità - è dovuta alla contrazione degli introiti pubblicitari; considerando l'intero periodo diminuiscono anche i ricavi provenienti dagli abbonamenti pay tv. In calo tra il 2010 ed il 2014 anche i ricavi complessivi del settore editoria, che scendono di circa 2 miliardi (-31,2% gli introiti ottenuti in Italia). Il margine operativo netto, mediamente pari al 5,2% nel 2010, risulta pesantemente negativo nel 2012 e 2013 (rispettivamente -12,2% e -10,2%) e si riporta in area positiva lo scorso anno (1,1%).

--Apple vince la sfida di telefoni e tablet finiti sotto l'albero questo Natale: secondo le analisi di Flurry, società acquistata l'anno scorso da Yahoo!, il 49% dei nuovi dispositivi attivati nel periodo di Natale è a marchio Apple, il 19,8% di Samsung e il 2% di Microsoft. Tra gli Android spopolano i "phablet", categoria che rappresenta la metà dei nuovi dispositivi col sistema operativo "mobile" di Google. Per iOS di Apple la categoria predominante (65%) sono i "medium phones".
Gli analisti di Flurry hanno raccolto i dati sulle attivazioni di nuovi dispositivi mobili durante la settimana di Natale, dal 19 al 25 dicembre, basandosi sulle 780mila applicazioni monitorate dalla società.
Dalle rilevazioni emerge che le scelte dei consumatori si stanno orientando verso dispositivi con schermi sempre più grandi. Nel 2013 la categoria dei "phablet" rappresentava il 4% delle nuove attivazioni natalizie, passando al 13% del 2014 e al 27% di quest'anno, rubando quota non solo ai tablet ma anche alla già esigua percentuale dei telefoni di piccole dimensioni (1% nel 2015). Cala la quota dei "medium phones", al 54% nel 2015 dal 63% dell'anno prima.In termini di nuove attivazione la stagione natalizia è vinta da Apple (49%) anche se con un calo del 2,2% rispetto all'anno prima. Samsung sfiora il 20%, ma è in crescita del 2,1%.
Microsoft-Nokia perde quota, dal 5,8% del 2014 al 2% di quest'anno. La cinese Xiaomi per la prima volta entra in classifica con l'1,5% delle nuove attivazioni.



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