AGGIORNAMENTI ANNO VI  ---- ANNO 2008




 

 



 

 

 

 

 

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AGGIORNAMENTO 17 DICEMBRE 2008

--------In tema di acquisti natalizi, l’Associazione Editori Software Videoludico Italiana, la Federdistribuzione e il PEGI, stanno intensificando la loro presenza nei negozi di elettrodomestici e computer, per aiutare i consumatori ad acquistare i videogiochi giusti per i propri figli. In questi giorni le maggiori richieste riguardano, playstation 3 della Sony, la XBOX, la Nintedo WII e Nintendo DS, per le quali i nostri figlioli ci assilleranno fino all’esaurimento. Ma andiamo per ordine, che cos’è il PEGI. PEGI è il sistema di classificazione europeo dei videogiochi, che mira a fornire ai consumatori, informazioni chiare e affidabili riguardo al contenuto del video gioco e alla sua idoneità per una specifica fascia di età. PEGI è un acronimo e significxa Pan European Game Information, è nato col sostegno della Commissione Europea ed è adottato da tutti i principali editori di videogiocchi e utilizzato in 29 paesi europei. Il codice PEGI si trova sul fronte della confezione del videogioco e una serie di simboli indicano la fascia d’età consigliata, ma anche e soprattutto il contenuto, ad esempio, linguaggio scurrile, induzione alla paura e emotività, violenza, discriminazione, contenuto di tipo sessuale, gioco d’azzardo o addirittura droga. Classificazioni ovviamente da brivido, e per quanto riguarda queste due ultime classificazoni, ci sembra difficile poterne trovare in commercio. L’obbiettivo riguarda però anche  internet, visto che dal 2007 il codice PEGI è anche sul software scaricabile on line. Scopo  quello di garantire la sicurezza dei minori nell’ambiente di gioco on line, visto che sempre più giochi si scambiano in rete, si gioca col cellulare o si scarica col peer-to-peer. Il codice PEGI è concesso in licenza dalla Commissione Europea ai fornitori di serivizi on line, che si impegnano ovviamente a garantire la tutela dei minori. Non resta che visitare il sito www.pegionline.eu oppure www.pegi.info, e prima di installare un video gioco a un proprio figlio di controllarne il codice.

--------------Purtroppo però prorpio  su questo tema arrivano notizie pocco rassicuranti circa la Sony che sarebbe accusata di violare la privacy dei minori online. Infatti la Sony  ha accettato impropriamente registrazioni di minori di 13 anni sui suoi siti Web dedicati alla musica, senza ottenere il consenso dei genitori. Secondo gli atti della causa civile depositata dal governo americano nel Tribunale distrettuale di Manhattan, il gruppo, in procinto di diventare Sony Music Entertainment, violerebbe così le leggi sulla tutela della privacy online dei bambini.

Gli avvocati sono al lavoro per trovare una soluzione alla vicenda: la compagnia sarebbe pronta a pagare una multa da 1 milione di dollari per avviare un processo di monitoraggio conforme alle regole della Commissione federale per il commercio e per assumere un funzionario che controlli la vicenda.

------------L'opera completa di Solzhenitsyn sarà tutta online e per altro la vedova rinuncia ai diritti d'autore L’opera completa dello scrittore premio Nobel Aleksandr Solzhenitsyn, uno dei più acclamati dissidenti dell’epoca sovietica, sarà disponibile da oggi su un sito internet (ancora in via di completamento), quindi nel pubblico dominio, gratis.

La decisione, ha detto la vedova Natalia, erede che rinuncia così ai diritti d'autore, è stata presa per commemorare i 90 anni dalla nascita dell’autore di ’Arcipelago Gulag’ e ’Una giornata di Ivan Denisovic’, morto nell’agosto scorso. Per l’occasione, riferisce l’agenzia Interfax, il primo ministro Vladimir Putin, grande estimatore, nonostante le sue origini di agente del Kgb, di Solzhenitsyn, ha inviato ai familiari un messaggio di auguri. Il sito si chiama Solzhenitsyn.ru, e al momento non è del tutto allestito: ma si prevede di terminare il lavoro nelle prossime settimane.


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AGGIORNAMENTO 10.12.08

--------I ragazzini italiani sono sempre più tecnologici, è quanto emerge da una indagine Eurispes nel suo nono «Rapporto Nazionale sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza», realizzato in collaborazione con Telefono azzurro. «Tv, telefonino, consolle, lettore mp3 e Internet fanno parte della dotazione hi-tech di base delle nuove generazioni che, approfittando della semplicità di accesso e dei costi relativamente contenuti che caratterizzano queste apparecchiature, li hanno trasformati in porte di accesso sul mondo e insieme strumenti privilegiati nella fruizione del tempo libero» cita il rapporto in esame.  Il cellulare è sempre più usato addirittura  per più di 4 ore al giorno,, ma anche internet diventata come il dizionario a scuola e poi il down load di video e musica dal web. Mutano i linguaggi, osserva Eurispes, tanto che parlare fa rima ormai con chattare: sette adolescenti su dieci fanno nuove conoscenze oppure coltivano quelle preesistenti in chat, che scalza la «vecchia» posta elettronica come strumento privilegiato del «dialogare-scrivendo». I rischi non mancano. Tra le numerose potenzialità espressive offerte dalle tecnologie, avverte il rapporto, «si annidano nuove forme di violenza e di sopraffazione, come il cyberbullismo, ma anche il pericolo di abusi». L'11,5% degli adolescenti intervistati è stato molestato o comunque ha dichiarato di aver ricevuto proposte oscene da un coetaneo; nel 7,7% dei casi l'autore delle molestie era invece un adulto conosciuto online. È capitato, inoltre, all'8% degli adolescenti di aver incontrato in chat un adulto che, simulando identità diverse, si dichiarava suo coetaneo.

Le caratteristiche della Rete sono dunque contraddittorie, conclude il rapporto. «Se da un lato è lo spazio dello scambio, della conoscenza, dell'incontro, dall'altro rischia di essere un luogo di solitudine, di persone che sole stanno davanti al proprio pc o al display del telefonino, una forma di «socializzazione solitaria».

-------------La crisi che sta scuotendo tutti i settori dell’economia non pare colpire duramente il commercio elettronico. L’e-commerce cresce rapidamente proprio in virtù di questa congiuntura economica sfavorevole che spinge i consumatori ad acquistare su canali alternativi a quelli tradizionali, in modo da avere una scelta più ampia, un processo di acquisto più comodo e, soprattutto, una elevata qualità dei prodotti ma a prezzi molto ridotti. Il mercato statunitense è senz’altro la culla del mercato elettronico. Proprio questa sua maturità, però, fa sì che la crisi che sta colpendo i canali tradizionali non risparmi, almeno in parte, anche quelli alternativi, giacché comprare online è ormai un’abitudine tanto radicata nei consumatori americani da essere paragonabile ad un processo di acquisto tradizionale. Sebbene quello italiano sia un mercato ancora giovane, vanta già al suo interno realtà fortemente consolidate e competitive. E in effetti. Second Kelkoo, motore di ricerca leader nello shopping online utilizzato da 20 milioni di utenti in Europa, che ha condotto uno studio sull’Italia, rivela che ben l’8°% dei visitatori acquista regolarmente online perché i prezzi sono molto più vantaggiosi . I prodotti più acquistati in rete sono quelli di elettronica e telefonia, suguito dal settore viaggi e vacanze findendo con Libri, CD e DVD. Circa il 60% degli italiani acquista con carta di credito, il 35% in contrassegno, un altro 40% tramite PayPal. Tra i siti specializzati che funzionano, ePrice.it, che vende prodotti elettronici, pare stia registrando un deciso aumento del numero di ordini rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ed un’ulteriore crescita è prevista nelle prossime settimane, in virtù di tempi di consegna rapidi che permettono di effettuare acquisti anche in prossimità del Natale. Ci sono già numerosi siti che vendono dall’abbigliamento ai gioielli, insomma qualcosa sta veramente cambiando.
---------- Treccani.it vince l'Internet Key Award come miglior sito Web italiano

Il sito Treccani.it - curato da Cultur-e e guidato da Franco Tatò - ha ricevuto il premio Internet Key Award come miglior sito italiano. Lo rende noto la stessa Cultur-e, società che opera sul Web dal 2001, secondo cui il nuovo sito «porta l’istituto enciclopedico più celebre d’Italia nell’era del Web 2.0».

-----------Arrivano le soluzioni allo stress da nuove tecnologie, computer, cellulare etc. Netdipendenza onlus lancia infatti la prima "Giornata nazionale senza schermi a portata di mano", «per staccare la spina dalla valanga d’informazioni che ogni giorno ci bombardano attraverso computer, cellulari, televisori e gadget digitali». L’iniziativa, in programma il 21 marzo 2009, è stata  presentata al Business Broadband Forum, la grande kermesse dell’innovazione tecnologica  alla fiera di Roma lo scorso 2 al 4 dicembre. Presenti Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza Onlus e promotore dell’iniziativa  "Oggi mi sconnetto" a cui hanno partecipato Michele Ficara Manganelli, presidente di Assodigitale (che ha aderito all’iniziativa), la psicologa Renata Taddei, esperta di videodipendenze, la danzaterapeuta Nicla Jane Giorgi, che ha ideato un metodo con il quale aiuta i tecnostressati a recuperare il benessere psicofisico attraverso l’attività fisica.  E per aiutare le vittime del tecnostress, Netdipendenza onlus ha pubblicato sul proprio sito un vademecum per resistere alla tentazione di "attaccare la spina", in programma in occasione del 21 marzo 2009, ricordate giornata contro il tecnostress, anche un concorso a premi.


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AGGIORNAMENTO 3.12.08

----------- La Norvegia taglia passerà al software libero. Niente più soldi per la licenza del pacchetto Office di Microsoft, gli applicativi per l’ufficio nelle amministrazioni pubbliche saranno sostituiti dalla piattaforma OpenOffice, con un netto risparmio. L’obiettivo è ridurre  tutte le dipendenze da applicativi proprietari, forse il primo passo verso una migrazione complessiva delle infrastrutture. Finalità ambiziosa visto lo stanziamento attuale: solo 225 mila euro.  Il finanziamento messo a disposizione dal ministro per le Riforme, Heidi Grande Roeys, andrà al Norwegian Open Source Competence Center che aiuterà le pubbliche amministrazioni nel passaggio tecnico e formativo. OpenOffice è la più importante alternativa «aperta» all'applicazione per ufficio Microsoft Office, dominante su tutti i mercati. Nata nel 2000 sulle ceneri del progetto StarOffice, la suite per l’ufficio viene rilasciata con licenza aperta (Lgpl) da Sun Microsystems che ne è titolare. Open Office viene già utilizzata in alcune amministrazioni pubbliche europee. In Italia è in uso presso circa 60 Comuni delle provincia di Bolzano e altre province che, anche senza aiuti statali, puntano al risparmio e alla qualità. È possibile provare OpenOffice anche per un uso domestico, l’applicativo è scaricabile in lingua italiana, ovviamente in forma gratuita, presso il sito ufficiale del progetto.

Approfondimento: Più in generale il passaggio delle amministrazioni pubbliche al free software vede alcuni casi significativi in Francia dove la Gendarmerie e il Parlamento sono in fase di migrazione quasi completa, e in Spagna nella regione dell'Estremadura. Naturalmente c’è chi lamenta alcune difficoltà, in particolare nell’uso di OpenOffice. La compatibilità con i formati proprietari di Microsoft Office pare non essere ancora del tutto completa. Inoltre OpenOffice necessita di una certa potenza di calcolo per operare al meglio. Questo non si sposa con la causa di chi favorisce programmi il cui funzionamento è rapido anche su macchine riciclate o non di ultimissima generazione.

------------La diffusione della banda larga continua a crescere in Europa, dove è aumentata del 19,3% in un anno al luglio 2008, con 17 milioni di linee nuove.  E' quanto rileva un rapporto pubblicato  dalla Commissione europea, che evidenzia anche una iniziale riduzione del divario tra i paesi Ue, tuttavia ancora significativo a causa di carenze normative e all'assenza di concorrenza. L’Ue ha proposto di destinare un altro miliardo di euro alle infrastrutture per i servizi internet ad alta velocità. "Mi aspetto che queste misure supplementari, unite all'intenzione politica di insistere su una concorrenza effettiva e su una maggiore liberalizzazione del mercato, faranno sì che tutti gli europei potranno disporre della banda larga entro il 2010 e di servizi internet ad alta velocità per il 2015", ha aggiunto Reding.

In base al rapporto, la Danimarca e i Paesi Bassi restano leader in materia di banda larga con una penetrazione superiore al 35%.

EXTRA: Questi due paesi, oltre a Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito e Svezia hanno una penetrazione maggiore degli Stati Uniti. Nel corso dell'ultimo anno, si è leggermente ridotta la distanza tra la Danimarca, leader con una diffusione della banda larga del 37,2% (dal 34,1% del 2007) e la Bulgaria, fanalino di coda con un tasso di penetrazione del 9,5% (ma era del 5,7% nel luglio 2007).

……..Tra i dati del rapporto emerge una crescita in Italia della banda larga per tecnologie mobili come le reti 3G o i servizi di dati tramite schede. Nel nostro paese, come anche in Danimarca, Grecia, Germania, Slovenia e Spagna, il tasso di penetrazione della banda larga mobile è di oltre il 10%, sopra la media Ue del 6,9%.

EXTRA Nell'Ue, a esclusione di Francia, Paesi Bassi e Regno Unito che non hanno comunicato i dati, vi sono 34 milioni di abbonati alla banda larga mobile. A fronte della crescita di questo settore, si è registrato un calo del 10,9% della Dsl (Digital subscriber line), la tecnologia a banda larga più diffusa nell'Ue, con circa 86 milioni di linee.

Un calo che va a vantaggio di altre tecnologie fisse a banda larga quali il cavo, il collegamento diretto in fibra ottica e le reti locali senza filo (wireless local loop). Resta invece bassa la velocità delle linee fisse a banda larga, fattore decisivo per consentire una maggiore diffusione di dati a un prezzo inferiore per megabit. Il 74,8% delle linee europee di cui si hanno dati hanno una velocità minima di 2 megabyte al secondo, delle quali solo il 12,8% supera i 10 Mbps. Solo l'1,4% degli abbonati a Internet europei è raggiunto da connessioni ad altissima velocità (fino a 100 Mpps e oltre), come quelle che utilizzano le fibre ottiche.

------- Sono il 51,9% i musei italiani presenti in Internet, più che triplicati negli ultimi 10 anni. Lo sono o attraverso un proprio dominio o mediante la presenza su un sito web dell’amministrazione che ne ha la titolarità. La loro home page viene giudicata molto buona nel 59,8% dei casi, tuttavia, i musei sembrano poco o appena attenti nell’interazione virtuale con il proprio pubblico. Prevale la cura dei contenuti sull’uso delle potenzialità del web in termini di integrazione delle informazioni; minore cura è prestata all’insieme dei servizi; scarsa attenzione è data al multilinguismo; c’è anche una scarsa disponibilità di risorse economiche impegnate nel web; il confronto con i musei stranieri non è del tutto negativo. Louvre, Uffizi, Vaticani i musei più visitati.

Sono questi alcuni dei risultati emersi dal «Rapporto Civita 2008. Galassia Web. La Cultura nella Rete» a cura di Paolo Galluzzi e Pietro A. Valentino (Giunti Gruppo Editoriale), la cui presentazione  si è svolta all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Tema cardine della ricerca sono, dunque, gli impatti economici e sociali dello sviluppo di Web e Ict legati a contenuti culturali ed in particolare qualità e servizi offerti dai siti museali italiani messi a confronto con quelli esteri e all’uso e gradimento di questi siti da parte degli utenti di Internet. L’indagine sull’offerta ha riguardato 110 musei italiani e altrettanti musei stranieri; quella sulla domanda, condotta in collaborazione con Unicab, 1000 intervistati.

Dalla ricerca è emerso che i Musei on-line più visitati sono Louvre, Uffizi, Vaticani, Capitolini, Leonardo da Vinci, Prado, British Museum. Piuttosto bassa la spesa dei musei per il web non supera quasi mai i 2.000 euro annui.

EXTRA Circa 6milioni e mezzo sono i visitatori italiani di siti web museali su 18milioni di utenti della Rete, cioè il 35,1% del totale dei navigatori italiani in Internet. Sono in prevalenza maschi, per circa il 67% compresi nella fascia di età tra i 25 e i 64 anni e solo l’11% tra i 15 e i 24 anni. Le motivazioni che li spingono sono curiosità (82%); informazione (60%); studio (25%).

Il giudizio sui siti web italiani dei visitatori è sostanzialmente positivo e la maggior parte dei giudizi critici riguarda le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni. I visitatori virtuali sono da circa il 50%, fino a 10 volte di più dei visitatori reali.

Alla presentazione del volume interverranno Antonio Maccanico, presidente dell’Associazione Civita; Rinaldo Petrignani, presidente di Boeing International Corporation e Gianfranco Imperatori, segretario generale dell’Associazione Civita; i curatori Paolo Galluzzi, direttore dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze e Pietro Antonio Valentino, professore di Economia Pubblica all’Università La Sapienza di Roma; Stefano Torda, Capo Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, della presidenza del Consiglio dei Ministri; Alberto Tripi, presidente di Confindustria Sit; Massimo Negri, direttore di European Museum Forum. Concluderà l’incontro Sandro Bondi, ministro per i Beni e le Attività Culturali.

-------------- Va in pensione la rivista carteace,e migliora il filo diretto con i contribuenti sul web. L'Agenzia delle Entrate congeda la rivista cartacea e sceglie il web. E' stato presentato ufficialmente il nuovo FiscoOggi, giornale online con aggiornamenti in tempo reale. Rinnovata nella grafica e arricchita nei contenuti, la rivista ambisce a diventare un punto di riferimentotanto per i contribuenti come per gli operatori del settore con in più la possibilità di dialogare con la redazione. Il nuovo giornale si articola in otto aree tematiche - «Attualità», «Normativa e prassi», «Giurisprudenza», «Accertamento», «Dati e statistiche», «Analisi e commenti», «Dalle regioni» e «Dal mondo»), alle quali vanno aggiunte le numerose rubriche e gli strumenti di utilità.

Tra i punti di forza la sezione «Dati e statistiche», destinata a raccogliere tutti i numeri del Fisco e quindi a diventare una banca dati ricca e aggiornata a disposizione dei lettori, e  «A portata di mouse», finestra aperta sul fisco telematico, sui servizi disponibili via web e sulle modalità per utilizzarli.

La scelta internettiana punta anche al risparmio: il progetto è stato interamente realizzato con risorse interne all’amministrazione e i costi per il servizio di hosting sono stati ridotti a un quarto. Un risultato reso possibile anche grazie alla scelta di affidare a un dipendente dell’Agenzia, un ingegnere informatico, le attività di realizzazione, gestione e manutenzione evolutiva del sito e di utilizzare un software open source per il content management system.


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AGGIORNAMENTI 26 NOVEMBRE 2008
-------------Il colosso informatico americano Ibm lavorerà ad un progetto per sviluppare connessioni Internet sfruttando i cavi dell’elettricità. La società ha ricevuto l’incarico da alcune cooperative di aree rurali degli Stati Uniti, e il piano è un segnale che questa tecnologia di comunicazione sembra finalmente essere matura. Ibm ha firmato un contratto con International Broadband Electric Communications, una società di Huntsville, Alabama, per installare una rete di connessione a banda larga a 13 cooperative in sette stati. Il contratto iniziale è per 9,6 milioni di dollari, ma Ibm prevede di aumentare di parecchio il suo giro d’affari tramite le circa 900 cooperative rurali degli Stati Uniti.

Il sistema funziona utilizzando linee elettriche standard per trasportare un segnale a frequenza radio attraverso il campo magnetico che circonda i cavi. Il segnale viene amplificato continuamente da piccoli ripetitori disseminati lungo le linee.

Quando un cliente richiederà il servizio gli verrà inviato un modem speciale da infilare nella stessa presa della corrente dove è attaccato il computer. L’abbonamento minimo costa 29,95 dollari al mese.

Le società del settore utility hanno da tempo visto il Web come una via da intraprendere, ma fino a tempi recenti la tecnologia era troppo lenta e costosa per competere con le connessioni telefoniche, lo standard del settore. Inoltre le aree rurali rappresentano un’opportunità, visto che includono 30 milioni di abitazioni negli Stati Uniti che non sono ancora dotate di accesso a Internet a banda larga.

Notiamo  che questo tipo di applicazione non è nuovo e già da tempo era in sperimentazione.
----------------Condividere sul web informazioni che riguardano gli eventi espositivi della Capitale, avendo la possibilità di scaricare foto e video e visite virtuali ai musei di Roma. Da oggi sarà possibile grazie ad un progetto nato dalla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche Culturali e la sovrintendenza ai Beni Culturali del comune di Roma, insieme a Zètema Progetto Cultura e Fondazione Valore Italia.

Dopo «Google: il futuro di Roma Antica. In viaggio nel tempo con le nuove tecnologie», presentato pochi giorni fa in Campidoglio, la citta di Roma prosegue il suo percorso nel vasto universo delle tecnologie e della realtà virtuale, inaugurando su Second Life la mostra «The Big Bang», ospitata al Museo Bilotti fino al 19 ottobre. L’approdo al mondo virtuale tridimensionale multi-utente online (inventato nel 2003 dalla società americana Linden Lab) è solo l’ultima tappa di un’iniziativa partita a settembre con l’apertura del blog.museiincomuneroma.it, nato per diffondere le attività dei musei comunali anche tra gli utenti delle community di internet.

Grande interesse anche al Sud per la recente inaugurazione a Ercolano del Museo Archeologico Virtuale tutto dedicato agli scavi e ai ritrovamenti d’Ercolano, non solo web ma anche un luigo dove i turisti possono avere accesso e consultare sullo schermo informazioni  su reperti appena visitati.
Ovviamente è ovvio che la stampa  italiana, che è concentrata unicamente su Roma e Milano faccia delle facili attribuzioni e tiri l’acqua al suo mulino, come è successo di recente, dove è stato assegnato al Colosseo il primo posto in classifica come fra i più cliccati sulla rete. Strano diciamo noi, e non solo per campanilismo, ma abbiamo delle riserve sull’attendibilità della classifica diramata da Nathan a Londra, se il dato sicuramente non riferito al web, riporta che Pompei è il sito museale e/o archeologico più visitato d’Italia e parliamo di visite non virtuali.
----------E stato lanciato il 29 ottobre scorso dal centro di Xichang, nella regione sudoccidentale della Cina, il satellite venezuelano Simón Bolívar. Il satellite, costruito in Cina con un investimento di circa 480 milioni di dollari, avrà 2 basi di controllo ubicate nelle località venezuelane di Luepa, nello Stato Bolívar, e di El Sobrero, nello Stato Guárico.

Il satellite, con un segnale su 1.300 mergahertz, avrà una vita utile di 15 anni e opererà in un'orbita geostazionaria ceduta dall'Uruguay al Venezuela, che in cambio potrà utilizzare -esclusivamente per lo sviluppo di progetti governativi- il 10% della sua capacità operativa. Il satellite, che sarà gestito dalla Compagnia Anonima Nazionale Telefonica del Venezuela (CANTV, statale), fornirà servizi radio, TV e trasmissione dati su tre bande di frequenza con una copertura su Centro America, Caraibi e quasi tutta l'America del Sud, eccetto le aree meridionali del Cile e Argentina. Il satellite consentirà l'abbattimento dei costi di connessione e favorirà lo sviluppo sociale e culturale del Paese, attraverso la realizzazione di progetti di telemedicina sociale e di teleistruzione pubblica indirizzati prevalentemente alle 10 popolazioni indigene che vivono nelle aree remote del Paese, cominciando al momento con la comunità Waraos del Delta dell'Orinoco.


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AGGIORNAMENTI 19 NOVEMBRE 2008

-----------La tradizione dei discorsi del sabato dalla Casa Bianca continua per radio, ma sbarca anche su YouTube. Il cambiamento promesso da Barack Obama passa anche attraverso le nuove tecnologie, a costo di rivoluzionare tradizioni consolidate come il discorso radiofonico del sabato. Che adesso sbarca su YoutTube, come annunciato dallo staff del presidente eletto, che dalla scorsa settimana ha iniziato l'appuntamento settimanale usando lo spazio riservato ai democratici. Ora, oltre alla tradizionale messa in onda radiofonica, vi sarà un video del discorso disponibile sul sito di video sharing ed anche sul sito della squadra di transizione, all'indirizzo www.change.gov. Una novità che continuerà quando, dopo il prossimo gennaio, Obama parlerà il sabato da presidente in carica, ed il video sarà disponibile sul sito della Casa Bianca. «Questo è uno dei tanti modi in cui il presidente eletto comunicherà direttamente con gli americani e renderà la Casa Bianca ed il processo politico più trasparente» hanno detto dalla sua squadra di transizione.

------------- E dall’altra parte dell’Oceano le cose non cambiano, e la politica continua a usare vecchi e nuovi mezzi, avevamo annunciato la nascita della TV di Veltroni e a sorpresa nasce anche quella di D’Alema, i due leaders della sinistra si contendono elettori anche a rischio della spaccatura. Ed è sempre questo stato il motivo del disastro italiano si da quando dai socialisti nacque il partito comunista per poi procedere in sempre più piccoli frazionamenti, ciò che farebbe quasi intendere a una mano oscura, che da dietro le quinte lavora per la spaccatura della sinistra italiana. Ora la contesa è sul satellite, infatti, le loro tv la Youdem veltroniana, varata già da qualche settimana, è sul canale 813 della piattaforma Sky, e la Red Tv dalemiana al canale 890.

Il direttore Claudio Caprara chiarisce: "Noi non faremo una tv di partito, cercheremo invece di raccontare la politica ad un'area più vasta. Obiettivamente giochiamo campionati diversi".

Una sfida che aguzzerà la competizione, visto che comunque i  due leaders già sono comparsi rispettivamente su entrambi i canali e porbabilemte se ne vedranno di belle.

-------------Accordo a Bruxelles sulla riduzione delle tariffe della telefonia mobile che scenderanno del 10% nel 2011 per arrivare alla piena simmetria tra tutti gli operatori nel 2012. Lo hanno annunciato  a Bruxelles la commissaria responsabile delle telecomunicazioni, Viviane Reding e il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, sottolineando il «forte rapporto tra Roma e Bruxelles nel perseguire gli stessi obiettivi».

«Accolgo con favore la rapida e chiara risposta fornita dal regolatore italiano alla nostra lettera di lunedì. Se gli impegni saranno pienamente attuati, sarà un importante passo nella giusta direzione», ha affermato Reding sottolineando che l’impegno d i Agcom può diventare un «buon esempio di cooperazione costruttiva tra regolatori nazionali e Commissione nell’interesse dei consumatori».

Reding si è detta quindi «particolarmente soddisfatta per la ferma volontà di Agcom di sviluppare entro il 2010 un modello di costi» che segua le indicazioni in materia fornite da Bruxelles. A questo punto, avverte ancora Reding, «la Commissione si attende che Agcom onori questi importanti impegni e monitorerà da vicino la loro attuazione».  Bruxelles ha chiesto in una lettera all’Autorithy di rivedere la sua proposta sulle tariffe di terminazione per Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G Italia, considerandola non in linea con gli standard Ue.

 

IN APPENDICE: A Bruxelles, Calabrò si è impegnato su cinque punti fondamentali: sviluppare ed adottare entro il 2010 un modello di costi che sia in sintonia con le ri chieste Ue; affermare la piena simmetria delle tariffe di terminazione entro il 2012; ridurre i prezzi del 2011 da 5,9 eurocent per minuto (come previsto nella proposta iniziale di Agcom) a 5,3 eurocent per i primi tre operatori (Telecom Italia, Vodafone, Wind) e da 7,0 a 6,3 eurocent per H3G.

Ma non è tutto. Il presidente di Agcom ha anche promesso di raggiungere nel 2012 la «piena simmetria con l’Ue», attestando le tariffe italiane al livello di 4,5 eurocent per minuto e di rivedere nel 2010 i prezzi applicabili per il periodo 2011-2012 sulla base delle raccomandazioni Ue.

Rispetto alle ultime proposte di Agcom, ha spiegato Calabrò al termine dell’incontro con la Reding, «la situazione è cambiata. Abbiamo dato le frequenze di 900 Mhz a tutti, il servizio è molto più efficiente, anche per gli operatori minori. Alla luce di tutto questo, abbiamo ritenuto di ritoccare questo percorso in discesa».

 

-------------La compagnia assicurativa Lloyd's ha deciso di affidare le stime di rischio di alluvioni ed inondazioni dei terreni coperti dal rischio assicurativo ad un innovativo e servizio di valutazione della probabilità di eventi di allagamento, che consentirà agli agenti di ottenere in tempo reale, attraverso il Web, una prospettiva sulle future possibilità che disastri del genere avvengano nelle proprietà assicurate situate in Inghilterra e Galles.

Infoterra è una Azienda che fornisce una grande varietà di informazioni sul globo terrestre, raccolte attraverso rilevazioni aeree o spaziali, a scopo di sicurezza, protezione ambientale, sviluppo.È dislocata nel Regno Unito, Germania, Spagna, Francia e Ungheria, ed è proprietà di Astrium, il consorzio europeo di applicazioni spaziali. Infoterra detiene, fra l'altro, i diritti esclusivi per lo sfruttamento commerciale delle immagini ad alta risoluzione del satellite TerraSAR-X. I risultati delle proiezioni probabilistiche su eventi disastrosi vengono tradotti in informazioni e valutazioni finanziarie.


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AGGIORNAMENTO 12 NOVEMBRE 2008

---------- La Banca d’Italia lancia l'allarme e individua tre ordini di motivi alla base della difficoltà del Belpaese: culturali, orografici e strategici. Il ritardo della banda larga, sottolinea uno studio di via Nazionale, è forte «sia per quanto concerne il tasso di penetrazione sia per l’ampiezza media effettiva della banda erogata».  In particolare, alla fine del 2007 l’Italia contava su 10 milioni 122 mila connessioni a banda larga, quarta in Europa dietro a Germania, Regno Unito e Francia. Numeri che sembrano «confortanti» ma che cambiano drasticamente se si guarda al livello di penetrazione, che nel nostro Paese è al 17,2%, inferiore alla media della Ue.  27 pari al 20%, e a quello dei principali Paesi, vale a dire Spagna (18%), Germania (23,8%), Francia (24,6%) e Regno Unito (25,8%). Al primo posto della graduatoria figura la Danimarca con il 35,1%, seguita da Olanda (34,8%) e Islanda (32,2%). Nella classifica Ocse, l’Italia è appena ventunesima. Tra il secondo trimestre del 2002 e lo stesso periodo del 2007, il tasso di penetrazione è cresciuto di 14,9 punti percentuali, 3,6 punti in meno rispetto a quanto hanno fatto i Paesi della Ue. Tra luglio 2006 e luglio 2007 l’aumento è stato di soli 2,8 punti, contro i 5,8 della Germania e i 4,3 della Francia, allineata alla media della Ue.

L’analisi della Banca d’Italia punta il dito innanzitutto contro la scarsa alfabetizzazione informatica degli italiani. La penetrazione dei computer nelle famiglie è pari al 48% contro una media Ue del 64%. Le famiglie in cui almeno un componente accede a internet sono passate tra il 2006 al 2007 dal 35,6 al 38,8%, con una punta positiva oltre il 41% al Nord e una negativa del 18% nelle Isole.

Esiste poi un problema di conformazione del territorio nazionale: più della metà della superficie italiana è costituita da aree rurali o semi-rurali, isolate e poco popolate, spesso prive delle infrastrutture necessarie alla diffusione della banda larga e poco appetibili economicamente per gli operatori. Allineati ai più grandi mercati della Ue appaiono invece i prezzi: quello medio per Mbitps trasmesso è di 4,6 dollari, mentre la velocità di download è 13 Mbitps. Si tratta di valori molto lontani da quelli Giappone e Corea, superiori a quelli di Germania e Spagna, ma inferiori a quelli della Francia. La distanza più ampia si ha in realtà per le tariffe minime per le quali l’Italia, con 27,75 dollari al mese, è il terzo Paese più caro, superata soltanto da Norvegia e Corea e ben lontana da Francia (20,7 dollari), Usa (15), Danimarca (9,3) e Olanda (9,2).

Secondo la Banca d’Italia, tuttavia, «ancor prima che sui prezzi, il problema della scarsa pressione concorrenziale nel mercato della banda larga ha risvolti negativi sullo sviluppo di nuove tecnologie e sugli investimenti in infrastrutture all’avanguardia». E in particolare, osserva lo studio, «il perdurare finora di una posizione di monopolio sull’ultimo miglio da parte di Telecom Italia e la conseguente difficoltà da parte» degli altri operatori, «di rendersi competitivi sul mercato, ha rallentato l’investimento in reti di nuova generazione».

La ricerca promuove «la recente presentazione da parte di Telecom dell’offerta di riferimento per la fornitura del servizio bitstream su rame e fibra ottica, a un prezzo fissato sulla base di un meccanismo che riflette il costo effettivo del servizio intermedio più una quota di rendimento adeguato fissata dall’Autorità». Secondo Bankitalia, «può costituire un utile strumento per l’ingresso di altri operatori. Occorre tuttavia», conclude lo studio, «un controllo stringente da parte dell’Agcom sulle applicazioni dell’offerta di riferimento per i servizi bitstream da parte di Telecom Italia al fine di garantire l’effettivo orientamento al costo dei prezzi praticati agli operatori concorrenti».

----------------Felpa hi-tech ausilio contro l'ictus

Partito a livello sperimentale nel 2003 all’interno del progetto "My Heart" per la riabilitazione di pazienti cardiopatici, l’utilizzo di tessuti intelligenti in medicina è oggi diventato una realtà nella terapia di alcuni pazienti colpiti da ictus.

«È stato sperimentato - continua la Pistarini - che l’adozione di tecnologia innovativa basata sulla realtà virtuale nella terapia riabilitativa per pazienti cerebrolesi o colpiti da ictus produce un forte miglioramento di qualità ed efficacia dei trattamenti specifici, soprattutto nella neuroriabilitazione motoria. Le nuove tecnologie di tele-riabilitazione, infatti, consentono oggi di raggiungere dei traguardi fino a qualche anno fa impensabili e di integrarsi all’attività dei terapisti, ottimizzandone i risultati. Al momento - conclude l’esperta - questo sistema è operativo solo presso l’Unità di Neuroriabilitazione, ma confidiamo di poter presto vedere questa tecnologia utilizzata anche a domicilio, per consentire di lavorare anche con i pazienti che sono già stati dimessi».


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AGGIORNAMENTO 5 NOVEMBRE 2008

-------------La societa' Eutelsat ha annunciato un accordo con Numeo Sa, che garantira' l'espansione in Francia della rete di distribuzione di Tooway, il servizio Internet in banda larga via satellite agli utenti che risiedono in aree non servite dall'Adsl.

Numeo e' un'azienda specializzata nel fornire connettivita' in zone rurali, in tecnologia Wi Fi e Wi Max. Appoggiandosi localmente alle reti pubbliche, Numeo gia' proponeva connessioni in 30 dipartimenti francesi e ora amplia il portafoglio di offerte con la messa in commercio di Tooway, lanciato subito sul mercato a costi molto bassi. Internet a banda larga via satellite era stata lanciata alcui anni fa proprio da una società italiana ma ebbbe alcune difficoltà di commercializzazione forse troppo in anticipo sui tempi.

----------- E a proposito di satellite, Il sorpasso tra la tv satellitare e quella via cavo potrebbe avvenire in Italia nel 2010. A dirlo è un'indagine di It Media Consulting, presentata durante la trasmissione "Il Grande Talk" di Sat2000. Il mercato sarebbe attualmente così diviso: 34% Rai, 32% Mediaset, 30% Sky. Ma nel 2010 è prevista una ulteriore crescita di Sky  al 32%, lasciando le contendenti con un 31% a testa.

----------Google sta valutando la possibilità di abbandonare il progetto di una joint venture pubblicitaria con Yahoo!. Come riferisce il Wall Street Journal, le restrizioni poste dalla commissione Antitrust statunitnse avrebbero rallentato il perfezionamento dell’accordo, che consentirebbe a Google di vendere pubblicità per alcuni degli spazi online di Yahoo!, ma le trattative ancora in corso con gli enti regolatori della concorrenza fanno dubitare circa il raggiungimento della joint venture e le compagnie potrebbero annunciare l'interruzione della loro collaborazione. Per Yahoo! si tratterebbe di un brutto colpo poichè vedrebbe sfumare 450 milioni di dollari l'anno, a pochi mesi dal naufragio del merger da 47,5 miliardi di dollari con Microsoft.

------------Dopo due anni di negoziazioni, The Authors Guild, la Association of American Publishers (Aap) e Google hanno annunciato  di aver raggiunto uno storico accordo da 125 milioni di dollari, che consentirà di rendere accessibili online in Usa milioni di libri e altri testi protetti da copyright e appartenenti a raccolte di diverse tra le principali biblioteche americane che aderiscono a Google Ricerca Libri.

L’accordo, che risolverebbe una class action intentata da The Authors Guild e una causa avviata separatamente da cinque grandi editori in rappresentanza di AAP, è soggetto ad approvazione da parte della U.S. District Court per il Southern District of New York.

L’intesa amplia in modo rilevante l’accesso alle opere mediante Google Ricerca Libri. L’accordo riconosce i diritti e gli interessi dei titolari di diritto d’autore e fornisce loro strumenti efficienti per controllare le modalità di accesso online alla loro proprietà intellettuale, ricevendo compensi dalla possibilità per gli utenti di accedere online ai loro lavori. Sarà maggiore l’accesso a libri non più stampati e la visibilità per milioni di opere non più reperibili sugli scaffali, consentendo ai lettori americani di cercarle sul web e di visualizzarne una preview online, nonchè opzioni aggiuntive per l’acquisto di libri protetti dal diritto d’autore.

Ancora: possibilità per le istituzioni di sottoscrivere per l’accesso online a milioni di libri, accesso gratuito dalle biblioteche americane, compensi per autori ed editori e controllo dell’accesso alle loro opere. Un Book Rights Registry no-profit appositamente creato terrà traccia dei titolari dei diritti, raccogliendo e gestendo informazioni accurate sugli stessi e consentendo loro di richiedere l’inclusione o l’esclusione dal progetto.

Google effettuerà uno stanziamento di 125 milioni di dollari utilizzati per la costituzione del Book Rights Registry, per la risoluzione delle vertenze esistenti e la copertura delle spese legali. L’accordo è risolutivo della class action Authors Guild contro Google, intentata il 20 settembre 2005 da The Authors Guild e alcuni autori, e della causa intentata il 19 ottobre 2005 da cinque editori membri della Association of American Publishers (AAP): McGraw-Hill Companies, Pearson Education, Penguin Group, entrambe parte di Pearson, John Wiley & Sons e Simon & Schuster, parte di CBS corporation.

Queste cause contestavano il progetto di Google di digitalizzare, rendere ricercabili e visualizzare brani di libri protetti da copyright e di condividere le copie digitali con le biblioteche senza esplicito permesso dei titolari dei diritti d’autore. Chiunque sia titolare di diritto d’autore Usa può registrare le proprie opere nel Book Rights Registry e ricevere un compenso derivato dalle sottoscrizioni delle istituzioni, dalle vendite di libri, dal fatturato advertising e da altri possibili modelli di fatturato, compresi pagamenti in contanti se l’opera è già stata digitalizzata.

------------- L'Agenzia spaziale europea posticipa il lancio della missione sul pianeta rosso. Mancano i soldi dopo che i costi sono raddoppiati. Marte dovrà aspettare. L'Europa ha deciso di rimandare il lancio di ExoMars, la missione europea alla scoperta del pianeta rosso. Ora la data in programma è il gennaio 2016. Originariamente era stato previsto il novembre 2013, ma la lievitazione dei costi a più di 1,2 miliardi di euro dai 650 milioni iniziali ha fatto cambiare idea ai vertici della missione. La decisione verrà presa ufficialmente a fine novembre dai ministri competenti degli stati membri, ma la decisione, a sentire Franco Bonacina, portavoce dell'Esa, l'Agenzia spaziale europea, era già nell'aria da un po'. La data di rinvio, fissata nel 2016, è la prima utile, secondo Bonacina, per avere "le condizioni giuste sul pianeta".

L'Unione europea inoltre si aspetta che i costi della missione siano in parte condivisi con Stati Uniti e Russia. La Nasa ha infatti già assicurato aiuti nei collegamenti via satellite.

La missione, una volta decollata, impiegherà circa nove o dieci mesi, secondo i calcoli dell'Esa, a coprire i 5,5 milioni di chilometri che separano la Terra da Marte. Una volta entrata in orbita manderà una sonda sulla supfferficie del pianeta, per scoprire se effettivamente ci sono forme di vita. Un primo lancio, tentato dalla stessa Esa, nel 2003 era infatti fallito.



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AGGIORNAMENTO 29.10.08

-------------Già fissato in calendario l’appuntamento per il prossimo SAT Expo Europe 2009 - Protagonista lo Spazio. Alla Nuova Fiera di Roma tre giorni 19, 20 e 21 Marzo dedicati allo stato dell'arte sulle applicazioni spaziali italiane ma anche a livello mondiale strategicamente necessarie per il nostro futuro.

Sarà SAT Expo Europe la Piazza Affari per gli incontri e i contatti con i rappresentanti istituzionali ed economici dei Paesi del Mediterraneo e balcanici dei mercati aerospaziale e delle tlc avanzate.

Nei prossimi anni è prevista la conclusione di tre grandi progetti di infrastruttura spaziale: il Sistema Galileo (2013), la Costellazione Cosmo Sky-Med (2009) e la rete satellitare in Banda KA (2010). Tre date che apriranno lo scenario di nuove integrazioni, convergenze tra le applicazioni ed i servizi dallo spazio, i bisogni del mondo economico e culturale europeo e mediterraneo.

Le promesse sono quelle legate alla razionalizzazione della gestione della mobilità e della logistica dei trasporti (Galileo), delle situazioni di utilizzo dei velivoli UAV (Unmanned aerial vehicle), del dual-use per l'impiego civile ai fini della tutela ambientale e del monitoraggio territoriale a scopi preventivi e di sicurezza (Cosmo Sky-Med), delle nuove piattaforme di TLC avanzate e di Internet via satellite, per lo sviluppo di nuove possibilità trasmissive (HDTV e 3D) per il Broadcasting, e della connettività e della rete per il mondo del web.

A SAT Expo Europe convergeranno tutte queste direttrici, che provocheranno la realizzazione di una mappatura integrata tra i sistemi di terra e quelli dello spazio. Sistemi e applicazioni, che sarà possibile vedere e scoprire nei diversi settori dell'area espositiva della manifestazione, che rappresenterà l'intero ventaglio dei progetti realizzati e dei programmi di sviluppo avviati dai maggiori operatori, dalle Agenzie e organizzazioni spaziali, dalle istituzioni e associazioni di Tlc e Broadcast italiani ed europei.

La manifestazione sarà, per tre giorni, anche il fulcro di dibattiti, confronti e approfondimenti su quali opportunità di trasformazione e crescita si presentino per il mercato: Industria, P.A., Istituzioni locali, Broadcast, P.M.I.. Ma anche di una riflessione articolata sui nuovi assetti geopolitici internazionali, che la ricerca spaziale sta causando, e sull'apporto e i vantaggi che i sistemi infrastrutturali spaziali e satellitari possono dare a problemi urgenti come quello ambientale e climatico.
Un confronto, che vedrà coinvolti anche i protagonisti delle istituzioni e del mercato spaziale asiatico e americano e, soprattutto, gli attori di paesi e mercati emergenti, come quelli mediterranei e balcanici. "Paesi questi ultimi - dice Paolo Dalla Chiara, presidente di SAT Expo Europe - che vedono, nell'offerta delle applicazioni e servizi dell'industria aerospaziale italiana ed europea, l'opportunità per colmare il gap nel settore dei servizi e per annullare il limite penalizzante del digital divide.

Un momento concreto di incontro tra la domanda e l'offerta del mercato delle applicazioni e dei servizi dallo spazio, attraverso il coinvolgimento di numerose delegazioni straniere.

--------- Sky Italia: "Nessuna intenzione di investire sul DTT"

Sky, la Tv satellitare del magnate dei media Rupert Murdoch, in una nota ha fatto sapere di non aver intenzione di espandersi su digitale terrestre e ciò riguarda anche alcune restrizioni operate dalle leggi comunitarie.

La pay-Tv offre ai suoi clienti contenuti digitali: programmi, canali e servizi. Oggi l'offerta di Sky è disponibile prevalentemente attraverso il satellite. Se però ragioniamo sul lungo periodo, e relativamente al mercato nel suo complesso, è difficile oggi immaginare quale sarà in futuro la tecnologia più efficace per offrire contenuti digitali. Quello che è certo è che saranno i consumatori a scegliere quella che preferiscono. /fanno sapere dai vertici sky/. Alcune indiscrezioni trapelate  alla stampa, rivelavano una dichiarazione, subito smentita, che Sky era pronta a sbarcare a invadere prepotentemente  nuove tecnologie e piattaforme, compresa la Tv digitale terrestre,  perché la sua mission è quella di essere "una Tv a pagamento".

Rispondendo ad una domanda sulle limitazioni poste a Sky Italia dalla Commissione Europea, Sky ha ricordato che il gruppo "...in base a queste limitazioni non può operare un'offerta pay su digitale terrestre e che ovviamente continuerà ad attenersi ai suoi impegni con la Commissione Europea ".

Sky ha investito nel mercato italiano, solo lo scorso anno  oltre un miliardo e mezzo di euro. In realtà tante volte il gruppo italiano ha lamentato le forti restrizioni imposte dall'Antitrust Ue ai tempi della fusione tra Stream e Tele+. Ma fino a quando i vincoli non verranno meno, sarà molto difficile per la società fare investimenti diversificati.



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AGGIORNAMENTO 22.10.08

-------------A Bruxelles la Commissione europea, ha risposto con un netto "no"  alla richiesta del presidente Sarkozy di bocciare la posizione dell’Europarlamento contro un progetto di legge francese per la protezione della proprietà intellettuale su internet.

La nuova legge, che dovrebbe essere approvata entro l’anno, attribuirebbe all’authority di regolazione nazionale delle Tlc il potere di monitorare il traffico via internet e tagliare il collegamento alla rete di presunti ’piratì scoperti a scaricare abusivamente film, musica e qualunque altro contenuto coperto dal diritto d’autore.

Il 24 settembre scorso, nell’ambito del più generale ’pacchetto telecom’, il Parlamento europeo ha approvato una sorta di ’censura preventivà nei riguardi di questo progetto di legge, approvando a grandissima maggioranza (573 voti contro 74) l’emendamento 138 in cui si chiede ai regolatori nazionali di applicare il principio secondo il quale, salvo che in caso di minaccia per la pubblica sicurezza, «nessuna restrizione può essere imposta sui diritti e le libertà fondamentali degli utenti finali, senza la previa autorizzazione delle autorità giudiziarie, segnatamente in accordo con l’Art.11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue sulla libertà d’espressione e d’informazione».

L’Europarlamento considera che l’allacciamento a internet fa parte della libertà d’espressione, e non può essere negato solo per evitare atti di pirateria informatica.

Dopo una settimana di intense pressioni del governo francese su Bruxelles (con diverse telefonate di ministri e portavoce al commissario responsabile, Viviane Reding) il presidente Sarkozy  ha scritto direttamente al presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, chiedendogli di non sostenere l’emendamento 138 nel prosieguo dell’iter legislativo del ’Pacchetto tlc’.

-----------Nasce "Youdem.tv", la televisione del partito Democratico. Da inizio ottobre  è visibile su Internet e sul canale 813 di Sky ma, spiega Walter Veltroni nella conferenza stampa di presentazione nella sede del partito, «non è la riproposizione del modello generalista, non è una tv tradizionale, ma è una tv diversa. È aperta e orizzontale, aperta a chiunque voglia dare un contributo».

«Finora - prosegue il leader del Pd - in quattro giorni si sono iscritte 8mila persone. Contiamo di arrivare a 15mila per martedì. Ogni giorno arrivano 300 video da utenti che fanno parte della piattaforma multimediale».

"Youdem.tv",  sarà anche «uno strumento per fare opposizione». E, come spiega poi Paolo Gentiloni, «non farà sconti, mettendo in evidenza quelle contraddizioni che nelle televisioni - osserva - passano ormai in modo edulcorato”. Il palinsesto prevede rubriche fisse, spazi-intervista, reportage inviati dalla gente presente sul territorio, ma anche l’analisi dei siti web e dei telegiornali con tanto di «piccolo premio per il servizio più fazioso».  Al centro del palinsesto, dunque, argomenti politici e  news. Ci saranno notiziari ogni 20 minuti . Prossimi obiettivi, conclude Gentiloni, «una web radio, che partirà a novembre, ed una testata on line, su cui stiamo lavorando, da far partire entro la fine dell’anno e che dovrebbe diventare il quotidiano di riferimento del Pd visto che gli altri quotidiani della nostra area camminano egregiamente sulle loro gambe».

-------------- Radio Wave abbandona le frequenze (98.500 e 106.100) per sbarcare su Internet. Le «web-radio» - che aumentano in maniera esponenziale il contatto con gli ascoltatori - crescono in Italia del 150% l’anno, il doppio negli Usa. Il vantaggio? Si abbattono i costi delle frequenze. Lo svantaggio? Si perdono gli ascoltatori in auto. Per ora. Salvo utenti di Iphone e telefonia mobile in grado di fare streaming o download. Importante  ricordare che in  13 anni  Radio Wave ha fatto parte di un importante network nazionale, Popolare Network, offrendo anche un’informazione nazionale ed internazionale di alto livello. Questo rapporto, diventato un’amicizia, continuerà nella nuova forma web che l’unica emittente radiofonica aretina si appresta a prendere. Consapevoli del fatto che Internet offre grandi e nuove opportunità, continueremo a produrre contenuti di qualità per i nostri ascoltatori, con lo spirito e la passione che ci contraddistinguono fin dal lontano 1995, anno in cui Radio Wave emise il primo vagito».

«Tutto lo staff, la redazione e la direzione - conclude il comunicato - sono consapevoli del potenziale del web e considerano quest’evoluzione come un momento di partenza.


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AGGIORNAMENTO 15.10.2008

----------- Editoria, il cellulare fa da ponte tra carta e Web. Grande interesse e curiosità per la "nota elettronica", sperimentata dalla rivista Media Duemila: il mensile fondato e diretto da Giovanni Giovannini è il primo a proporre questo nuovo tipo di approfondimento, un codice che permette di fare da ponte tra la carta e il web attraverso un semplice telefonino.

Il software da installare sul cellulare si scarica dalla rete, poi basta puntare la fotocamera sulla Nota Elettronica e automaticamente viene visualizzato sullo schermo l’indirizzo Internet. Gli articoli correlati con la "nota elettronica" sono l’intervento del ministro Renato Brunetta, di Derrick de Kerckhove e la pagina dedicata all’elezione del nuovo presidente della Federazione italiana editori giornali Carlo Malinconico.

Il vecchio mondo analogico diventa così la base da cui partire per approfondimenti e informazioni online, in mobilità. Il telefonino è, e lo sarà sempre di più, il telecomando universale di ciascuno di noi.

-------------Partono i rimborsi per i bollini SIAE non dovuti. La Siae dovrà rimborsare un editore italiano della cifra di 1,2 milioni di euro per rinfonderlo di quanto versato tra il 2004 e il 2008 all'acquisto dei bollini da porre sui supporti allegati alle proprie riviste cartacee. Difesi come necessari per essere in regola e come utili strumenti anti-pirateria, i contrassegni non sono stati giudicati come dovuti dal Tribunale di Roma, che ha emesso un decreto ingiuntivo a carico di Siae. La stessa procedura per chiedere il rimborso dei bollini acquistati, sottolinea Punto Informatico che diffonde la notizia, potrebbe essere innescata da molti altri soggetti, perchè l'imposizione sul suolo italiano non è stata riconosciuta in sede europea. Susciatano non poche perplessità le leggi italiane in materia, considerato che una vera e propria lotta antipirateria è guerra persa. Le prime avvisaglie si ebbero alcuni anni fa presso varie copisterie nei pressi delle università napoletane accusate di violare le leggi sul copyright, si trattava in effetti di un uso e costume in vigore da almeno 20 anni che nessuno aveva mai pensato di denunciare. Adesso ad esempio vòcumprà e colured riescono ad addirittura ad anticipare i DVD di films come “Mammamia” dedicato agli Abba, prima che questo venga distribuitp nelle sale cinematografiche. Notiamo che questa nostra stessa direzione, aveva approntato la possibilità di commercializzare il nostro archivio sonoro, già forti di autorizzazione in Tribunale, partita IVA e iscrizione ROC, ma vi abbiamo rinunciato difronte all’obbligatorietà di una ennesima autorizzazione ovvero il bollino SIAE. E’ovvio dunque che le leggi italiane ostacolano e non incentivano l’imprenditorialità, e nel nostro caso quella giovanile.

-------------Nasce European Film Gateway, l'archivio online dei film storici europei

Settecentomila materiali, tra film, foto, documenti, manifesti, registrazioni audio. E’ l’immenso archivio di rarità legate al cinema europeo che dal 2010 sarà liberamente a disposizione di tutti sul sito dello European Film Gateway. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma eContentPlus e facente parte della più ampia rete di archivi culturali Europeana, è stato varato ufficialmente la scorsa settimana a Francoforte, con il coinvolgimento di una ventina di partner sparsi per il continente. Tra questi, l’Istituto Luce di Roma, il CNR-Isti di Pisa, la Eremo srl di Cupramontana (Ancona) e la Cineteca di Bologna. Andrea Meneghelli, curatore della collezione filmica della cineteca bolognese, rivela alcuni aspetti del neonato progetto. Saranno disponibili Film dei primi decenni della storia del cinema europeo, innanzitutto. In più, fotografie, manifesti, sceneggiature. La Cineteca di Bologna fornirà alcuni film  restaurati, risalenti all’inizio del Ventesimo secolo: film storici, documentari turistici dell’epoca, le comiche di Charlie Chaplin del periodo Keystone, che oggi sono di pubblico dominio. Inoltre, una ricchissima collezione di documentari sull’Italia, circa tremila, che raccontano il nostro paese dagli anni Quaranta ai Novanta.

I film appartengono rigorosamente a tre categorie: opere di pubblico dominio, opere di cui la Cineteca gestisce il copyright e opere “orfane”, cioè quelle di cui si è persa conoscenza sulla situazione dei diritti.

L’obiettivo è  quello di mostrare le opere al pubblico. La Commissione Europea aveva già varato un progetto legato agli archivi cinematografici, che però permetteva di condividere solo le informazioni relative al materiale. Si potevano cercare i dati sui film, ma non vedere i film stessi. European Film Gateway renderà disponibile a chiunque la visione in streaming, anche se le modalità devono essere ancora decise. C’è chi sostiene l’alta definizione e chi preferirebbe uno streaming di qualità più bassa: come tutte le realtà basate su un consorzio, ci vuole sempre un po’ di tempo per riuscire a mettere d’accordo tutti. Entro la metà del 2009 si punta a definire i formati standard delle opere e la tecnologia da utilizzare per la loro gestione online. I contenuti non saranno infatti archiviati su un unico server centralizzato, ma rimarranno sui server dei singoli partner. Ogni volta che riceverà la richiesta di un utente, il sito andrà a pescare dalla relativa cineteca. All’inizio del 2010 è previsto il lancio operativo del servizio.

Al momento la lista dei partner comprende una ventina di cineteche, associazioni e archivi di quattordici paesi (Italia, Francia, Portogallo, Germania, Olanda, Belgio, Danimarca, Lituania, Norvegia, Grecia, Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca), a cui potranno aggiungersi altri partners. L’obiettivo culturale del servizio appare evidente: la preservazione e la diffusione della memoria cinematografica europea.



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AGGIORNAMENTO 8.10.2008

-------------------------Smau, a metà ottobre torna il salone dell'Ict. Anche quest'anno lo Smau, il salone leader dell'Ict, sarà anche occasione di formazione per i professionisti del settore, per i manager delle aziende e per i funzionari delle pubbliche amministrazioni. Anche la 45esima edizione ruoterà, infatti, attorno alla filosofia centrata all'attenzione per gli addetti ai lavori a cui offrire convegni, workshop e incontri a cura di istituti universitari e società di consulenza. "Quest'anno intendiamo rivolgerci in particolar modo agli operatori che nei prossimi cinque anni vogliono sopravvivere o migliorare le proprie performance", ha detto Pierantonio Macola, amministratore delegato di Smau, che si terrà a FieraMilanoCity dal 15 al 18 ottobre.

Previsti a Smau 2008 oltre 200 incontri tra convegni, seminari e casi aziendali pratici. Registrandosi sul sito www.smau.it e inserendo le proprie aree di interesse, potranno costruirsi un percorso di visita personalizzato ancora prima dell'inizio dell'evento che quest'anno vedrà la presenza di 400 aziende.
"Le aziende e le pubbliche amministrazioni devono utilizzare più tecnologia ma utilizzarla bene. In quest'ottica diventa fondamentale conoscere ed essere informati su quanto sta avvenendo sul mercato, i trend e gli scenari", ha detto Macola durante la conferenza stampa di presentazione. Nei quattro giorni di Smau sono attesi oltre 50.000 visitatori, non pochi considerato l’apertura ai soli operatori del settore, ai quali verrà offerta una panoramica completa dello stato dell'arte del settore dell'Ict.

"Le aziende italiane capiscono l'importanza di investire nel settore dell'Information technology, anche se ci sono settori che investono di più e altri meno", ha spiegato Andrea Ardizzone, direttore di Assintel- Confcommercio. L'inaugurazione della Smau si aprirà con un incontro, organizzato dagli Osservatori Ict & Management della School of Management del Politecnico di Milano, finalizzato a presentare una panoramica sullo stato di adozione delle Ict da parte delle imprese italiane. Secondo l'Assintel Report 2008,  in Italia quest'anno il mercato dell'Information technology ha registrato una crescita del 2%, proseguendo il trend positivo dello scorso anno.

----------------Da questo mese parte il WiMax italiano. E' Linkem il primo operatore, tra le aziende aggiudicatarie delle licenze WiMax per l'Italia, ad annunciare l'avvio della commercializzazione del servizio più atteso dal mercato. Dopo il completamento dei test pilota, annunciati lo scorso giugno, Linkem è ora in grado di realizzare il sogno tecnologico di imprenditori, professionisti, studenti, e tutti coloro che prevedono di migliorare la qualità di lavoro, studio e tempo libero attraverso l'innovazione portata dal WiMax.

Si parte  con la copertura progressiva di Lombardia e Puglia: le prime aree in cui sarà offerto il servizio saranno le province di Bari e Brescia, ed entro la fine dell'anno la disponibilità del servizio sarà estesa anche alle province di Bergamo e Cremona, sino a raggiungere la maggior parte del territorio lombardo. Contemporaneamente si provvederà alla copertura di Veneto e Lazio. L'offerta WiMax di Linkem si chiama Max ed è articolata in tre profili: Max 20, Max 30, Max 45. Con il profilo Max 20 si naviga con velocità fino a 7Mb/s, senza limiti di tempo e di traffico, a 20 euro al mese. A 30 euro mensili è in più possibile chiamare tutti i numeri di rete fissa nazionale, senza scatto alla risposta e senza limiti di tempo. Con 45 euro mensili si hanno inoltre a disposizione 3 ore al mese di chiamate verso mobili, senza scatto alla risposta. Il tutto eliminando il costo del canone telefonico. Tutti i clienti Max, inoltre, navigano in Internet gratuitamente negli oltre 600 hotspot Wi-Fi Linkem dislocati in tutta Italia. Collegarsi alla rete WiMax di Linkem è semplice e veloce. Il cliente sceglie la tipologia di dispositivo, fornito da Linkem in comodato d'uso gratuito: la Max Box, un modem WiMax da tavolo a cui è possibile collegare il proprio PC e un comune apparecchio telefonico, o la Max Card, una PC Card per utilizzare i servizi dell'offerta Max in piena libertà con il proprio computer portatile. Il cliente può scegliere di ricevere uno solo o entrambi i dispositivi, ed è disponibile anche la Max Box Wi-Fi, dotata di router Wi-Fi.


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AGGIORNAMENTO DEL 1 OTTOBRE 2008
------------------------Per la prima volta in Italia, arriva la Digital Copy (Dc), la copia digitale che permette di trasferire in pochi minuti il film sul personal computer. Il debutto italiano è partito il 23 settembre con il film "21", diretto dal regista de "La rivincita delle bionde" Robert Luketic e vincitore del Premio Oscar. La "Digital Copy" è contenuta nel  disco della confezione  del film, distribuito da Sony Pictures Home Entertainment da sempre impegnata nel campo dell’innovazione. Secondo Sony la digital copy è una soluzione che può rappresentare davvero un’arma molto efficace contro la pirateria. La Digital Copy può essere trasferita sul pc una sola volta, dopo il primo trasferimento non potrà essere copiata o trasferita su un altro pc (nel caso si possedessero più di un pc è bene decidere prima su quale disco rigido trasferirla). Il trasferimento della Digital Copy sul pc si può effettuare entro e non oltre la data indicata sull’etichetta del dvd. Tra le applicazioni potenzialmente più interessanti della Copia Digitale vi sono  quelle relative al suo utilizzo sui dispositivi portatili. Aumenta così la versatilità di fruizione dei contenuti, senza però eliminare il supporto fisico. Così il mercato tradizionale recupera il target della iTunes generation: un altro risultato non da poco, se pensiamo alle difficoltà con cui oggi i giovani entrano in un locale di videonoleggio.

-----------------La Svezia e l'Olanda dispongono delle migliori connessioni internet d'Europa, grazie agli investimenti effettuati nella cablatura in fibra ottica e i miglioramenti della tecnologia delle televisioni via cavo. A stabilirlo è uno studio pubblicato  dall'università di Oxford e di Oviedo e sponsorizzato dal produttore di apparecchiature per reti informatiche Cisco Systems.  Lo studio è basato sulle rilevazioni effettuate attraverso il sito Speedtest.net, che fornisce agli utenti un'analisi sulla reale velocità della loro connessione.

Nel maggio scorso sono stati compiuti un totale di 8 milioni di test, e lo studio ha incrociato i dati relativi alla velocità delle attività di caricamento, scaricamento e latenza, che equivale al tempo che un pacchetto di dati impiega per viaggiare dalla sorgente al destinatario.  Sulla base di questa analisi, il rapporto ha poi assegnato a ciascun paese un punteggio che indica la qualità della banda larga offerta.

Secondo i ricercatori, diversi paesi industrializzati come la Gran Bretagna, l'Italia, la Spagna e l'Australia offrono servizi di connessione a banda larga troppo lenti per permettere un uso soddisfacente per alcune applicazioni di internet come lo streaming di filmati da YouTube.com, le chat video o i programmi di condivisione di file.

Il primo classificato è il Giappone. La vera sorpresa, però, sono paesi come la Lettonia, la Slovenia e la Lituania, che rientrano nei primi dieci paesi classificati.

Gli Stati Uniti e la Russia figurano al 16esimo e 17esimo posto nella lista dei paesi con le migliori connessioni.  La classifica dello studio è la seguente: 1. Giappone 2. Svezia 3. Olanda 4. Lettonia 5. Corea del Sud 6. Svizzera 7. Lituania 8. Danimarca 9. Germania 10. Slovenia.

-------------Notizie dai satelliti: Sospensione momentanea, della presenza sul satellite Hot Bird 13° del gruppo Magic Tv, ma ci sono anche rinunce…

Magic Tv, Sat 8 e Sat 9 almeno per ora non sono più presenti sui loro canali e naturalmente non operano neppure su Sky alle varie numerazioni che occupavano da parecchio tempo. Un fatto nuovo per Magic, e vedremo se il gruppo Editoriale Tv, potrà ritornare in onda sui suoi canali.

Fra le news ‘ positive’ invece, l’avvio (lento) delle trasmissioni, che sembrano ‘promettenti’ quanto a qualità, della già segnalata (in passato) High Life Tv e di Stravinci Tv, che però è solo l’evoluzione di quella che era Vip Tv: si tratta di invitare a giochi d’azzardo on line con apposite trasmissioni realizzate negli studi milanesi di Gay Tv, che infatti ridiffonde parte delle trasmissioni di intrattenimento di Stravinci. Stop anche alle trasmissioni di Poker Tv sul canale 840; al suo posto c’è la nuova In Tv, canale siciliano legato alla Pubbljmage di Giusy Randazzo e (parzialmente) anche a Play Tv. Sul canale 937 già di Arte & Arte Channel ora c’è Telelotto, canale monotematico di lottologia del gruppo Comunicazione Italia.

Non abbiamo finito con l’interruzione delle trasmissioni: l’ultima emittente a sospenderle, sempre salvo eventuale ripresa futura, è stata Italy & Italy (Sky 912), canale di televendite legato al gruppo di Lombardia 7. Stessa sorte infausta, dopo D’Annasat nei mesi scorsi, per Venere Tv, giovane canale di cartomanzia (più erotico notturno) sul canale 958. Incredibile ma vero, poi, nei giorni scorsi, New Television (879) ha smesso di ‘televendere’ per passare a trasmissioni culturali e di intrattenimento.

Laurenti Channel ha poi ceduto il suo canale su Sky (923) a Blu 3 (le solite foto inviate dal pubblico) della società Link. E sul canale 957 già di Blu 3 è invece preannunciato adesso l’arrivo di un ennesimo nuovo canale di ‘lusso, stile, moda ecc. ecc.’, Luxury Planet Over One. Da Sport Channel potrebbe poi nascere un secondo canale satellitare, Super Tennis.

Infine ecco, da poco, una Radio sarda (davvero un avvenimento) sul satellite, nientemeno che Radio Iglesias. Lasciando ad altra sede notizie di un certo rilievo (come l’arrivo di Telereporter al posto della Tv della Libertà o l’avvio di Sky Sport 24 sul canale 200), notiamo che Sky ha avviato da pochissimo un’offerta tutta nuova per il porno notturno, evidentemente assai importante per il gruppo (al di là delle dichiarazioni ufficiali), con l’offerta di due film hard su due canali adiacenti al posto di uno: si può ora fare zap su due film porno, passando da un canale all’altro, al prezzo di 10 euro. Il nostro consiglio è di guardarli insieme al vostro partner.

APPENDICE
----------------Il web non solo enorme e sconfinata enciclopedia universale ma sempre più la nostra televisione personale, dove possono essere recuperati contenuti apparsi via etere su varie piattaforme oppure dove è possibile contribuire con i propri contenuti autoprodotti e metterli a disposizione di un bacino di utenti globale. Con la nascita di una nuova figura: il "prosumer", senz’altro un brutto neologismo tecnologico che comunque rimanda al produttore-consumatore. La diffusione delle piattaforme User generated content (UGC) e il sempre maggior uso del video come canale di comunicazione sono i due tratti distintivi della rivoluzione digitale di questi ultimi anni.

A livello mondiale il numero di abbonati alla IPTV è stimato, per il 2009, in 53,7 milioni con un giro di affari previsto per la Web Tv di 38 miliardi di euro. Dati che escono dal 60mo Prix Italia in svolgimento a Cagliari, con un workshop mirato, titolo «Dal web 2.0 al broadcast 2.0: come la rivoluzione digitale sta cambiando i media tradizionali», moderato da Andrei Kolesnikov, direttore dello sviluppo dei media, di VimpelCom Group (Russia), e interventi di Christy Carpenter, direttore generale di The Paley Center Media Council (Stati Uniti); James Abee, direttore della programmazione internazionale e dei progetti speciali CurrentTv (Stati Uniti); Massimo Mallardo, responsabile del coordinamento gestionale direzione Rai Nuovi Media; Nicoletta Iacobacci, responsabile dell’Eurovision Tv Interactive EBU/UER (Svizzera); Joerg Sadrozinski, capo redattore di ARD (Germania).

Emerge che il quadro italiano presenta differenze marcate rispetto a Paesi come Inghilterra, Francia, Germania e Stati Uniti a causa della minore presenza di utenti con un collegamento in banda larga. Un’altra questione di vitale importanza, soprattutto per i network pubblici - che hanno responsabilità maggiori nei confronti degli utenti e della società - riguarda il ruolo del giornalista come info-mediatore nell’era del "citizen journalism" e dell’informazione dei blog.

Infatti l’evoluzione tecnologica in atto fa sì che ogni cittadino può trasformarsi in operatore dell’informazione, con il vantaggio della democratizzazione e della disponibilità immediata della notizia, ma anche con risvolti negativi quali la possibilità di by-passare le fonti ufficiali. Viene fuori inoltre che il giornalista nell’era del web 2.0 dovrà comunque continuare ad assolvere la funzione di "filtro", ma in un contesto e con un orizzonte più ampio mediando tra le varie fonti di provenienza della notizia.

Ultimo ma non meno importante il problema della pirateria collegato allo sfruttamento dei diritti e alla successiva ripartizione dei compensi ai legittimi titolari dell’opera spesso immessa illegalmente sulle piattaforme User generated content. Emerge però il pericolo che la ’overdosè di dati circolanti nella rete possa bloccare la connettività mondiale di internet, e alcuni esperti di infrastrutture telematiche già quasi prefigurano la fine di internet nel giro di pochi anni.


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AGGIORNAMENTO DEL 24 SETTEMBRE 2008

----------In un convegno a Montecitorio, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha presentato lo scorso 16 settembre,  il “Terzo Rapporto sul Mercato dei Contenuti Digitali in Italia”, realizzato in partnership con il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie e con la collaborazione scientifica di NetConsulting.  

Al convegno hanno partecipato il ministro Brunetta che ha aperto i lavori, e i massimi rappresentanti del settore, fra cui relatore d’eccezione, Aldo Grasso ordinario di Storia della Televisione, il presidente di Vodafone Italia Guindani, Gaffuri di RAI NET e della Sky Scrosati.
I dati più rilevanti che emergono nel Rapporto:
· Il valore del mercato nel 2007: è stato di 5,157 miliardi (+21%)

· L’area dei contenuti video vale il 61,5% dei contenuti a pagamento

· Boom nella pubblicità (+47,5%)

Altro elemento energicamente richiesto al governo dagli industriali,  che occorre portare l’IVA al 4% per coloro che operano nel settore.
In apertura dei lavori del Convegno Alberto Tripi, Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ha dichiarato: “La crescita di questo mercato conferma la vitalità di un settore che contribuisce in modo determinante allo sviluppo dell’economia e della società della conoscenza. Le imprese sono consapevoli che l’offerta sempre più pervasiva dei servizi a valore aggiunto e delle tecnologie deve puntare sulla qualità dei contenuti. E’ questa la strada – ha concluso Tripi – per ottenere un vantaggio competitivo ed evitare i rischi di saturazione che nel tempo possono generare disaffezione”.
Forte rilievo inoltre durante il convegno, a quelli che vengono considerati i “digital right”, dove si chiede ad esempio una modifica della legge sui diritti d’autore.

APPENDICE tutti gli elementi del rapporto e il comunicato di confindustria:
-------------L'Italia è al 25esimo posto nell'indice globale di competitività It del 2008 elaborato dall'Economist, in ulteriore peggioramento rispetto al 23esimo posto dell'anno scorso. La "classifica" delle economie che offrono all'Information technology un ambiente di sviluppo più favorevole, descritta in un rapporto //"How technology sectors grow: benchmarking It industry competitiveness 2008"//, commissionato all'Eiu dalla Business Software Alliance, l'organizzazione internazionale che raggruppa aziende informatiche come Apple e Microsoft e che si occupa di promozione della cultura informatica e di lotta alla pirateria. Secondo lo studio, nella classifica -- che vede al primo posto gli Usa -- l'Italia è 25esima, ben dietro altri paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna.

Per quanto riguarda l'ambiente economico complessivo, il Belpaese, come nel 2007, si piazza 36esimo a livello globale. "Le riforme introdotte dai primi anni 90 in poi hanno ridotto i rischi operativi, ma si tratta di misure non strutturali e diluite, e permangono aree di debolezza come l'efficacia governativa, il funzionamento del mercato del lavoro, l'incertezza legale e normativa e la mancanza di competitività nei servizi", denuncia il rapporto.

In Italia ogni 100 abitanti, spiega The Economist, ci sono 37 computer, 18 connessioni a banda larga e 54 connessioni alla rete, ben al di sotto degli standard europei. Anche il commercio elettronico è  poco sviluppato, secondo lo studio.

Quanto al capitale umano, l'Italia è 17esima, due posizioni più avanti rispetto al 2007. Sono 700.000, secondo lo studio, i lavoratori del comparto IT, un numero molto basso se rapportato alla popolazione.

Per ricerca e sviluppo, il governo ha speso 55 dollari ogni 100 persone -- troppo poco, secondo lo studio -- piazzandosi così settimi per spesa in Europa e 24esimi nel mondo.

Quanto al quadro normativo di riferimento, nonostante il livello di protezione della proprietà intellettuale sia buono, il tasso di pirateria e contraffazione è tra i più alti dell'Europa occidentale.

Tra le economie europee, buon posizionamento per Regno Unito (67,2 punti), Svezia (66) e Danimarca (65,2) -- tutti paesi che secondo il rapporto hanno un ambiente economico aperto, infrastrutture ben sviluppate e una forte protezione della proprietà intellettuale -- rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto. ////

////Seguono, dal sesto al 24esimo posto, Canada, Australia, Corea del Sud, Singapore, Olanda, Svizzera, Giappone, Finlandia, Norvegia. Irlanda, Israele, Nuova Zelanda, Austria, Germania, Francia, Hong Kong, Belgio, Spagna ed Estonia.///

------------------Proprio mentre è in corso il Premio Italia, Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha raggiunto un accordo con Sky per l'acquisto dei diritti in chiaro delle Olimpiadi invernali del 2010 ed estive del 2012. In cambio sarebbe stata decisa la cessione a Sky dei diritti pay per i Mondiali di calcio del 2010 e 2014 con una cifra di oltre 170 milioni di euro. Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, che da Cagliari si era augurato il buon esito della trattativa, ha confermato la sua posizione precisando che, per quanto riguarda i Mondiali di calcio, “la Rai potrà trasmettere gli highlights già mezz'ora dopo la conclusione di ogni partita e non più dopo le 23”, come era avvenuto per Germania 2006». Intanto si profila la prossima sospiratissima elezione di Leoluca Orlando alla presidenza della Commissione di Vigilanza. Ma il Centro - Destra per questa ‘via libera’ che arriverà (se arriverà) dopo tanto ostruzionismo, chiedere qualcosa, forse la velocissima elezione di una nuovo Cda Rai a maggioranza di Centro - Destra e poi dei nuovi vertici Rai.



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APPENDICE tutti gli elementi del rapporto Confindustria:

IL MERCATO DEI CONTENUTI DIGITALI: TENDENZE E VALORE

Gli ultimi due anni, e il 2007 in modo particolare, sono stati caratterizzati da un forte fermento nel mondo della digitalizzazione dei contenuti e da una progressiva transizione dei consumatori da un ruolo passivo, che per anni ha caratterizzato il mercato dell’entertainment, ad un ruolo proattivo, capace di guidare l’offerta verso lo sviluppo di nuovi servizi e di nuovi contenuti e indirizzare le linee evolutive del mercato.

È cresciuto il tempo dedicato al web da parte degli utenti. Nel 2007 le ore trascorse su Internet sono aumentate di circa il 20%, arrivando a superare le 5 ore la settimana e quasi 22 ore al mese.

Ciò ha contribuito a portare il mercato dei contenuti digitali in Italia nel 2007 alla quota di 5,157 miliardi di euro (pari al 20% dei ricavi complessivi dei settori che compongono il SIC, il Sistema Integrato delle Comunicazioni). La crescita complessiva nel 2007 è risultata pari al 21% ed anche per il prossimo biennio (2008-2009) si prevedono crescite vicine al 20%, fino ad un totale stimato in 7,340 miliardi di euro nel 2009.

La componente più rilevante del mercato (parliamo dell’80%) continua ad essere rappresentata dai Contenuti a pagamento, per un valore pari a 4,137 miliardi di euro.

Analizzando i contenuti a pagamento, la componente Video emerge come il mercato principale con un valore pari a 2,544 miliardi di euro (esclusa la raccolta pubblicitaria), con un’incidenza pari al 61,5% del mercato di questa categoria e del 49% sull’intero mercato dei contenuti digitali.

Il fenomeno più importante che si è registrato è, tuttavia, la crescita della Pubblicità, che ha messo a segno un incremento della raccolta, nel 2007, del 47,5% rispetto all’anno precedente (894,7 milioni di euro). Le previsioni per i prossimi anni sono di una crescita altrettanto consistente che permetterà alla raccolta pubblicitaria sulle reti digitali di raggiungere e superare, nel 2009, la soglia di 1,5 miliardi di euro.

Nonostante la crescita degli investimenti pubblicitari nelle nuove reti digitali sottenda ad una maggiore disponibilità di contenuti gratuiti, in realtà gli operatori del settore, sulla spinta dell’affermarsi nel web 2.0 di un nuovo tipo di consumatore che è a sua volta produttore di contenuti gratuiti (il “prosumer”), si stanno orientando sempre più verso un mix di contenuti che va sotto il nome di offerta freemium (in cui alla disponibilità di contenuti gratuiti finanziati dalla pubblicità si affiancano una serie di contenuti e servizi a valore aggiunto per i quali viene richiesto un pagamento), che sembra caratterizzare il modello di business prevalente nell’era digitale.

Il mercato del Public Content – contraddistinto dagli investimenti delle Pubbliche Amministrazioni nei contenuti digitali (turismo e beni culturali soprattutto) - vale 125 Milioni di euro, ed è quello che le evidenzia dinamiche più contenute, con una crescita dell’8,2% nel 2007.

I PRINCIPALI DRIVER DI SVILUPPO DEL MERCATO e-CONTENT

Le potenzialità di crescita del mercato e-Content sono legate ad una pluralità di driver che possono agevolarne lo sviluppo e consentire l’effettiva realizzazione delle previsioni relative alle dinamiche del prossimo biennio, e sono essenzialmente quattro: le Infrastrutture, la Regolamentazione, l’Offerta, la Domanda.

Tra i fattori abilitanti per lo sviluppo di tutti i segmenti del mercato e-Content ci sono:

· la diffusione dei PC connessi in banda larga, sia nelle famiglie che presso le microimprese (professionisti, commercianti e artigiani);

· la realizzazione al 2012 dello “switch off” della televisione digitale terrestre;

· la diffusione di reti di nuova generazione (NGN);

· una maggiore disponibilità di device che consentano di migliorare la “customer experience”.

LE PROPOSTE PER LO SVILUPPO DEI CONTENUTI DIGITALI

Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici ritiene necessario un insieme articolato e coordinato di iniziative, un vero e proprio “Piano nazionale per obiettivi ICT”, che porti alla digitalizzazione dei rapporti tra i cittadini, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni. In particolare:

Per le Imprese: occorre sostenere l’innovazione ICT a sostegno dell’internazionalizzazione nei settori maturi del Made in Italy ed estendere il Programma Industria 2015 ad un 6° Progetto di Innovazione Industriale, dedicato esclusivamente allo sviluppo di servizi e applicazioni ICT.

Per le Famiglie: occorre sviluppare le competenze ICT, dando priorità alla popolazione in età scolare, rafforzando e/o rendendo obbligatori gli insegnamenti delle discipline tecniche informatiche e dei servizi internet, integrando le stesse discipline anche nei programmi didattici dei corsi scolastici ordinari. È importante superare il digital divide attraverso la detassazione delle spese sostenute in particolare dalle fasce più deboli della popolazione.

Per Pubbliche Amministrazioni centrali e locali: con priorità nei campi della sanità, della scuola e dei servizi transazionali con i cittadini, occorre procedere alla completa informatizzazione dei processi di front office e di back office, in modo da realizzare la completa digitalizzazione delle pratiche amministrative e consentire l’erogazione esclusivamente on-line di servizi e contenuti, senza l’utilizzo di moduli cartacei e senza la necessità di spostamenti fisici da parte degli utenti. Saranno altresì importanti per lo sviluppo del mercato e-Content iniziative di carattere normativo a sostegno della disponibilità on-line delle banche dati informative pubbliche, che devono poter essere rese disponibili al mercato e all’utente finale.

I “DIGITAL RIGHTS”

Non è più rinviabile la questione di alcuni nodi irrisolti che frenano lo sviluppo del mercato dei contenuti digitali sin dalla sua nascita, e che riguardano maggiormente gli attori che si concentrano nelle fasi a monte della catena del valore. Uno di questi è la molteplicità degli standard per la gestione dei “digital rights” oggi presenti sul mercato, che ne impediscono l’effettiva interoperabilità e ostacolano, pertanto, la libera circolazione dei contenuti. In questo senso potrebbe essere utile ripartire dal “Patto di Sanremo”, siglato nel 2005 da una cinquantina tra Associazioni di categoria ed Aziende, a cui non è stato dato seguito. Si rende altresì necessaria una revisione della normativa sul diritto d’autore (a partire dalla legge 633/41), dando delega al Governo per la predisposizione di un “Codice per il diritto d’autore” che razionalizzi ed aggiorni tutta la normativa in materia.

IVA AGEVOLATA

Tra le politiche non più differibili c’è quella dell’armonizzazione dell’IVA agevolata al 4% dai contenuti editoriali tradizionali a quelli “liquidi”, usufruiti on-line (su cui grava attualmente l’imposta classica del 19%). Si tratta di una norma che inciderebbe poco sulle entrate tributarie, e che darebbe, contemporaneamente, un segnale forte e un incentivo pratico agli operatori per aumentare la loro offerta di e-Content.


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AGGIORNAMENTO DEL 17.9.08

------ Nasce "Codice Internet". Un progetto per divulgare internet e la cultura di Rete in Italia: oltre un anno di eventi, spettacoli, performance nelle piazze e nei teatri per diffondere le opportunità del Web a cittadini e aziende.

Se oltre la metà degli italiani ancora non va in Internet allora Internet va dagli italiani. Questo il punto di partenza di Codice Internet, il primo progetto con una dimensione culturale per divulgare la Rete al grande pubblico, che è partito  l'8 settembre a Milano all'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele.

Codice Internet attraverserà tutto il territorio nazionale per promuovere l'utilizzo del Web, diffondere la cultura digitale tra le persone, sensibilizzare istituzioni, aziende e media per contribuire a colmare il “digital divide” del nostro Paese.

Sono previsti eventi, spettacoli, momenti di discussione e confronto, coinvolgenti e divulgativi, che si svolgeranno principalmente nelle piazze e nei teatri delle città italiane fino agli ultimi mesi del 2009, quando sarà organizzata a Milano la "Internet Week", un vero e proprio Festival di Internet, il primo di questo tipo in Italia.

Il sito www.codiceinternet.it coordinerà l'attività di tutto il movimento, aggiornando sulle iniziative, documentando gli eventi e lanciando di volta in volta le campagne del progetto.

----------- Genova è stata scelta per ospitare il corso 2008 di specializzazione in politica e diritto delle attività spaziali organizzato dall'European Center for Space Law, e cioé il centro di studio dell'Agenzia Spaziale Europea. Al corso, che è iniziato il primo settembre parteciperanno 36 studenti, scelti tra tutti i migliori laureati dei Paesi aderenti all'Esa (Agenzia Spaziale Europea). La candidatura della Facoltà di Scienze Politiche genovese, come riferisce l'Università degli studi di Genova, è stata preferita dai vertici parigini dell'Agenzia Spaziale a quella di altre università europee ed extraeuropee di massimo prestigio. Il corso dell'ECSL porterà a Genova, come docenti, oltre ai vertici dell'Agenzia Spaziale Europea, i maggiori specialisti mondiali della materia, di provenienza sia europea che extraeuropea e statunitense.

--------------- Arriva il postino telematico: con il palmare, bollettini e raccomandate si potranno pagare da casa. Oltre ai servizi di telefonia mobile virtuale e di pagamento elettronico, il portfolio dei servizi di Poste Italiane si allarga per portare l'ufficio postale a casa dei clienti. Poste Italiane, già operatore mobile virtuale grazie a un accordo con Vodafone definito nell'aprile 2007, allarga la sfera dei servizi `telematici', mettendo a disposizione dei portalettere un palmare, che permetterà di offrire agli utenti una vasta gamma di servizi postali e finanziari a domicilio. Il servizio è stato già sperimentato da 130 postini romani che diventeranno 11mila entro l'anno, dispiegati in tutte le regioni italiane.

Poste Italiane offre da novembre 2007 una serie di servizi di mPayment che permettono, tra le altre cose, di trasferire denaro da e verso carte prepagate Postepay, effettuare la ricarica del proprio cellulare prelevando l'importo dalla Postepay, verificare il saldo e gli ultimi movimenti del proprio conto BancoPosta o della propria Postepay.

Il postino digitale, secondo l'amministratore delegato Massimo Sarmi, rivoluzionerà il concetto di servizi postali, contribuendo a "migliorare ulteriormente l'organizzazione interna e soprattutto il servizio offerto al cliente", che potrà, ad esempio, seguire l'iter di un oggetto spedito fino a destinazione ed effettuare diverse operazioni senza paura delle file allo sportello.

Si potranno, ad esempio, pagare bollettini di conto corrente, ricaricare il telefonino o inviare Raccomandate, utilizzando il contante, la carta Postepay, il Postamat o le carte di credito e ricevere direttamente la ricevuta, dal momento che il palmare in dotazione ai portalettere sarà collegato a una piccola stampante.

Immediato sarà poi l'inserimento nel database delle informazioni relative all'avvenuta o alla mancata consegna dell'invio di Raccomandate, Assicurate e atti giudiziari. Cosa che prima avveniva soltanto alla fine del giro giornaliero di consegna della posta. Inoltre, se il destinatario di un invio per il quale è prevista la consegna con firma non dovesse trovarsi in casa, il portalettere potrà compilare e stampare la cartolina gialla dal palmare evitando qualsiasi rischio legato alla trascrizione a mano.


APPENDICE:

----------Ifa, l'intrattenimento consola dall'incertezza economica

BERLINO, I produttori di elettronica da consumo si stanno preparando a un rallentamento della crescita nella seconda metà di quest'anno e nel 2009, ma puntano sull'intrattenimento domestico visti i tempi economicamente difficili e i budget limitati.

"Quando la gente non ha molti soldi, taglia sulle grosse spese e compra cose che migliorino un po' la propria vita, come l'elettronica da consumo", ha detto la co-fondatrice di TomTom Corinne Vigreux. L'imprenditrice ha aggiunto di aspettarsi che la sua compagnia, che produce navigatori satellitari, non verrà intaccata dal rallentamento dell'economia in Europa e negli Stati Uniti, anche si i commercianti al dettaglio sono stati "molto cauti" negli ordini fatti in vista delle feste natalizie.

Produttori di dispositivi elettronici di tutto il mondo sono giunti questa settimana a Berlino per mostrare i loro prodotti alla fiera dell'elettronica Ifa, che si tiene nella capitale tedesca dal 29 agosto al 3 settembre. Molte compagnie contano sul salone per ottenere nuovi ordini in vista delle festività, ma sono preoccupati che il cupo quadro macroeconomico pesi sui consumatori.

"Il mercato in generale nel 2008 non sta andando molto bene, e in Europa ancora peggio", ha detto l'Ad e presidente di Lg Digital Display Shin Ik Kang, aggiungendo che il rallentamento dell'economia mondiale, l'innalzamento dei prezzi del petrolio e la crisi dei subprime hanno fatto la loro parte. Le vendite al dettaglio nella zona euro hanno registrato il maggior calo annuale di sempre a giugno.

Secondo Kang il mercato tv in Europa sarà piatto quest'anno e ha riscontrato una certa riluttanza da parte dei commercianti a fare ordinativi da maggio. Lg prevede tuttavia di vendere bene anche in Europa. "Notiamo che la gente è più sensibile alle offerte promozionali ma non abbiamo visto i consumatori rivolgersi a marchi di inferiore qualità", ha detto il presidente della sezione europea di Lg Digital Display Chi Eun Lee, aggiungendo che in vista della stagione di shopping natalizio si aspetta un inasprimento della competitività tra produttori di televisori, specialmente tra grandi aziende come Sony e Samsung, i due leader sul mercato degli schermi tv Lcd.  Il produttore di elettronica giapponese Toshiba - che vende anche televisori Lcd - ha detto che le aziende non dovrebbero sacrificare i propri margini di profitto anche se l'euro indebolito rallenta in Europa la crescita nel settore. Secondo Alan Thompson, vice presidente esecutivo della sezione computer di Toshiba in Europa, Medio Oriente e Africa, i dettaglianti stanno affrontando le pressioni del rallentamento dell'economia ed è difficile prevedere dove i consumatori taglieranno le proprie spese.

Anche l'AD di Sony, Howard Stringer, ha detto che è arduo dire in anticipo quali effetti la recessione economica può produrre sui consumi, ma ha dichiarato di aspettarsi che il mercato dell'elettronica rallenterà nella seconda metà dell'anno pur prevedendo una crescita a due cifre nel settore delle tv nel 2008.

"Non abbiamo ancora notato un impatto sulle spese dei consumatori", ha detto Stringer, aggiungendo che le persone spesso cercano consolazione nell'intrattenimento durante i periodi di incertezza economica, citando come esempio la popolarità del cinema durante le grande depressione degli anni 30. Stringer ha detto che i prodotti di home entertainment come televisori e lettori dvd Blu-ray stanno vendendo bene. "Vedo i prezzi dei dispositivi Blu-ray scendere sempre di più prima di Natale", ha detto

--------Inarrestabile pedofilia online:denunciati 30mila siti

Oltre 30.000 siti Internet a contenuto pedo-pornografico denunciati da Telefono Arcobaleno nei primi otto mesi del 2008, con un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2007, che già presentava un dato record. In media l’Organizzazione, da dodici anni in prima linea nel contrasto internazionale della pedofilia on line, ha segnalato 3.790 siti al mese, 875 siti alla settimana, 125 siti al giorno. Con punte che hanno sfiorato i 5.000 siti in un mese e superato i 300 in un giorno.

«Solo nel mese di agosto - dichiara il Presidente Giovanni Arena- Telefono Arcobaleno ha presentato 4.125 denunce in tutto il mondo, qualcosa è cambiato nella particolare geografia dei siti pedofili: al di sotto della prima posizione, nella quale si conferma ancora una volta la Germania, si colloca la Cina, vera e propria novità nello scenario della pedofilia on line, segno che la massiccia presenza internazionale in quel Paese, in occasione dello svolgimento dei Giochi Olimpici, ha imposto l’apertura delle maglie della censura della rete Internet».

«Nulla purtroppo è cambiato -sottolinea Giovanni Arena- sul fronte del pedo-business, che pare una macchina inarrestabile e che si conferma come l’unico settore della new economy che non ha minimamente risentito della crisi e anzi procede con tassi di sviluppo da capogiro. Sistematica è la qualificazione e la differenziazione dell’offerta, continua è l’immissione nel mercato di nuovi visi e nuovi corpi, massiva è l’utilizzazione di ogni possibile risorsa di promozione diretta e indiretta realizzando piani di marketing da far invidia alle più blasonate multinazionali. Ormai la promozione pedofila si dissimula in ogni modo possibile e ha contaminato moltissime comunità, gruppi e bacheche nate magari per scopi e con contenuti del tutto estranei alla pedofilia».

Sono questi alcuni dei dati, tutti formalmente documentati, che emergono dal report mensile presentato oggi dall’Osservatorio Internazionale sulla pedofilia on line di Telefono Arcobaleno, dati che invitano ad una riflessione attenta sull’evoluzione continua della pedofilia in Internet e sul ruolo che ciascun soggetto (legislatore, istituzioni, polizie, provider, ong) è chiamato a svolgere per porre sotto controllo questo fenomeno, con particolare attenzione a evitare ritardi, latenze, omissioni, indecisioni, inerzie, i cui costi per le bambine e i bambini coinvolti sono ancora tanto alti da risultare realmente incalcolabili.

Il report di Telefono Arcobaleno riguarda esclusivamente i siti con espliciti contenuti e materiali pedofili e pedo-pornografici che sono segnalati a Interpol e Polizie nazionali, secondo le rispettive competenze, e sono resi immediatamente disponibili all’Autorità giudiziaria italiana e al Nit (Nucleo Investigativo Telematico), che ha accesso al database delle segnalazioni di Telefono Arcobaleno.



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AGGIORNAMENTO DEL 10.9.08

----------------A inizio mese la Sony ha lanciato  nel Regno Unito il Sony Reader, per la lettura dei libri elettronici,  diretto concorrente di Kindle di Amazon. Il dispositivo subito ribattezzato l’IPOD dei libri, è stato venduto finora solo negli Stati Uniti e in Canada. Non viene commercializzato in Giappone, dove questa tecnologia non ha mai sfondato in quanto gli amanti dei libri digitali preferiscono servirsi come lettore del telefono cellulare. O dove probabilmente considerato l’alfabeto giapponese fatto di ideogrammi, vede ancora scarse applicazioni pratiche.

Il Reader permette di immagazzinare fino a 160 romanzi, per un totale di quasi 7.000 pagine. Viene venduto nel Regno Unito, il primo Paese europeo nel quale viene commercializzato, a circa 245 euro e per gestire la libreria digitale ha bisogno di un collegamento con un pc con sistema operativo Windows.

Il mercato dei libri elettronici, che stenta da sempre a decollare, è stato scosso lo scorso anno dall'apparizione di Kindle, prodotto dal gigante americano delle vendite online, che al contrario di altri e-book reader non ha bisogno di un computer per caricare e scaricare i libri, perchè può collegarsi direttamente ad Internet via Wi-Fi.

---------------Neanche Google Chrome, messia della nuova generazione di browser basato sul modello di Firefox, è perfetto. Piace tantissimo perchè è (o dovrebbe essere) veloce, semplice, lineare, e perchè contiene (forse) tutte le potenzialità per superare l'annoso dominio di Microsoft: ma non è invulnerabile nè riservato, anche se non è immediato accorgersene.

Il primo bug lo ha scoperto un ricercatore israeliano esperto di web security, Aviv Raff. In una demo esplicativa diffusa ormai in tutta la rete, Raff mostra come sia facile un eventuale attacco silente al computer dell'utente del browser: nel kit di base utilizzato da Chrome, infatti, è possibile inserire un bug Java di recente creazione, che facendo apparire sul desktop icone civetta fasulle apre la strada a virus e malware.

Suscitano inoltre perplessità le possibilità di aggiornamento del software in automatico, ovvero via web, senza il consenso dell’utente, cosa che sarebbe contro la privacy.

Due punti deboli, che verranno sicuramente presi in considerazione dalla Microsoft che si prepara al lancio del nuovo browser Explorer 8, soprannominato “in privato”.

Piovono ovviamente già i commenti, spesso positivi su Chrome, considerato più veloce, anche se alcuni ritengono troppo vicino al Fire Fox, a cui si ispira, soprattutto per la somiglianza nel filtraggio del web.    

---------Un grande database musicale per ascoltare in tempo reale gli ultimi successi sul proprio telefonino, e creare la propria compilation. È il servizio "Comes with music", lanciato da Nokia nel Regno Unito, che offre un anno di accesso illimitato al catalogo del Nokia music store e la possibilità di memorizzare tutti i brani scaricati.

«Crediamo che "Comes With Music" - spiega Tero Ojanper, vice presidente executive e responsabile di Nokia entertainment and communities - trasformerà il modo in cui le persone ascoltano la musica. Grazie all’accesso illimitato per un anno, sarà possibile ascoltare i propri artisti preferiti o esplorare nuovi generi senza dover acquistare singole tracce o interi album».

L'industria musicale in difficoltà sta cercando di trovare il modo di riprendersi dal crollo delle vendite di cd, mentre il mercato della musica in digitale ha totalizzato poco meno di 3 miliardi di dollari nel 2007.

Nokia ha detto di aver venduto nel primo quadrimestre del 2008 oltre 4 milioni di unità dei modelli 5310 e 5610, e 146 milioni di cellulari abilitati a servizi musicali lo scorso anno. Se ognuno di essi fosse stato venduto con il pacchetto "Comes with Music" incluso con una spesa aggiuntiva di 20 dollari, il servizio sarebbe diventato il più profittevole dell'intero mercato nel settore.

------------E infine una notizia di colore. Giunto alla sua 69° edizione, il concorso di Miss Italia riovolge la sua attenzione non soltanto alla salute e alla bellezza ma anche alle nuove tecnologie. È nata, infatti, la web tv www.missitaliachannel.tv. Fino al 14 settembre, alle ore 19, Raffaello Zanieri e Valeria Altobelli, Miss Televolto Le Fablier Lazio 2007, conducono «TG Miss»con la regia di Luigi Fioravanti.

Quindici minuti «live», suddivisi in tre spazi. Prima un reportage sulle attività nei giorni del concorso, poi un’intervista a un ospite, sempre diverso, coinvolto nella manifestazione ed infine la rubrica «La Voce di Salso» con contributi video e audio dei turisti, cittadini e commercianti della località termale, protagonista della rassegna di bellezza.

Le repliche andranno in onda, ogni giorno fino alle ore 21, per poi lasciare spazio alla diretta degli spettacoli in Piazza del Popolo o delle serate di Raiuno. Tutte le immagini in onda sulle nuova web tv vengono, inoltre, proiettate su due maxi-schermi posizionati nelle piazze delle Terme Berzieri e delle Terme Baistrocchi.


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RADIOMAGAZINE ESTATE 2008

Ovvero il meglio (o il peggio) delle interviste realizzate durante il periodo invernale e negli anni passati. Durante il periodo vacanziero il servizio di notizie è temporaneamente sospeso.
La redazione augura buone ferie a tutti.

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AGGIORNAMENTO 30.7.2008

-----------------Le colpe dei figli ricadono sui genitori, almeno di coloro che - scoraggiati dal prezzo ufficiale di vendita - scaricano musica e film illegalmente: in base a un accordo firmato dai sei principali provider britannici il collegamento internet verrà sottoposto a sorveglianza e la velocità di trasmissione ridotta. Come riferisce il quotidiano britannico The Times, si tratta della prima iniziativa del genere nel mondo, dopo che l’industria musicale ha protestato per una perdita stimata nell’arco dei prossimi cinque anni pari a circa 1,5 miliardi di euro: in cambio, il governo ha abbandonato la proposta di disconnettere i collegamenti dei «pirati» (misura che avrebbe danneggiato anche i provider).

L’accordo riguarda soltanto le misure dissuasorie: le sanzioni per chi continua - e su grande scala - a scaricare file dovranno essere oggetto di un’ulteriore intesa - altrimenti dovrà essere il governo a decidere con una legge ad hoc. Da notare che ad accertare i download illegali sarà la Società degli Autori, monitorando i siti web e ottenendo l’indirizzo IP dei colpevoli: questo sarà trasmesso ai provider che identificheranno l’abbonato e provvederanno a informarlo dell’infrazione.

----------Una ricerca sui siti di e-banking americani offre risultati inquietanti per i consumatori

Le rapine in banca sempre di più non prevedono pistole e passamontagna ma internet e computer. Lo afferma una ricerca dell’università del Michigan, secondo cui il 75% dei siti web degli istituti di credito ha almeno un ’bucò attraverso cui è possibile rubare informazioni e soldi. I ricercatori, che presenteranno i risultati  durante un simposio sulla sicurezza informatica, hanno analizzato 214 siti web di istituzioni finanziarie americane dedicati al cosiddetto ’home banking’, cioè alla possibilità di effettuare operazioni da casa.

Tre siti su quattro hanno riportato almeno un grosso errore di progettazione che li rende vulnerabili agli attacchi esterni. «Siamo stati sorpresi di quanto estesi fossero i problemi - spiega Akul Prakash, che ha coordinato lo studio - anche se gli utilizzatori sono particolarmente attenti ci sono banche che rendono impossibile effettuare le operazioni da casa in maniera sicura». Fra i principali errori riscontrati ci sono il posizionare i box dove introdurre login e password in pagine non sicure, cosa che avviene nel 47% dei casi, ma anche mettere nelle stesse pagine le informazioni del contatto, dai dati anagrafici a quelli del conto in banca, che possono così essere carpite facilmente. Quasi una banca su tre inoltre invia informazioni delicate via mail senza adottare nessun sistema di sicurezza. Tutti questi errori, afferma la ricerca, sono alla base di una crescita enorme delle ’rapine on-linè: negli Usa le intrusioni nei siti bancari sono aumentate del 150% fra il primo e il secondo quadrimestre del 2007, con una perdita solo nei secondi quattro mesi di 16 milioni di dollari.

---------Il Codex Sinaiticus è in rete a cura dell'Università di Lipsia in Germania, che ha annunciato che la prima parte del Codex Sinaiticus, il manoscritto considerato la Bibbia più antica ancora esistente, sarà consultabile in Internet.

La prestigiosa università tedesca sarà la responsabile del processo di digitalizzazione delle pergamene della Bibbia del Sinai, trascritte in lingua greca nella prima metà del quarto secolo dopo Cristo in Egitto. Le pergamene sono ripartite tra il monastero di Santa Caterina sul Sinai in Egitto, la Biblioteca Russa di San Pietroburgo in Russia, la British Library di Londra e la biblioteca di Lipsia. La versione digitalizzata consultabile sul web sarà composta da un centinaio di fogli, : tutti i 43 di Lipsia e 67 almeno di quelli di Londra. Per la versione completa del testo, bisognerà invece aspettare il 2009, quando tutte le circa 390 pagine del manoscritto saranno disponibili in Internet. Sui fogli di pergamena del Codex Sinaiticus, grandi 38 per 34,5 centimetri è riportata circa la metà del Vecchio Testamento, alcuni testi considerati apocrifi ma a esso collegati e l’intero Nuovo Testamento, insieme con due testi dei primi tempi dell’era cristiana, che ora non compaiono più nelle bibbie moderne. Si ritiene che altre 330 pagine, la parte mancante del Vecchio Testamento, facessero parte del codice, ma ora sono scomparse.

L’Università di Lipsia ha anche annunciato che sono previste due edizioni cartacee: una completamente testuale e l’altra in facsimile del manoscritto.

----------Grazie a internet, i pellegrini di tutto il mondo possono ora prenotare in anticipo il posto per partecipare alle udienze o alle cerimonie di Benedetto XVI in Vaticano. Tra le cerimonie incluse nel programma, figurano le udienze del mercoledì e le messe presiedute in Piazza San Pietro o nella Basilica vaticana. Per l’Angelus della domenica e dei giorni festivi non è necessaria la prenotazione. Si tratta di un nuovo servizio offerto dalla Prefettura della Casa Pontificia, il cui prefetto è l’arcivescovo statunitense James Harvey.

Sulla pagina web è possibile scaricare il documento che permette di richiedere i biglietti d’ingresso agli incontri con il Papa, che sono sempre gratuiti. Il documento deve essere poi inviato per fax al numero indicato. I biglietti riservati potranno essere ritirati presso l’Ufficio situato internamente al Portone di Bronzo (colonnato di destra di Piazza San Pietro), spiega la prefettura. Il servizio può essere consultato nella sezione «Prefettura della Casa Pontificia» (in basso a destra) sulla pagina principale (www.vatican.va) dopo la selezione della propria lingua.



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AGGIORNAMENTO 23 LUGLIO 2008

------------In Italia per la prima volta,  il più importante appuntamento mondiale dell’informatica, il World Computer Congress, giunto alla sua ventesima edizione e promosso da IFIP, la Federazione internazionale delle associazioni e delle comunità dell’informatica di 60 paesi, rappresentata in Italia da AICA, con il patrocinio  delle Istituzioni italiane e Europee, la partnership di Telecom Italia e il sostegno delle aziende del settore. L’evento avrà luogo dal 7 al 10 settembre prossimi al Centro Congressi della Fiera di Milano. Sarà un’occasione unica di dibattito e aggiornamento non solo sui temi più appassionanti della ricerca, ma anche sullo stato, l’impatto e le prospettive dell’ICT nel business, nel lavoro, nello sport e nella vita di tutti i giorni. Al confronto fra  ricercatori e studiosi di tutto il mondo, si affiancheranno sessioni a tema che permetteranno ai più autorevoli esponenti delle Istituzioni e del mondo del lavoro e dell’impresa di presentare testimonianze, progetti ed esperienze al più ampio pubblico: dagli stessi ricercatori a educatori, divulgatori, operatori dei media e semplici appassionati.

Il programma annunciato è ricchissimo: fra le iniziative in evidenza il convegno di apertura “ Globalization in the Digital Scenario”, dedicato al ruolo  tecnologie ICT nella crescente  integrazione dell’economia mondiale e il convegno di chiusura  “Towards an Inclusive Information Society” per il più ampio dibattito sui  temi dell’e-inclusion.

Previste  tredici  sessioni scientifiche  sui temi di punta, come la sicurezza, l’intelligenza artificiale, l’informatica per il gioco e l’apprendimento, le nuove architetture dei sistemi, l’interazione uomo-macchina. Altre sedici sessioni tematiche sulle sinergie tra istituzioni, mondo scientifico e imprese nell’uso delle tecnologie ICT.
----------------Una delle principali preoccupazioni degli ingegneri informatici migliorare il trasferimento dati da un punto all’altro. L’Australia propone addirittura di centuplicare l’attuale velocità. Infatti un team dell’università di Sydney con  a capo il fisico Ben Eggleton ha presentato un sistema che promette di rendere il trasferimento dati sulle tradizionali fibre ottiche cento volte più veloce di quello attuale.

Le fibre ottiche richiedono che l’informazione a un certo punto venga processata da componenti elettroniche, passando attraverso a una conversione da segnale luminoso a segnale elettrico che fa da collo di bottiglia al sistema. Il nuovo chip, interamente ottico, permetterebbe di saltare del tutto questo passaggio. I primi esperimenti mostrano prestazioni di sessanta volte superiori rispetto a quelle riscontrabili sui network nazionali (640Gbs al secondo, contro 10 Gbs al secondo), ma Eggleton punta ancora più in alto, ipotizzando uno sfondamento della soglia del Terabit al secondo.

Il nuovo chip, né più né meno che un pezzo di vetro graffiato, necessita però di ancora qualche anno per la sua commercializzazione, ma non dovrebbe essere difficile da proporre.

------------------Cosa cambierà nella filiera produttiva e distributiva del libro nel nuovo scenario della riproducibilità digitale, del commercio elettronico online e dell’ ebook? Il libro cartaceo sta avvicinandosi alla fine ? O cambierà solamente il suo ruolo ? E che fine faranno tutti gli altri media che basato il loro futuro sulla distribuzione cartacea ?

Si partirà da questi interrogativi per dipanarne altri ancora nel Bookcamp che si è tenuto qualche settimana fa a Rimini nella cornice di CastelSismondo. BookCamp èla prima non conferenza italiana, convocata via internet, libera e informale, dedicata al futuro del libro. L'evento è, come tutti i barcamp, caratterizzato dall’assenza del classico dualismo spettatori contro relatori: non c’è un pubblico passivo, ma tutti sono chiamati a partecipare, e tutti possono effettuare interventi e presentazioni.

Una quantità e qualità di partecipazione che è sintomo della consapevolezza che anche per il libro sono maturi i tempi della rivoluzione digitale, il cui impatto è paragonabile soltanto a quello che ebbe Gutenberg con l'invenzione della stampa.

Dal Bookcamp vuole partire una sfida lanciata al mercato italiano, purtroppo connotato ancora da una immaturità sul fronte delle nuove tecnologie: nel nostro paese nell’editoria non si fa ricerca e nelle case editrice si vive una divisione tra editoria cartacea e multimediale: da una parte gli informatici , dall'altra i redattori tradizionali.

Contro questi processi di rinnovamento gioca anche la resistenza culturale da parte degli editori tradizionali sulle nuove evoluzioni del copyright. Il tema della proprietà del contenuto immateriale sarà uno dei temi più scottanti del dibattito.

Altro tema scottante è quello dell'editoria scolastica, anche in funzione delle recenti disposizioni della finanziaria 2009 relative alla possibilità di fruire i libri scolastici nella doppia versione cartacea e digitale, e che vedrà confrontarsi gli editori specializzati tradizionali e piccoli editori multimediali.

In appendice

----------Parte con Elephant, il film di Gus Van Sant, Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2003 e vero e proprio cult dei giovani di tutto il mondo, la prima settimana di palinsesto di Rai4, la nuova tv del digitale terrestre free della Rai, che prende il via il 14 luglio, alle 21.00.

"Una rete per un pubblico giovane, che naviga su internet, sensibile alle suggestioni della moderna comunicazione", spiega Carlo Freccero, presidente di Raisat (indicata dalla Rai come factory di Rai4). "L'obiettivo - continua Freccero - sara' quello di trasformare, in alcuni casi, gli spettatori in autori, capaci di contribuire a creare alcuni dei programmi che andranno in onda con i materiali che propongono in rete. Il web sara', quindi, per Rai4 una fonte formidabile di raccolta. In questa fase di partenza, Rai4 si alimentera' soprattutto di serie americane cult, film e telefilm, cartoni animati, programmi musicali, oltre ai fuoricampo' di alcuni reality della generalista.

Una sorta di riscaldamento dei motori - conclude Carlo Freccero - in attesa di una programmazione piu' completa, che comprenda produzioni di canale, sia di fiction che di programmi".



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AGGIORNAMENTO 16 LUGLIO 2008

----------I libri non scompaiono ma  incontrano i nuovi mezzi di comunicazione.  E così nasce la nuova web tv www.bookchannel.it, un canale tematico dedicato ai libri,  su internet e alla portata di tutti, operatori del settore editoriale o navigatori del web interessati a curiosare tra i libri per uno svago di qualche minuto, tra vetrine sulle novità, incontri con autori, e così via.

Una televisione che si guarda sullo schermo del computer e che, al posto della pubblicità e del telegiornale manda in onda i booktrailers e Leggendario, la trasmissione tv sui libri e sul piacere di acquistarli, nata dall’esperienza degli autori della trasmissione di Sky 848 e per iniziativa della Fermento Film. Si tratta di una tv tematica che non parla di tutto a tutti ma che si rivolge solo a lettori appassionati e professionisti del mondo lavorativo interessati ai libri, andando incontro a un pubblico che chiede contenuti qualificati, aggiornamento, intrattenimento ad alto valore formativo.

Una televisione che utilizza contemporaneamente la trasmissione in streaming e la modalità on demand, affiancando alla programmazione tradizionale di una normale tv, offrendo quindi la possibilità di crearsi un palinsesto personalizzato. Questo perchè ogni anno solo in Italia si vendono circa 100 milioni di copie e si stampano sette nuovi titoli al giorno: narrativa, saggistica, editoria scolastica, per ragazzi, illustrata.

Negli ultimi anni sono nati i booktrailers, i libri on-line, gli audiolibri, gli e-book, è esplosa una sterminata produzione saggistica dedicata ai nuovi media, è fiorita una nuova letteratura ispirata ai linguaggi delle ultime tecnologie.

------------Finalmente una notizia fresca per questa estate torrida e che spero possa essere presa con spirito goliardico. Proprio in questi giorni la stampa si occupa di come i negozi stanno finalmente proppnendo nei loro negozi l’arrivo dell’I-phone, formato TIM e Vodaphone e già viene registrato un Boom del porno formato iPhone. E dunque lo smart phone di Apple è più che mai nel mirino dell’industria del porno, che vanta un giro d’affari vicino ai due miliardi di dollari e ha contribuito in buona misura al successo di Internet. Contemporaneamente telefono e palmare, in grado di navigare su Internet in banda larga e riprodurre filmati ad alta definizione, l’iPhone, minuscolo e discreto, non poteva che trasformarsi in “sex toy” d’eccezione. Tanto che sarebbe in atto un vero e proprio boom di siti a luci rosse ottimizzati per la visione sul mini schermo e per la navigazione al tatto.

L’interesse è testimoniato dalle statistiche di Google, che ha registrato un’impennata delle ricerche di contenuti hard per iPhone. Secondo le statistiche di Google Trends i meno interessati a questo tipo di contenuti sarebbero gli uomini italiani e francesi.

E la stessa Apple, seppure non abbracci in via ufficiale l’uso alternativo del suo gadget delle meraviglie, non fa neppure molto per scoraggiarlo,limitandosi a garantire strumenti per i genitori che vogliono vietare ai figli di accedere a contenuti vietati ai minori. Della questione si è occupata recentemente anche Time magazine.

Approfondiamo questa notizia nella sezione notizie del nostro sito web.

Approfondimento: Già oggi, in attesa degli iPhone 2.0 più veloci (Umts anziché Gps) ed a buon mercato (da 199 dollari negli Usa) i possessori dei telefini Apple superano di circa dieci volte gli utenti che utilizzano altri cellulari per navigare su internet. Di più: tre quarti di loro sono di sesso maschile e, stando alle ultime ricerche pubblicate da Sin City Entertainment, hanno frequente accesso a siti web di contenuti hard.

Alcuni dei più popolari sono siti come iPhone Porn Grid, iPinkVisual, iPhorne, iPhoneQuickies o Fappod. Tutti hanno in comune un’interfaccia semplice ed elegante, che emula quella del pannello di controllo dell’iPhone. Bastano pochi click sullo schermo al tatto per trovarsi a tu per tu con video clip o immagini a luci rosse.

Devan Cypher, che ha condotto la ricerca per la società Sin City Entertainment a San Francisco, definisce l’iPhone «il miglior amico del porno». Farley Cahen, vice presidente dello sviluppo commerciale di Avn Media Network, l’organizzazione che riunisce i colossi dell’intrattenimento per adulti, conferma che «nell’arco di un anno sono sbocciati un centinaio di siti porno solo per iPhone, e si aspetta l’uscita su mercato dell’iPhone 2.0 per creare una rete capillare di siti a tema».

La portavoce di Apple Jennifer Bowcock ha fatto sapere che la società non autorizza la distribuzione del cosiddetto «xxx-iPhone» e che si impegnerà a vietare contenuti hard dalle applicazioni ufficiali della compagnia, proprio come ha bandito la presenza di materiale pornografico nella sezione «podcast» dei negozi online della Apple. Tuttavia, questa strategia “soft” non potrà impedire ai clienti di accedere attraverso browser come Safari o Firefox a contenuti vietati.

Infatti, il nuovo iPhone sembra non avere limiti nella sfera dell’interattività e dello scambio di file audio-video. Un blogger americano ha previsto questo scenario, non troppo lontano: «Tutto quello che voglio dal mio iPhone è prendere la foto di una donna e toglierle i vestiti utilizzando le dita sullo schermo», ha scritto su iPhonematters.com. L’iPhone di seconda generazione coincide con l’apertura della piattaforma di programmazione della versione mobile di Mac Os X. Ai programmatori sarà cioè d’ora in poi consentito di creare e distribuire software per iPhone, compresi giochi o servizi di chat.

-------------Appuntamento al Centro Congressi Torino Incontra per la tappa torinese del Telemobility Forum 2008 l’insieme di eventi dedicati alla navigazione satellitare, all’infomobilità e ai servizi di localizzazione. Telemobility è sia un tour nazionale che un punto di incontro locale che toccherà geograficamente e strategicamente i punti nevralgici della penisola.

Una fotografia attuale e aggiornata delle dinamiche di un mercato in rapida e costante crescita. Gli altri eventi si svolgeranno nei prossimi mesi a Roma, Genova e Milano. La tappa di Torino vede la Camera di Commercio di Torino affiancare Wireless nell’organizzazione, si avvale della partnership scientifica di Torino Wireless e del supporto della rete internazionale Enterprise Europe Network.

La Camera di commercio di Torino sarà presente con le 100 aziende eccellenti del Progetto Think-Up, mirato alla promozione internazionale del comparto piemontese ICT, in cui l’infomobilità rappresenta un’importante componente. Molti i temi caldi della settima edizione. La telematica di bordo sugli autoveicoli è un tema di grande attualità per capire quali hardware e software siano in lizza per lo sviluppo di applicazioni di nuova generazione.

Un altro tema molto discusso è lo stato dell’arte del Progetto Galileo, il sistema satellitare europeo concorrente al GPS. A Telemobility 2008 si svolgerà un confronto costruttivo tra i due sistemi dal punto di vista della tecnologia, dei prodotti, dei servizi e dei trend evolutivi.

Un modo per interrogarsi sulle rispettive ricadute sui settori di attività pubblica e privata. Le forme di pagamento elettronico per la mobilità sono in crescita grazie anche al volano creato dal comparto aereo.

Ma il cosiddetto e-ticket è anche l’impiego delle tecnologie wireless per il pagamento di pedaggi stradali, parcheggi, biglietti pubblici oltre che per semplificare la gestione contabile e per ridurre i costi dei dipendenti.




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AGGIORNAMENTO 9.7.2008

--------------Un guanto che permetterà anche ai non vedenti di giocare a Guitar Hero. E’ una delle scommesse di Eelke Folmer, assistente professore alla University of Nevada di Reno. Il guanto trasmette delle vibrazioni che segnalano alle singole dita quale tasto va premuto sulla chitarra di plastica utilizzata nel popolare videogioco. Questo fa sì che lo schermo dove di solito vengono mostrate le note da suonare non sia più necessario. Anche i videogiocatori con problemi di vista, quindi, potranno divertirsi a diventare rockstar e a suonare le loro canzoni preferite. Il progetto del professor Folmer, basato su un’idea di un suo studente (Bei Yuan) e ribattezzato simbolicamente “Blind Hero” (in inglese “blind” significa “cieco”), è stato presentato un paio di giorni fa in una intervista concessa a Game|Life, rubrica dedicata ai videogiochi dal sito Wired.com. Nel video che accompagna l'articolo è possibile anche vedere il guanto speciale all'opera.

L’iniziativa del professore americano non si ferma tuttavia a Guitar Hero e affronta un tema di crescente importanza: la “game accessibility”, l’accessibilità ai videogiochi. Man mano che i videogames aumentano la loro popolarità, conquistando l’interesse di milioni di persone in fasce anagrafiche sempre più svariate e con una distribuzione geografica ormai universale, si fa anche più rilevante il bisogno di strumenti che ne permettano l’utilizzo alle persone dalle facoltà fisiche ridotte. Una necessità che diventa ancora più pressante se si considera il fenomeno dei "videogiochi seri”, realizzati non con finalità ludiche, ma come supporto ad altre attività, a cominciare dall'educazione e dalla didattica.

Oltre che sul “Blind Hero”, il team del professor Folmer è al lavoro soprattutto sugli “1 Switch Game”, cioè versioni di popolari videogame che possono essere giocati utilizzando un unico comando (per esempio, premendo un solo bottone). Un processo di semplificazione che va in senso opposto rispetto alla direzione presa negli ultimi anni dal settore, dove si è registrata la diffusione di joystick sempre più sofisticati, con diverse manopole e pulsanti, che richiedono l’utilizzo di più dita contemporaneamente e spesso la memorizzazione di complicate sequenze. Se il lavoro di Eelke Folmer ha potuto godere della prestigiosa vetrina di Wired.com, iniziano a essere piuttosto numerose – anche in Europa – iniziative simili. Si va dall’olandese Game Accessibility Project all’inglese OneSwitch.org, dai giochi “sonori” di AudioGames ai joystick per quadriplegici sviluppati da QuadControl. Ci sono anche storie private toccanti, come quella di Robert Florio, un ragazzo che ha iniziato a dedicarsi alla “game accessibility” dopo esser rimasto paralizzato in un incidente domestico.

Nella maggior parte dei casi, per ora si tratta di progetti indipendenti dalle grandi case di produzione, che vivono quotidianamente il rischio di arenarsi su costi di sviluppo e realizzazione molto elevati (un guanto “Blind Hero” vale circa 1500 dollari). Una situazione che potrebbe però cambiare nei prossimi mesi o anni, soprattutto se il mondo dei videogiochi continuerà a espandersi, interessando una fascia di popolazione sempre meno di nicchia, con una spinta ulteriore che potrebbe arrivare dal coinvolgimento in settori non solo legati all'intrattenimento.

----------Nella breve storia di Internet, la giornata di ieri sarà ricordata come una svolta epocale che cambierà drasticamente il modo in cui gli utenti navigano in Rete. Oltre 1.500 delegati da 70 Paesi si sono riuniti a Parigi per votare l’apertura di nuovi orizzonti sul Web, permettendo a partire dall’aprile dell’anno prossimo la registrazione di milioni di nuovi domini «top-level» (ossia i suffissi al termine degli indirizzi Web come .com) che allargano la mappa di Internet a nuove impensate costellazioni.

«Questi cambiamenti consentiranno a individui e società di esprimere al meglio la propria identità» ha spiegato all’assemblea annuale Paul Twomey, presidente e amministratore delegato dell’Icann («Internet Corporation for Assigned Names and Numbers»), l’organizzazione non-profit con sede in California che supervisiona l’assegnazione dei nomi a dominio e gli indirizzi Ip (protocollo Internet) che fanno comunicare le reti di computer.

L’attuale protocollo («Ipv4) che rende disponibili gli indirizzi Web scade nel 2011 e l’Icann era sotto pressione per trovare una soluzione alla crescente domanda. Un esempio? Ebay, il popolare sito di aste online, è una delle tante aziende che da tempo chiede di poter registrare un proprio nome di dominio, diverso da .com o it. Ma sono emerse richieste anche da altri gruppi di prodotti, come .banca o .auto. E persino da città, come .berlin.

Fino ad oggi tutti gli indirizzi Web erano contenuti in un numero limitato di nomi di dominio di primo livello: circa 240 geografici (come .it o .eu) e circa una ventina generici (tra i più gettonati oltre a «.com» ci sono «.net», «.org», «.gov» e «.edu»). Dal 2009 un miliardo e trecento milioni di utenti tra aziende, istituzioni e persone fisiche potranno comprare un numero illimitato di indirizzi generici basati su parole comuni (.news o .sport), marchi (.pepsi o .coke), nomi d’azienda (.ibm o, appunto, .ebay), di città (.paris o .nyc), persino nomi propri.

E in qualsiasi lingua: utilizzando quindi anche caratteri non latini, una mossa ritenuta di importanza critica per rendere Internet più accessibile agli utenti in Asia, Africa, Medio Oriente e altre parti del mondo. E affrancare Icann dalla dipendenza dagli Stati Uniti: perchè fino al 2009 l’ente - che negli anni è passato di mano ma risale a oltre vent’anni fa quando Internet incominciò a decollare negli Stati Uniti - riferisce ancora al Dipartimento del Commercio Usa. C’è un aspetto critico, tuttavia, tutt’altro che marginale: l’Icann venderà questi nuovi «territori» a carissimo prezzo. Infatti per registrare un nuovo dominio «top-Level» bisognerà dimostrare la solidità finanziaria e la competenza tecnica del richiedente. E - anche per arginare il fenomeno del «cyber-squatting», cioè che chiunque registri un indirizzo Internet scippando i nomi altrui (utilizzando come estensione, per esempio, una marca molto nota, o il nome di una celebrità) - costerà tra i 100 mila e i 500 mila dollari. Una manna, per l’organizzazione che ha bisogno di finanziarsi per migliorare il supporto tecnologico alla Rete. Ma non si tratta certo di un’operazione alla portata di tutti.

In cambio, l’Icann sta per sfornare finalmente l’«IPv6», la tanto attesa nuova versione del protocollo Internet che succede a IPv4 con nuovi servizi e una più semplice configurazione e gestione delle reti Ip. Una specie di Internet 2.0. La sua caratteristica più appariscente sta nelle cifre, davvero astronomiche: gestisce fino a circa 3,4×1038 indirizzi, mentre IPv4 ne gestisce «soltanto» fino a circa 4 miliardi (4×109).

«Quantificando con un esempio, per ogni metro quadrato di superficie terrestre, ci sono 666 mila miliardi di miliardi di indirizzi IPv6 unici, ma solo 0,000007 IPv4 (cioè solo 7 IPv4 ogni milione di metri quadrati)» spiega Vint Cerf, uno dei padri fondatori di Internet, che ha ribadito anche la necessità di separare infrastrutture e servizi per garantire la neutralità e la trasparenza della Rete, cioè lo stesso trattamento dei dati per tutti, sempre e ovunque.

-------------Il 27 e 28 giugno vertice annuale dei blogger che hanno dato vita al progetto di Harvard per "dare voce a chi non ha voce"

Venerdì 27 e sabato 28 giugno convergeranno a Budapest decine di blogger, cittadini e attivisti da molti Paesi in via di sviluppo in occasione del Summit annuale di Global Voices Online. Uno dei progetti di citizen media finora più riusciti, Global Voices ha l'obiettivo di "dare voce a chi non ha voce", amplificando e rilanciando quelle notizie spesso trascurate dai grandi media.

Lanciato ad un convegno di blogger internazionali svoltosi a fine 2004 presso il Berkman Center (Harvard University), oggi Global Voices Online opera come ente non-profit indipendente su base volontaria, viene tradotto in 15 lingue e ha dato vita a svariati progetti a latere (Rising Voices, Voices Without Votes, etc.)

I temi specifici affrontati nel Summit riguarderanno l'applicazione dei citizen media e degli strumenti del Web 2.0 in una varietà di situazioni, dalle campagne elettorali alle catastrofi naturali alla creazione di comunità d'intenti. Ampio spazio anche per le varie questioni legate alla libertà d'espressione online, a cui verrà dedicata buona parte della prima giornata dei lavori.

Fra i numerosi relatori previsti a Budapest, da segnalare Ethan Zuckerman, esperto di tecnologie per il Terzo Mondo, e Rebecca MacKinnon, già giornalista di Cnn, entrambi co-fondatori di Global Voices Online.

Nel corso del Summit sarà annunciato anche il lancio ufficiale della localizzazione italiana, coordinata da Bernardo Parrella, giornalista, attivista e traduttore di testi fondamentali della cultura digitale. La versione italiana, già in rodaggio da alcune settimane, conta una decina di volontari, tra cui traduttori professionisti ed esperti di nuovi media.

Il Summit di Budapest potrà essere seguito in diretta su web sul sito o tramite altri servizi di social media. 

-----Dopo il successo di "X-Factor", il talent show musicale andato in onda con l'obiettivo di scoprire e lanciare nuove popstar con la partecipazione del pubblico del piccolo schermo, la Rai si prepara a lanciare un sito web dedicato alla ricerca di nuovi talenti televisivi tramite Internet. L'idea è simile a quella avuta da John de Mol, il tycoon olandese della televisione ed inventore di successi planetari come "Il Grande Fratello", che ha pensato a TalpaCreative.com come ad uno speciale sito dove chiunque abbia una buona intuizione per un progetto televisivo può presentarlo in pochi colpi di clic.

Il nuovo canale della Rai, che partirà il prossimo 15 luglio, diventerà una vetrina per chi vorrà provare ad avere accesso al mondo dello spettacolo e della radiotelevisione pubblica: basterà caricare il proprio video-provino sul sito www.nuovitalenti.rai.it, selezionando tra le categorie di conduttore, comico, attore, o artista vario.

I file resteranno disposizione dell’azienda per successive selezioni mirate all’inserimento dei migliori performer all'interno dei programmi.

Il sito ospiterà inoltre le interviste a celebri personaggi Rai, spezzoni di spettacoli di grande successo ed anche contenuti inediti.

----------Per gli appassionati del canto, un produttore giapponese di giocattoli metterà presto in vendita un dispositivo portatile per karaoke, che permetterà di portare ovunque le canzoni preferite e cantarle senza fare la fila per accedere al microfono. La macchina da karaoke "Hi-kara", di Tomy Takara, è un cubetto di sette centimetri che pesa meno di mezzo chilo e funziona come un vero karaoke.

Una volta selezionata la canzone, che può anche essere scaricata da Internet, il testo appare su un display da sei centimetri. Il dispositivo è anche dotato di cuffie e casse per l'amplificazione. "Hi-kara" sarà in vendita ad ottobre per circa 100 dollari, ed è indirizzato in particolare ai ragazzi giapponesi che sono troppo giovani per andare a cantare nei bar karaoke, che spesso servono alcolici.

La legge giapponese proibisce infatti ai giovani sotto ai sedici anni di frequentare i locali karaoke dopo le sei del pomeriggio, mentre fino ai diciotto possono trattenersi fino alle 11 di sera. Il Giappone è il luogo di nascita del karaoke, parola che significa "orchestra vuota".

La pratica del karaoke è ormai diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Asia dove molte famiglie possiedono dispositivi per cantare leggendo le parole delle canzoni preferite anche a casa.


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GGIORNAMENTO 2.7.2008

------ Mentre in Italia continua a sollevare un polverone la proposta del Premier Berlusconi, per bloccare le intercettazioni telefoniche, in Svezia passa una legge per fare esattamente il contrario.
Il Parlamento svedese infatti, si è espresso  a favore della proposta di legge che consentirà alle autorità di polizia locali un monitoraggio completo tramite i mezzi informatici  per proteggere il Paese dalle "minacce esterne".  Prima dell'approvazione tale permesso era accordato solo per le comunicazioni via etere, ma il governo svedese lo ha ritenuto insufficiente per la sicurezza nazionale.

La legge dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2009, consentendo di disporre liberamente dei dati intercettati su posta elettronica, fax e telefonate a partire da ottobre.

Nonostante lo schieramento sorto per contrastare il progetto di legge, e che abbia ottenuto un buon riscontro mediatico, non è riuscito a bloccare la normativa, passata con 143 voti contro i 138 degli oppositori. A fronte di questa informazione che suscita non poche perplessità da parte di questa direzione, notiamo che invece in Italia, già esistono alcune norme del codice postale, riguardo la violazione del diritto di corrispondenza, ritenuto reato penale, e relativo alle intercettazioni telefoniche, spesso allegramente praticate da provetti procuratori, istituti di investigazione privati e giornalisti in erba, quest’ultimi addirittura impegnati nell’ascolto delle radio di polizia e carabinieri. La cosiddetta bonifica delle linee telefoniche è spesso uno dei servizi più richiesti da aziende, banche e privati per tutelare la propria privacy. In tal senso, anche l’attività degli hacker, può essere inquadrata nello stesso tipo di reato. C’è dunque da augurarsi una netta distinzione degli scopi e di chi possa esercitare il diritto all’intercettazione.
------Dopo lo scandalo all’Agenzia per le Entrate Italiana, per l’immissione in rete della dichiarazione dei redditi di mezza Italia, adesso tocca alla Germania. Per mesi i dati anagrafici di 500.000 cittadini tedeschi sono finiti per errore su Internet. Lo rivela il programma «Report Muenchen» della tv pubblica Ard, e il quotidiano «Frankfurter Rundschau». Dal 15 marzo  a fine giugno era possibile, scoprire dati sensibili come data di nascita, stato civile, religione, indirizzo o scaricare persino una foto formato tessera degli abitanti di quindici comuni tedeschi. In tre casi (a Potsdam, Neuhardenberg e Hennigsdorf, in Brandeburgo) alcuni ignoti hanno effettivamente tentato di penetrare nel registro anagrafico, scrive la «Frankfurter Rundschau». L’errore è da ricondurre alla Hsh, una società berlinese che produce uno speciale software usato da 425 comuni tedeschi. Quindici di questi non hanno provveduto - come previsto - a cambiare, per i loro portali online, il nome utente e la password forniti al momento dell’acquisto. Tali dati di accesso sono stati al tempo stesso pubblicati dalla società informatica su un proprio sito per scopi dimostrativi. Il problema è stato nel frattempo risolto. Stando alla Hsh, era impossibile visionare interi registri anagrafici; inserendo nella casella di ricerca un nome specifico, era però possibile ottenere informazioni sulla persona in questione. Insomma mal comune mezzo gaudio, anche i tedeschi non sono così impeccabili, staranno dicendo alla nostra Agenzia per le Entrate.

------------E la sicurezza informatica continua a rilevare casi clamorosi. I due siti web della ICANN, l’organizzazione mondiale che assegna i domini dei siti web e degli indirizzi Ip di tutto il mondo hanno subito un attacco hacker. La segnalazione viene dal Cnipa, il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione che informa:

Si è verificato un attacco di tipo domain hijacking contro i siti web dell’Internet Corporation per l’assegnazione di nomi e numeri Icann e quello dell’Internet Assigned Numbers Authority (Iana). I domini dei siti Internet delle due organizzazioni mondiali che gestiscono, tra le altre cose, l’assegnazione dei numeri ip e dei nomi di dominio sono stati dirottati verso il dominio "atspace.com" dove chi ha portato l’attacco ha lasciato un comunicato» in inglese in cui si dice che i «siti controllano i domini sono sotto controllo degli hacker...». L’attacco è stato rivendicato dal gruppo hacker di origine turca NetDevilz. «Al momento - conclude la Cnipa - non sono note le modalità con le quali l’attacco, dall’alto valore simbolico, sia stato perpetrato». Mai come in questa occasione, un’attività del genere è paragonabile a un attentato terroristico e come tale deve essere perseguita.  D’altro canto, occorre rilevare che non è solo una questione di prestigio, il non farsi violare, ma è addirittura un obbligo per una organizzazione come la ICANN e IANA, i cui responsabili della sicurezza informatica in queste ore staranno rischiando le loro poltrone.

………….Su questo tema in appendice una news su ciò che si propone il CNIPA per proteggere le reti della pubblica amministrazione da attacchi informatici…………

 appendice------------La Pubblica Amministrazione innalza ulteriormente le sue difese da attacchi e incidenti informatici per meglio proteggere apparati, dati e servizi online offerti a cittadini e imprese. Speciali software aiuteranno infatti le pubbliche amministrazioni connesse al sistema pubblico di connettività, nelle attività di monitoraggio, protezione, assistenza e ripristino dei sistemi informatici in caso di attacchi o incidenti.

E' uno dei risultati del progetto pilota sulla sicurezza informatica che Cnipa e Consip stanno conducendo insieme da un anno. Il pacchetto software, composto interamente da programmi open source, starebbe dimostrando già la sua efficacia per prevenire attacchi informatici.

La suite «Rim», destinata a supportare proprio le attività delle Uls, è stata progettata mettendo insieme le esperienze di Cnipa e Consip ed ha come scopo quello di far agire il sistema informatico pubblico come un’unica squadra, non solo condividendo informazioni, strategie e strumenti di sicurezza, ma anche sviluppando le applicazioni per adeguarle a nuovi scenari. L’utilizzo di licenza d’uso open source, infatti, prevede espressamente la possibilità di modificare il codice dei programmi, di copiarlo, distribuirlo e di evolverlo, ma anche di sviluppare e condividere specifiche funzionalità di salvataggio e ripristino delle applicazioni e informazioni, per garantire una veloce ripartenza dei sistemi in caso di incidenti e attacchi.

---------Google che ha elaborato un nuovo sistema di misurazione del traffico online per aiutare gli inserzionisti nella ricerca dei migliori spazi pubblicitari da acquistare dicendo loro quali siti web vengono visitati dalla loro fascia di consumatori.

Questo nuovo sistema è mirato ad aumentare le vendite pubblicitarie di Google, e potrebbe essere una grande minaccia per le altre società che offrono questo tipo di servizi.
La Nielsen, di cui si serve spesso Confindustria ha ad esempio spesso preso alcuni abbagli, come quando durante un convegno sull’e-family, dimenticava di inserire il satellite fra le piattaforme più usate dagli italiani.

Le ricerche di Google si baseranno invece su dati raccolti sui server, garantendo un’idea più accurata e ampia dell’utilizzo di Internet. A differenza dei concorrenti, scrive il Wall Street Journal, i servizi di Google saranno gratuiti.

…………si conclude qui il nostro spazio dedicato alle news, in appendice troverete un approfondimento circa il danno eventule, alla nostra memoria prodotto da cuffiette e auricolari….

appendice--------------Permettono di ascoltare musica sempre e ovunque, o di telefonare anche se le mani sono impegnate tra volante e leva del cambio. Nell’era dell’hi-tech gli auricolari sono ormai diventati un’”appendice” nelle orecchie di giovani e non, ma uno studio dell’università degli Studi di Milano mette in guardia i fan delle cuffiette: »Il campo elettromagnetico prodotto dagli auricolari interferisce con i meccanismi della memoria a breve termine e con la memoria di lavoro«, avverte il team di Michele Mazzanti, docente di Fisiologia alla Statale del capoluogo lombardo.

Oltre ad aver verificato in vitro e sull’uomo l’ipotesi di una possibile interazione fra onde elettromagnetiche liberate dagli auricolari e alcune strutture biologiche vicino all’orecchio, l’equipe meneghina ha messo a punto e brevettato una cuffietta “amica”: un particolare tipo di auricolare che abbatte anche dell’80% l’emissione di onde elettromagnetiche. Come tutti i congegni elettronici, ricorda una nota dell’ateneo, anche gli auricolari emettono un campo elettromagnetico.

L’eventuale danno prodotto da queste emissioni è ancora oggetto di un acceso dibattito internazionale e, ad oggi, la comunità scientifica non ha una posizione condivisa. Tuttavia, in una direttiva sugli inquinamenti ambientali, la Commissione europea si è espressa basandosi sul principio di precauzione: ove possibile, raccomanda cioè di limitare le emissioni elettromagnetiche. Ma secondo misurazioni ad hoc, gli auricolari commerciali più diffusi emettono campi elettromagnetici con potenze fra 50 e 150 microTesla. Ed è stato dimostrato che a questi livelli le onde elettromagnetiche sono in grado di interagire con i tessuti biologici, ricordano gli esperti della Statale milanese. Probabilità che aumenta utilizzando i nuovi auricolari disegnati per essere sempre più "a misura d’orecchio".

Lo sviluppo di auricolari sempre più adattabili all’orecchio umano - continua la nota dell’università degli Studi di Milano - ha portato infatti a un avvicinamento notevole tra il generatore di onde elettromagnetiche e il sistema di traduzione del segnale sonoro (le cellule nervose dell’orecchio interno).

Se da un lato la riproduzione sonora ne ha guadagnato in qualità, questa vicinanza rappresenta un fattore di rischio che si amplifica ancora di più nel caso di utenti giovani, in cui le distanze anatomiche sono minori. E così, misurando l’emissione di onde elettromagnetiche generata da alcuni auricolari commerciali, è stato verificato che a volumi elevati l’emissione elettromagnetica arrivava in alcuni casi a oltre i 200 microTesla.

Nella loro sperimentazione, condotta in vitro (su sistemi cellulari) e in vivo (su volontari), Mazzanti e colleghi hanno osservato che, oltre a un’interazione a livello cellulare, il campo elettromagnetico prodotto dagli auricolari interferisce anche con i meccanismi della memoria. Il lavoro ha portato poi alla realizzazione di un prototipo di auricolare a bassa emissione elettromagnetica, il cui brevetto è stato depositato il 22 maggio scorso. La cuffietta "made in Milano” promette di mantenere inalterate le proprietà di riproduzione del suono. Tagliando però le onde elettromagnetiche sprigionate.



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AGGIORNAMENTO 25 GIUGNO 2008

--------------Nelle scuole secondarie italiane, il 91% dei minori naviga su Internet e il 27% utilizza le chat, mentre quasi l’80% affronta il mondo del web senza la supervisione di un genitore. Anche per questo, più di un ragazzo su 10 dichiara di avere avuto contatti “pericolosi” on-line: un dato allarmante, se si pensa che di questi minori il 75% non parla poi in casa con i propri genitori di tali incontri sgraditi, per vergogna o perchè «i genitori non capirebbero». Un altro dato significativo: più della metà dei minori italiani tramite la Rete ha accesso al mondo della pornografia. Sono alcuni dei risultati dello studio di Polizia Postale e delle Comunicazioni e Microsoft, presentati  in occasione della giornata che inaugura la Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete, dedicata proprio al tema della tutela dei minori su Internet. Sul piano tecnologico, la partnership tra Polizia e Microsoft ha portato alla realizzazione e all’avvio nel 2006 della piattaforma Cets (Child Exploitation Tracking System - Sistema di tracciamento contro la pedopornografia), uno strumento di indagine on-line che consente agli investigatori di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti: Cets è stato donato da Microsoft Italia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni - prima Polizia in Europa e terza al mondo a dotarsi di questa piattaforma - ed ha già portato importanti risultati operativi. Dal 2002 ad oggi la Polizia Postale ha infatti registrato per questo tipo di reati 201 arresti, 4.007 denunce, 3.949 perquisizioni, 60 operazioni di rilievo internazionale, 273.334 siti monitorati (dei quali 177 chiusi in Italia e 10.907 segnalati ad organismi stranieri).

------------L’accesso dei minori alle nuove tecnologie è anche il titolo di un recente articolo comparso sul  quotidiano americano New York Times e dal titolo: “Consigli ai genitori high-tech”. Una traduzione che non restituisce la dimensione educativa a cui si fa riferimento, e che coinvolge il ruolo dei genitori nella scelta del momento giusto in cui ad esempio far passare i figli dai videogiochi al cellulare, dal lettore mp3 al computer portatile.

Il New York Times osserva come già il padre della pedagogia moderna, lo psicologo svizzero, Jean Piaget, molto prima dei microprocessori, avesse affrontato il problema dei nuovi strumenti tecnologici nei quattro stadi di sviluppo cognitivo del bambino. E la risposta del celebre studioso era stata positiva, nel senso di un incoraggiamento al loro utilizzo.

L’articolo sottolinea l’utilizzo delle nuove tecnologie in base alle fasce d’età e sottolinea soprattuto la tendenza dei ragazzi a imitare gli adulti.

Dai 12 anni, dice l’articolo, l’uso del cellulare da parte dei ragazzi diviene quasi un necessità e leggere le bollette del telefonino è una delle prime verifiche da fare per verificarne il corretto uso. Anche il computer portatile, ancor prima che per motivi di studio o lavoro, può divenire utile per capire come predisporre l’Ipod, prendere confidenza con le reti Wi-Fi e scrivere documenti di testo prima che tutto ciò divenga una necessità, e della tecnologia non si possa più fare a meno.

---------Un attacco hacker al sito web della Regione Liguria www.regione.liguria.it nella mattinata di qualche giorno fa, poi risolto, ha avuto come conseguenza una segnalazione di allarme sul motore di ricerca Google con un non indifferente danno d’immagine. Ancora in serata, scrivendo «regione liguria» nella finestra di dialogo di Google, le prime occorrenze riportavano l’avviso «Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer» e, cliccando su «Regione Liguria - sito ufficiale», il sistema di indirizzamento del motore di ricerca mostrava una pagina di allarme. Il sito regionale ha subito un attacco da parte di hacker che ne ha impedito l'utilizzo nelle prime ore della mattinata di ieri. La situazione è stata poi ripristinata e la presenza in web della Regione Liguria, dopo qualche ora, è tornata alla normalità. In gergo tecnico, hanno spiegato i tecnici di Datasiel Spa, la società informatica regionale, si è trattato di una «SQL Injection», sono state cioè sfruttate alcune vulnerabilità del codice Microsoft ASP con cui sono realizzate molte delle pagine del sito ufficiale della Regione (e migliaia di siti analoghi in tutto il mondo). In questo modo, i navigatori del sito sono stati «dirottati» verso siti cinesi contenenti software dannosi per i loro personal computer per la presenza, soprattutto di spyware e malware. Esenti dall’infiltrazione i portali esterni - ad esempio www.turismoinliguria.it   oppure  www.liguriainformasalute.it - e soprattutto, hanno garantito i tecnici, il sistema informatico interno della Regione dove risiedono, ad esempio, l’anagrafe sanitaria dei cittadini e altri servizi di interesse pubblico. In Liguria, però, alcuni altri importanti siti d’informazione sono stati attaccati. Dopo aver ottenuto dai tecnici di Datasiel l’assicurazione che il servizio era stato ripristinato, gli uffici della Regione Liguria hanno invitato Google a rimuovere l’avviso di allarme, ma ancora in serata questo era presente su tutti i link che dal motore di ricerca «puntavano» su www.regione.liguria.it . «Nei prossimi giorni - informa un comunicato dell’Ente diffuso nella serata di ieri - verranno effettuate ulteriori verifiche per rendere il sito della Regione Liguria sempre più sicuro, nonostante il problema degli hacker e dei pirati informatici non sia di facile soluzione.



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AGGIORNAMENTO 18 GIUGNO 2008

---------Andrew Cuomo, procuratore capo di New York, contro la pedopornografia. Dopo le pressioni esercitate su Facebook, affinché adottasse misure significative a tutela dei minori che frequentano il social networking, è riuscito a concludere un patto di ferro con i tre colossi americani Verizon, Sprint e Time Warner Cable, che si impegnano solennemente a bloccare tutti i siti internet rei di diffondere contenuti pedopornografici. Nel mirino c’è la rete mondiale Usenet e gli altri siti che propongono immagini o contenuti pornografici che riguardino i minori. L’accordo avrà effetti non solo sulla Grande Mela ma su tutto il territorio americano. I provider non hanno ancora commentato l’iniziativa ma di certo non tutti gli Isp sono concordi nell’abbandonare il proprio approccio neutrale. Molti rivendicano il diritto alla non responsabilità rispetto a tutto ciò che passa dai loro cavi. Ma a questo punto, sostiene Cuomo dichiarandosi impegnato a trattare anche con altre internet companies, la tolleranza deve essere pari a zero, le responsabilità sono di tutti e non è più concesso chiudere un occhio. Il fine giustifica tutto e anche chi ospita deve rispondere dei contenuti che ospita: questa è l’idea di Andrew Cuomo, figlio dell’ex Governatore dello Stato di New York, prossimo secondo alcuni a diventare sindaco.

----------I ricercatori del colosso informatico Ibm hanno messo a punto un sistema che permette di raffreddare i chip a 3D con l'acqua. Lo ha riferito l'azienda oggi in una nota. In pratica i ricercatori hanno integrato all'interno delle strutture di raffreddamento una serie di mini-tubazioni ad acqua fini come capelli, posizionandole tra gli strati dei chip così da rimuovere il calore direttamente dalla fonte.

Il prototipo è stato realizzato a Zurigo dai ricercatori Ibm in collaborazione con il "Fraunhofer Institute" di Berlino.

-------------Prima quelle "pazze", poi quelle "mute": ora arrivano le cartelle esattoriali false. Se n’è accorta Equitalia che lancia l’allarme con l’Agenzia delle Entrate: il falso corre sul web con trappole informatiche che ingannano i contribuenti. Fantomatici funzionari del fisco promettono falsi rimborsi o chiedono il pagamento di tasse, insomma, «I cyberpirati questa volta si sono travestiti da esattori del Fisco. Da qualche giorno i truffatori della rete hanno iniziato a far girare una e-mail che chiede il pagamento di una fantomatica cartella esattoriale, con tanto di calcolo delle sanzioni pecuniarie applicate».

A segnalare l’ennesimo tentativo di phishing, ossia il furto di informazioni sensibili, ai danni dei contribuenti è Equitalia.

+Per evitare di cadere nel trabocchetto Equitalia ricorda che le cartelle di riscossione non vengono mai inviate tramite e-mail e invita a segnalare alle autorità di polizia competenti eventuali tentativi di raggiro.

-----------Telecom Italia e Apple hanno annunciato che dall’11 luglio l’I-Phone 3G sarà disponibile nei negozi Tim. L’iPhone 3G unisce le caratteristiche rivoluzionarie dell’iPhone con la rete 3G, due volte più veloce del modello di prima generazione. È dotato, inoltre, di GPS per i servizi di localizzazione avanzati e del software iPhone 2.0. Telecom Italia - si legge in un comunicato - commercializzerà l’iPhone 3G nelle versioni da 8 e 16 Gigabyte per i clienti prepagati e quelli in abbonamento.
-------------È possibile scaricare online un softaware gratuito a misura di bambino autistico. L’invenzione è stata fatta da un nonno americano, programmatore informatico, che racconta ai giornalisti come ha creato appositamente per il nipote autistico un sistema web privo di quegli elementi, come il numero eccessivo di colori, banner e informazioni che costituivano un ostacolo per il bimbo.

John Le Sieur, questo è il nome del "nonno coraggio" proprietario di una piccola impresa di prodotti informatici a Las Vegas, dopo aver realizzato il progetto, lo mise sul web affinchè il nipote Zac, che vive in Canada, potesse utilizzarlo. Una volta finita su Internet, il software ha attirato l’attenzione dei genitori che volevano provare il navigatore Zac per bimbi autisticì.

Dopo aver chiesto aiuto a psicologi e medici specializzati in autismo, LeSeur aggiunse una serie di prestazioni al suo navigatore per rendere la navigazione completa e, allo stesso tempo, semplice per i piccoli internauti autistici. Icone semplici e di maggior grandezza aiutano i piccoli ad accedere direttamente a giochi, calcolatori o esercizi mentali.

APPENDICE

-----------Venerdì 27 giugno a Milano una giornata di studio e approfondimento su «Editech-Editoria e innovazione tecnologica». Perché gli esperti della rivoluzione digitale prevedono per gli editori di libri lo stesso destino degli editori di dischi e di film: se non fanno i conti con Internet, l’estinzione è solo questione di tempo. E’ l’anno dell’«ebook», il lettore digitale che contiene nella sua memoria centinaia se non migliaia di libri e permette di leggerli tutti su un unico schermo di carta elettronica con particelle di inchiostro che simulano le pagine stampate. Perché per conquistare i lettori «i libri sono una tecnologia incredibile, l'ultimo bastione del mondo analogico» come ha ammesso lo stesso Jeff Bezos, il fondatore della prima libreria online Amazon.com. Ma l’innovazione tecnologica nell’editoria va ben oltre l’ebook: permette nuove modalità di creazione agli autori, di fruizione ai lettori, di gestione agli editori.

Non si tratta solo dell’efficienza del «print-on-demand» con le opere fuori catalogo: è ormai impensabile per un editore non essere presente nei motori di ricerca («Google Book Search» o il francese «Gallica») e c’è chi punta ai cellulari (come i dizionari cartacei Zanichelli disponibili anche via sms). Visto il successo dei ritrovi online amatoriali e degli «scaffali virtuali» dei social network, tutti gli editori tradizionali puntano a coccolare su Internet le proprie comunità di lettori, da realtà di nicchia come le guide Safari.com alla Mondadori. Mentre a fianco di progetti digitali per la Biblioteca di Babele, che necessitano nuove forme di copyright, spuntano iniziative retrò come BookSwim, dove i libri si affittano online a un canone mensile e arrivano a casa con la busta già affrancata per la riconsegna, per la gioia degli aficionados della carta.



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AGGIORNAMENTO 11 GIUGNO 2008

-----------------La Microsoft ha rivelato che la nuova versione del suo sistema operativo Windows7 conterrà una tecnologia “touch-screen” che potrebbe generare una nuova categoria di personal computer nei prossimi anni. Come riporta il Wall Street Journal online, il presidente Bill Gates e l’amministratore delegato della società Steve Ballmer hanno rivelato queste caratteristiche circa 20 mesi prima del previsto lancio sul mercato del nuovo software. La nuova tecnologia, che Microsoft chiama “Multitouch”, permette agli utenti di controllare il sistema operativo toccando uno schermo sensibile al tatto, simile a quello di cui dispone l’iPhone di Apple. Per gli osservatori, la rivelazione di questi dettagli con così largo anticipo potrebbe essere un segnale che la performance dell’attuale sistema operativo Windows Vista non soddisfa pienamente le aspettative della società.

In generale, le informazioni sul nuovo sistema operativo, informalmente chiamato Windows 7, sono state piuttosto scarse. I dirigenti di Microsoft sono vaghi anche sulla data di uscita, dicendo solo che l’obiettivo è iniziare a vendere Windows 7 tre anni dopo il lancio di Vista, quindi all’incirca nel gennaio 2010.

-----------------Dipendenti pubblici, a richio di licenziamento se navigano su internet rasentando una condanna per peculato. Lo si evince da una sentenza della Cassazione che ha esaminato il caso di un dipendente del Comune di Trani indagato perché «navigava in internet su siti non istituzionali scaricando su archivi personali dati e immagini».

Il tribunale di Trani aveva disposto la sospensione del dipendente perché erano stati trovati sul suo pc circa diecimila documenti diversi dal materiale lavorativo, soprattutto materiale pornografico. In appello, però, il tribunale di Bari aveva revocato l’ordinanza di sospensione sostenendo che «il reato di peculato tutela il patrimonio della Pubblica amministrazione e che questo non poteva essere depauperato da collegamenti al computer comunque sempre collegato alla rete elettrica e telefonica».

La Sesta sezione penale della Cassazione, invece, ha accolto il ricorso della Procura di Bari sottolineando che con il reato di peculato non si offende solo il patrimonio dell’ente ma «anche il buon andamento degli uffici della P.A. basato su un rapporto di fiducia e di lealtà col personale dipendente».

----------YouTube dedica una nuova sezione al "citizen journalism", coinvolgendo in prima persona i cittadini di tutto il mondo. Il canale mira a segnalare contenuti realizzati per raccontare ciò che spesso viene trascurato dai grandi mezzi di comunicazione e che viene scovato e raccontato dai fautori del giornalismo partecipativo, armati di strumenti spesso rudimentali, che vanno alla ricerca delle notizie sul posto come nella tradizione dei reportage di inchiesta. Come sottolinea il magazine online Webnews, che ha trattato la notizia con un ampio approfondimento, l''esperienza è simile a quella di Current Tv, il canale televisivo voluto dal premio Nobel Al Gore e recentemente lanciato anche in Italia, che basa i propri palinsesti sui contributi multimediali inviati dai suoi telespettatori, che hanno anche modo di votare i filmati migliori sul sito Web di Current.

--------------- Torna il Rapporto Annuale ASI. A sette anni dall'ultima edizione, il 30 maggio 2008 è stato presentato alle Istituzioni e alla stampa, il Rapporto Annuale 2007 dell'Agenzia Spaziale Italiana. L'evento, si è svolto a Roma presso gli spazi di Villa Torlonia. Il Rapporto, attraverso un percorso testuale e fotografico, illustra le attività dell'Agenzia Spaziale Italiana nel corso del 2007, anno particolarmente intenso e ricco di iniziative che ha ribadito il significativo rilievo internazionale che l'Italia ha nel settore spaziale. Proprio per sottolineare una storia che ha i suoi albori all'inizio degli anni '60 e del ruolo che ha svolto l'ASI dal finire degli anni '80, la presentazione del Rapporto sarà anche l'occasione per celebrare il ventennale dell'Agenzia Spaziale Italiana, istituita, appunto, con la legge 186, esattamente il 30 maggio di vent'anni fa.

-----------Euronotaries, Associazione di Notai europei impegnati nella promozione di servizi per la certificazione delle transazioni digitali, e la Scuola Napoletana per la Formazione dei Professionisti Legali hanno promosso congiuntamente il primo convegno italiano dedicato all’utilizzo delle tecnologie informative per lo svolgimento della funzione notarile, svoltosi a Napoli il  30 maggio scorso. In agenda,  interventi qualificati da parte dei principali esperti e professionisti del mondo notarile, accademico, informatico e della Pubblica Amministrazione, alla luce delle proprie competenze, la sfida della digitalizzazione e le grandi opportunità che la legislazione italiana offre al mondo del notariato. Identity management, telepresenza, long term archival, processo telematico, sono solo alcuni dei temi che verranno approfonditi nel corso del convegno, sia dal punto di vista teorico sia pragmatico. Alla luce di tali innovazioni, lo scenario economico e professionale del nostro Paese vive oggi un profondo cambiamento e la legislazione italiana, considerata di assoluta avanguardia sul piano internazionale, riconosce proprio al notaio un ruolo fondamentale nel passaggio dalla carta ai bit. Dal punto di vista della sicurezza e affidabilità del mondo digitale, infatti, occorre riaffermare la legalità dei suoi strumenti tecnologici, ponendo allo stesso tempo le basi giuridiche per contrastare le continue truffe, furti di identità e violazioni della privacy che, purtroppo, sono oggi all’ordine del giorno. In tale scenario emerge, quindi, l’affermazione del notaio, quale terzo garante in grado di certificare le transazioni digitali.

“Il successo del convegno di Napoli dimostra l’attenzione dei notai italiani alla sfida digitale e la volontà affrontarla insieme definendo, alla luce della legislazione vigente, quali servizi notarili telematici si possa offrire concretamente al Paese”, ha commentato Riccardo Genghini, rappresentante italiano di Euronotaries. “Si tratta di nuove opportunità in buona parte purtroppo non ancora colte ma fondamentali, perché Il futuro della funzione notarile dipenderà proprio dalla nostra capacità di diventare innovativi e garanti delle transazioni digitali, come per oltre un millennio, lo siamo stati delle transazioni economiche verbali e scritte”.

In occasione del convegno, la Fondazione Italiana per il Notariato, sottolineando la propria attenzione all’evoluzione dei servizi notarili telematici, ha scelto di accordare 10 crediti formativi a tutti i notai che vi prenderanno parte.

L’agenda dell’incontro e il modulo di partecipazioni sono disponibili online all’indirizzo: http://www.euronotaries.eu/euronotaries/eventiDetail.asp?page=1&sLang=IT&ID=1



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AGGIORNAMENTO 4 GIUGNO 2008

--------------- Entro il 2010 il 25% delle imprese, delle amministrazioni pubbliche e delle famiglie dell’Unione europea drovanno utilizzare il nuovo protocollo di indirizzo Internet "Ip versione 6", che consentirà di creare spazio per i nuovi indirizzi. E' l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea per rispondere alla crescente domanda di servizi Internet.

La Commissione invita inoltre i paesi membri a «un’azione concertata affinchè tutti gli attori siano pronti ad affrontare il cambiamento in modo tempestivo ed efficiente. «Invito gli Stati membri - ha detto Viviane Reding,  commissaria europea per la Società dell’Informazione e i Media - a far sì che l’Ipv6 sia ampiamente utilizzato nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese entro il 2010 senza costi aggiuntivi».
-----------«Stiamo perdendo il treno della banda larga, quella vera, da 100 megabit al secondo, non quella garantita finora all’Adsl sui vecchi cavi di rame». È la preoccupazione di Corrado Calabrò, presidente dell’Authority per le Comunicazioni in un’intervista ad "Affari & Finanza" di Repubblica.

Secondo Calabrò ciò vuol dire: «aprire subito i cantieri per posare le nuove fibre bypassando tutta la giungla di iter burocratici e autorizzazioni. Non c’è altra via. Penseremo anche al migliore assetto per la rete Telecom, al modo di far convergere risorse sulla fibra ottica e di attrarre altri attori». Il nocciolo del problema, è dunque la difficoltà, come per tutte le imprese di costruzioni e edili, di iniziare lavori e scavi per la posa dei cavi.
--------------Per celebrare i Campionati Europei di Calcio 2008 Google lancia il Diario dei Tifosi di YouTube e presenta una serie di gadget e strumenti per iGoogle e Google Maps che renderanno ancora più coinvolgenti i 23 giorni della competizione.

I tifosi italiani potranno caricare i propri video su www.youtube.it/23giorni, in tre diverse categorie: video che mostrano l’abilità con il pallone; filmati che testimoniano la passione per il calcio e clip che mettono alla prova le capacita da report degli utenti.

I video caricati dai tifosi sui Diari locali avranno visibilità per tutta la durata dell’iniziativa e i migliori verranno presentati nella homepage di YouTube nel giorno della finale. Su iGoogle saranno invece disponibili 2 gadget: il primo permetterà di seguire gli Europei minuto per minuto direttamente dalla propria homepage grazie ad aggiornamenti in tempo reale; il secondo permetterà attraverso un game gadget con il quale cimentarsi in rigori e punizioni.  Con Google Maps, infine, i tifosi potranno reperire tutte le informazioni sui luoghi e gli stadi dove si giocano le partite e scoprire come Austria e Svizzera si sono preparate all’evento.

----------------CENSURA SU INTERNET

 Il sito Wikipedia è finito sotto la mannaia della censura siriana. La nota enciclopedia on-line è stata criptata senza alcun preannuncio e senza fornire una motivazione, come è accaduto per molti altri siti internazionali.

«È significativo che l’ordine di criptare un sito provenga dagli apparati di sicurezza e non dagli organi di censura ufficiali», spiega Said Muqbil, attivista e analista siriano.

Tra i siti presi di mira dalle autorità siriane, ce ne sono molti con contenuto informativo e politico, oltre a quelli dell’opposizione, delle organizzazioni per i diritti umani e dei gruppi della società civile.

Recentemente, le autorità siriane hanno adottato misure che vietano la pubblicazione di commenti anonimi su internet, un sistema utilizzato finora dagli scrittori siriani per evitare la censura. Lo scorso luglio, il ministro delle Telecomunicazioni e della Tecnologia ha emesso un decreto in cui chiede che tutti i proprietari di siti pubblichino il nome degli autori degli articoli e dei commenti inviati, pena l’oscuramento del sito stesso.

--------------Mozilla lancia su internet l’invito a raggiungere il record mondiale di download dell’ultima edizione del proprio browser gratuito, Firefox 3.

Negli ultimi anni, Firefox è stato scaricato da oltre 175 milioni di utenti, è disponibile in oltre 45 lingue e viene utilizzato in più di 230 diversi Paesi.

Se da un lato FIREFOX risponde a delle qualità tecniche soddisfacenti, da un altro alcune funzioni di filtro lasciano alcuni dubbi. Anche sul browser della Microsoft è possibile dagli strumenti, attivare dei filtri per proteggere i minori dall’acquisizione di video o contenuti a caratterere pornografico, tuttavia ci sembra che tali strumenti siano in contrasto con le vigenti leggi italiane sulla stampa, che perseguono legalmente chi impedisce l’uscita e la divulgazione di stampa o periodici. Insomma ci troviamo difronte a un nuovo “indice”, a metà strda fra l’Inquisizione Spagnola e la notte dei cristalli nazista.

---------------------------Infine una notizia di colore, presentato all’Exposec di S.Paolo del Brasile un telefono degno da film di James Bond. Si chiama TITAN un cellulare poco più pesante di 100 grammi apperentemente innocuo, in grado se direzionato verso un aggressore di dare una scossa di 100mila Volt. Non solo questa la novità esposta in fiera, c’è anche un robot in grado di sorvegliare banche o luoghi pubblici ed emettere se è il caso dei fumogeni, e anche un braccialetto localizzatore, con tecnologia satellitare GPRS, adatto nel caso di pregiudicati costretti al soggiorno obbligato.


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AGGIORNAMENTO 28.5.2008

------------Si chiama TouchWall, cugino "verticale" di Surface, cioè una nuova tecnologia hardware che crea una interfaccia che permette agli utenti di interagire in maniera più naturale con dati e applicazioni sul computer. Insomma una sorta di pannello in grado di animare le pareti, rendendoli schermi da gestire con le soli mani, anche in più persone contemporaneamente. Microsoft lo ha presentato a Redmond, in occasione di un meeting presenti le maggiori società tecnologiche al mondo, precisando comunque di non avere al momento l’intenzione di commercializzarlo. TouchWall è una nuova soluzione di interazione multi-touch, che va ad affiancarsi a una serie di prototipi realizzati da Microsoft Research, fra cui il più famoso è Surface: un vero tavolino multimediale che, grazie a uno schermo a 30 pollici, permette di utilizzare le dita al posto di mouse e tastiera.

Surface si basa sulla tecnologia touch screen che non solo riconosce la gestualità dell’utente ma anche ciò che viene appoggiato sul tavolino, consentendo così di far interagire vari oggetti e di creare un ambiente di lavoro interattivo e innovativo. Surface è da poco entrato in commercio, a un prezzo di 10.000 dollari.

Il nome TouchWall prende le mosse dall’hardware touch screen del dispositivo. Il software che invece permette di eseguire TouchWall è chiamato Plex ed è basato sua una versione standard di Windows Vista.

La tecnologia TouchWall/Plex differisce completamente da quella utilizzata da Microsoft Surface, che è infatti un sistema multi-touch e vision che sfrutta sensori fotografici per rilevare gli oggetti sul tavolo, dove si trovano e cosa stanno facendo. TouchWall è invece un sistema meccanicamente più semplice e anche molto più economico da produrre.

-----------------Vodafone Italia lancia il servizio di roaming sugli aerei non solo per chiamate, ma anche per l’utilizzo della mail in volo.

Lo annuncia una nota dell’operatore spiegando che tutti clienti Vodafone potranno utilizzare i loro cellulari, blackberry e Pc portatili per chiamare, inviare Sms, navigare in Internet e accedere alla propria mail anche in aereo. Il servizio è disponibile sia per clienti abbonamento sia prepagati.

Vodafone Italia, per lanciare il servizio, ha siglato due accordi con gli operatori aeronautici che forniscono il roaming. Il primo con On Air, che offre voce, Sms e traffico Gprs per l’utilizzo di mail e internet sui voli Air France, e il secondo con Aeromobile, che offre gli stessi servizi alle compagnie Emirates e Qantas.

Al momento l’accordo di On Air con Air France prevede la copertura su alcune delle principali destinazioni come Parigi, Roma, Venezia, Torino, Milano, Bologna, Francoforte, Monaco, Londra, Vienna, Barcellona, Copenhagen, Praga, Varsavia, Amburgo e molte altre. Entro l’anno arriveranno poi nuovi accordi con altre compagnie aeree tra le quali British Midland, Tap e Ryanair.

----------Facebook, linea anti pedofili

Stop ai contatti tra adulti e minori

Sono in arrivo su Facebook una serie di misure per proteggere gli utenti più giovani da molestie sessuali, evitando così che il sito di social networking diventi una sorta di terreno di caccia per pedofili. Tra i provvedimenti c’è l’esclusione dal sito di persone condannate per reati sessuali e limitazioni sulla possibilità degli adulti di contattare utenti con età inferiore ai diciotto anni.

Inoltre Facebook ha rafforzato la task force istituita lo scorso gennaio in collaborazione con le autorità federali e tutti gli Stati dell’Unione ad accezione del Texas per verificare con maggiore precisione l’identità e la data di nascita di chi è iscritto al sito. «I provvedimenti sono un notevole passo avanti nella sicurezza di Facebook e contro la pedofilia diffusa su Internet», afferma Richard Blumenthal, procuratore generale del Connecticut.

Si tratta di provvedimenti molto attesi dalle autorità, visto che secondo gli esperti il sito in passato ha dato la possibilità ai pedofili di mentire sulla propria identità e raggiungere più facilmente le proprie vittime. «Il nostro obiettivo è rendere l’esperienza di Facebook il più possibile sicura», spiega Chris Kelly, responsabile della privacy sul sito, aggiungendo che «le autorità federali sono stati di grande aiuto per risolvere alcuni dei problemi più delicati della sicurezza su Internet».

-------------Arriva YouReporter, lo YouTube per giornalisti

È nato tra Padova e Milano «YouReporter.it», fenomeno italiano di «citizen journalism» libero, ma non anarchico: «Vogliamo integrare i media tradizionali offrendo gratis i contributi dei cittadini come fonte aggiuntiva di informazione», spiegano i fondatori Stefano De Nicolo, 23 anni, e Alessandro Coscia, 20 anni. «Verranno rimossi trash e insulti».

APPENDICE

------------Pioggia di novità fra le Tv via satellite.

Spostamenti, nuovi canali, iniziative per tutti i gusti. La Tv via satellite diffusa da Sky conferma la sua vitalità. Oltre a Current Tv, c’è infatti molto altro…/da Millecanali M.Roffi/.

E’ nato un nuovo canale Current Tv, di cui lo stesso Al Gore è venuto a presentare la versione italiana (canale 130 di Sky).

Intanto sul canale 804 è avvenuto l’annunciato passaggio di Raitalia (ex Rai International) ma l’elemento strano (che abbiamo raccontato anche in un’altra delle nostre news) è che il canale è anche (ancora) RaiMed (e a sua volta collegato spesso a Rai News 24), creando un ibrido piuttosto strano, una situazione acuita da un deciso cambio di programmazione della stessa Raitalia.

Altre piccole segnalazioni per il ritorno in onda di Mediatel (canale 826) e per la già annunciata partenza di Yks (canale 863 - Taxi Channel), mentre sul nuovo canale 960 (Pianeta Tv) si è appena insediata, finalmente 24 ore su 24, Petmania Tv, sugli animati domestici (prima era in alcune fasce orarie di All Tv - Metropolis Tv, canale 902). Fra i canali ‘non sintonizzati’ da Sky, ultime segnalazioni per la scomparsa di Sexxx (di Schicchi), rimpiazzato (almeno per ora) da un canale di cartomanzia, lottologia e affini e l’arrivo di Showroom (canale di televendite).

Ma veniamo ad altri significativi spostamenti: intanto, da fine aprile, per garantire la fruizione completa e contemporanea delle applicazioni interattive di calcio e F1, sono stati accesi e aperti agli abbonati Sport di Sky, quattro nuovi flussi video ''di appoggio'': Sky Calcio 15, Sky Calcio 16, Sky Calcio 17 e Sky Sport Active 3.

Inoltre i primi tre canali sono stati messi nelle posizioni 265, 266 e 267, in coda agli altri 14 canali Calcio, portando così a 17 il gruppo dei canali utilizzabili in caso di eventi live contemporanei.

Ricordata la partenza con il Giro d’Italia di Rai Sport Più sul 227 di Sky (ex Rai Sport Satellite), risegnaliamo anche che GXT si è ora posizionato sul canale 146, abbandonando il precedente canale 702 (a ridosso dei canali ‘musicali’); presto partirà anche la versione “+ 1”.

Altra novità per Nat Geo Music, che invece entra fra i canali musicali (come appare logico) sul canale 710, abbandonando il precedente 407.

Ultima novità per Cooltoon, che passa sul canale 148 (dal 703) e abbandona anche la precedente denominazione Cultoon. Ma qui c’è un risvolto legale: infatti la denominazione Cultoon è stata contestata dal gruppo Murdoch (Sky) che non voleva un nome troppo simile al proprio canale Cult e che ingenerasse confusione nel pubblico, ottenendo alla fine soddisfazione sul piano giudiziario.

-------------Powerset ha presentato ieri un nuovo motore di ricerca semantico che permette di "interrogare" Wikipedia attraverso frasi colloquiali al posto delle tradizionali parole chiave, segnando il primo passo per lo sviluppo di un motore di ricerca che copra tutto il web come Google. La tecnologia Powerset codifica il significato di parole e frasi attribuendo ad essi dei concetti. Il servizio analizza a questo scopo ogni frase e l'intero documento, cercando di capirne le relazioni di significato.

La compagnia di Silicon Valley offre così un modo per fare ricerca tra milioni di elementi presenti nell'enciclopedia libera online, agevolando gli utenti nella ricerca di dettagliate risposte a particolari domande invece che proporre link che richiedono poi una ulteriore ricerca. Ad esempio, se un utente vuole sapere quante mogli ha avuto re Enrico VIII (sei o due, a seconda di cosa intendiamo per matrimonio), può soddisfare la sua curiosità attraverso il servizio Powerset su http://tinyurl.com/5qpcr9/.

Powerset, che ha base a San Francisco, sta cercando di cavalcare l'onda e superare l'attuale offerta di servizi che si basano sulla ricerca di parole chiave come Google, Yahoo, Microsoft Corp e Ask.com di IAC InterActiveCorp, anche se al momento la realizzazione di un servizio che comprenda l'intero World Wide Web è ancora lontana. E Wikipedia è per la compagnia un banco di prova per lo sviluppo di questa tecnologia.

Powerset, hanno rivelato alcuni funzionari della società, intende in un secondo momento entrare in partnership con altri siti di ricerca di alta qualità dove le informazioni possono essere organizzate in forma di domanda e risposta, come ad esempio documenti finanziari, brevetti, il Factbook Cia o cloni di Wikipedia. E' prevista anche la vendita di spazi pubblicitari accanto ai servizi web.

Ma perché arrivi sul web un motore di ricerca Powerset delle dimensioni di Google e Yahoo, occorreranno diversi anni, secondo l'analista Greg Sterling.




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AGGIORNAMENTO 21.5.2008

-----------Inaugurata dal neoministro per l’Innovazione, Renato Brunetta,  dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo,  e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, la 19esima edizione del Forum della Pubblica amministrazione, alla Nuova Fiera di Roma. Al convegno inaugurale dedicato a «Ingegno e creatività: forza e debolezza di uno stereotipo», ha partecipato anche il premio Nobel per l’economia 2004 Edward Prescott.

79 i convegni per questa manifestazione fieristica, articolati in vari settori dedicati alla pubblica amministrazione e cittadino. Ai convegni si aggiungono 98 lezioni del master di formazione, e una serie di interviste a Giuliano Amato, Antonio Catricalà, Letizia Moratti e Raffaele Lombardo. I 14mila metri quadrati di esposizione e i 300 espositori sono stati organizzati in sette sezioni espositive: project management, cantieri urbani, il cluster della gestione dei patrimoni pubblici, obiettivo sicurezza, TechFor, Forum energia 2008 e La città della salute. Cinque infine le categorie alle quali appartengono i premi che verranno assegnati per la prima edizione del concorso «Protagonisti dell’Innovazione»: tecnologie di frontiera, caccia agli sprechi, semplificazione amministrativa, sanità, inclusione sociale.
------------Uno dei problemi emrsi durante il forum, quello dell’assenteismo. Il problema dei "fannulloni" nella Pubblica Amministrazione si risolve «semplicemente licenziandoli». Ha detto, Il ministro dell’Innovazione e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, chiarendo di avere su questo tema   le idee molto chiare. Ci sono le leggi che consentono la cassa integrazione e il licenziamento, solo che non sono mai state utilizzate ha detto il ministro. Brunetta, quindi, spiega che «è un miracolo che la Pubblica Amministrazione ancora stia in piedi non avendo strumenti come gli incentivi, disincentivi, premi e punizioni. Un’azienda privata in queste condizioni avrebbe già chiuso». Dello stesso parere anche Alemanno, che invece riguardo l’iinovazione ha ribadito che «è un processo fondamentale, ed è uno dei grandi obiettivi per il Paese che fanno parte del programma del nuovo Governo e del Popolo della Libertà.

------------ma le vere innovazioni arrivano dall’estero

La pagella online è più di un progetto in Gran Bretagna: il governo di Londra ha annunciato all’inizio di quest’anno che farà il lifting alla classica pagella scolastica: sarebbe insufficiente, infatti, a garantire l’ottimale comunicazione casa-scuola.

Al suo posto arriva Internet - ovvero la possibilità per i genitori di verificare, con scadenze addirittura giornaliere, voti, comportamento, assenze dei ragazzi. Il piano dovrebbe diventare operativo entro il 2010, per quanto riguarda medie superiori e inferiori, e 2012 per le elementari.

In Italia finora si è lasciato all’autonomia delle singole scuole l’utilizzo dell’online nei rapporti con le famiglie: in Lombardia, ad esempio, si è trattato di una strada seguita già da alcuni anni, come è stato sottolineato più volte dall’Ufficio regionale scolastico: a seconda degli istituti, i genitori possono controllare la pagella online (che comunque viene data anche di carta) con voti e assenze e consultare il libretto personale che tutti gli studenti hanno per le comunicazioni scuola-famiglia.

Già operativa dal 2003, invece, la possibilità di fare le iscrizioni sul web, a livello nazionale e locale, anche attraverso il portale www.istruzione.it.

---------- La Chiesa Cattolica ha recentemente lanciato  una versione in latino del suo sito internet, con l’obbiettivo di rinverdire una lingua ormai dimenticata e che nemmeno più si usa nelle celebrazioni domenicali. Le nuove pagine in latino contengono discorsi e documenti in latino, nonché  una sezione della Santa Sede per diffondere testi papali e opere religiose. Benedetto XVI è stato un grande proponente della lingua latina ed ha abolito un provvedimento anteriore che ne impediva l’utilizzo dalla Messa. Tuttavia questa tendenza ha raggiunto un estremo qualche giorno fa quando la Santa Sede ha diffuso per errore un decreto papale esclusivamente in latino. Soltanto successivamente l’ufficio stampa del Vaticano pubblicava una versione italiana del testo. Uno sgambetto che causava il panico fra i giornalisti stranieri accreditati a Roma, compreso quello della BBC che purtroppo erano leggermente carenti in quanto a studi in latino. Le pagine web del Vaticano già contano di sezioni in Spagnolo, portoghese, italiano, tedesco francese e inglese. Com’è noto il Vaticano ha sempre usato il latino nei suoi testi ufficiali, e non si può diventare sacerdoti senza la sua conoscenza. Tuttavia  il latino ha perso d’importanza negli ultimi anni, molte scuole non lo insegnano più e anche il Vaticano cominciava ad abolirlo. Il Papa però insiste perché la Chiesa debba mantenere le sue tradizioni millenarie. Non a caso alla vigilia della sua elezione, tenne il suo discorso inaugurale al collegio dei cardinali in lingua latina. La promozione del latino sta venendo riconsiderata in tutti i seminari del mondo. Padre Foster è uno dei principali fautori dell’uso del latino e nel 2008 venne rimosso  la restrizione all’uso durante la messa, che non si usava dal 1960 a causa di una serie di riforme. Foster difende a oltranza la chiarezza e le virtu dell’idioma. Ti obbliga a dire di più e oltre il tema seguente, non è come il francese o altre lingue filosofiche dove puoi scrivere pagine intere senza dire nulla. Padre Foster, realizza una trasmissione per la sezione inglese di Radio Vaticana e dal titolo “The Latin Lover” dove si studia e analizza l’uso del latino attreverso i secoli.

APPENDICE:

----------------- Allarme tecnostress. Quando troppa comunicazione fa male

Esaurimento da troppa informazione. E' la nuova sindrome dell'homo technologicus

Maratone alla tastiera,  sguardo fisso allo schermo del pc o del blackberry, cellulari bollenti, frenetici scambi di e-mail, informazioni da controllare in tempo reale. Non bastava lo stress ordinario. Ora una ricerca ci presenta il tecnostress, che, pare, rovina la vita di molti lavoratori italiani. A pagare il prezzo più alto sono operatori Ict (Information and communication technology), giornalisti e analisti finanziari. Lo rivela la prima indagine di questo tipo mai condotta in Italia su un campione di 200 professionisti impegnati in attività ad alto impatto info-tech. Fra le professioni prese in considerazione dalla ricerca: operatori Ict , giornalisti, analisti finanziari, informatici, top manager, ip manager, sviluppatori web, pubblicitari, analisti contabili e operatori call center. «Abbiamo chiesto a tutti dice Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza onlus e autore della ricerca, condotta in collaborazione con Assoexpo, Wireless e Pierre Communication - quante ore in media trascorrono con pc e telefonino di nuova generazione, quello che consente di effettuare un numero considerevole di operazioni. Infine abbiamo domandato al campione di dare un punteggio a tre principali fattori riconosciuti come causa del tecnostress: dover gestire informazioni eccessive, abuso degli apparecchi e fretta nell’esecuzione delle operazioni».

Il fine della ricerca è segnalare questa situazione e le sue possibili conseguenze: «Trascorrere 13 ore sui videoschermi e gestire tante informazioni per un lungo periodo - avverte l’autore dell’indagine - può favorire il tecnostress». Le interviste al campione di professionisti hanno messo in evidenza un dato: la maggior parte dei professionisti (soprattutto quelli nelle prime sei professioni in classifica) passa davanti allo schermo dalle 9 alle 12,5 ore al giorno. In cima alla lista ci sono, come prevedibile, gli operatori Ict: passano una media di 12,5 ore al giorno incollati ai videoterminali, stressati soprattutto «dall’alto numero di informazioni da gestire, spesso a ritmi incalzanti».  Al secondo posto troviamo i giornalisti che trascorrono fino a 12,1 ore davanti a schermi di vario tipo. Al terzo posto gli analisti finanziari. «Nel nostro lavoro ci sono operatori che alle sette del mattino sono già connessi a internet per controllare l’andamento dei titoli azionari o cercare notizie nei bilanci aziendali - confessa Franco Biscaretti, segretario dell’Aiaf (Associazione italiana degli analisti finanziari) - e sono in tanti a trascorre fino a 10-11 ore al giorno tra pc e blackberry».

Le altre professioni esaminate hanno in comune un potenziale rischio di tecnostress, legato proprio all’uso eccessivo delle nuove tecnologie. Ma ci sono invece notizie consolanti  per gli operatori dei call center, piazzatisi all’ultimo posto nonostante siano comunemente percepiti come i candidati ideali al tecnostress: in media passano "solo" 6,6 ore tra computer e cellulare, o smartphone.


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AGGIORNAMENTO 14.5.2008

-------------L’attesissimo iPhone di terza generazione è pronto: l’amministratore delegato di Apple Steve Jobs intende svelarne tutti i dettagli il prossimo 9 giugno, durante la conferenza di San Francisco, in cui saranno presentate anche altre novità della società di Cupertino. L’iPhone 3G andrà a sostitire l’iPhone attualmente in commercio, introducendo una connessione Internet all’avanguardia, con cui sarà in grado di navigare in rete molto più velocemente rispetto al suo predecessore. La lentezza del collegamento era infatti la principale pecca del vecchio modello, un problema che Apple assicura verrà risolto con la nuova tecnologia.
--------------Si concentrano sui videogiochi, inviano Sms, fanno fotografie, ma soprattutto chiamano e vengono chiamati da genitori, fratelli, sorelle e parenti vari. Sono i bambini italiani (tra i 6 e 10 anni) che usano il cellulare, oltre uno su quattro (28,7%). È solo uno dei dati contenuti nella ricerca realizzata dall’Istat su «L’uso dei media e del cellulare in Italia», condotta su un campione di circa 20mila famiglie, da cui arriva una nuova conferma sul ruolo sempre più centrale del telefonino, in tasca al 77% degli italiani e al 93% degli adolescenti.  Lasciati da parte pallone e bambole, oltre un bambino su quattro (il 28,7%) usa il telefono cellulare: in massima parte (72%) viene utilizzato per essere più facilmente in contatto con i genitori e gli altri familiari, ma in molti casi (34%) è già un importante strumento di comunicazione con gli amichetti. Un’attrazione irresistibile, però, viene esercitata anche dai videgiochi (li usa il 38%), dagli sms e della fotocamera digitale. Qualcuno più furbetto di altri ha anche scoperto l’utilità della calcolatrice.

Quando si passa ad analizzare i teenager il fenomeno ovviamente esplode: non può farne a meno il 93% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni, il 94% di quelli tra 18 e 19 anni e l’80% dei ragazzini tra 11 e 14 anni. Anche per i gli adolescenti il contatto con la famiglia è tra i motivi di maggior uso del cellulare, ma parlare con gli amici diventa sempre più importante con il crescere dell’età: più che chiamare, però, è il messaggino il vero re delle comunicazioni. L’invio e la ricezione di Sms (o anche di Mms) è infatti la funzione più gettonata in tutte e tre le classi di età, seguita dalla fotocamera, dai videogiochi e dalla possibilità di scaricare suonerie e loghi.

Nel caso delle donne, il cellulare, soprattutto quando si va avanti con l’età, viene tuttora meno utilizzato degli uomini (il 74% del totale rispetto all’81% dei maschi). Differenze che non sorprendono si notano poi nei motivi per cui il telefonino viene utilizzato: le donne, infatti, lo usano più degli uomini per essere in contatto con la famiglia e molto meno per ragioni di lavoro. Inoltre una su quattro, con il cellulare in tasca, si sente più sicura. In generale, non tenendo conto dell’età, gli italiani al telefonino parlano, "messaggiano", al massimo fanno foto e utilizzano funzioni di base come l’agenda, la sveglia e la calcolatrice. Le ’diavoleriè più avanzate, invece, vengono sostanzialmente ignorate: l’accesso a Internet è usato solo dal 2,9%, l’e-mail dal 2,2%, la possibilità di fare acquisti o consultare servizi finanziari appena dallo 0,2%.

Il cellulare, dice lo studio dell’Istat, ha subito negli ultimi sei anni una grande diffusione, passando da una penetrazione del 58% tra le persone di oltre 11 anni nel 2000 all’80% del 2006. Si sono affievolite anche tutte le differenze di genere, età, territorio, titolo di studio: basti pensare che nella fascia 25-44 anni l’uso del cellulare è aumentato tra i laureati di circa 10 punti percentuali, mentre tra le persone con la licenza elementare o nessun titolo l’incremento è stato di oltre 27 punti. Diminuiscono, infine, anche le differenze sociali, poichè gli incrementi maggiori si registrano per gli operai, le casalinghe e i pensionati.

---------------- Il Blu-ray, il nuovo formato che sostituirà il vecchio dvd, non riesce ancora a decollare. Le ultime ricerche sono basate sui dati di vendita dei lettori Blu-ray negli USA nei primi tre mesi del 2008, cioè proprio nel periodo in cui il formato rivale HD-DVD ha alzato bandiera bianca, lasciando campo libero al Blu-Ray. Più che un’ascesa, è stata una picchiata. Quaranta per cento in meno di vendite da gennaio e febbraio e piccolo saltino in avanti (del due per cento) a marzo.

Secondo gli analisti  nuovo formato non è ancora riuscito a scalfire l’interesse dei consumatori. I Blu-ray player sono tutt’altro che economici (400 dollari, il prezzo medio a febbraio), la grande massa di pubblico è soddisfatta dei vecchi dvd, non riesce a notare la differenza tra i due formati e non vede la ragione che giustifichi una conversione così onerosa e poi  c’è Internet. Proprio  Apple ha annunciato la distribuzione di film in download su iTunes (negli USA) lo stesso giorno della loro uscita in dvd. Il pubblico sta abituandosi a scaricare i film dal Web, per poi masterizzarli o guardarli direttamente su pc. Gli stessi boss di Hollywood sembrano aver ormai dato il via libera: sul treno di iTunes sono saliti un po’ tutti (Fox, Disney, Warner, Paramount, Universal, Sony, manca solo MGM) e Jeff Bewkes, amministratore delegato di Time Warner, ha fatto notare come per gli studios i margini di guadagno da un download siano nettamente superiori rispetto a quelli del noleggio o vendita di un disco. Se il pubblico risponde così lentamente e gli stessi produttori cinematografici iniziano a favorire vie concorrenziali online, il percorso del nuovo formato appare decisamente più irto di ostacoli rispetto a quanto si sarebbe previsto anche solo pochi mesi fa.
------------«I rapidi cambiamenti che avvengono nel mondo presentano segni molesti di frammentazione e di ripiegamento nell’individualismo».

Lo denuncia il Papa per il quale, ad esempio, «l’impiego sempre più esteso dell’elettronica nel mondo delle comunicazioni ha paradossalmente comportato un aumento dell’isolamento.

Molti, soprattutto giovani - ha lamentato nel discorso rivolto alla chiese e comunità cristiane di New York - cercano per questa ragione forme più autentiche di comunità».

Il Papa ha nuovamente espresso, nell’occasione, anche «grave preoccupazione per il diffondersi dell’ideologia secolarista che mina e addirittura rigetta la verità trascendente.

La stessa possibilità di una rivelazione divina, e quindi della fede cristiana, è spesso messa in discussione - ha denunciato ancora una volta - da mode di pensiero ampiamente presenti negli ambienti universitari, nei mass-media e nell’opinione pubblica». Secondo Ratzinger, «per questi motivi, è quanto mai necessaria una fedele testimonianza del Vangelo».

E dunque «si chiede ai cristiani di rendere ragione con chiarezza della speranza che è in essi».




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AGGIORNAMENTO 7.5.2008

----------------Nella sede di Betzdorf in Lussemburgo, presentato da Astra un nuovo sistema di connessione Internet bidirezionale via satellite, studiato per raggiungere quelle zone non ancora coperte dalla Adsl o dalla fibra ottica. Il nuovo sistema, che si chiama Astra2Connect, viene distribuito in Italia da “Digitaria” in tre pacchetti diversi, che vanno dai 256k ai 1024k. Un piccolo costo di abbonamento mensili e uno più congruo per l’acquisto del kit necessario per la connessione (parabola, ricevitore, decoder).  Fino a settembre sarà garantita la copertura dell'Italia centrale e settentrionale. Da settembre, il servizio sarà allargato all'intero territorio nazionale.

I dirigenti della società lussemburghese, hanno sottolineato che l’obiettivo non è entrare in concorrenza con i grandi provider delle aree metropolitane, bensì andare a coprire quel territorio che è stato dimenticato dalla banda larga: aree rurali, paesi di montagna, isole e così via, un valido aiuto all’abbattimento del digital divide. Un milione di utenze potenziali nell’intero continente, spiegano a Betzdorf. Un milione di nuclei familiari, case o aziende dove l’Internet ad alta velocità o arriva via satellite oppure non arriva del tutto.

1024k di velocità in download e 128k in upload significano una navigazione fluida con la possibilità di usufruire in modo soddisfacente di servizi ormai popolarissimi come le telefonate VoIP. Con il bonus di un’opzione triple-play (Internet più telefono più i canali tv abitualmente diffusi da Astra) che Digitaria promette di attivare a breve.
Si tratta di una grande possibilità per l’Europa e per la copertura del territorio, laddove non arrivano i cavi o il wi-fi, ci pensano i segnali provenienti da oltre trentacinquemila chilometri di distanza dalla superficie terrestre.

-------------------Il progetto internazionale Semaine, coordinato dal Centro tedesco per l’intelligenza artificiale sta sviluppando dei computer capaci di  dialogare con l’uomo reagendo a segnali non verbali, come il tono della voce e le espressioni del viso.

Al progetto, finanziato dalla Commissione Europea con 2,7 milioni di euro, partecipano inoltre alcune università europee. Primo obiettivo del progetto è costruire un sistema chiamato Sensitive Artificial Listener (Sal), in grado di percepire le espressioni facciali di un utilizzatore umano e di adattare le sue risposte a questi comportamenti non verbali.

Secondo gli esperti un progetto come questo è destinato «a cambiare il modo in cui la gente interagisce con la tecnologia» e sono convinti che «nell’arco di 20 anni sarà possibile parlare con il computer». Tra i grandi cambiamenti in arrivo, uno dei principali riguarderà il modo in cui gli utenti si pongono nei confronti del computer: «oggi - osservano i responsabili del progetto -quando utilizziamo la tecnologia adottiamo uno stile di comunicazione calibrato sulla macchina.

Ma in futuro, grazie a progetti come Semaine, svilupperemo tecnologie che permetteranno di calibrare la comunicazione fra uomo e macchina su caratteristiche più umane».

-----------In controtendenza rispetto all'editoria, che guarda sempre più ad Internet come unico mezzo di diffusione, con tanto di giornali ed enciclopedie che si trasferiscono online abbandonando le tipografie, Wikipedia, creata sul web e qui divenuta famosa, si volge al supporto tradizionale ovvero alla carta.

E così la carta si prende la rivincita sui byte e per la prima volta Wikipedia lascerà gli schermi dei pc per essere sfogliata con le dita invece che con il mouse. L'idea è dell'editore tedesco Bertelsmann, che cerca di dimostrare che lo sviluppo esponenziale dell'enciclopedia online non è la condanna a morte delle edizione tradizionali.

Bertelsmann metterà in vendita a 19,95 euro un tomo con le 50mila voci più consultate online negli ultimi due anni. Così, si spera, i contenuti saranno più attuali di quelli che si possono trovare sulle edizioni normalmente in commercio.

«L'enciclopedia di Wikipedia aiuterà la diffusione della conoscenza» ha detto il direttore di Bertelsmann Lexicon, Beate Varnhorn, «l'edizione stampata raggiungerà nuovo gruppi che conosceranno cosa è Wikipedia e saranno attratti a partecipare al progetto». 

Un euro di ogni copia venduta andrà al gruppo no-profit che è dietro Wikipedia Germany, considerata una delle versioni più affidabili.

Alla voce "Bertelsmann" sulla stessa Wikipedia è già presente l'annuncio dell'imminente pubblicazione in forma cartacea in lingua tedesca.

------------- Intanto, La storica Enciclopedia Britannica decide di aprire i suoi contenuti a chi tiene un blog. Messa in crisi da Wikipedia, l'alternativa indipendente e gratuita che spopola in Rete, la più autorevole pubblicazione inglese, ma anche meno accessibile dal punto di vista economico (l'abbonamento online costa 70 dollari all'anno), tenta una nuova strategia. L'idea è quella di proporre la fruizione online non a pagamento a quella parte di utenti che possa classificarsi come "web publisher", ossia coloro che pubblicano contenuti su Internet con una certa regolarità.

Il servizio funziona grazie ad un programma chiamato "Britannica Webshare", che permette l'iscrizione, l'invio dell'Url del proprio sito, la consultazione ed offre la possibilità ai blogger di linkare le voci all'interno dei loro post, consentendo così anche ai loro lettori di accedere all'intero contenuto presente sul sito dell’Enciclopedia.

Scopo dell'iniziativa sarebbe trovare maggiore visibilità sulla Rete, dove i suoi articoli non vengono estratti dai motori di ricerca come avviene per la celebre Wikipedia, che conta la bellezza di 3,8 miliardi di pagine viste al mese contro i 21 milioni della Britannica.

--------------A Madison nel Wisconsin, il quotidiano quasi centenario The Capital Times ha abbandonato la carta per pubblicare solo notizie online.  La decisione è stata presa dopo che quest’anno la distribuzione era scesa a 18 mila copie dalle oltre 40 mila degli anni Sessanta. Il passaggio dalla carta al "solo web" non è stato senza scosse: oltre 20 giornalisti hanno perso il posto, per lo più attraverso pre-pensionamenti ma qualcuno è stato licenziato. Il Capital Times, un foglio progressista, era doppiamente una specie in via di estinzione, essendo il quotidiano pomeridiano di una città che aveva nel Wisconsin State Journal il più conservatore giornale del mattino. Due anni fa l’editore del New York Times aveva pronosticato la fine della stampa. E nel giorno in cui il giornale del Wisconsin saluta per sempre la carta stampata, altre notizie tetre arrivano sul fronte della vendita dei quotidiani. L’Audit Bureau of Circulation ha reso noto i dati semestrali per il periodo che si è concluso lo scorso 31 marzo rivelando un calo medio del 3,5 per cento delle copie vendute, che sale al 4,5 per cento per i giornali della domenica.

Risentono delle flessioni testate prestigiose come il New York Times che ha perso il 9,2 per cento per l’edizione domenicale e il 3,8 per cento per il giornale infrasettimanale. Male anche il Washington Post: -3,5 per cento del quotidiano infrasettimanale e -4,3 per cento la domenica.

Nel frattempo la circolazione del Wall Street Journal, acquistato a dicembre dal gruppo di Rupert Murdoch, è aumentata di una frazione di percentuale, +0,3 per cento. Anche Usa Today è salito, dello 0,27 per cento. Il Los Angeles Times ha perso oltre 40 mila copie infrasettimanali (-5,1 per cento). La vendita della domenica è scesa del 6 per cento.

APPENDICE

------------E' Apple la società più innovativa al mondo nel 2008. Il dato emerge dalla speciale classifica elaborata dal settimanale Business Week e da Boston Consulting Group sulla base di oltre tremila interviste e delle performance finanziarie e borsistiche.

La società di Cupertino ha messo in fila il motore di ricerca Google e i motori ibridi della Toyota. Bene l'indiana Tata, sesta. Fra i primi cinquanta nomi c'è spazio anche per il sito Facebook (25esimo) e le caffetterie di Starbucks (32esimo).

La ricerca sulle imprese innovative arriva in un momento delicato per l'economia che sta portando molte aziende a rivedere i budget per la ricerca e lo sviluppo a causa della crisi, sottolinea il settimanale Business Week.

L'innovazione comunque rimane centrale per Apple che ancora una volta si conferma l'impresa più innovativa al mondo. Nella top ten si sono affacciate per la prima volta il colosso indiano Tata e la giapponese Nintendo, rispettivamente sesto e settima in classifica dopo General Electric e Microsoft.

L'icona dell'innovazione 3m scivola invece dalla settima alla ventiduesima posizione. Per trovare in classifica una società europea bisogna scendere al decimo posto con Nokia o al quattordicesimo con Bmw mentre non figurano gruppi italiani nelle prime cinquanta posizioni.

Quanto ai settori, i colossi dell'informatica scivolano nelle retrovie: si salva Ibm, undicesima, mentre Intel (numero 48 in classifica) è superata anche da Walt Disney e Mcdonald's. Fra i siti internet, il negozio on line amazon è undicesimo mentre il portale di social network Facebook è venticinquesimo.


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AGGIORNAMENTO 30.4.08

-------------Un nuovo sistema integrato per la rilevazione dei dati sulla fruizione dei media online è stato  lanciato dalla  Audiweb, che ha realizzato una suite di servizi in partnership con Nielsen Online.

Il sistema si fonda su tre pilastri: una ricerca di base per la definizione dell’universo degli utenti Internet curata da Doxa, un Panel  rappresentativo della navigazione da Casa e Ufficio e degli altri luoghi di accesso alla rete, e un Sistema Browser Based in grado di rilevare quotidianamente i dati censuari degli editori. Il database, che conterrà i dati di navigazione aggregati per fasce orarie giornaliere e ponderati considerando per la prima volta i dati censuari, verrà poi distribuito agli utenti e alle agenzie media.

«Il nuovo sistema - ha detto Enrico Gasperini, presidente di Audiweb - è frutto di un anno di lavoro da parte di un team di eccellenza che si è confrontato con le principali esperienze internazionali». Secondo Gasperini, inoltre, le innovazioni del sistema sono tante: «Da un’importante ricerca di base fruibile online, alla rilevazione quotidiana, ad un panel potenziato, alla realizzazione del database per la pianificazione con una nuova metodologia».

-----------Il blog di Grillo tra i più quotati anche negli States. Lo storico settimanale americano Time ha pubblicato una classifica dei 25 blog più cliccati nella rete. Dalla politica agli affari, dallo sport alla moda, dai blog che si occupano di un pò di tutto a quelli che si occupano di niente, insieme ai frequentatissimi The Huffington Post e al verde TreeHugger, al sesto posto c’è il blog di Beppe Grillo.

Il Time.com’s First Annual Blog Index lo incorona, essendo tra i pochi in lingua italiana seguito in tutto il mondo. Sono gli utenti la giuria della classifica dei nuovi diari in rete che stanno sorpassando progressivamente i principali quotidiani e settimanali. Così il magazine spiega la popolarità dell’autore e attore di satira politica: «Il motivo è che Grillo si esprime nel linguaggio internazionale dell’indignazione, spesso con un bersaglio politico. Il blog di Beppe - continua il Time - pubblica una lista aggiornata dei parlamentari italiani condannati, chiede ai politici corrotti di dimettersi dall’incarico, e poi è riuscito a organizzare attraverso il suo blog una manifestazione in 300 città italiane per il Vaffanculo Day, per incoraggiare i cittadini a rimuovere dai loro incarichi i membri del Parlamento Italiano con condanne criminali a carico». Il Time auspica che persino in America dovrebbe esserci un comico di satira politica acceso da una tale indignazione, ma per ora «c’è Beppe». Il comico, incredulo, ringrazia dalle pagine del suo blog, e invita i lettori a votarlo fino al netstrike «Fate cadere il server con i vostri voti per beppegrillo.it».

------------Il mercato dei videogiochi in Italia ha registrato nel 2007 un fatturato di oltre un miliardo di euro, in crescita del 39,9% rispetto all’anno precedente. A crescere di più è stato l’hardware, con un incremento del 48,1% per volume e dell’80% per valore. Lo scorso anno sono state vendute 2 milioni 374mila piattaforme dedicate ai videogiochi, in pratica 5 console al minuto. Sono i dati principali del rapporto Aesvi (Associazione editori software video-ludico italiana) presentato  a Milano.

I videogiochi per console venduti l’anno scorso in Italia sono stati quasi 18 milioni, 34 al minuto, in crescita del 13,1% per volume e del 17,4% per valore. In flessione, invece, i videogiochi per Pc (-5,2% per volume e -10,4% per valore). Sono quasi 8 milioni (34%) le famiglie italiane che possiedono una console per videogiochi, 1,4 milioni in più rispetto all’anno precedente. Resta però ancora rilevante la distanza con gli altri Paesi europei, dove la percentuale di penetrazione si avvicina al 50%.

Otto videogiochi su dieci appartengono alla fascia d’età dai 3 ai 18 anni, mentre quelli dedicati a un pubblico adulto ricoprono solo il 4% delle vendite. La passione per il calcio si conferma anche nella scelta dei videogiochi, ma sono presenti anche titoli legati al cinema, alla televisione e ai fumetti.

----------- Francesco De Carolis, è il nuovo amministratore delegato di Denaro Tv, l'emittente satellitare collegata al quotidiano economico - finanziario ‘Il Denaro’. Quarant'anni, napoletano, laurea in Economia e specializzazione in marketing, De Carolis ha una solida esperienza come manager e consulente.

Nel 1995 ha fondato Lab, società di consulenza specializzata nel marketing che ha tra i propri clienti imprese leader nei settori della ristorazione, dell'abbigliamento e del retail degli elettrodomestici.
"La decisione degli azionisti di Denaro Tv di affidare la massima carica sociale ad un manager che non proviene dall'editoria è lungimirante, se si considera che le imprese campane sono refrattarie perfino a fare ricorso all'external consulting o a manager del loro settore" - commenta lo stesso De Carolis.

De Carolis intende fare di Denaro Tv "un asset fondamentale per gli azionisti e gli stakeholder dell'emittente. Due le priorità: aumentare l'audience e ad incrementare il numero delle aziende che veicolano la comunicazione attraverso Denaro Tv e gli altri media 'griffati' Denaro.

Denaro Tv è presente sulla piattaforma di Sky (canale 878) e sul satellite Hot Bird 7 A. Inoltre è visibile in

streaming 24 ore su 24 su www.denarotv.it.

APPENDICE:

L'informatica può combattere l'emarginazione sociale

Al via, dopo il successo dell'iniziativa pilota dello scorso anno, «Informatica in Comunità», il progetto che vede insieme Cnca, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, per l'integrazione e il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate e per il contrasto del disagio sociale e dell'emarginazione in tutte le loro forme.

Grazie al rinnovato impegno di Microsoft, spiega una nota, il progetto rappresenta una delle più importanti iniziative nazionali nell'ambito dell'assistenza e sviluppo dei giovani disagiati, con corsi di formazione gratuiti previsti in 28 centri dislocati in sette regioni, destinati alla diffusione della cultura informatica di oltre 2.000 persone residenti nelle strutture di riabilitazione e socializzazione degli Enti Federati al Cnca, proprio con l'obiettivo di accompagnarli nel delicato percorso di orientamento e reinserimento sociale e professionale. I corsi sono iniziati lo scorso mese di febbraio e si protrarranno fino a giugno grazie al coordinamento regionale di sette sedi Cnca: Bisceglie (Bari), Firenze, Lamezia Terme, Palermo, Perugia, Sasso Marconi (Bologna) e Sesto San Giovanni (Milano).

I partecipanti al progetto avranno l'opportunità di imparare in modo semplice e diretto come usare il Pc, dai primi rudimenti fino ai programmi di videoscrittura e dei fogli di calcolo, alla navigazione in Internet e all'utilizzo della posta elettronica. Oltre alla formazione in aula, potranno approfondire i temi trattati durante il corso con un CD di auto-formazione distribuito loro insieme al materiale didattico e basato sul Digital Literacy Curriculum di Microsoft, corsi di formazione digitale gratuiti innovativi, che usano tecniche multimediali interattive e sono liberamente consultabili da tutti gli utenti e dalle scuole interessate al sito ufficiale di Microsoft.

Inoltre, presso le sedi del Cnca saranno allestiti dei laboratori per consentire a chiunque lo desideri di cimentarsi in sessioni di esercitazione all'uso del computer e alla navigazione in Internet, seguiti da tutor specializzati. I docenti sono risorse interne alle strutture del Cnca, formate da Microsoft con corsi specifici, in modo da creare competenze all'interno delle strutture di accoglienza e rendere il modello facilmente esportabile e replicabile in altre sedi.

Una particolare attenzione sarà dedicata al mondo delle donne (168 quelle coinvolte lo scorso anno dal progetto pilota), grazie al contributo sul piano dei contenuti per la formazione tecnologica di futuro lfemminile, l'iniziativa promossa da Microsoft in collaborazione con Accenture e Acer, con il patrocinio del Ministero per i Diritti e per le Pari Opportunità, per promuovere il potenziale femminile attraverso l'uso delle tecnologie.

Alle partecipanti sarà, infatti, dedicato un modulo specifico di educazione al lavoro, promosso dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, per aiutarle ad individuare un proprio progetto professionale, impostare la ricerca attiva di un lavoro, scrivere un curriculum vitae efficace ed affrontare infine un colloquio di lavoro.

«Informatica in comunità» rientra all'interno dell'iniziativa Microsoft Unlimited Potential, che riunisce i programmi Microsoft che hanno l'obiettivo di contribuire alla riduzione del digital divide in Italia e nel mondo e alla creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo delle potenzialità di ogni singola persona, a prescindere dalle condizioni fisiche o sociali. In Italia il focus del programma è centrato sulla creazione di nuove opportunità lavorative per i giovani, per gli immigrati e per le categorie svantaggiate e i risultati sono concreti.

Microsoft ha già coinvolto attivamente più di 35 mila docenti attraverso la comunità di Apprendere in rete (www.apprendereinrete.it) per l'innovazione nelle strutture scolastiche e 30 mila anziani con il progetto Internet Saloon; ha avviato poi più di 170 centri di competenza e certificazione IT Academy in tutta Italia, in altrettante scuole medie superiori di secondo grado, e più di 500 studenti al mondo del lavoro con Student to Business, il programma di inserimento al lavoro dei giovani neodiplomati e neolaureati all'interno di Microsoft e di tutte le aziende partner.

Proprio la particolare natura e le finalità del progetto «Informatica in comunità» hanno favorito quindi l'incontro con il Cnca, coordinamento che riunisce 266 centri sparsi sull'intero territorio nazionale in grado di assistere, attraverso l'impegno di più di 6 mila dipendenti e di altrettanti volontari, oltre 35 mila bisognosi ogni anno, in particolare nelle aree delle dipendenze da droga e alcool e del disagio giovanile.

«La missione del nostro Coordinamento, attivo in tutti i settori del disagio e dell'emarginazione - spiega infatti Teresa Marzocchi, Vice Presidente del Cnca - è di promuovere il benessere sociale. In questo contesto il progetto Informatica in Comunità permette ai nostri ospiti di scoprire le risorse offerte dalla tecnologia, di cui il nostro mondo è permeato, in modo consapevole e utile per un più rapido reinserimento nei diversi contesti lavorativi, scalando l'inclusione. E abbandonando la marginalità».

«Siamo lieti di poter condividere e promuovere un'iniziativa importante come Informatica in Comunità - aggiunge Carlo Iantorno, Direttore Responsabilità Sociale e Innovazione di Microsoft Italia - che vuole essere un contributo alla riduzione del gap digitale in Italia nelle sue varie forme. In particolare con questo progetto intendiamo dimostrare che l'inclusione è possibile anche attraverso la tecnologia, che libera le potenzialità di molti creando autonomia, partecipazione, comunità e conoscenza, che nella vita reale di oggi e ancor più di domani è la vera valuta pregiata».

«La nostra Fondazione - conclude Claudio Soldà, Segretario Generale della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità - ha come scopo proprio l'istruzione e l'educazione al lavoro. I progetti promossi si rivolgono a gruppi di persone che incontrano difficoltà nella ricerca di un'occupazione in particolare ci occupiamo di persone con disabilità, donne con carichi familiari, over 40, disoccupati di lunga durata e atleti al termine della carriera agonistica. Il nostro obiettivo all'interno del progetto è ambizioso: supportare le partecipanti nell'affrontare con maggiore consapevolezza, preparazione e autonomia il mercato del lavoro».

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AGGIORNAMENTO 23.4.08

----------- Un nuovo progetto finanziato dall’UE, dal titolo Wombat ("Worldwide observatory of malicious behaviours and attack threats"), sta analizando le  minacce presenti su Internet. I risultati del progetto saranno tesi a identificare le minacce più serie e, in base a questo, ad assegnare le priorità degli investimenti sulla sicurezza. I partner del progetto lavoreranno anche sulla sicurezza informatica tra i cittadini europei. Quasi tutti concordano sul fatto che il mondo del crimine informatico sta diventando più sofisticato e organizzato, rendendo il compito di contrastarlo sempre più difficile. Esistono una serie di iniziative tra cui  il monitoraggio delle minacce possibili alla nostra sicurezza on-line. Tuttavia, questioni legate alla privacy rendono difficili una più arapida adozione di contromisure, né tantomeno esiste una struttura che indaghi su minacce emergenti. Il progetto Wombat riunisce alcuni dei più importanti esperti europei in tema di sicurezza su Internet. Questi dispongono di una serie di fonti di informazioni sulle minacce alla sicurezza on-line, e il sistema di gestione delle minacce Deepsight di Symantec, nonchè il sistema distribuito a livello mondiale di honeypot di Eurecom. Oltre ad attingere da queste fonti di dati esistenti, i partner del progetto svilupperanno anche nuovi tipi di sensori per rilevare nuove minacce e assicurare anche l’interoperabilità tra le varie fonti di informazioni.

               Il progetto intende inoltre sviluppare nuove tecniche per contraddistinguere gli attacchi e raccogliere i malware (software progettati per infiltrarsi o danneggiare un sistema informatico senza il consenso informato del proprietario) e intende anche lavorare su nuovi modi per analizzare i dati per identificare la causa alla base di un gruppo di attacchi. I dati prodotti verranno usati per creare modelli di queste attività. Questi modelli aiuteranno le aziende che si occupano di sicurezza informatica a lanciare gli allarmi relativi alla sicurezza con maggiore precisione e anche a supportarle nel decidere quali contromisure adottare per affrontare una minaccia. La Symantec contribuirà mediante il suo nuovo Research Lab - Europe, che si trova a Sophia Antipolis in Francia.

-----------Finalmente in Europa, la tv via satellite sui cellulari.

Il W2A sarà il primo satellite a fornire servizi nella banda S e per la prima volta in Europa sarà possibile ricevere la tv via satellite sul telefonino. Il satellite che permetterà di ricevere sul cellulare fino a 25-30 canali si chiama W2A e il suo lancio è previsto all’inizio del 2009. Di conseguenza il servizio potrà essere operativo nella primavera del prossimo anno. «Sarà il primo satellite a fornire servizi nella banda S, vale a dire che oltre a portare la tv sul telefonino potrà dialogare con altri sistemi come il Gps e il futuro sistema di navigazione satellitare europeo Galileo», lo ha detto Steve Maine, amministratore delegato della Solaris, la Joint Venture nata da Eutelsat e Ses Astra.

Il nuovo satellite, in costruzione negli stabilimenti di Cannes della Thales Alenia Space, permetterà inoltre la connessione in tempo reale tra veicoli, dalle automobili ai treni alle navi, rendendo possibili nuovi servizi interattivi, compresi quelli di emergenza. Ad esempio, potrà rilevare la velocità delle automobili sulle autostrade oppure raccogliere e diffondere i dati meteo, o ancora organizzare interventi di emergenza in zone isolate e in condizioni estreme, sulla terra ferma come in mare aperto.

------------Salerno capitale dell’animazione internazionale

Dal 10 al 13 aprile  Salerno è tornata ad essere la capitale  del Cartone Animato, con la rassegna ”Cartoons on the Bay”, organizzata da Rai Trade e diretta da Alfio Bastiancich, e che ha offerto alla città numerosi eventi e iniziative dedicate al mondo dell’animazione televisiva, attraverso conferenze, seminari e workshop per conoscere, più da vicino, i grandi maestri del cartone animato.

176 programmi sono stati scelti da 24 Paesi per la selezione ufficiale della 12esima edizione del Festival. 040 le opere candidate ai “Pulcinella Awards 2008”, 5 per ciascuna delle 8 categorie del concorso: serie Tv per l’infanzia, serie Tv per bambini, serie Tv per tutte le età, serie Tv di azione e avventura, programmi educativi e sociali - Premio Unicef, piloti di serie, special Tv, cortometraggi. Quest’anno i programmi sono stati esaminati da una Giuria Internazionale composta: Patricia Hidalgo - direttore esecutivo programmazione Walt Disney Tv, Italia; Giovanna Milano - consulente indipendente, Francia; Barry Purves - autore, Regno Unito; Claudia Sasso - responsabile della programmazione ragazzi di RaiDue, Italia; Eric Shaw - sceneggiatore, USA.

Consegnato il i “Pulcinella Awards alla Carriera 2008”  a Gerald Potterton, animatore canadese tre volte candidato agli Oscar e a Fusako Yusaki, nota al grande pubblico per i filmati pubblicitari in plastilina. I “Pulcinella Awards Studio dell'Anno 2008” sono stati assegnati invece alla casa di produzione coreana Akom Productions (Corea del Sud) e alla romana Cartoon One. Tante anche le anteprime nazionali dei film d’animazione che presto vedremo nelle nostre sale cinematografiche: da “Tous à l’Ouest: une aventure de Lucky Luke” di Jean Marie Olivier a “Empress Chung”, per la regia del coreano Nelson Shin. Madrina della serata finale, come sempre, la brava Paola Saluzzi.

APPENDICE

------------Bimbi online, uno su cinque trasgredisce ai genitori

Un bambino su 5 nel mondo ammette di compiere azioni online che i suoi genitori non approverebbero: è quanto emerge dal primo Norton Online Living Report (Nolr), un rapporto completo sulle abitudini digitali di adulti e bambini di alcuni paesi mondiali tra cui: Stati Uniti, Brasile, Cina, Giappone, Australia e, a rappresentanza dell'Europa, Regno Unito, Germania e Francia, diffuso da Symantec azienda leader nei prodotti per la sicuerezza. Dall'indagine emerge anche che in tutto il mondo le interazioni personali online sono estremamente diffuse ed i principali motivi per cui ci si connette sono di tipo affettivo. La maggior parte degli utenti adulti di Internet, pari al 52% del campione, afferma di avere trovato amici online, di cui il 46% afferma di considerare queste amicizie importanti, esattamente come quelle offline. Tra le altre attività svolte online, le più diffuse sono accesso alle chat, siti di social networking e giochi.

Uno dei dati più rilevanti emersi dallo studio è che la percezione dei genitori di ciò che i loro figli svolgono online non corrisponde a ciò che i ragazzi dichiarano di fare. Ad esempio, circa 1 bambino su 5 ammette di compiere azioni online che gli adulti non approverebbero, con delle conseguenze che potrebbero essere anche gravi: negli Usa, il 6% dei genitori pensa che ai propri figli sia capitato di ricevere approcci online da estranei, mentre la percentuale dei bambini che afferma di avere ricevuto tale tipo di approcci è pari al 16%.

«L'obiettivo di Symantec è rendere gli utenti liberi e tranquilli di svolgere attività online, sia che queste riguardino la semplice ricerca d'informazioni, il contatto o la comunicazione con altri individui, sia che prevedano l'esecuzione di transazioni, come le operazioni bancarie e il pagamento di bollette,» ha commentato Ida Setti, Consumer Marketing Manager Symantec Italia & Iberica.

«Norton Online Living Report ci permette di capire meglio le abitudini più diffuse online e come Internet stia plasmando lo scenario culturale. Ad esempio, siamo ormai coscienti che la tecnologia è parte integrante della cultura globale, ma è sorprendente scoprire con quale velocità aumenti il numero di attività che si svolgono principalmente online e non più offline».

Norton Online Living Report, estratto da un'indagine internazionale condotta da Harris Interactive, rivela alcuni dati statistici interessanti sull'uso della tecnologia nell'era di Internet da parte di bambini e adulti di tutto il mondo. Il Report è un documento d'indagine che riflette l'intensa migrazione delle attività offline verso il mondo online ed esamina i dati relativi a otto paesi con l'obiettivo di rivelare profonde differenze e analogie tra le diverse culture nel rapporto con la tecnologia.

Molti adulti connessi - ad esempio - dedicano almeno un'ora al mese all'invio di messaggi di testo dal telefono cellulare (USA-39%, Regno Unito-79%, Australia-69%, Germania-60%, Francia-60%, Brasile-61%, Cina-75%, Giappone-25%). Negli USA, il 41% degli adulti e il 46% dei bambini connessi utilizza Internet per scaricare o guardare film. In Cina, fa altrettanto il 97% degli adulti e il 96% dei bambini connessi. In Cina, l'86% degli adulti connessi dedica tempo ai propri blog personali almeno ogni tanto (USA-20%, Regno Unito-19%, Australia-17%, Germania-13%, Francia-18%, Brasile-44%, Cina-86%, Giappone-39%).

Ma il pc è anche strumento di socializzazione. Negli USA, sottolinea il rapporto, quasi la metà (45%) degli adulti connessi ha trovato amici online (USA-45%, Regno Unito-42%, Australia-54%, Germania-45%, Francia-31%, Brasile-77%, Cina-84%, Giappone-38%); di questi, circa il 60-80% ha coltivato queste amicizie anche nel mondo offline (USA-67%, Regno Unito-72%, Australia-65%, Germania-86%, Francia-84%, Brasile-83%, Cina-76%, Giappone-55%).

Inoltre negli USA, circa la metà (44%) degli adulti connessi apprezza le amicizie online tanto quanto e talvolta anche più di quelle offline (USA-44%, Regno Unito-43%, Australia-52%, Germania-35%, Francia-25%, Brasile-60%, Cina-49%, Giappone-33%); « 4 adulti connessi su 10 (10-44% a seconda dei paesi) socializzano con tranquillità con estranei online (USA-21%, Regno Unito-28%, Australia-29%, Germania-21%, Francia-16%, Brasile-10%, Cina-44%, Giappone-13%); Dal rapporto si evince ancora che in Cina, l'88% dei bambini connessi ha trovato amici online; in Brasile, ha fatto altrettanto circa tre quarti (74%) dei bambini connessi (USA-35%, Regno Unito-44%, Australia-44%, Germania-31%, Francia-32%, Brasile-74%, Cina-88%, Giappone-20%).

Quanto ai giochi online non è mistero che sono enormemente diffusi: negli USA, quasi tre quarti (74%) degli adulti connessi e più di 9 bambini connessi su 10 (96%) gioca online. In Cina, quasi tutti gli adulti e i bambini connessi (rispettivamente il 95% e il 99%) giocano online. Negli USA, più della metà degli adulti (56%) e dei bambini connessi (56%) scarica musica. Cina e Brasile sono i paesi dove si scarica più musica: in Cina scarica musica il 97% degli adulti e il 98% dei bambini, in Brasile scarica musica l'88% degli adulti e l'89% dei bambini. Negli USA, circa due terzi (66%) degli adulti connessi e 7 bambini connessi su 10 (70%) visita siti di video sharing.
--------------Terra di spie e agenti segreti la Gran Bretagna, soprattutto in famiglia. Secondo un’indagine dell’Università di Oxford pubblicata  nel Regno Unito un coniuge su cinque è d’accordo con il detto «fidarsi è bene, non fidarsi è meglio» e spia regolarmente messaggini ed e-mail del partner. Motivo principale: lo fa per sincerarsi che non stia portando a insaputa le corna. Sempre secondo lo studio, un coniuge su dieci controlla per lo stesso scopo anche i siti Internet visitati dalla dolce metà. Teme infatti la cosiddetta «infedeltà online» e cioè che il computer venga usato per fare di nascosto del flirting virtuale o per incursioni nei siti porno. L’indagine è stata compiuta intervistando un campione di 6.000 coppie, per un progetto di più ampio respiro chiamato «Io, il coniuge e Internet». La Rete è considerata dal 10 per cento degli utenti sposati uno strumento «molto o abbastanza» utile per rafforzare il rapporto di coppia tramite lo scambio di e-mail o di conversazioni online. E infatti, stando alla ricerca, il 6 per cento degli utenti sposati ha conosciuto il partner online. Per quanto riguarda l’accesso alla dilagante ciber-pornografia, gli uomini tendono a considerarlo un hobby accettabile, mentre le donne sono generalmente dell’avviso opposto e condannano inesorabilmente il «passatempo». Anche perché potrebbe essere il primo passo verso la temuta infedeltà del coniuge.


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AGGIORNAMENTO 16.4.08

--------------------Nessun vincolo ad Internet durante le Olimpiadi di Pechino 2008. È il monito lanciato dal Comitato Olimpico Internazionale agli organizzatori dei Giochi in programma ad agosto. Il tema è emerso nel corso del primo dei tre giorni di riunioni tra gli ispettori del Cio ed i responsabili della 29.ma edizione olimpica moderna.

«Ne abbiamo discusso anche questa mattina ed abbiamo continuato ad insistere», ha spiegato Kevin Gosper, vice presidente della commissione coordinatrice del Cio. Gosper ha affermato che le limitazioni imposte ad Internet dal governo cinese - aumentate di recente per via della crisi in Tibet - in caso di conferma anche durante i Giochi «si rifletterebbero molto negativamente sulla Cina»: «La nostra preoccupazione è quella di garantire alla stampa la possibilità di lavorare come nelle precedenti Olimpiadi», ha detto Gosper riferendosi ad Atene 2004.

Il dirigente del Comitato Olimpico Internazionale ha poi fatto presente che la Cina sarà obbligata a togliere vincoli ad Internet sulla base di un preciso accordo che prevede accesso libero alla rete per i 30mila giornalisti attesi ai Giochi. La legge che ha revocato gran parte delle limitazioni imposte alla stampa estera in Cina è entrata in vigore il primo gennaio del 2007.
------------------Conferme di liberalizzazioni intanto già si vedono e infatti la Cinna ha recentemente  sbloccato Wikipedia dopo anni di oscuramento. Liberalizzazione parziale, perchè, nonostrante la maggior parte delle voci siano raggiungibili, le ricerche su parole ritenute pericolose come «Tibet» o «Taiwan» continuano a non dare risultati sia nella sezione in inglese che in quella in cinese.

-----In Cina anche il sito della Bbc torna visibile, Lo riferiscono fonti non ufficiali dal paese asiatico, citate dalla stessa Bbc. Esperti informatici inglesi avrebbero permesso di superare lo stretto controllo imposto da Pechino e reso navigabili, agli utenti cinesi, le pagine Internet in lingua inglese della British Broadcasting Corporation. Restano oscurate invece le notizie in cinese. Pechino non ha mai ammesso di aver impedito l’accesso al sito della Bbc e non ci sono conferme ufficiali che sulla rete la Bbc sia ora visibile. Ma secondo il sito dell’agenzia cinese Danwei le notizie della principale azienda radiotelevisiva britannica «sono accessibili senza alcun ostacolo».

-------------Non sono solo le Olimpiadi a sprigionare ondate di libertà ma anche gli accordi commerciali con la Cina. Infatti Microsoft si aspetta di superare il raddoppio delle forniture di apparecchi con i suoi software in Cina il prossimo anno, complice un boom nelle richieste di accessi Web che si dovrebbe verificare quando il Paese lancerà servizi wireless di terza generazione. Lo scorso anno in Cina sono stati forniti circa 2 milioni di apparecchi "mobile" con i sistemi operativi di Microsoft, in un dato che rappresenta circa il 10% del totale globale del colosso del software. "Le forniture di Microsoft in Cina sono raddoppiate nell'ultimo anno e un ulteriore raddoppio è previsto per l’anno prossimo.

La divisione di Microsoft per le comunicazioni "mobile" fornisce sistemi operativi per telefoni multi-funzione e altri apparecchi che usano la piattaforma di Windows Mobile.

------------- IBM è al centro di un'inchiesta dell'Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense per un contratto da 80 milioni di dollari ottenuto nel 2006 per modernizzare i sistemi finanziari dell'Epa, e all'azienda è stato vietato per il momento di partecipare ad altri appalti di agenzie Usa. Lo ha annunciato la stessa Ibm.

Inoltre, Ibm ha reso noto che la procura del Distretto orientale della Virginia ha notificato all'azienda e ad alcuni suoi impiegati un invito a testimoniare davanti a un grand jury e a fornire documentazione sull'interazione tra i propri dipendenti e quelli dell'Epa.

Ibm, il più grande fornitore mondiale di servizi informatici, ha detto di aver appreso venerdì scorso della temporanea sospensione dall'Epa per presunte violazioni del codice etico nel contratto del marzo 2006.

La sospensione temporanea si applica a tutte le agenzie federali e alle controllate di Ibm, anche se l'azienda può continuare a lavorare nell'ambito dei contratti già ottenuti, a meno di indicazioni particolari, dice un comunicato.

Il segretario dell'Epa Jonathan Shradar ha detto in un comunicato che la sua agenzia ha temporaneamente vietato all'Ibm di accedere a nuovi contratti federali dal 27 marzo, senza fare altre dichiarazioni.

Ibm dice di essersi impegnata a offrire piena cooperazione alle autorità sulla vicenda. Secondo le leggi federali, l'azienda ha 30 giorni per contestare la portata della sospensione. Il divieto ad accedere a contratti federali può durare fino a un anno di tempo.

APPENDICE
-------------Si è svolta a Roma con grande successo giovedì 27 marzo presso lo Sheraton Hotel, la serata finale dell’Oscar Tv Locali di Millecanali con la consegna dei premi ai vincitori nelle quattro categorie previste (informazione, sport, intrattenimento, programmazione complessiva).

L’Oscar delle Tv Locali, la manifestazione ‘di riferimento’ per tutto il mondo dell’emittenza televisiva locale italiana, quest’anno è stato sponsorizzato da Eutelsat Communications, e la serata finale si è svolta anche in contemporanea con il nuovo Sat Expo romano. L’iniziativa ha visto la partecipazione più di 40 Televisioni di tutte le parti d’Italia.

Elevata la qualità delle produzioni in concorso, a dimostrazione della vitalità e della creatività delle Tv locali italiane.

Questi i risultati nella varie categorie:

-Informazione:

Oscar a Retebrescia per il Tg multietnico

2° premio a Napoli Tv per Xanax

3° premio a Blu Tv per Tg Blu

-Sport

Oscar a Telecolore Salerno per Basket Club

2° premio a Brescia Punto Tv per Palla al centro

3° premio a Rttr per Ice master World Cup 2007

Intrattenimento

Oscar a Canale 9 Teleoggi per Bed & Breakfast

2° premio a Primocanale per Scuola viva

3° premio a Teleregione Color per Ultima spiaggia

Tv d’Oro a Tv Parma per Il Volo

Programmazione complessiva

Oscar a Telenorba

2° premio a Videoregione

3° premio a Teleradiocittà

Tv d’Oro a Teleradioerre

Menzioni speciali sono andate a Teleonda Gallipoli, Espansione Tv e Canale 10.

Un Oscar Millecanali “speciale alla carriera” è stata assegnato a Costantino Federico per la sua attività complessiva nel mondo della Televisione italiana, da Telecapri a Telecapri News e Telecapri Sport, fino a Retecapri.

Altri riconoscimenti sono infine andati a Odeon, Rete 7 Piemonte, Videolina, Teleroma 56, 8 Videocalabria, Telerama e Toscana Tv.

******Ma di questo e di altro parliamo col direttore di Millecanali, Mauro Roffi che abbiamo intervistato al SATEXPO, Salone della TV satellitare alla Fiera di ROMA.



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AGGIORNAMENTO 9.4.08

--------------Valgono almeno 6 miliardi di euro,  dal 2008 al 2010, le «buone intenzioni» della Pubblica Amministrazione italiana non solo per mettere gli utenti, ossia i cittadini e le imprese (e non le pratiche burocratiche), al centro della progettazione dei servizi erogati, ma anche per creare maggior valore aggiunto per il Sistema Paese e ridargli competitività. È quanto emerge dal 'Piano Triennale 2008-10 per l'Ict della Pubblica Amministrazione centralè (www.Cnipa.gov.it), elaborato dal Cnipa-Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, l'organismo presieduto dal prof. Fabio Pistella che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che lo ha predisposto sulla base delle proposte programmatiche delle Amministrazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici. Dal Piano, che riporta 700 progetti programmati dalla P.A. emerge, infatti, che gli investimenti pubblici in Ict programmati per il 2008-10 superano i 6 miliardi di euro, di cui circa 2,1 solo per il 2008. Un importo elevato, in linea con i precedenti Piani triennali, ma che può consentire un ritorno d'investimento a breve termine e concorre a sviluppare il settore nazionale dell'Ict ma, soprattutto, sostenere la crescita e la stessa competitività dell'intero Sistema Paese.
nella sezione news del nostro sito, in appendice tutto il programma del CNIPA

(appendice nota 1)

-----------Il progetto di un consolato online sarà presentato al Forum della Pubblica Amministrazione di metà maggio a Roma e sarà operativo «entro la metà del 2009».

Fra i nuovi servizi consolari in Rete sono previsti la carta d'identità elettronica, la semplificazione della procedura per passaporti e certificazioni, l'iscrizione via Internet all'anagrafe degli italiani all'estero, la prenotazione di appuntamenti con personale del Consolato, la verifica dello stato di una pratica, la richiesta di informazioni. Lo riferisce il segretario generale del ministero degli Esteri, Giampiero Massolo in un articolo pubblicato dal Sole24Ore. L'iniziativa, che entrerà in vigore per la fine del 2009, permetterà di «abbattere drasticamente (e in prospettiva eliminare) il consumo di carta e, al tempo stesso, applicare tecniche di nuova generazione di archiviazione digitale, ricerca automatica dei contenuti, creazione di fascicoli digitali».

Il ministero degli Esteri ha puntato sulla semplificazione e la razionalizzazione attraverso un uso sempre maggiore delle nuove tecnologie. Lo dimostrano il portale del ministero, con oltre 450mila accessi mensili.
 -----------Un giovane di origine neozelandese è stato oggi riconosciuto colpevole di aver partecipato a una truffa di livello internazionale «piratando» i dati bancari di oltre un milione di persone. Owen Thor Walker, 18 anni, ha riconosciuto di essere colpevole per sei capi d’accusa, riconoscendo di aver compiuto azioni di pirateria su computer a scopo fraudolento. Secondo l’inchiesta diretta dalla polizia neozelandese, il giovane hacker avrebbe preso parte a una truffa che ha colpito 1,3 milioni di computer e costato parecchi milioni di dollari ai loro utilizzatori. In attesa del giudizio finale che sarà pronunciato il 28 maggio, Owen Thor Walker è stato rinchiuso in un carcere di Wellington. Ora rischia fino a cinque anni di carcere.

------------Milioni di bambini che frequentano i siti di social network si espongono a rischi inutili lasciando i propri dettagli personali visibili a tutti. A lanciare l'allarme oggi Ofcom, il garante britannico delle comunicazioni, che ha pubblicato uno studio secondo cui il 40% dei bambini impostano come "libero" l'accesso ai loro dettagli personali - ad esempio numeri di cellulare e indirizzi mail - nonostante tutti gli avvertimenti sulla pericolosità di simili comportamenti. Lo studio rivela che molti aggirano facilmente le restrizioni di età imposte da siti come Bebo, MySpace e Facebook per pubblicare un profilo, e che metà dei bambini e un quarto di quelli tra gli 8 e gli 11 anni sono registrati su siti di social network. Secondo il direttore Market Research di Ofcom James Thickett i genitori dovrebbero controllare i profili dei loro figli. "E' consigliabile che l'accesso al profilo dei bambini sia ristretto alle persone conosciute", ha detto Thickett a BBC radio. "Il problema è che manca la consapevolezza dei rischi, soprattutto tra i bambini", ha detto, spiegando che tra i pericoli c'è il rischio bullismo e quello di essere approcciati da sconosciuti.

Ma ha aggiunto che i social network offrono anche dei benefici, quando vengono prese le precauzioni necessarie. "I bambini frequentano i social network anziché guardare la tv o giocare con i videogame. Per alcuni bambini (i siti) sono veri costruttori di autostima", ha spiegato. "Permettono ai bambini di adottare un ruolo che potrebbero essere troppo timidi per adottare in pubblico".

APPENDICE DEL 9.4.08
------------Navigare in Internet wi-fi gratis? Per la prima volta al mondo, da giugno ed a Madrid, sarà possibile anche prendendo l’autobus. Non solo: si entrerà online pure quando alla fermata si aspettano le 2022 vetture (quasi la metà delle quali, 861, Iveco, del gruppo Fiat) delle 209 linee che mette a disposizione la efficientissima e pubblica Emt, la Empresa Municipal de Trasportes della capitale spagnola, usata ogni anno da mezzo miliardo di viaggiatori. Il costo per i contribuenti? Appena 3 milioni di euro, circa 1500 a bus. La rivoluzione hi-tech, che permetterà senza spendere un centesimo e dalla bellezza di 9475 pensiline, ubicate dappertutto, dal centro alla periferia, di leggere e inviare e-mail via palmare, cellulare, pc, visitare qualsiasi sito, parlare con tutto il mondo ad esempio via Skype. L’iniziativa si inserisce nel Plan Estratégico Tecnológico 2008-2011 della Emt, che dipende dal Comune e dalla regione di Madrid, guidate ambedue, con maggioranza assoluta, dal centro-destra.

«L’installazione del servizio online senza fili sui primi bus comincerà tra due mesi e contiamo di terminarla entro il 2010» spiega Diego García, portavoce della Empresa Municipal de Trasportes. Tecnicamente, ogni bus sarà dotato di «Hot Point», un chip collocato in un angolo della vettura, o sulla fermata, che amplifica il segnale wi-fi, un sistema di trasmissione dati senza fili via onde radio. L’autobus rimane protagonista anche nel sistema di video-vigilanza «Vea», ossia telecamere in ogni vettura per aumentare la sicurezza (e lottare contro i borseggiatori), un problema non solo italiano.

(appendice nota 2….)

------------------Internet sempre più in mobilità dunque e in effetti i passeggeri degli aerei britannici potranno presto usare i loro cellulari per fare chiamate e inviare sms. Lo ha riferito oggi l'autorità per le telecomunicazioni Ofcom, precisando che il programma deve però essere approvato dagli organismi dell'aviazione britannico e europeo.

Il sistema è stato sviluppato con altri paesi dell'Ue, e potrebbe essere usato nello spazio aereo europeo. Le linee aeree sperano che il servizio possa offrire ai passeggeri la possibilità di usare i propri telefoni ad un'altezza di 3.000 metri, escludendo il decollo e l'atterraggio per motivi di sicurezza. Il sistema dovrebbe funzionare connettendo il telefonino con una stazione base a bordo.

--------(nota 1)…*Al di là delle cifre, però, emerge prioritaria la necessità di abbinare all'innovazione tecnologica anche la reingegnerizzazione dei processi lavorativi dell'apparato pub-blico. Sarebbe inutile e dispendioso, infatti, limitarsi ad applicare l'Ict a processi vecchi. Il piano del Cnipa cita espressamente uno studio congiunto McKinsey e London School of Economics, secondo «il quale armonizzare e sincronizzare innovazione tecnologica e innovazione organizzativa può far aumentare la produttività dei destinatari degli interventi fino al 20%, a fronte di un incremento del solo 2% se l'innovazione è fondata principalmente sulla tecnologia e dell'8% se l'innovazione è solo organizzativa».

La modernizzazione della PA, inoltre, deve poggiare su nuovi bacini di utenza su cui investire (ambiente e territorio, salute, beni culturali, giustizia, sicurezza, ad esempio) e temi innovativi su cui operare (infomobilità, web semantico e partecipativo, reti di servizi verticali e orizzontali, green Ict, etc.). Tra gli obiettivi del nuovo Piano ci sono quelli di qualificare, in modo migliore rispetto al passato, la domanda di innovazione tecnologica della PA, correlando più strettamente la programmazione dello sviluppo dell'Ict nella PA ad obiettivi strategici di innovazione nei servizi e di miglioramento delle performance degli uffici pubblici; nonchè inserire lo stesso Piano nel processo di programmazione strategica già attuato nella PA, organizzato sulla base delle «missioni» dello Stato, individuando indicatori di risultato non solo tecnologici, ma viceversa ben percepibili da cittadini e imprese.

I progetti della P.A. sono stati organizzati dal Cnipa attorno a 3 macro obiettivi: miglioramento della performance della PA; innovazione dei servizi per cittadini ed imprese; innovazione nelle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni. I progetti sono stati ulteriormente classificati in relazione a 10 linee d'azione per lo sviluppo dell'Ict, che il Cnipa ritiene prioritario perseguire.

Le linee d'azione che hanno trovato maggiore risposta riguardano il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e il recupero della loro efficienza (con una previsione di spesa complessiva pari a circa 374 milioni di euro, corrispondente a quasi il 32% della spesa non destinata alla gestione); lo sviluppo di sistemi applicativi a supporto dell'efficienza dell'azione amministrativa (circa 355 milioni di euro ed incidenza pari al 30%); lo sviluppo dei servizi in rete (incidenza sulla spesa complessiva per l'innovazione pari al 15,5%). Il 7% della previsione di spesa è destinato all'integrazione in rete di servizi e banche dati; circa il 4,4% per la sicurezza, mentre il 3,7% è destinato al supporto del-la valutazione dell'azione amministrativa ed il 3,8% all'adozione di soluzioni tecnologiche innovative. Gli interventi programmati per la dematerializzazione e la gestione documentale assorbono il 2,7% del fabbisogno; quote residuali sono attribuite alle restanti linee d'azione.

Lo sforzo maggiore di innovazione Ict continua a concentrarsi in alcuni grandi Ministeri ed Enti: Economia e Finanze, Giustizia, Interno. Il dicastero di via XX Settembre, con tutte le sue componenti, rappresenta da solo circa il 43% del fabbisogno totale di spesa per l'Ict programmata dalla Pubblica amministrazione centrale nel 2008. Tra gli enti pubblici non economici, le previsioni di fabbisogno sono concentrate in Inpdap, Inps e Inail.

Un elemento che emerge dal Piano del Cnipa è la necessità di coordinare le azioni della P.A. verso cittadini e imprese con un approccio «multilivello» e una «governance condivisa», che tenga conto dei diversi soggetti che operano a favore del Paese attraverso l'erogazione di pubblici servizi, lo Stato centrale, le Regioni e le autonomie locali, come richiesto dal contesto «federato» disegnato dalla Riforma del Titolo V della Costituzione.

Il Piano Triennale 2008-10 testimonia, tra l'altro, come il fabbisogno finanziario per l'Ict «gestionale» della PA cominci a calare - pur restando ancora pari a circa la metà del fabbisogno complessivo - liberando risorse per l'innovazione, grazie ai progetti di razionalizzazione e innovazione messi in cantiere dalle Amministrazioni pubbliche, alla sempre maggiore efficienza della tecnologia ed al diminuire del loro prezzo unitario,ma anche grazie al supporto del Cnipa, che ha promosso interventi di efficientamento e innovazione che hanno consentito di ridurre l'impatto della gestione sul budget dell'Ict della P.A., tra i quali vanno ricordati, almeno, la rete e i servizi SPC, i progetti per la diffusione nella P.A. del VoIP (la telefonia via Internet).

A complemento dei progetti programmati dalle Amministrazioni pubbliche, il Piano Triennale riporta anche il quadro degli interventi integrativi che il Cnipa effettuerà nel triennio a supporto delle Amministrazioni centrali: interventi che vanno dal supporto all'introduzione nella P.A. di tecnologie innovative, come il VoIP, il Wireless, RFId, alla razionalizzazione dell'uso delle infrastrutture e dei servizi Ict, alla realizzazione di servizi in rete multicanale e in grado di aumentare la percentuale, ora bassa, di servizi in rete della PA che consentono di completare on-line tutto l'iter della pratica (i servizi di livello 4 secondo la specifica UE, in Italia pari solo al 10% dei servizi messi in rete dalla PA).

Altri interventi si prefiggono di aumentare la facilità di interazione di cittadini ed imprese con la PA, partendo dalla constatazione di come, secondo il rapporto di avanzamento per il 2007 del Piano d'azione per l'iniziativa 2010 definito dalla UE, in Italia l'uso di servizi on-line da parte dei cittadini, nonostante l'ampia disponibilità di servizi e la crescente diffusione di internet, sia ancora basso (20° posto nel rank), soprattutto a causa delle difficoltà nel completare la pratica in rete e monitorarne gli esiti intermedi.

Tra i molti capitoli del Piano Triennale, un aspetto particolarmente rilevante riguarda gli investimenti sulla sicurezza logica e fisica dei sistemi, che sono ancora insufficienti. Solo circa la metà delle amministrazioni, infatti, ha una voce in bilancio specifica dedicata a questo tema e il 20% delle amministrazioni centrali non ha mai effettuato un'analisi dei rischi connessi alla sicurezza. Secondo il Cnipa, invece, serve maggiore attenzione ai diversi fattori che assicurano la sicurezza complessiva dell'Ict, tra cui il disaster recovery e la continuità operativa, la protezione delle reti e la prevenzione degli attacchi, la formazione del personale e l'adeguamento dell'organizzazione interna per la gestione della sicurezza, per non vanificare tutti gli investimenti effettuati.

In coerenza con la strategia multilivello cui si ispira, il Piano Triennale definisce anche una serie di azioni integrative specifiche che il Cnipa attuerà a favore di Regioni e autonomie locali. In tale ambito, solo attraverso gli Accordi di Programma Quadro (APQ) in quattro anni sono state definite intese tecnico-progettuali tra Regioni da un lato e Cnipa e Dipartimento Innovazione e Tecnologie della Presidenza del Consiglio per oltre 550 interventi con un valore complessivo superiore a 1,3 miliardi di euro.

Il Piano Triennale registra uno sforzo per l'innovazione, che va sostenuto non solo con fondi ordinari di bilancio, ma anche straordinari e con adeguate politiche organizzative che incentivino il personale e lo mettano in condizioni di operare con la massima efficienza a supporto dell'innovazione. Il Cnipa sosterrà questo sforzo con le proprie risorse, collaborando ai progetti delle amministrazioni e seguendone costantemente l'andamento ed integrandoli con proprie iniziative a valenza trasversale.

------------(nota 2….)E come si fa ad entrare in rete per usufruire della miriade di servizi a disposizione del cittadino, dal cartellone dei cinema e teatri al Gps che riproduce la cartina del pub o discoteca dove vogliamo andare? Semplice: basterà effettuare il login nell’apparato digitando una password. E chi la fornirà? Il titolo di trasporto. «Dobbiamo ancora decidere come comunicheremo ai viaggiatori le due cyberchiavi - dice García-. Probabilmente prima bisognerà iscriversi al sito della Emt, poi cliccare il codice inserito in qualunque tipo di biglietto o nell’abbonamento».

La cyber-meraviglia darà ancora più lustro ad un servizio che funziona dalle 6 alle 23 (e tutta la notte grazie a 11 linee ad hoc), frequentatissimo dai giovani soprattutto durante i week-end. Comodissimi, moderni, con aria condizionata d’estate e riscaldamento in inverno, con piattaforma abbassabile per aiutare la salita e la discesa di anziani o handicappati, gli autobus di Madrid godono poi, fin dal novembre del 2006, di un altro utilissimo marchingegno hi-tech.

Basta inviare al 7998 l’sms «espera» (Aspetta), indicando il numero della fermata (ben in mostra nelle pensiline), per sapere da un altro sms in tempo reale, grazie alla tecnologia Gps, entro quanto tempo arriverà il prossimo bus. Quanto costa la cyber-dritta? Appena 15 cent. Ma non è finita qui. L’autobus wi-fi, che estende a tutta la metropoli (il biglietto costa 1 euro) un accesso alla rete che finora il Comune dell’amatissimo (e votatissimo) sindaco Alberto Ruíz Gallardón fornisce solo nella centralissima Plaza Santo Domingo, non è l’unico progetto del Plan Estratégico Tecnológico 2008-2011 che riguarda il trasporto pubblico su strada.

Telecamere contro i furti

L’autobus rimane protagonista anche nel sistema di video-vigilanza «Vea», ossia telecamere in ogni vettura per aumentare la sicurezza (e lottare contro i borseggiatori). La spesa prevista è di 15 milioni di euro. C’è anche, e già funziona per il momento solo nelle 19 principali linee, il «Siena», informazione registrata e pensata per gli handicappati visivi, che dagli altoparlanti annuncia il nome e localizzazione della prossima fermata oltre che le coincidenze che si possono prendere.

Infine, l’Emt ha in cantiere persino l’autobus con tgt, la televisione digitale terrestre che già funziona nel metro (319 km, il 3° d’Europa, dopo Mosca e Londra). Si tratterà di un tg no-stop che sfornerà notizie che riguardano la metropoli e i più importanti appuntamenti culturali, dalle mostre ai festival musicali.


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AGGIORNAMENTO 2 APRILE 2008

---------------Berlusconi e gli slogan. Veltroni e il nuovo. Casini e l’identità. Quali sono le parole più usate in questa campagna elettorale e come vengono utilizzate? Qual è il linguaggio dei candidati a Palazzo Chigi? Cosa li differenzia e cosa li accomuna? A queste domande prova a rispondere “Le parole delle elezioni 2008”, un sito curato da Stefania Spina, ricercatrice dell’Università per Stranieri di Perugia.

“L’idea è nata un po’ per caso”, spiega la Spina, “sia partendo da precedenti esperienze professionali in altri campi – come la televisione e la lingua parlata dagli studenti stranieri - sia prendendo spunto da Discours 2007, un sito francese che l'anno scorso ha monitorato la campagna elettorale per l’Eliseo. Ho pensato che sarebbe stato interessante lavorare sui discorsi elettorali dei nostri candidati”.

Tecnologicamente, gli strumenti a disposizione sono ormai molto potenti ed efficaci. Ci sono software che permettono di analizzare rapidamente i testi, creando associazioni e approfondendo determinati aspetti linguistici. E c’è Internet, che aiuta a condividere le ricerche online.
“Il materiale di base sono i programmi elettorali e i testi dei comizi dei sei candidati principali”. “L’utente che visita il sito può effettuare diversi tipi di ricerche. Si possono analizzare le singole parole, per esempio “scuola”, “precario” o “tasse”, per vedere chi le usa e in quali contesti. E si può anche lavorare in modo più raffinato sulle associazioni tra lemmi differenti”.

Oltre al sito vero e proprio, Stefania Spina cura anche un blog dove commenta i risultati delle sue ricerche e ha attivato una pagina, che mostra dei grafici sull'evoluzione dei temi di discussione a seconda delle parole più gettonate nel motore di ricerca. "Qualche giorno fa c'è stato il boom del precariato, dopo la battuta di Berlusconi alla ragazza a cui ha consigliato di sposare un milionario, oggi invece parlano tutti di Alitalia".

Quali sono le prime conclusioni che si possono trarre grazie al sito? “Per Veltroni, di certo un campo semantico molto importante è quello della novità, del cambiamento. L’aggettivo “nuovo” viene usato in modo quasi martellante.

In Casini ritorna chiaramente il tema dell’identità, del desiderio di rappresentare una certa parte di elettorato cattolico. La Santanchè, invece, dal punto di vista lessicale appare piuttosto imprevedibile”.

“Per gli altri, purtroppo, il materiale a disposizione è ancora troppo limitato. Della Sinistra Arcobaleno e del Popolo della Libertà ho solo il programma elettorale. E nel caso di Berlusconi, si tratta di un programma davvero molto sintetico, tutto basato su una ricerca di frasi semplici e di slogan. Ho provato a contattare le segreterie di tutti i candidati per avere altri testi dei discorsi elettorali, ma l’unica che mi ha risposto è stata quella di Boselli”.

“E’ un peccato, perché il mio collega francese ha potuto lavorare su più di duecento discorsi elettorali dei vari candidati, da Sarkozy a Ségolène Royal a Le Pen. Io al momento ho solo dodici testi, per un totale di circa sessantamila parole, un po' poco. Progetti di questo tipo funzionano meglio sui grandi numeri, soprattutto se ti interessa più l'analisi del lessico che della sintassi. Io continuo a cercare altro materiale, certo che è strano che sia così difficile reperire i testi di discorsi che, in ottica elettorale, i candidati dovrebbero essere ben contenti di rendere disponibili e diffondere”.

Ndr. Evidentemente i politici nostrani lavorano benissimo rifacendosi alla tradizione orale, e nessuno poi li trascrive….?

APPENDICE

---------- 3 Italia lancia un piano di investimenti da 300 milioni di euro in tre anni «per ridurre il digital divide nel Paese». Lo annuncia la stessa società in una nota in cui spiega che il piano porterà la banda larga nel mezzogiorno e nelle aree che non dispongono dell’Adsl o che dispongono solo di connessioni internet in banda stretta. Già oggi 600 comuni italiani e 1,5 milioni di persone non coperti dall’Adsl sono raggiunti dalla banda larga mobile di 3 Italia.

«Se, come ricorda il commissario Ue per l’Informazione, Viviane Reding, alle tecnologie Ict si deve la metà della crescita del Pil nei Paesi europei, la Banda Larga in mobilità incondizionata garantita attraverso l’evoluzione dell’Umts  permette di raggiungere già  dei risultati tecnologici avanzati e che miglioreranno ulteriormente nei prossimi anni. Un mercato in evoluzione con un netto aumento delle richieste degli utenti.

Per spingere ancora di più l’acceleratore sull’offerta dati, la nuova compagnia “3 Italia” ha avviato l’operazione «Prova 3 Gratis», che ogni settimana dà la possibilità a 10 mila persone di sperimentare per sette giorni - senza obbligo d’acquisto - un modem Usb superveloce, compatibile con i sistemi operativi Windows e Macintosh, per navigare in Internet e scaricare e-mail, sia da laptop che da desktop, utilizzando la banda larga mobile di 3. A sette giorni dal lancio «l’iniziativa ha dato ottimi risultati ed ha già permesso a più di 5.700 italiani di provare gratuitamente la banda larga mobile di 3 Italia. Di questi, il 25% ha sottoscritto un contratto per la connessione ad Internet in mobilità con 3, mentre altri 5.000 italiani hanno prenotato il modem Usb superveloce per testare la connettività

ed il livello di copertura del servizio in banda larga mobile di 3 Italia».


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AGGIORNAMENTO 26 MARZO 2008

----------- Si moltiplicano anche in rete le iniziative contro la violenza in Tibet, una abbastanza sui generis proponeva una marcia digitale sul sito dell’Ambasciata cinese in Italia, per chiedere la fine della violenza, la libertà, e la democrazia in Tibet e in Cina. Gli organizzatori invitavano inoltre ad accendere una candela alla finestra perchè non si spenga la luce sui tragici fatti in corso a Lasha.

Fra tanto in relazione a quest’argomento, dove è noto che in Cina la rete web viene filtrata e i cyber caffè continuamente chiusi, viene segnalata una ennesima iniziativa delle autorità di Pechino, che hanno oscurato YouTube.com, dopo che era comparso un video sulla repressione in Tibet. Nessuna scena degli scontri o delle reazioni di protesta all’estero era presente sugli analoghi siti web cinesi quali 56.com, youku.com e tudou.com.

Analoghe repressioni e censure vengono adottate per i siti web dei giornali occidentali, tra cui New York Times, e BBC.

----------Lezione di democrazia dall’Italia, le società private non possono svolgere attività di monitoraggio sistematico per individuare gli utenti che si scambiano file musicali o giochi su Internet. L’Autorità per la privacy ha chiuso l’istruttoria avviata sul “caso Peppermint”, la società discografica che aveva svolto, attraverso una società informatica svizzera, un sistematico monitoraggio delle reti peer to peer (P2P). Queste avevano individuato numerosissimi indirizzi web relativi a utenti ritenuti responsabili dello scambio illegale di file: erano poi risaliti ai nomi degli utenti, anche italiani, al fine di potere ottenere un risarcimento del danno. Il Garante, richiamando anche la decisione dell’omologa Autorità svizzera, ha ritenuto illecita l’attività svolta dalle società. Innanzitutto, ha ricordato il Garante, la direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche vieta ai privati di poter effettuare monitoraggi, ossia trattamenti di dati massivi, capillari e prolungati nei riguardi di un numero elevato di soggetti. È stato, poi, violato il principio di finalità: le reti P2P sono finalizzate allo scambio tra utenti di dati e file per scopi personali. L’utilizzo dei dati dell’utente può avvenire, dunque, soltanto per queste finalità e non per scopi ulteriori quali quelli perseguiti dalle società Peppermint e Techland (cioè il monitoraggio e la ricerca di dati per la richiesta di un risarcimento del danno). Infine non sono stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza, perchè i dati sono stati raccolti ad insaputa sia degli interessati sia di abbonati che non erano necessariamente coinvolti nello scambio di file. Sulla base del provvedimento del Garante (di cui è stato relatore Mauro Paissan), le società che hanno effettuato il monitoraggio dovranno ora cancellare, entro il 31 marzo, i dati personali degli utenti che hanno scambiato file musicali e giochi attraverso il sistema P2P.

---------Giovanni Bollea, considerato l’innovatore della neuropsichiatria infantile italiana,  ha 95 anni, e ha aperto a Roma i lavori del convegno per la tutela dei minori nell’era tecnologica. Nel suo discorso di apertura ha sottolineato di quanto sia importante il ruolo della scuola per avvicinare  giovani e genitori alla rete e offrire ai genitori la possibilità di dominare quello che è lo strumento educativo più importante della nostra epoca.

Presenti al convegno,  psicologi, psichiatri, neurofisiologi, esperti di diritto, sociologi e magistrati sul tema “Giacere sotto la Rete?” organizzato dalla “Fondazione movimento bambino” con il patrocinio dell’Unicef, dell’ordine degli psicologi del Lazio e di “Telefono Arcobaleno”. Al centro dei lavori la realizzazione di un gruppo di studio per elaborare codici mirati a regolamentare il corretto uso della Rete, una ricerca nazionale permanente per valutare nel tempo le patologie e le para- patologie legate all’uso-abuso dei new media, dai cellulari, a Internet, dai videogames a personal devices, bluetooth e quant’altro.

L’obiettivo è arrivare a presentare una nuova Carta dei diritti dei minori che, a modello di quella di Treviso, e infatti il prossimo appuntamento sarà ad Alba, in Piemonte per la stipula di una carta che tuteli i più deboli di fronte e i new media.


APPENDICE
-------------- Il Parlamento europeo ha votato  lo stanziamento per i prossimi 5 anni, di 150 milioni di euro per la ricerca mirata allo sviluppo di tecnologie come il web a favore degli anziani. Nei 27 Paesi dell’Unione europea il 40% della popolazione farà parte della fascia degli ultrasessantacinquenni fra il 2010 e il 2030, secondo le statistiche della Commissione europea. «Abbiamo bisogno di rendere più accessibile Internet - ha spiegato l’europarlamentare britannica Neena Gill - di addestrare le persone e permettere agli anziani di restare connessi e facilitare loro attività quotidiane come lo shopping o il pagamento di conti». Gli stati membri hanno dato il loro assenso al progetto di spesa. La Commissione Ue, in particolare, spera che la ricerca nella tecnologia dell’informazione per i più anziani darà impulso alla telemedicina, che renderà possibile per molti ottenere diagnosi e consigli medici on line. Fra le altre applicazioni della teleassistenza, lo spegnimento programmato di apparecchiature prima di andare a dormire, l’individuazione di fughe d’acqua o di gas, l’accertamento della chiusura di finestre e porte uscendo di casa.

-------------------Banda larga nella montagna del Friuli Venezia Giulia. Grazie al satellite, il web raggiunge il territorio di 69 comuni della regione. L'avvio del servizio è stato ufficializzato con un collegamento video audio tra il municipio di Forni di Sotto, presente il presidente della Regione, Riccardo Illy, e diverse autorità locali. Il progetto per la banda larga in montagna, denominato Ermes, è curato da Mercurio spa, la società regionale che progetta e gestisce l'infrastruttura di dorsale che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività. Il segnale raggiunge la montagna tramite un collegamento satellitare e verrà diffuso agli utenti finali, cittadini e imprese, realizzando una rete di fibre ottiche o senza fili.  Già entro il 2008 il servizio sarà attivo in 32 località della regione (in sette comuni della Carnia per la fine dell'estate, in quattro della Valcanale, sedici del Friuli occidentale, cinque del Collio per la fine dell'anno). L'intervento, ha un costo di tre milioni di euro. La Comunità montana del Friuli occidentale ha aggiunto, per il territorio di competenza, un finanziamento di 700 mila euro per rilanciare il segnale di banda larga nelle frazioni dei vari centri abitati, in modo da raggiungere il 95 per cento della popolazione. Per l'amministrazione regionale la sfida più importante era quella di porre le basi per un rilancio economico e sociale nei comuni montani, invertendo così la tendenza allo spopolamento. Queste infrastrutture di comunicazione sono fondamentali per sviluppare soprattutto il telelavoro, senza intaccare ambiente e tradizioni locali.

--------------E sempre la Commissione europea ha finalmente scelto il sistema Dvb-h come tecnologia da preferirsi per la trasmissione della «mobile tv», un settore il cui mercato raggiungerà i 20 miliardi di euro entro il 2011 per circa 500milioni di clienti nel mondo.

Questa decisione della Commissione impone ora agli Stati di sostenere il Dvb-h come sistema standard. Attualmente è già il più diffuso nella Ue, dove è utilizzato o sta per esserlo in 16 Paesi. L’Italia ad esempio già lo usa e sta per essere lanciato anche in Finlandia, Austria, Francia, Svizzera e Spagna.



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AGGIORNAMENTO 19 MARZO 2008

------------Da La Stampa di Torino, che dispone di una pagina molto interessante dedicata alle nuove tecnologie, vi leggiamo la notizia che segue:

L’Iptv, la televisione via internet, le sue potenzialità, i suoi problemi, il suo ruolo fra le altre offerte televisive. Sono i temi di cui si è dibattuto al terzo Iptv Forum che si è tenuto a Milano. Il ruolo che questo mezzo può avere nella competizione con la televisione satellitare e quella generalista è stato affrontato da Emilio Pucci, direttore dell’E-Media Institute. L’Iptv è infatti arrivata dopo quella via cavo e quella satellitare « e si deve ricavare un ruolo, intelligente, avanzato, che possa offrire qualcosa di diverso dalle altre piattaforme. Una cosa che può fare è offrire la cosiddetta televisione non lineare» e quindi «dare la possibilità agli utenti di cercare dalle library digitali i programmi e i film altrove distribuiti linearmente». Il punto, spiega Pucci, non è «offrire contenuti diversi» ma «una modalità diversa» di accedere a questi contenuti. Uno dei problemi principali però, per potere diffondere realmente i contenuti in altre piattaforme, sono i diritti. «Di fatto i diritti limitano lo sviluppo di nuove piattaforme» spiega Isabella Andreani, dello Sviluppo Business della Rai. Un aspetto che pesa non poco sulla fruizione visto che «noi -continua- dobbiamo dotarci di un sistema di verifica e di oscuramento, soprattutto per quanto riguarda i grandi eventi acquistati da soggetti internazionali come la Formula Uno o campionati europei».

Questo tipo di problematiche spiega anche perchè, nonostante da anni si suonino le campane a morto per la televisione generalista, questa continui invece ad essere, almeno nel nostro Paese, ancora il mezzo guida, vedi l’eco per trasmissioni come Grande Fratello o Festival di San Remo.

La domanda resta allora quale sia il potenziale di questo mezzo. Ad essa risponde Michele Ficara Manganelli, presidente di Assodigitale: «Le potenzialità dell’Iptv sono ancora tutte da dimostrare, ma di fatto ci sono per un motivo semplicissimo. La comodità di poter ricevere una televisione senza bisogno di mettere delle parabole sul balcone o di doversi rifare l’impianto d’antenna come nel caso del digitale terrestre. Con una semplice Adsl io attacco un decoder e mi guardo finalmente una televisione che è anche tra l’altro veramente interattiva».

------------- L'Ue starebbe per finanziare il P2P televisivo, sarebbe infatti al vaglio un progetto europeo per la distribuzione di programmi via Internet basato sull'interazione sociale e sul file sharing.

L'Unione Europea starebbe per  investire circa 15 milioni di euro per creare un metodo standard con il quale diffondere contenuti televisivi, ma anche programmi radiofonici, di musica o di videogiochi, sfruttando Internet. Il progetto è stato denominato P2P-Next e si avvale del contributo aggiuntivo di altri 21 partner tecnologici, tra i quali l'emittente britannica Bbc, Lancaster University, MarkenkFilm, Pioneer Digital Design Centre e VTT Technical Research Center. Darà vita ad un vero e proprio sistema di condivisione "peer-to-peer" e trasmetterà i programmi agli apparecchi dotati di dispositivi in grado di trasformare la televisione in computer, grazie ai quali sarà possibile utilizzare il client progettato per il protocollo di BitTorrent, già adottato da molti utenti e prescelto per lo streaming di contenuti audio-video.

------------- Il colosso informatico Microsoft espanderà la sua offerta di prodotti “office” disponibili distribuiti tramite Internet alle piccole imprese.  Come riporta il Wall Street Journal online, in settembre il colosso di Redmond aveva annunciato di voler offrire servizi online ad aziende con più di 5000 dipendenti, mentre la notizia di adesso, estende questi servizi alle società più piccole. La nuova offerta di Microsoft - denominata Microsoft Online Services - riflette il tentativo della società di ridefinire la sua posizione sul mercato di Internet. In questo quadro l’offerta d’acquisto per Yahoo mira ad aumentare le attività di Microsoft nella pubblicità online, uno degli angoli più redditizi del mercato di Internet. I Dirigenti di Microsoft riferiscono che i servizi saranno sostanzialmente versioni online di programmi già esistenti, come “Exchange” - utilizzato per gestire posta elettronica e altre comunicazioni interne alle aziende - e Share Point - un software che consente di condividere e collaborare a diversi progetti di lavoro. Il vice direttore generale di Microsoft Chris Capossela prevede che entro i prossimi cinque anni la metà dei clienti Microsoft utilizzerà versioni online di Exchange, uno dei software aziendali più rilevanti per le imprese.

APPENDICE
------------ Intanto è stato siglato, tra Microsoft Online Services Group e Telecom Italia, un accordo che permette a tutti i clienti TIM di accedere in maniera semplice e veloce al portale MSN Mobile, alla propria casella Windows Live Hotmail e ai servizi di maggior successo della famiglia Windows Live. Si tratta del primo accordo di questo tipo siglato in Italia per il portale WAP di Microsoft. Per il lancio in Italia del proprio portale MSN Mobile, Microsoft, leader in Italia nei servizi online attraverso i brand MSN e Windows Live con oltre 15,7 milioni di utenti unici (dati Nielsen//NetRatings gennaio 2008), ha deciso di affiancarsi a TIM, primo operatore di telefonia mobile italiano che ha raggiunto oltre 35 milioni di clienti a settembre 2007. Da oggi, tutti i clienti TIM possono accedere dal Portale Mobile direttamente a MSN Mobile e Windows Live Hotmail, per controllare il proprio account di posta, chiacchierare con gli amici attraverso Messenger, aggiornare il proprio blog su Spaces, fare ricerche sul Web con Live Search o accedere ai contenuti di MSN.

-------- Un «motore della ricerca» che permetta di navigare liberamente nel mondo della lotta alle malattie genetiche. È il servizio messo a punto da Telethon (sul sito telethon.it) in occasione della prima giornata internazionale sulle malattie rare. La Fondazione Telethon, che collabora con il network europeo «Orphanet», che descrive oltre cinquemila patologie, ha attivato un’interazione anche con «Uniamo», la Federazione Italiana delle Associazioni di malattie rare, che ha da poco lanciato il sito Pollicino, utili per la gestione della vita quotidiana dei malati.

«Si tratta di patologie che rischiano di essere dimenticate perché prese singolarmente sono poco diffuse, ma che, nel loro insieme, rappresentano un grave problema sociale perché colpiscono moltissime persone - ha detto la presidente di Telethon Susanna Agnelli - Per sconfiggerle continueremo a finanziare la migliore ricerca, ma per essere al fianco anche di chi non potrà cogliere i frutti del lavoro degli scienziati vogliamo collaborare con tutti i soggetti, pubblici, privati o non profit, attivi sul fronte delle malattie rare».
Addio chiavetta Usb: c’è il filo intelligente

Anche l’Europa si lancia nel business delle microparticelle di pochi miliardesimi di metro. Elettronica organica, farmaci personalizzati, vestiti mutanti: "Nulla sarà come prima"

AMERICO BONANNI

Si contano già a decine i lavori scientifici pubblicati nel campo delle nanotecnologie all’inizio del 2008. E’ un settore in ebollizione, dopo gli alti e bassi degli ultimi anni, segnati da annunci enfatici e lunghi silenzi. E cominciano ad affacciarsi i prodotti da comprare: oggi quasi 500 incorporano il nanotech, con un mercato da 50 miliardi di dollari e la previsione è di arrivare a mille entro 15 anni. Iniziata nel 1959 dal Nobel Richard Feynman, la sfida di lavorare nel mondo «nano», nella scala dei miliardesimi di metro (10 atomi di idrogeno messi in fila), arrivando a manipolare la materia atomo per atomo, si srotola su due aspetti: da un lato lo sfruttamento delle particolarissime proprietà che i materiali assumono a dimensioni infinitesimali e dall’altro l’«assemblaggio molecolare», che punta ai sistemi autoreplicanti, dagli enzimi artificiali ai microrobot. Ma è nel primo campo che si concentrano le applicazioni del momento.

L’elettronica

E’ dove ci si aspettano gli sviluppi più rapidi. Nell’elettronica organica il silicio viene sostituito dal carbonio, mentre nel campo dei semiconduttori - il cuore dei pc - si sviluppano i nanotubi di carbonio, cilindri il cui diametro è al massimo di 10 nanometri (ne entrano 100 mila nello spessore di un capello). Per resistenza e conducibilità elettrica rappresentano il cavallo da tiro della nanotecnologia e promettono la costruzione di circuiti molto più piccoli di quelli attuali. Il motivo è nella loro capacità di trasportare correnti più elevate e di creare interconnessioni più brevi tra i transistor. Ma anche molte materie plastiche possono diventare componenti elettronici grazie alla possibilità di «stampare» su di loro i circuiti. E’ la «plastic electronics», con soluzioni quasi pronte: schermi flessibili simili a fogli di carta o circuiti integrabili in materiali nei quali quelli tradizionali non potrebbero essere usati, per esempio per sistemi di identificazione da sostituire ai codici a barre. L’Europa fa la sua parte con il progetto «Naimo», a cui partecipano 22 strutture. Alcune imprese, poi, hanno annunciato la disponibilità dei primi prodotti dai prossimi mesi, come l’olandese Polymer vision, che metterà in commercio uno schermo ripiegabile. Le memorie, infine: la capacità di manipolare la materia a queste dimensioni permetterà una riduzione drastica dello spazio occupato da ogni bit. La tecnologia attuale dei dischi rigidi magnetici sta raggiungendo i limiti e così entra in campo la possibilità di scaldare il materiale prima di magnetizzare le informazioni. L’Università della California vuole memorizzare 10 terabit su un disco di un paio di centimetri di diametro. E non è detto che debbano essere dischi: i nanomateriali capaci di modificare la propria struttura, immagazzinando dati su mini-fili, potrebbero infatti mandare presto in pensione le chiavette USB.

La medicina

Esami complessi, a velocità impensabili: è una delle promesse che la nanotecnologia è pronta a mantenere grazie a nanostrutture capaci di far passare, e riconoscere, una molecola alla volta. Nanosensori sono in sviluppo in tutto il mondo per rilevare sostanze biologiche utili alla diagnosi. Come nel caso del progetto europeo «Care-man», con nanorilevatori per coprire una vasta area di esami clinici in modo così veloce da soddisfare le necessità di un pronto soccorso. Ma anche il codice genetico può essere «letto» dalle nanostrutture, magari realizzate esse stesse da Dna. Il passo più avanzato l’ha segnato l’università dell’Arizona: ha assemblato mattonelle composte da Dna e capaci di reagire con sequenze specifiche di Rna di una cellula. Nello spazio di un francobollo c’è così la capacità di analizzare migliaia di geni. Un altro settore strategico è lo sviluppo di nanoparticelle capaci di portare farmaci nei punti giusti, tenendoli al riparo dagli attacchi chimici dell’organismo in cui vengono iniettati. Centinaia di laboratori lavorano all’obiettivo, con particelle di 40-100 nanometri.

L’energia

Produrre energia in modo innovativo e immagazzinarla con efficienza mai vista. Un esempio viene dalla ricerca del Berkeley Lab. Qui si è riusciti a creare nanofili di silicio particolari, che producono elettricità dal calore. L’idea è usarli nelle centrali per recuperare parte del calore disperso, producendo ulteriore corrente, ma anche di inserirli nei vestiti, per esempio per ricaricare il cellulare con il calore corporeo. E, ancora, nanofili di silicio sono impiegati dalla Stanford University per creare una batteria al litio 10 volte più potente delle attuali. Il fotovoltaico è un altro campo «caldo», con la prospettiva di una maggiore efficienza di conversione della luce solare in elettricità grazie a celle realizzate con le nanotecnologie. L’obiettivo? Arrivare a +30% con un materiale cristallino, il «nanoflakes», annunciato dall’Università di Copenhagen.

I tessuti

Funzioneranno da barriera e fermeranno sostanze chimiche o infezioni. Il nanotech apre la porta a stoffe multifunzione in grado di proteggere chi li indossa da una serie di pericoli. Con le nanoparticelle le sostanze possono essere inserite in modo completamente nuovo: penetrano nelle fibre e conferiscono le proprietà volute per lunghi periodi. E’ il caso delle nanoparticelle d’argento antibatteriche per i tessuti usati in ospedale, secondo un progetto sperimentato dal Centro di ingegneria delle materie plastiche di Alessandria.

I materiali

Sostanze su cui nulla può attaccarsi, come quelle del progetto europeo «Ambio»: impediscono alle incrostazioni di organismi marini, soprattutto alghe, di aderire alle navi, risolvendo un problema che aumenta l’attrito con l’acqua e costa ogni anno 7 miliardi di dollari. Ma sono anche quelle elaborate dall’US Air Force, repellenti praticamente a tutto, incapaci di sporcarsi, insomma. Oppure il nanotech realizza il contrario: adesivi che sfruttano il principio delle zampette del geco, capace di arrampicarsi su qualsiasi superficie grazie all’effetto nanotecnologico dei suoi minuscoli peli: è una prospettiva che si studia in molti laboratori, dal Politecnico di Torino all’Università di Calgary, in Canada.

CRESCONO LE ATTESE

Il sondaggio

Nanotech: ne parlano governi e comunità scientifica, ma nell’opinione pubblica pochi sanno realmente che cos’è. Lo dimostra un’indagine sulla percezione delle nanotecnologie in Italia realizzata da Polis 2000 (un team di psicologi dell’Università di Torino).

Il Progetto Nanomat

La ricerca - commissionata nell’ambito di Nanomat, il progetto finanziato da Regione Piemonte e Ue per favorire il trasferimento tecnologico dai laboratori alle imprese - rivela che gran parte degli italiani, pur dimostrando attese positive, non conosce le nanotecnologie e ha un’idea confusa su quali siano le possibilità di applicazione.

La rivoluzione quotidiana

Il nanotech è considerato la tecnologia più importante del XXI secolo e secondo ChangeWaves - l’osservatorio sul futuro di Social Technologies - da qui al 2015 cambierà la nostra vita, rivoluzionando la medicina, l’agricoltura, la produzione energetica e la lotta ai gas serra.




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AGGIORNAMENTO 12 MARZO 2008

--------------Seguendo l'esempio del Berkman Center di Harvard, anche l'Europa investe per educare i bambini a guardarsi dai pericoli e per rendere Internet un "luogo" più sicuro: la Ue spenderà 55 milioni di Euro nei prossimi quattro anni per proteggere i minori da contenuti inappropriati, ma anche per studiare come usano la Rete. Bruxelles ha deciso di moltiplicare i punti di contatto all'interno dei Paesi membri, che riceveranno, anche direttamente dai cittadini, segnalazioni sul materiale "pericoloso", permettendo alle autorità pubbliche di prendere contromisure rapide.

--------------Partito il progetto del computer portatile adatto ai bambini. Titolo "One Laptot Per Child", un pc nato «per imparare a imparare» presentato  a Firenze nel Salone del Dugento di Palazzo Vecchio.

L’ideatore dell’iniziativa  Nicholas Negroponte, afferma «L’OLPC  non è un semplice portatile. È una risposta alla sfida globale di combattere l’analfabetismo, l’inclusione sociale e il divario digitale».

OLPC Italia nasce per volontà del Comune di Firenze e ha per obiettivo la creazione di un centro in ambito didattico per facilitare l'accesso dei "più piccoli", di qualunque paese a livello mondiale, alle tecnologie dell'informazione e in particolare all'utilizzo di strumenti informatici.

L'attività principale del Centro di Competenza è lo sviluppo e la distribuzione di applicativi didattici come free-software, orientato a standard aperti e di cooperazione.
------------Dal 4 al 9 marzo si è svolto ad Hannover in Germania il “CeBit”, tra gli appuntamenti informatici mondiali più attesi dopo quello di Las Vegas. Il tema conduttore è stato la tecnologia verde, particolarmente visibile al Green IT Village (pad. 9) con le soluzioni ad alta efficienza, le tecnologie per il risparmio energetico e il contributo alla protezione ambientale.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha inaugurato l'Esposizione  insieme al Cancelliere tedesco Angela Merkel. In serata  una cena di lavoro offerta dal Cancelliere, ha dato l’occasione ai due leader di parlare «in modo approfondito dei grandi temi europei e internazionali oltre che dei principali dossier bilaterali» 

Il direttore del CeBit, Ernst Raue ha spiegato quale direzione seguirà la fiera di Hannover: "La nostra nuova impostazione, con un profilo più definito e una struttura più chiara sta ricevendo molti consensi". Sono stati 5500 espositori da 75 paesi diversi, i partecipanti a questa rassegna, divisa per "Soluzioni Business", "Settore Pubblico", "Tecnologia e Infrastruttura" e "Soluzioni Home e Mobile". A completare il quadro Messe AG, la compagnia che sta dietro al CeBIT, sta intensificando il programma di conferenze "CeBIT Global Conferences". "Green IT" è stata la parola magica di questa esposizione. Solo il futuro ci dirà se le tecnologie verdi attireranno, o potranno creare, nuove aree d'investimento. Ma è  incoraggiante il successo del Systems 2007 di Monaco di Baviera, che ha visto la presentazione di un computer ad energia solare. L'esposizione cerca di attirare anche il settore dell'automobile. Una VW Passat ha attraversato gli spazi aperti del padiglione 26  guidata unicamente da processori Intel.

Anche al CeBIT, inoltre, si sono visti i risultati  della battaglia dei formati, che ha visto vincitore il Blu-Ray, aprendo a buone prospettive per i consumatori.

------------A margine della manifestazione un episodio di cronaca, la polizia tedesca ha perquisito gli stand del Cebit alla ricerca di materiale contraffatto. La polizia di Hannover ha perquisito  gli stand di vari produttori cinesi e ne ha chiuso uno che aveva in bella mostra alcuni telefoni cellulari del tutto simili all’iPhone della Apple. Si tratterebbe del produttore cinese Meizu Technology e del suo telefonino MiniOne. La polizia - che si è presentata agli stand in borghese - ha confiscato tutti gli apparecchi della società oltre al materiale pubblicitario. La contraffazione e la pirateria di prodotti rappresenta un problema di lunga data per gli organizzatori del CeBIT. Anche l’anno scorso la polizia doganale aveva perquisito numerosi stand di società cinesi, sequestrando una grande quantità di prodotti sospetti. Ma quest’anno, ha spiegato un portavoce della polizia, le perquisizioni sono state molto più capillari.
APPENDICE
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Avere un computer è equiparabile ad avere un televisore? Dal punto di vista dell'Agenzia delle entrate la risposta è positiva ed anche chi utilizza altri media e non segue i programmi Rai è tenuto a pagare il canone oppure richia di commettere un illecito, pena grosse multe e iscrizione a ruolo.

Mentre la Camera approva l'esenzione dal pagamento per i cittadini che abbiano compiuto i 75 anni, con i soliti limiti (non si gode del beneficio se si supera una fascia di reddito da fame, 516,46 euro mensili, se in casa c'è un convivente, figli o badante, etc), i cittadini, riuniti in associazioni come quella per i diritti degli utenti e consumatori, Aduc,  firmano appelli e lettere di protesta per l'abolizione dell'antica gabella.

Facendo presente, tra l'altro, che il canone di abbonamento al servizio pubblico radiotelevisivo è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo utilizzato anche per la ricezione di programmi di altre emittenti che non godono di questo privilegio.  La massiccia protesta nasce dalla richiesta di regolarizzazione inviata in toni minacciosi dal Servizio Abbonamenti Televisivi (Sat), che pretende il versamento anche da parte di chi non possiede un apparecchio tv, ma strumenti come computer, decoder digitali e altri dispositivi multimediali.  L'evoluzione della tecnologia rende la questione dubbia e controversa: secondo la legge, la tassa è applicabile a chiunque detenga un "apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni" ed al giorno d'oggi sono diversi gli apparecchi in grado di farlo, dai pc ai telefonini dotati di schede apposite. 
----------A CAUSA DI ALCUNE IMPORTANTI INNOVAZIONI DA PARTE DEL NOSTRO PROVIDER A FINE MARZO SI POTRANNO VERIFICARE ALCUNE DIFFICOLTA TECNICHE SUL NOSTRO SITO WEB


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AGGIORNAMENTO 5 MARZO 2008

 New!!    Su segnalazione di Luigi Cubisi (Firenze), Italradio, apprendiamo del ripristino della trasmissione in Italiano della TRT Voice of Turkey in onda alle 1830 ora italiana su 6185,  la sospensione era dovuta per la mancanza di personale. La trasmissione non era mai stata cancellata dallo schedule, la sospensione era dunque imputabile a una effettiva mancanza di personale. Su questo argomento ascolterete prossimamente una intervista a Luigi Cobisi sul nostro sito.

----------- Inaugurando a Roma il Museo degli strumenti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli sono stati i primi a testare gli speciali computer palmari realizzati con software Axmedis, il progetto da 14 milioni di euro varato dalla Commissione UE per sviluppare e standardizzare tecnologie capaci di garantire e valorizzare la proprietà intellettuale dei contenuti digitali (film, testi, canzoni), oggi vittime della piraterie.

Attraverso i palmari, che il Museo ha messo a disposizione del pubblico, Napolitano e Rutelli hanno così potuto ascoltare le voci dei tanti strumenti musicali di pregio custoditi dall’Accademia. “Un museo bellissimo”, ha commentato il presidente, “reso ancora più attraente dall’uso essenziale dei palmari”. Giudizio pienamente condiviso da Rutelli.

Coordinatore di Axmedis è il professor Paolo Nesi del Dipartimento di Sistemi e Informatica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, l’ateneo leader del progetto. “Axmedis”, ricorda, “coinvolge oltre 35 partner internazionali di prestigio, fra cui Università di Firenze, Afi, Accademia Santa Cecilia, Associazione Fonografici, BBC, Tiscali, Telecom Italia, Eutelsat e HP Italia. L’obiettivo è di creare una piattaforma europea per distribuire contenuti digitali in forma protetta agli utenti finali, i quali potranno utilizzarli su computer, tv interattiva, cellulari, palmari, ecc.”. I contenuti interattivi Axmedis rappresentano un salto tecnologico significativo, dal momento che rispettano le leggi sulla proprietà intellettuale.
-------- Iniziate le attività per il programma PRISMA, una delle nuove missioni dell'Agenzia Spaziale Italiana, il cui contratto ha un valore di oltre 59 millioni di euro. Tre le industrie italiane coinvolte, Carlo Gavazzi Space, Selex Galileo e Rheinmetall Italia. PRISMA è un sistema di osservazione della Terra dotato di strumentazione elettro-ottica di tipo innovativo, che integra un sensore iperspettrale con una camera pancromatica a media risoluzione. I vantaggi di tale combinazione consistono nell'aggiungere alla classica capacità di osservazione basata sul riconoscimento delle caratteristiche geometriche della scena, quella offerta dalla sensoristica iperspettrale, che permette di determinare la composizione chimico-fisica degli oggetti inquadrati. Questa tecnologia offre alla comunità scientifica e agli utenti numerose applicazioni nei campi del monitoraggio ambientale, della gestione delle risorse, della classificazione delle colture, del controllo dell'inquinamento, con estensione al campo della Sicurezza Nazionale. La missione di PRISMA, che si basa su satellite con massa inferiore a 500 kg e un segmento di terra, è prevista nel 2011.

-------- Nell'ambito di uno più importanti saloni di settore, il "Defexpo 2008" di Nuova Delhi, svoltosi dal 16 al 19 febbraio  scorso, Finmeccanica ha presentato le proprie capacità nei settori aeronautico, elicotteristico, della sicurezza e dei sistemi di difesa.

Un appuntamento strategico per tutte le aziende operanti nel comparto della difesa e dell'aeronautica ove ben si innestano le nuove tecnologie di TLC. L'India sta infatti vivendo un momento di grande crescita economica e si prevede che nei prossimi 10-15 anni ci saranno importanti programmi governativi in questi settori. In particolare, l'aumento vertiginoso del numero dei voli rende necessario dotarsi da una parte di opportuni sistemi di gestione e controllo del traffico aereo e dall'altra di nuovi velivoli adeguati alle caratteristiche del mercato. Finmeccanica risponde alla prima esigenza, e ha fornito apparati radar per i maggiori aeroporti del Paese, e che recentemente si aggiudicata la gara per la fornitura di 13 sistemi (formati da radar primari) per il controllo del traffico aereo destinati all'aeronautica militare indiana.

Allo stesso tempo, le maggiori compagnie aeree indiane  hanno già acquistato decine di velivoli regionali turboprop prodotti da Atr, una società paritetica tra Alenia Aeronautica e Eads. Nel settore della difesa aerea, Selex Sistemi Integrati è in lizza per aggiudicarsi un contratto per la fornitura di 30 sistemi radar tridimensionali trasportabili per l'intercettazione di oggetti a bassa quota  per l'aeronautica indiana.

Anche in ambito navale l'India,  ha ambiziosi programmi ai quali le aziende del Gruppo Finmeccanica partecipano in qualità di fornitori e integratori non solo di sistemi di combattimento e di comando e controllo, ma anche di singoli apparati, sistemi d'arma e sensori quali i radar.

----------- La televisione di stato Spagnola TVE ha presentato la sua offerta per i giochi Olimpici di Pechino annunciando che il segnale sara' disponibile anche in Alta Definizione sulle frequenze del Digitale Terrestre. I giochi saranno seguiti sui canali TVE1, TVE2, e Teledeporte che offriranno ai telespettatori Spagnoli piu' di 1000 ore di programmazione con la maggior parte degli eventi concentrati sul canale Teledeporte, il canale tematico sportivo.

La cerimonia di apertura dell' 8 Agosto sara' trasmessa su TVE1 come quella di chiusura piu' ampie finestre per gli avvenimenti della giornata dove sono impegnati gli atleti Spagnoli, su TVE2 ci sara' un palinsesto similare al primo canale, mentre tutte le discipline andranno su Teledeporte.

-------- Il Piccolo Osservatorio Universale Garzia di Terlizzi è entrato a far parte del circuito di sale cinematografiche, promosso da Digima, per trasmettere film e spettacoli in digitale. Grazie ad un accordo fra Digima e Rai Trade,  è stata proiettata in alta definizione una delle più famose opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, andata in scena al Teatro alla Scala di Milano. Come già dichiarato da Arcangelo Fumarolo Direttore Socio del Piccolo Osservatorio Universale Garzia, «questa sia per noi che per Digima è una grande scommessa, cioè portare il pubblico nelle sale cinematografiche a vedere non solo cinema, ma altro, come dirette di concerti di musica leggera o rock o opere liriche o di prosa, dai più grandi e famosi teatri italiani. Digima è un circuito di sale autorizzato dai distributori a proiettare in pubblico film e spettacoli in digitale, anche in diretta, grazie alla sicurezza del sistema e al trattamento dei contenuti in modalità criptata. A pochi mesi dall'avvio, sono numerose e in continuo aumento le realtà a livello nazionale che sono entrate a far parte del circuito Digima e, sulla base dei contatti in essere, si stima che diventeranno una trentina entro la fine dell'anno; un numero ancora distante dalle 300 sale della vicina Francia o di altri paesi europei.

N.B. Si ricorda che le notizie riportate in questa sezione, sono una sintesi e una rielaborazione scaturita dal monitoraggio di varie fonti, vedi “fonti” nei faqs nella nostra home page, e tra cui questa settimana:

La Stampa di Torino, Corriere della Sera, ADN Kronos, SAT EXPO, ISIMM, ANSA.


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AGGIORNAMENTO 27 FEBBRAIO 2008

---------- Telefonate a rischio-truffa: ci vuole il "Pin"

L’Autorità delle Comunicazioni ha deciso per la disattivazione dal 30 giugno di tutte le numerazioni a tariffazione aggiuntiva. Se si vorranno effettuare telefonate a numeri speciali, internazionali e satellitari si dovrà richiederlo, e digitare un apposito codice segreto. A differenza di quanto avviene ora, e cioè che tutti sono abilitati al collegamento con questi numeri, se non ne chiedono la disabilitazione. Queste situazioni in genere si creano per chi naviga in INTERNET, e non dispone di appropriato software ANTIDIALER, che impedisce al modem del PC di collegarsi a un numero telefonico diverso da quello indicato e relativo al proprio provider. Alcuni siti, specie quelli a contenuto erotico, vi staccano dal vostro fornitore e vi collegano automaticamente un numero col 900 o 800, con addebiti favolosi in bolletta.

Finalmente dal 31 marzo il blocco di queste numerazioni dovrà essere reso disponibile sul mercato da tutti gli operatori, gratuitamente, con modalità semplici ed efficaci e gli stessi operatori dovranno darne ampia notizia; fino al 30 maggio, tutti gli utenti avranno il tempo di decidere se utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo, richiedendolo espressamente all’operatore, oppure potranno immediatamente chiedere di essere bloccati; dal 30 giugno, per tutti gli utenti che non si saranno attivati, il blocco diventerà automatico, sulla base del silenzio-assenso. «Solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti.
Telefono Blu segnala che sta raccogliendo migliaia di richieste di aiuto da tutta Italia dai consumatori sulla questione delle telefonate satellitari, sui cui è intervenuta l’Antitrust imponendo a Telecom di sospendere i distacchi della linea nei confronti dei clienti che non pagano le chiamate satellitari fatturate in bolletta, su richiesta di Elsacom, e che gli utenti affermano di non avere mai effettuato.

Secondo Telefono Blu comunque, la Telecom e le altre compagnie telefoniche che lo fanno, «non solo non devono staccare la linea telefonica delle utenze nel caso di chiamate satellitari, ma debbono comunque preavvisare l’utente».

-------- «Un messaggio in posta elettronica che ha per oggetto  "Sei indagato" sta piovendo nelle caselle email di mezza Italia. Il testo suggerisce nervosamente  «Cerca di nascondere subito tutto, e fai veloce!!! il tuo nome è comparso questa mattina sul sito del Caff di Roma. Controlla tu stesso sei nella lista di gennaio» e indica un indirizzo Internet cui collegarsi per una personale verifica. Nel post scriptum si legge «in ogni caso io non esisto, mi raccomando, non fare mai il mio nome!!!».  La comunicazione è naturalmente falsa e lo sconosciuto Mauro Biffi (questo il nome di fantasia scelto dai mascalzoni di turno) è in realtà un untore cibernetico. Chi segue le istruzioni della mail e fa clic sul link consigliato, finisce sul sito «mail-certicata.com» e il computer viene subito infettato dal virus NewHeur_PE». È quanto avverte in una nota il Gat, Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza.

-------- L’enciclopedia su carta  ”Brockhaus Enzyklopädie” forse non sarà più ristampata ma da aprile farà concorrenza online a Wikipedia. E’ questo il destino dal  15 aprile della più grande enciclopedia tedesca, che sarà consultabile online gratis in Internet, mentre il finanziamento avverrà attraverso la pubblicità. Resta invece incerto se ci sarà una nuova edizione su carta. La capitolazione, secondo quanto ha annunciato la casa editrice della enciclopedia fondata nel 1805 a Amsterdam da Friedrich A. Brockhaus (1772-1823), un commerciante tedesco di vini che aveva appena fatto fallimento, è conseguenza dei risultati del bilancio per l’anno 2007. Per ridurre i costi, l’equivalente tedesco dell'Enciclopedia Britannica ha così deciso di portare online tutta la sua offerta, arrivata finora alla 21ma edizione. La nuova Brockhaus online farà concorrenza al suo avversario nel mondo virtuale, Wikipedia, puntando anche su foto, video, audio, diagrammi e carte geografiche. La sconfitta dell’enciclopedia su carta che in nessun modo può più concorrere con la capacità di restare attuale offerta dall’editoria Web, non significa tuttavia la fine dei libri: secondo un recente sondaggio molti utenti di Internet hanno confessato di leggere di più ora, grazie facilità di acquistare libri online e la cresciuta di cataloghi e librerie consultabili su scala mondiale, per titoli e nuove edizioni che altrimenti non sarebbero mai venuti a conoscere.

--------- Tornano a Torino i Webdays, le miniconferenze a tema rivolte soprattutto a coloro che hanno difficoltà nell’uso delle nuove tecnologie e di Internet in particolare.

L’obiettivo, sin dal 1999, è sempre stato quello di diffondere la conoscenza delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione verso i più giovani e gli anziani.

Tavole rotonde e incontri con esperti del settore hanno affiancato questi momenti di “formazione” contribuendo a rendere Webdays una manifestazione amata dal pubblico e conosciuta anche al di fuori del contesto cittadino. L’edizione di quest’anno segna un’ulteriore innovazione: agli incontri in stile Webdays si affiancherà una giornata di Barcamp, dedicata a conferenze informali dove i ruoli si mischiano per creare maggiore condivisione e partecipazione: il pubblico interagisce  creando il tema e diffondendo la conoscenza in modo orizzontale.

------- La vittoria del Blu-ray potrebbe andare a favore dei consumatori, non più costretti a scegliere tra formati rivali. A oltre 20 anni dalla storica sconfitta sulle videocassette, il colosso dell’elettronica giapponese Sony è a un passo dall’agognata rivincita: sarà la sua tecnologia Blu-ray a prevalere nella battaglia sul formato dei Dvd di nuova generazione. Dopo le indiscrezioni è arrivato anche l'annuncio ufficiale che formalizza la sconfitta da parte di Toshiba, che per anni ha conteso la piazza con il formato rivale Hd-Dvd, e che ora gettata di spugna. La vittoria del Blu-ray pone fine all’incertezza, che per mesi ha rallentato la diffusione dei nuovi Dvd. Il nuovo formato sarà un vantaggio per l’industria cinematografica, che  potrà immettere sul mercato  film ad alta definizione, ma anche per l’informatica, per cui i nuovi Dvd rappresentano un supporto capace di immagazzinare svariati gigabyte di dati.

Il maggiore sconfitto è la Toshiba e l’HD DVD, che non verrà utilizzato dai maggiori fruitori industriali. Così aveva annunciato il gigante della distribuzione Wal-Mart; e così avevano già fatto anche Best Buy, gli studios di 20th Century Fox, Metro-Goldwyn Mayer, Disney e Lionsgate. L’Hd-Dvd della Toshiba,  meno caro da produrre rispetto al Blu-ray, ma con una memoria più limitata, era stato preferito da Intel e Microsoft nell’informatica, dagli studios Universal e da diversi fabbricanti di prodotti elettronici cinesi.

Decisiva la decisione sia delle case cinematografiche americane ma anche di Sony, dove il Blu-ray è presente nelle nuove Playstation III della casa giapponese. Il braccio di ferro continua però, visto la diffusione della banda larga che potrebbe convogliare i consumatori a scaricare i film direttamente dal web anziché acquistarli su supporto dvd.


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AGGIORNAMENTO 20.2.08

------- La crescita dei visitatori conferma l'importanza di Internet per il settore dell'informazione. I siti dei giornali online statunitensi l'anno scorso hanno registrato un numero record di visitatori, confermando l'importanza del web per un settore decisamente in crisi come quella dell'informazione su carta stampata. L'Associazione dei giornali statunitense ha reso noto che il numero di visitatori unici registrato dai siti Internet dei quotidiani l'anno scorso è cresciuto circa del 6%, raggiungendo una media totale di 60 milioni di click al mese.

Secondo i dati, nell'ultimo trimestre del 2007 il 39% di tutti i fruitori del web hanno consultato il sito di almeno un giornale, per una media di 44 minuti al mese per utente.

Le cifre arrivano proprio in un momento in cui l'industria giornalistica sta diventando sempre più dipendente dagli introiti pubblicitari ottenuti attraverso internet, vista la crescente difficoltà ad arrestare il declino di quelli sulla carta stampa.

Lo studio, prodotto da Nielsen Online per conto dell'Associazione dei giornali statunitensi, ha tenuto in considerazione utenti Internet che navigano sia da casa che dal posto di lavoro.

In appendice sul ns sito web, un articolo da La Stampa di Torino a firma di Luca Castelli riguardo questo tema.

------- APPENDICE

La Stampa/Torino

Gratis o non gratis? I giornali online non hanno ancora deciso

LUCA CASTELLI

Quando lo scorso autunno il New York Times annunciò la chiusura della sua sezione online a pagamento e la conseguente distribuzione gratuita dell'intero archivio, il dado sembrava tratto. L’esempio del più autorevole quotidiano al mondo non poteva che essere seguito rispettosamente: addio abbonamenti, benvenuti archivi gratis e via con la caccia alla pubblicità, alle inserzioni, ai banner e ai Google AdSense.

Sono passati ormai più di quattro mesi e così non è stato. Nonostante le cifre spesso ridottissime, la sirena dell’abbonamento fa ancora sentire il suo effetto sul Web dell’informazione, dando luogo a sistemi ibridi nei quali l’offerta gratuita di articoli e archivi si irrobustisce ma viaggia quasi sempre in compagnia di un più ricco e completo servizio a pagamento.

Il baluardo di questo modello di business si chiama Wall Street Journal. Qualche mese fa il neo-proprietario Rupert Murdoch lasciò intendere che la strada giusta era quella del New York Times e che nel giro di poco tempo anche il Journal avrebbe permesso al mondo di scartabellare tra i suoi editoriali e listini di borsa senza alcun prezzo. Oggi quel percorso non sembra più sicuro al cento per cento.

Dal Forum economico mondiale di Davos, Murdoch ha fatto sapere che sì, una parte sempre più rilevante del sito del WSJ diventerà gratuita: sarà quella generalista e avrà l’obiettivo di attirare il popolo dei motori di ricerca (magari dirottandolo poi su altre destinazioni dell’infinita galassia online della News Corp., che va da Fox News a MySpace). Gli approfondimenti più specialistici rimarranno però a pagamento. E anzi, il loro prezzo diventerà addirittura più alto.

Se portata a buon fine, questa strategia consentirà al Journal di riuscire nella miracolosa impresa di mantenere la moglie ubriaca e la botte piena: da un lato, incrementando il suo numero di lettori e di profitti derivanti dalle pubblicità più semplici; dall’altro, consolidando quella base di utenti affezionati e disponibili a mettere mano alla carta di credito, la cui fedeltà è vista come oro colato dagli inserzionisti, pronti a pagare tariffe più alte per gli annunci nelle sezioni premium.

Nella terra di mezzo viaggia anche l’Atlantic Monthly, altro simbolo di autorevolezza della stampa statunitense, però nel settore dei periodici. Da qualche giorno, l’Atlantic ha aperto i suoi archivi digitali dal 1995 a oggi. Tutti i contenuti degli ultimi centoventi numeri del mensile sono liberamente consultabili online. Per quelli più vecchi (fino al 1857) bisogna però pagare un abbonamento premium, che nella formula annuale è anche piuttosto costosetto. Con qualche eccezione. Il celeberrimo articolo del 1945 As We May Think di Vannevar Bush, che chiunque abbia studiato Internet all'università avrà di certo sentito nominare, è disponibile gratuitamente nella sua visionaria integralità.

Le statistiche sono implacabili: il pubblico assetato di informazioni e ormai avvezzo ai computer si sta spostando verso Internet. Ma i giornali non sembrano aver ancora trovato il modello di business univoco e perfetto per monetizzare questa fase di transizione. Mettere tutto a pagamento è un suicidio, ormai non ci sono dubbi, ma puntare sul gratis e affidarsi solo alla pubblicità è una mossa che in pochi si fidano a fare. In America come in Italia, dove gli archivi online dei maggiori quotidiani – laddove disponibili - sono generalmente a pagamento. L'incertezza è l'unica certezza. E pazienza se questo vuol dire, almeno per una volta e almeno per il momento, non seguire alla lettera il sacro esempio del New York Times.

-----------Privacy: il Garante fissa le regole base

Dati consultabili dal solo personale incaricato, accesso selezionato ai locali in cui sono ospitati i sistemi di elaborazione, adozione di sistemi di cifratura, cancellazione immediata una volta decorso il tempo di conservazione. Sono solo alcune delle «regole base» fissate dal Garante della privacy «per la messa in sicurezza dei dati di traffico telefonico e Internet conservati dai gestori per finalità di accertamento e repressione dei reati, e per le altre finalità ammesse dalla normativa».

In attuazione di quanto previsto dal Codice della privacy, il provvedimento generale adottato dall’Autorità /(Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato),/ ha come obiettivo «un sistema di comunicazioni elettroniche italiane più sicuro e più protetto». «I dati di traffico telefonico e Internet, che comunque non riguardano il contenuto - premette il Garante - sono particolarmente delicati: numero chiamato, data, ora, durata della chiamata, localizzazione del chiamante nel caso del cellulare, dati inerenti agli sms o mms, indirizzi e-mail contattati, data, ora e durata degli accessi alla rete consentono di ricostruire tutte le relazioni di una persona e le sue abitudini».

È bene ricordare che in Italia, dopo la recente proroga di fine anno del cosiddetto «pacchetto Pisanu», «il periodo di conservazione di questi dati a fini di giustizia toccherà gli 8 anni per il traffico telefonico e quasi 4 per quello telematico».

Il provvedimento verrà pubblicato a giorni sulla Gazzetta ufficiale.

In appendice sul ns sito web i dettagli delle decisioni del garante.

Appendice:

Queste nel dettaglio le prescrizioni impartite, anche alla luce dei «gravi abusi emersi in questi ultimi anni».

ACCESSO AI DATI: è consentito al solo «personale incaricato mediante avanzati sistemi di autenticazione informatica, anche con l’uso di dati biometrici (ad esempio, le impronte digitali)». Sono compresi nella prescrizione, salvo limitati casi di necessità, anche gli «amministratori di sistema, figure chiave della sicurezza delle banche dati, sul cui ruolo, spesso sottovalutato anche nei settori più delicati, il Garante prevede di iniziare una riflessione approfondita».

ACCESSO AI LOCALI: quelli in cui sono ospitati i sistemi di elaborazione che trattano dati di traffico telefonico per esclusive finalità di giustizia devono disporre di sistemi biometrici di controllo degli accessi. In ogni caso, i sistemi che trattano dati di traffico di qualsiasi natura vanno installati in locali «ad accesso selezionato».

SISTEMI DI AUTORIZZAZIONE: le funzioni tra chi assegna le credenziali di autenticazione e chi accede ai dati devono essere «rigidamente separate: i profili di autorizzazione da attribuire agli incaricati devono essere differenziati a seconda che il trattamento dei dati di traffico sia effettuato per scopi di ordinaria gestione o per quelli di accertamento e repressione dei reati».

TRACCIAMENTO ATTIVITÀ PERSONALE INCARICATO: ogni accesso effettuato e ogni operazione compiuta da parte degli incaricati e degli amministratori di sistema devono essere registrati in appositi «audit log».

CONSERVAZIONE SEPARATA: i dati tenuti per esclusive finalità di accertamento e repressione dei reati «devono essere conservati separatamente da quelli utilizzati per funzioni aziendali (ad esempio, fatturazione, marketing, antifrode, statistiche) e i sistemi di elaborazione che li trattano vanno sottoposti a rigide misure di sicurezza fisica e controllo degli accessi».

CANCELLAZIONE DEI DATI: una volta decorso il tempo previsto di conservazione i dati devono essere immediatamente cancellati o resi anonimi, eliminandoli anche dalle copie di backup create per il salvataggio dei dati.

CONTROLLI INTERNI: «devono essere effettuati controlli periodici sulla legittimità degli accessi ai dati da parte degli incaricati, sul rispetto delle norme di legge e delle misure organizzative tecniche e di sicurezza prescritte dal Garante, sull’effettiva cancellazione dei dati una volta decorsi i termini di conservazione».

SISTEMI DI CIFRATURA: contro rischi di acquisizione indebita, anche fortuita, delle informazioni registrate da parte di incaricati di mansioni tecniche (amministratori di sistema, amministratori di data base, manutentori hardware e software) i dati di traffico trattati per esclusive finalità di giustizia vanno protetti con tecniche crittografiche. Gestori telefonici e fornitori di sistemi di comunicazione elettronica dovranno applicare tali misure «entro il 31 ottobre 2008». L’applicazione di alcune di esse viene disposta dal Garante anche alla conservazione dei dati per finalità non di giustizia, ma di fatturazione, commercializzazione di servizi, statistica, etc.

Restano esclusi dall’ambito di applicazione di queste regole - sia perchè non assimilabili a veri e propri gestori di servizi tlc e di comunicazione elettronica sia per evitare ingiustificate conservazioni di dati - i gestori di esercizi pubblici e Internet cafè, i gestori di siti Internet che diffondono contenuti sulla rete («content provider»), i gestori dei motori di ricerca, le aziende o le amministrazioni pubbliche che mettono a disposizione del personale reti telefoniche e informatiche (ad esempio, i centralini aziendali) o che si avvalgono di server messi a disposizione da altri soggetti.

------------ Grazie soprattutto al successo delle aste online, eBay in prima fila, nel giro di cinque anni bisognerà ricorrere a nuovi sistemi a garanzia di dati personali e informazioni economiche. È lo scenario presentato da uno dei padri della crittografia e della sicurezza online, il matematico americano Whitfield Diffie, oggi a capo dela sicurezza della Sun Microsystem. A Roma per una conferenza organizzata dal dipartimento di Informatica dell’università La Sapienza, Diffie non ha dubbi che il moltiplicarsi dei servizi sulla rete «segna la fine dell’idea di sicurezza come l’abbiamo concepita finora».

Se fino a 20 anni fa la crittografia era utilizzata principalmente in ambito militare, oggi è al centro di un giro d’affari mondiale difficile da valutare, ha aggiunto Diffie, ma che è sicuramente nell’ordine di centinaia di milioni di dollari. Per avere un’idea di come la rete imponga un cambiamento nelle misure di sicurezza basta guardare a un fenomeno come quello del motore di ricerca più utilizzato al mondo, Google.

L'enorme quantità di persone che ogni giorno si collegano lascia una traccia, un’informazione di sè più o meno importante. Senza parlare poi degli affezionatissimi delle aste online, come e-Bay e dei dati sensibili delle aziende che si scambiano dati e informazioni in rete e che fanno transazioni economiche e finanziarie online.

«Ancora cinque anni - ha detto Diffie - e gli acquisti online avranno una grandissima diffusione, e mentre comprare servizi e merci sulla rete diventerà un gesto quotidiano si imporranno nuove regole a difesa della riservatezza».

Molte cose sono quindi destinate a cambiare nel giro di pochi anni. Presto i telefonini con le funzioni di un vero e proprio computer saranno alla portata di tutti e con il telefonino collegato alla rete i collegamenti wireless diventeranno in poco tempo indispensabili per fare ogni tipo di acquisto, anche il più semplice, come un caffè al bar.

Ma come si potrà garantire la sicurezza della straordinaria quantità di dati che viaggerà sulla rete? Questo, osserva Diffie, non lo sa ancora nessuno.

--------Radio a transistor più piccole di un granello di sabbia, fabbricate attraverso le nanotecnologie, non solo possono sintonizzarsi sul bollettino del traffico ma potrebbero addirittura dare migliori prestazioni degli attuali componenti elettronici a base di silicio. Lo hanno annunciato alcuni ricercatori americani, che hanno ricavato le microscopiche radio dai nanotubi di carbonio (sottilissimi filamenti di carbonio con un diametro intorno a 1 nanometro) e hanno spiegato che in teoria potrebbero portare a dispositivi più veloci.

I ricercatori hanno superato una serie di ostacoli per la fabbricazione delle nanoradio, ad esempio ottenere l'amplificazione, con cristalli di quarzo.
----------La musica di Napster approda sui telefoni cellulari e sui computer italiani e saranno i clienti di Tim a poter scaricare, per primi in Italia, già da oggi, tutti i brani disponibili nel ricco catalogo della più grande community musicale del mondo. Il nuovo servizio Napster Mobile, frutto dell’accordo siglato fra Telecom Italia ed Ericsson - spiega un comunicato - consentirà, infatti, ai clienti Tim di accedere a oltre 5 milioni di brani musicali.

Napster Mobile sarà facilmente accessibile dall’area Internet del portale mobile Tim, permettendo l’acquisto dei più grandi successi della musica internazionale: i clienti Tim avranno a disposizione l’intero catalogo Napster e potranno effettuare il download dei brani con un’opzione che permetterà di salvare la musica, oltre che sui telefonini, anche sul pc.

Dal portale Napster Mobile si potranno inoltre scaricare loghi e suonerie per personalizzare i propri cellulari. L’accesso al servizio sarà ancora più immediato sui nuovi cellulari Sony Ericsson Walkman. Alcuni modelli, infatti, sono dotati di un tasto sul display che permetterà l’accesso diretto a Napster Mobile.


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AGGIORNAMENTO 13.2.08

------- Firmato un progetto a Bruxelles, per una radio europa con trasmissioni destinate a tutto il vecchio continente, e che vedrà nella sua fase di lancio un forte impegno della Radio Nederland Wereldomroep, la radio olandese con trasmissioni per l’estero. Il progetto decollerà in aprile di quest’anno con trasmissioni in spagnolo e inglese, nel 2009 ci saranno trasmissioni in olandese e successivamente trasmissioni in tutte le lingue dei Paesi europei. Già dalla sua creazione, l’Unione Europea era preoccupata della distanza informativa fra Bruxelles e i cittadini dell’Unione, e aveva già richiesto ai vari mezzi di comunicazione di proporre dei progetti per ovviare a questo problema. Già nel 2006 Radio Nederland aveva intavolato delle trattative con Deutsche Welle e Radio France Internationale, col risultato del progetto Radio Europea (PRE). Il progetto ha una durata quinquennale e prvede un investimento della Commissione Europea pari a 5 milioni e 800mila Euro. I palinsesti saranno affidati direttamente ai Paesi membri e si doovrà avere la partecipazione diretta dei cittadini europei. Wim Jansen, redattore Capo a  Radio Nederland, spiega che INTERNET sarà il punto cardine del progetto. Attraverso un sito web i più lingue della comunità, i cittadini potranno scaricare notizie, video e audio clip sulla vita dell’Unione Europea. Radio Nederland sarà responsabile del sito che entrerà in funzione entro la prossima estate. Al progetto si prevede l’adesione anche di emittenti locali, con le quali già l’emittente olandese intrattiene rapporti di collaborazione.

La Commissione Europea partecipa al progetto solo economicamente, e si appoggia alla Radio Nederland nota per il suo elevato livello qualitativo di giornalismo. Radio Nederland però, manterrà la sua indipendenza editoriale e non subirà nessuna forma di ingerenza da parte della Commissione.

TESTO ORIGINALE

Radio Nederland se abre a Europa

El Proyecto Radio Europa

Arjen van Dijkhuizen

14-12-2007

Una nueva radioemisora para todos los europeos. A partir de abril deL 2008, junto a otras 12 radioemisoras europeas, Radio Nederland Wereldomroep creará programas destinados a un amplio público en el Viejo continente. Las emisiones se harán primero en inglés y español, y en 2009 en holandés. Los documentos de ratificación del proyecto se firmaron el viernes en Bruselas.

Desde hace años, a la Unión Europea le preocupa la distancia informativa que existe entre las instancias políticas, en Bruselas, y los ciudadanos de los distintos países. La Comisión Europea pidió a las organizaciones de medios de comunicación que propusieran planes para resolver este problema.

Radio Nederland inició, en el 2006, conversaciones al respecto con Radio Francia Internacional y con la Deutsche Welle. El resultado fue la creación del Proyecto Radio Europea (PRE). El acuerdo recién firmado tendrá una duración de 5 años, para el primero de los cuales la Comisión Europea ha reservado 5 millones 800 mil euros.

En el Proyecto Radio Europa participan 13 emisoras. El primer año saldrán al aire programas en inglés, francés, alemán, polaco y español. En una etapa posterior deberán emitirse programas en todas las lenguas de la Unión Europea. Los temas deben provenir de los países miembros y es fundamental que los ciudadanos tengan participación en ellos.

Para esto último, Internet es una herramienta de primer orden, opina Wim Jansen, Jefe de Redacción suplente de Radio Nederland. Jansen se refirió a Internet como "el corazón del proyecto". "Habrá un sitio web en varios idiomas donde se discuta abiertamente, se pueda escuchar y conversar, se pueda encontrar toda la información importante sobre la UE, y además, donde los ciudadanos europeos puedan colgar sus noticias, fotografía y videos", explicó Jansen.

Radio Nederland será la responsable principal de la construcción y organización del sitio web, que deberá estar operativo el próximo verano. Las emisiones radiofónicas comienzan en abril. Dentro de Holanda, pero también en regiones de habla inglesa, Radio Nederland buscará socios emisores, por ejemplo estaciones locales y radios regionales en FM.

Los programas en español serán coordinados por  Punto Radio, una emisora regional española. Para esas emisiones Holanda entregará sobre todo reportajes y colaboraciones.

A partir de 2009, la emisora europea emitirá también programas en holandés. En esta sección, Radio Nederland Wereldomroep tendrá igualmente la responsabilidad final. Si bien podría parecer una tarea bastante pesada para una emisora internacional de un país pequeño como Holanda, Wim Jansen no lo considera tan extraño, pues, a su juicio, "equivale a la confirmación de que Radio Nederland, desde hace muchos años, está produciendo periodismo de alto nivel, tanto en cantidad como en calidad, en varios idiomas, con recursos económicos relativamente modestos".

Los oyentes recibirán a diario un programa de actualidad y, los fines de semana, dos reportajes. También habrá espacio para programas especiales y mucha atención a los eventos de alcance europeo.

El Proyecto Radio Europa será financiado en su totalidad por Bruselas, pero la intervención de la Unión Europa termina justo ahí. Wim Jansen lo explicó de la siguiente manera: "Radio Nederland Wereldomroep y las otras emisoras tienen una reputación intachable. La Comisión Europea subrayó la importancia de este hecho, e indicó que la nueva organización operará de manera absolutamente independiente. La injerencia de la Comisión u otra parte interesada sería inadmisible", concluyó Jansen.

Etiqueta: Arjen van Dijkhuizen, Bruselas, Proyecto Radio Europa, Radio Nederland Wereldomroep

--------------Da qualeche giorno Netscape, il primo browser commerciale inventato al mondo, non verrà più sviluppato. La notizia, già diffusa attraverso il blog ufficiale, viene dall’industria depositaria del brevetto del browser ed è ripresa dal settimanale americano Wired.

Nato nel 1994, Netscape raggiunse subito una grande popolarità, anche per la scarsezza di concorrenti. L’inizio della fine del suo strapotere si ebbe nel 1996, quando Microsoft iniziò a fornire il suo Explorer 3.0 già installato nei pc che utilizzavano Windows.

Successore di Netscape potrebbe essere suo "figlio" Firefox, programma completamente gratuito, nato nel 1998, quando gli sviluppatori di Netscape hanno deciso di renderne pubblico il codice sorgente. Negli ultimi anni Firefox ha avuto una rapida crescita tanto che adesso ha raggiunto il 36% del mercato, e sta insidiando il 57% di Explorer.

----------I libri su Internet parlano sempre più il linguaggio di Amazon. Amazon ha annunciato l’acquisto di Audible, società leader nella vendita di audiolibri. Amazon pagherà circa 300 milioni di dollari e l’operazione verrà conclusa entro la fine del secondo trimestre 2008. Fondata nel 1997, la società è attiva soprattutto negli Usa e in Gran Bretagna,  vanta un catalogo di ottantamila titoli, spaziando dai romanzi ai saggi, dai quotidiani ai magazine, per arrivare fino a opere derivate dalla tv e dalla radio.

Quello tra i libri e le nuove tecnologie è un rapporto curioso e imprevedibile. Dieci anni fa, quando il peer-to-peer e la banda larga erano una magia ancora tutta da inventare, i libri vennero indicati come le prime vittime designate della rivoluzione digitale. Tutti erano convinti che sarebbero scomparsi e che - assieme a Internet - il loro terribile serial killer sarebbe stato il cd-rom. Oggi probabilmente nessuno sa più che cosa sia un cd-rom. Poi venne l’e-book, il libro elettronico da leggere su piccoli device portatili. E forse si sta aprendo la strada verso un ipotetico iPod dei libri.

Gli audiolibri rappresentano un settore ancora un po’ nascosto in Italia, ma in costante crescita dall’altra parte dell’Atlantico e della Manica. Al pubblico piace l’idea di poter “ascoltare i libri”, a volte nelle versioni lette dagli autori stessi, sull’iPod o in automobile. Senza dimenticare il ruolo fondamentale che questo formato svolge per i non vedenti. Per questo Audible è stata valutata la bellezza di 300 milioni di dollari, con un passaggio di consegne che creerà anche un interessante corto circuito nei rapporti tra Amazon e Apple. Audible è infatti il fornitore ufficiale di audiolibri per il negozio iTunes di Apple, lo stesso megastore online che Amazon ha messo nel mirino lo scorso autunno, con l’apertura del suo negozio di musica digitale.

APPENDICE:

---------- Il sito russo Ingushetiya.ru, accusato di dissidenza è stato oscurato. Una delle uniche fonti di informazione d'opposizione, ha accusato le autorità locali di averlo messo a tacere. Si tratta di un sito Web di opposizione della Russia meridionale, che aveva promosso proteste e aveva pubblicato dettagli di rapimenti e omicidi. Ingushetiya.ru è stata una delle uniche fonti di informazione che hanno criticato le autorità dalla regione prevalentemente musulmana che confina con la Cecenia. Il sito aveva promosso e aiutato ad organizzare una protesta per la quale dei manifestanti armati di molotov si sono scontrati con la polizia e hanno bruciato la redazione di un giornale filogovernativo. Per tale motivo il sito è stato chiuso, mentre nessun commento arriva dalle autorità russe. Anzi il Cremlino ha ordinato ai media nazionali di non fornire dettagli su tali fatti, e questo ha portato alla ribalta una serie di siti come ingushetiya.ru, i cui gestori giurano per altro di non arrendersi e anzi hanno organizzato una petizione contro le elezioni parlamentari del 2 dicembre i cui risultati ufficiali dicono che il 99% della popolazione ha votato e quasi tutti per il Partito di Putin. Circa 90.000 persone su 450.000 in Inguscezia hanno firmato asserendo di non aver votato.

------ Gli indirizzi internet non bastano più. Entro il 2011, secondo i calcoli dell'Icann, la massima autorità che governa l'attribuzione degli indirizzi e dei domini sul web, non ce ne saranno più. Per questo dal 4 febbraio è attivo il nuovo sistema di assegnazione, l'ipv6, che inizierà ad affiancarsi a quello attuale, l'ipv4, per prenderne completamente il posto nel giro di una quindicina d'anni. Il nuovo sistema metterà a disposizione un numero sorprendentemente alto di indirizzi identificativi atto a risolvere il problema.
--------- Nella pornografia le dimensioni contano, e qui ci riferiamo ai piccoli schermi dei cellulari, ultima frontiera dell'intrattenimento per adulti. Gli americani potranno presto avere contenuti pornografici gratis sui loro cellulari. A differenza che in Europa, il porno su cellulari deve ancora prendere piede in Nord America perché gli operatori hanno paura di offendere gruppi religiosi e politici e genitori preoccupati che i figli siano esposti a contenuti per adulti. Questa tendenza potrebbe cambiare quest'anno perché le compagnie telefoniche pianificano di allentare il controllo sui network per permettere una più ampia varietà di gadget e servizi, introducendo nuovi strumenti per proteggere i minori.

Inoltre cellulari sempre più avanzati e browser Web sempre migliori come l'iPhone di Apple offrono maggior qualità per immagini e video. "Sarà impossibile impedire che l'intrattenimento per adulti conquisti i cellulari". Ai consumatori americani potrebbero presto essere offerti contenuti pornografici gratuiti sui cellulari accanto a servizi a pagamento come video live o "appuntamenti a pagamento". E intanto il progetto di YouTube.com di espandersi su circa 100 milioni di nuovi cellulari di ultima generazione potrebbe aiutare la causa. La pornografia si è fatta strada sui cellulari in Europa: nel 2007 l'industria ha incassato 775 milioni di dollari e, secondo la società inglese Juniper Research, entro il 2012 arriverà a 1,5 miliardi. In America invece l'hanno scorso ha generato solo 26 milioni.

 Un dato che andrebbe interpretato con un interrogativo: gli europei sono più repressi degli americani?


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AGGIORNAMENTO 6.2.2008

------------- L’Italia è al diciottesimo posto in Europa nella diffusione di Internet tra le famiglie. È il risultato di un’indagine Istat, condotta a febbraio del 2007 su 19 mila famiglie (per un totale di 49 mila persone) secondo la quale nel nostro Paese il 43% delle famiglie (con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni, quindi escluse quelle composte da soli anziani) possiede un accesso Internet da casa, contro una media europea del 54 per cento. Vicini all’Italia sono Polonia (41%) e Lituania (44%) a differenza di Olanda (83%), Svezia (79%) e Danimarca (78%) che registrano un tasso quasi doppio.
In appendice sul nostro sito troverete i risultati completi dell’indagine, che si occupa anche di altre nuove tecnologie, come dvd, cellulari, digitale terrestre e antenna parabolica.
appendice:

Secondo l’indagine dell’Istituto di statistica è aumentata nel 2007 rispetto al 2006 la quota di famiglie che possiedono il decoder digitale terrestre (dal 15,5% al 19,3%), il cellulare (dall’82,3 all’85,5%), l’antenna parabolica (dal 25,6% al 28,6%) e il personal computer (dal 46,1% al 47,8%).

Le famiglie in cui almeno un componente accede a Internet (considerando in questo caso nel computo anche le famiglie di soli anziani) passano dal 35,6% al 38,8% e migliora anche la qualità della connessione usata per accedervi da casa: diminuisce, infatti, la quota di connessioni a banda stretta (tramite linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn) che passa dal 18,7% al 14,7% e aumenta, invece, la quota di famiglie con connessione a banda larga (linea telefonica Adsl o altro tipo di connessione a banda larga), che passano dal 14,4% al 22,6 per cento. Il lettore dvd (dal 51,7% al 56,7%) sostituisce progressivamente il videoregistratore (dal 64,3% al 62%).

Sono ancora poche le persone che usano un collegamento senza fili per connettersi ad Internet. Il 17,3% degli utenti di Internet usa un portatile con collegamento senza cavi (Wifi). Più contenute le quote di coloro che usano un cellulare via Gprs (7,4%), un cellulare via Umts (6,8%) e un computer palmare (5,2%). Nel Centro-nord si riscontra la quota più alta di famiglie con accesso ad Internet (oltre il 41%) e alla connessione a banda larga (circa il 25%), mentre nel Sud e nelle Isole le quote scendono rispettivamente al 32% e al 18% circa.

Le famiglie più svantaggiate sono prevedibilmente quelle in cui il capofamiglia è operaio o disoccupato. Rispetto a quelle in cui è dirigente, imprenditore o libero professionista c’è una differenza di oltre 32 punti percentuali nel possesso di personal computer e di 37,7 punti nel possesso dell’accesso ad Internet. Le differenze tra i due tipi di famiglie sono molto più contenute considerando tecnologie relativamente poco costose come il lettore dvd (circa 8,8 punti) e il decoder digitale terrestre (5,8 punti), ma addirittura si annullano nel caso del cellulare (appena 0,5 punti).

Per quanto riguarda le fasce d’età, il picco di utilizzo del personal computer si ha tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%) e per Internet tra i 15 e i 24 anni (oltre il 68%), per poi decrescere rapidamente all’aumentare dell’età. Già tra le persone tra 35 e 44 anni l’uso del personal computer (54,1%) e di Internet (48,5%) è molto più contenuto. Tra le persone di età compresa tra 60 e 64 anni solo il 17,5% usa il personal computer e il 14,9% naviga in Internet, mentre tra gli ultra sessantacinquenni l’uso di queste tecnologie è ancora un fenomeno marginale. «Ovviamente - spiegano i ricercatori - le differenze dovute all’età dipendono in gran parte dal livello di istruzione più basso delle persone anziane».

Le persone che si sono connesse ad Internet negli tre mesi precedenti all’indagine hanno utilizzato la rete prevalentemente per comunicare attraverso l’uso della posta elettronica (77,3%), per cercare informazioni su merci e servizi (64,8) e per apprendere (54,7%). Di rilievo è la quota di chi si connette al web per usare servizi relativi a viaggi e soggiorni (43,4%) e per leggere o scaricare giornali, news, riviste (43,1%). Sono meno diffuse le attività relative alla spedizione di moduli della pubblica amministrazione (10,7%) e la vendita di merci o servizi (8,8%).

Il 22,7% delle persone (sopra i 14 anni) che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi prima dell’indagine, ha acquistato in rete merci o servizi. Tra queste si evidenzia una maggiore frequenza di utilizzo dei maschi (il 27,2% contro il 17,2% delle donne), delle persone tra i 20 e i 44 anni (oltre il 25%) e dei cittadini del Centro e del Nord rispetto al Sud.

------------ Il Tribunale di Roma archivia il caso: "peer to peer" non è punibile, e gli Internet provider non sono responsabili di reati dei loro utenti, perchè devono rispettare neutralità della Rete e non possono distinguere dati che passano sul loro tratto.

«Non appare possibile dare rilevanza ad un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova».

Così scrive il pm Paolo Giorgio Ferri nella richiesta d’archiviazione dell’inchiesta sullo scambio, in Internet, peer to peer, di file audio e video.

L’indagine, contro ignoti, si è concentrata sull’attività di tre siti: www.beashare.com , www.emuleitalia.net , www.bittorrent.com. 

La sentenza ribalta un precedente pronunciamento della magistratura di Bolzano che aveva ottenuto, su istanza di un editore austriaco, l'indirizzo Ip dei computer dei migliaia di utilizzatori italiani di sistemi di file sharing (il famigerato caso Peppermint).

Il giudice per le indagini preliminari, il Gip del tribunale di Roma Carla Santese, ha accolto la ricostruzione dell’ufficio dell’accusa e aggiunto: «Appaiono pienamente condivisibili le argomentazioni esposte dal pm nella richiesta di archiviazione, che qui si intende integralmente riportata e trascritta».

Secondo il magistrato inquirente i portali in oggetto «si limitano ad autenticare l’utente che viene successivamente smistato verso altre reti ibride e decentralizzate in tutto il mondo». In poche parole l’utente A scarica da B, passando per i punti C e D, «rendendo difficile l’identificazione» e ponendo «problemi non solo per gli esiti delle indagini, ma anche di giurisdizione perché lo scambio che rileva spesso avviene estero su estero».

In appendice:

Gli accertamenti sono stati compiuti in base alla legge 248 del 18 agosto 2000, che sancisce le nuove norme di tutela sul diritto d’autore.  In particolare il fascicolo era aperto per l’articolo 14, che si sofferma su chi «abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento».

Il gip Santese ha accolto, però, la richiesta del pm e archiviato il caso, rigettando l’opposizione presentata da una società di produzione.

«Osservato che al di là dei problemi di prova...non sembra o almeno non è pacifico che le condotte che si vogliono censurare penalmente abbiano tale rilevanza» - scrive il pm Ferri nella sua richiesta - e dal punto di vista penale «non sempre è ravvisabile quel lucro espressamente richiesto dalla norma». 

«Il Tribunale di Roma ha molto saggiamente distinto le responsabilità personali delle azioni messe in atto nello spazio virtuale di Internet da quelle dei servizi e delle applicazioni per la navigazione in rete» commenta Fiorello Cortiana, esponente della Consulta sulla Governance di Internet.  Cortiana si augura che la decisione del tribunale di Roma «faccia giurisprudenza e metta fine ai tentativi oscurantisti e impraticabili di precludere la Neutralità della Rete, favorendo invece gli sviluppi delle pratiche innovative virtuose come l’introduzione del fair use e l’uso delle licenze Creative Commons».

Ci scrive a commento dell'ordinanza del Gip del tribunale di Roma l'avvocato Carlo Blengino del foro di Torino, noto già per aver fatto assolvere i ragazzi del Politecnico accusati di pirateria: «E' un provvedimento importante da cui è possibile trarre due importanti considerazioni: i sistemi peer to peer non possono essere oggetto di criminalizzazione e denuncia penale contro ignoti sulla base dell'aprioristica affermazione del "tutti scaricano e dunque violano il diritto d'autore". Chiedere a una Procura di indagare con atti invasivi sulle reti di comunicazione (intercettazione di flussi telematici) senza almeno un indizio di specifiche violazioni per specifici brani in un contesto di tempo e luogo definiti, sarebbe come chiedere a una Procura di far perquisire tutti i mezzi che passano sulla rete autostradale (auto, moto, camion) perchè sulle autostrade passano i carichi di droga o armi. Più che di privacy, si parla di buon senso.

Il secondo principio rilevante riguarda il fine di lucro. L'ordinanza è in linea con la nota sentenza 149 della Suprema Corte di Cassazione che nel gennaio 2007 ha con ineccepibile motivazione statuito la liceità del download se effettuato senza fine di lucro. La condivisione della musica nelle reti peer to peer risponde notoriamente non a logiche commerciali, ma al diritto sancito anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: "Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici".

In sede europea la risoluzione tanto temuta dai frequentatori del p2p nota come Ipred 2 prevede che gli Stati membri provvedano a qualificare come reato qualsiasi violazione internazionale del diritto di proprietà intellettuale commessa su scala commerciale, e precisa "per violazione su scala commerciale si intende la violazione di un diritto di proprietà intellettuale commesso per ottenere un vantaggio commerciale: ciò esclude atti compiuti da un utilizzatore privato per fini personali e non di lucro".

Seppure possano ravvisarsi possibili critiche in alcune affermazioni dell'Ordinanza, il provvedimento è in linea con le norme internazionali e soprattutto con il diritto d'accesso alla cultura.

Ciò che pero' mi colpisce è che le case di produzione si ostinino a condurre una battaglia senza comprendere che solo se la musica circola gratis i supporti saranno ancora venduti: pare un paradosso, ma il caso dei Radiohead dovrebbe insegnare qualcosa».

---------Intanto sempre il governo cinese ha chiuso 44.000 siti e homepage e arrestato 868 persone lo scorso anno in una campagna contro il porno su Internet, che si concluderà dopo le Olimpiadi di Pechino questa estate. Lo ha detto oggi l'agenzia di stampa Xinhua.

La Cina ha sferrato un'offensiva contro la pornografia online e i contenuti web "malati", dopo che il presidente cinese Hu Jintao ha detto che la diffusione di Internet pone una minaccia alla stabilità sociale.

I gruppi per i diritti umani hanno detto che la campagna è un pretesto per reprimere il dissenso e chiudere in cella i dissidenti prima delle Olimpiadi.

Secondo Xinhua, le autorità hanno aperto 524 inchieste penali che riguardano il porno in rete e hanno "penalizzato" altre 1911 persone.

Circa 440.000 "messaggi pornografici" sono stati distrutti, ha riferito l'agenzia di stampa. Nel tentativo di controllare Internet, soprattutto in relazione ai temi sensibili del Tibet e di Taiwan, il governo ha ordinato ai siti web di registrarsi presso le autorità. Lo scorso anno erano stati registrati 199.000 siti Internet, ha detto Xinhua, e 14.000 hanno dovuto chiudere. La Cina dà lavoro a decine di migliaia di censori di Internet e ha messo in piedi una vasta rete di filtri per controllare l'informazione online. La campagna contro la pornografia continuerà fino a settembre, ha detto Xinhua, "dopo la fine dei Giochi olimpici".

---------- L'Fbi propone una maxi banca dati anti-terrorismo

Il progetto fornirebbe la possibilità di richiedere i dati personali biometrici di milioni di persone alle altre nazioni coinvolte. Molti dubbi a Londra. Anche l'Ue aveva pensato ad una simile strategia per la sicurezza

Insomma, caccia mondiale a criminali e terroristi grazie ad una strategia comune, basata sulla condivisione di immagini digitali, scansioni dell’iride, impronte digitali, della mano e altri dati personali biometrici di milioni di persone.  La polizia federale americana (Fbi) è in trattativa con le forze di polizia britanniche, e con gli altri paesi alleati di Washington, per la creazione dell'imponente banca dati collettiva che dovrebbe sostenere questa collaborazione internazionale.

Il ministero dell’Interno britannico e Scotland Yard hanno confermato di essere al corrente del piano. Tuttavia la National Policing Improvement Agency (Npia), l’agenzia che collabora con il ministero e le forze di polizia per la gestione del già esistente database britannico contenente i dati biometrici e personali di 7 milioni di persone, ha dichiarato che è troppo presto per commentare la possibile partecipazione del Regno Unito alla maxi banca dati.

L’utilizzo di "Server in the Sky", come è stata denominata, solleva infatti molti dubbi a Londra, soprattutto riguardo l’eventuale sicurezza dei dati e difesa della privacy, nonchè sul livello d’accesso da parte delle forze di polizia straniere alle informazioni personali di cittadini britannici. A ogni paese verrebbe garantita la gestione dei propri dati e della loro sicurezza, ma nonostante questo a Westminster ci si preoccupa della trasparenza pubblica del processo di condivisione.

Come viene spiegato sul Guardian, il progetto fornirà ai paesi coinvolti un forum tecnico per sottoporre richieste di ricerca biometrica alle altre nazioni e conserverà informazioni fondamentali sui peggiori individui al mondo.


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AGGIORNAMENTO 30.1.2008

---------Il Garante per la privacy /(Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato)/ interviene a tutela degli utenti di alcuni dei maggiori gestori di servizi telefonici e telematici con una serie di provvedimenti. A Telecom, Vodafone e H3G, è stata imposta la cancellazione di informazioni, illegittimamente conservate, riguardanti i siti Internet visitati dagli utenti. A Vodafone, H3G e Wind è stata impartita l’adozione di specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza dei dati personali conservati a fini di giustizia.

“Questi provvedimenti – commenta Mauro Paissan, componente del Garante – affermano un principio innovativo e importante: va tutelata la riservatezza anche della navigazione in Internet e dell’uso dei motori di ricerca. I gestori telefonici non possono dunque conservare questi dati, nemmeno per ragioni di giustizia. Entro due mesi questi dati  dovranno essere distrutti. Viene in questo modo riaffermata l’estrema delicatezza delle visite e delle ricerche in Internet”.

I gestori devono conservare esclusivamente i dati di traffico telematico funzionali alla fornitura e alla fatturazione del servizio di connessione e non quei dati di traffico apparentemente “esterni” alla comunicazione (pagine web visitate o gli indirizzi Ip di destinazione), che possono coincidere di fatto con il “contenuto” della comunicazione, consentendo di ricostruire relazioni personali e sociali, convinzioni religiose, orientamenti politici, abitudini sessuali e stato di salute.

In appendice:

La mancata adozione di alcune misure di sicurezza e l’indebita conservazione dei dati sulla navigazione in Internet sono emerse nel corso dell’attività ispettiva effettuata dal Garante anche nell’ultimo anno per verificare il rispetto del Codice privacy e delle prescrizioni impartite dal Garante nel dicembre 2005 riguardo alla protezione dei dati di traffico telefonico conservati a fini di giustizia e alle modalità con le quali i gestori di telefonia, fissa e mobile, adempiono alle richieste dell'autorità giudiziaria in materia di intercettazioni.

TELECOM

Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati, i quali talvolta comprendevano perfino le interrogazioni ai motori di ricerca effettuate dagli utenti. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare.

Alla società è stato infine vietato l’uso di sistemi informatici (proxy server) , non necessari né per l’instradamento della comunicazione né per la fatturazione, che interponendosi tra l’utente e i siti consentono una ingente raccolta di dati relativi alle connessioni effettuate nel corso della navigazione.

VODAFONE

Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare. Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all’adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.

H3G

Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare. Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all’adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.

WIND

Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all’adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.

-----------I ricercatori dovrebbero studiare di più bambini e donne incinte per cercare di capire se i telefoni cellulari o altri dispositivi wireless possono danneggiare la salute. A sostenerlo è il Consiglio nazionale della ricerca americano.

Alcuni studi hanno indicato un possibile collegamento tra uso del cellulare e tumori al cervello, anche se altre ricerche vanno invece in senso opposto. Ma siccome i dispositivi wireless sono ormai ovunque, i ricercatori vogliono assicurarsi della loro sicurezza.

Il Consiglio, che riferisce al Congresso e il governo federale sulle questioni scientifiche, ha organizzato ha tenuto un convegno con esperti  ingegneri e biologi e ha divulgato la relazione completa. Molti studi si sono concentrati solo sugli effetti a breve termine e sugli adulti in salute, spiega il rapporto.

Servono molti più studi sull'esposizione multipla e a lungo termine alle radiofrequenze (Rf) di bassa intensità. "Misurare la quantità di energia Rf (radiofrequenza) a cui sono esposti bambini, giovani, donne incinte e feti per via di dispositivi wireless e antenne emittenti di Rf potrebbe aiutare a definire i range di esposizione delle varie popolazioni", ha scritto il consiglio in una dichiarazione.

"Nonostante non si sappia se i bambini siano più sensibili all'esposizione agli Rf, potrebbero correre rischi maggiori perchè i loro organi e tessuti si stanno ancora sviluppando", ha aggiunto.

"In più, le percentuali di assorbimento per i bambini sono probabilmente più alte che per gli adulti, perchè la lunghezza d'onda dell'esposizione è più vicina alla frequenza di risonanza del corpo per gli individui più piccoli". Inoltre, i bambini di oggi saranno esposti per molto più tempo alle Rf dei cellulari rispetto agli adulti, perchè iniziano a usarli in giovane età.

 

------------- In California le forze dell'ordine utilizzano un traduttore con chi non parla inglese. Il Phraselator (questo è il suo nome), prodotto dall'azienda americana Voxtec, è un traduttore creato appositamente per i militari americani sparsi per il mondo, in particolare per quelli di stanza nelle zone di guerra in Afghanistan e Iraq che si trovano spesso a dover comunicare con persone che parlano lingue poco note agli occidentali come il Farsi, il Dari o il Pashtu. Dotato di un processore Intel da 400 mHz, è stato da poco adottato anche dai dipartimenti di polizia di tre stati americani (California, Florida e Nevada) allo scopo di abbattere le barriere linguistiche e ottenere un buon grado di comunicazione con coloro che non parlano l'inglese. Il traduttore costa 2.500 dollari, può contenere fino a diecimila frasi ed è, al momento, in grado di «parlare» 40 lingue. Lo strumento non è in grado di effettuare una traduzione simultanea da voce a voce ma, nel caso della polizia, viene stipato di comandi standard che gli agenti possono recuperare con una ricerca testuale o vocale. Questo consente ai poliziotti di comunicare chiaramente con i fermati, permettendo loro di comprendere i propri diritti e le ragioni del fermo.

------------Tutte le notizie sul carnevale di Venezia potranno essere ricevute in tempo reale su computer, palmari e telefonini, grazie all’iniziativa "Carnevale wifi" ideata dal Comune di Venezia con la società Venis. Rispetto al primo esperimento dell’anno scorso ci saranno importanti novità, all’insegna dell’informatizzazione dell’evento più famoso di Venezia, dalla possibilità di telefonare attraverso Skype in tutto il mondo a costi ridottissimi ai blog tematici, dal canale dedicato su Youtube alla possibilità di pubblicare le proprie foto in rete. A chi verrà in laguna per il carnevale, in sostanza, basterà avere con sè un telefonino collegabile in wifi per non perdere un momento dei tanti eventi organizzati in città. È anche questo il «sesto senso» che si aggiungerà ai cinque tradizionali secondo la linea guida del programma 2008 del Carnevale veneziano.

A tal proposito sul nostro sito questa settimana pubblichiamo una paginetta speciale dedicata a Carnevale Brasiliano e Italiano.



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AGGIORNAMENTO 23.1.2008

---------------La Commissione europea ha deciso  di lavorare per dare una nuova spinta ai contenuti online. Una nota spiega che a giudizio dell’esecutivo Ue i cittadini europei dovrebbero poter avere un accesso più semplice e veloce ad una vasta gamma di musica, programmi tv, film o giochi su internet, telefonini o altri strumenti.
La Commissione incoraggia anche i produttori di contenuti, le società telefoniche e i provider di internet a lavorare a stretto contatto per rendere disponibili più contenuti on line, proteggendo allo stesso tempo in maniera robusta i diritti di proprietà intellettuale.

Secondo il Commissario alla comunicazione, Viviane Reding il settore in Europa «è troppo frammentato», e per farlo crescere bisogna trovare nuove regole che tutelino consumatori e produttori.

La Commissione ha adottato  una Comunicazione su «Contenuti creativi on line nel Mercato unico», un atto strategico che è il punto di partenza per nuove azione dell’Unione nel settore per il quale si attende una crescita del 40 per cento nei prossimi quattro anni per un fatturato stimato nel 2010 a 8,3 miliardi di euro.

-----------------------------Sempre più giovani, per la manifestazione ‘Maremetraggio’, che dal 2003 ha riservato una sezione speciale alle produzioni delle scuole. I nuovi metodi d'insegnamento e l'interesse sempre maggiore da parte dei più piccoli nei confronti del mondo del cinema, non solo visto da semplici spettatori, si concretizzano ogni anno in lavori di qualità sempre crescente.

Il Premio Corallino, attribuito ai cortometraggi prodotti dalle scuole medie inferiori e superiori, allarga quindi il suo bacino, accogliendo all'interno della sua IX edizione anche le proposte delle scuole primarie. Importante anche la seconda novità della sezione Corallino che, per la prima volta, introduce nelle sue edizioni il “Premio Fracarro”, un riconoscimento esclusivo rivolto agli studenti delle scuole superiori e pensato dall'azienda leader nel settore dei sistemi di ricezione e distribuzione dei segnali Tv e Satellite.

‘Maremetraggio’ si terrà in giugno, a Trieste.

-------------Se al mattino si arriva tardi in ufficio la colpa è degli automonilisti che telefonano dall'auto. L'utilizzo del telefonino rallenta il traffico nelle città e nelle grandi arterie, perché i conducenti hanno riflessi meno pronti e accelerano e frenano più lentamente. L'uso del telefonino in auto è stato paragonato, come pericolosità, al guidare ubriachi. Il rischio di incidenti stradali aumenta di quattro volte perchè tenere in mano il cellulare mentre si è alla guida riduce notevolmente la coordinazione dei movimenti e quindi facilita la perdita di controllo del veicolo; inoltre il calo di attenzione è responsabile spesso del non rispetto delle distanze di sicurezza, dell’invasione della corsia opposta e della riduzione del tempo di reazione. La soluzione non sta neppure nell’uso dell’auricolare o del viva voce: anche se le mani rimangono libere, l’attenzione cala comunque. Oltre che per il traffico, il cellulare può rappresentare un pericolo anche per la salute, anche se gli studi in materia continuano a suscitare pareri contrastanti. Proprio in questi giorni, il ministro della sanità francese ha invitato a usare i telefonini con prudenza e moderazione, pur ammettendo che non è stata ancora accertata la loro pericolosità. Secondo il ministro i giovani e i bambini dovrebbero comunque ridurne l'uso e il telfonino deve essere tenuto lontano da parti sensibili del corpo.

 

 

------------- La prossima edizione di Cabling Milano 2008 si svolgerà il prossimo 6 e 7 febbraio nel capoluogo lombardo. Nell'arco delle due giornate il convegno tratterà, in 20 interventi culturali, tutti i principali temi attinenti al cablaggio strutturato offrendo ai professionisti delle reti di comunicazione una visione completa e aggiornata ed unica sui più importanti temi del settore.

--------------EuroNews, China Central Television (CCTV) e la Commissione Europea hanno firmato un Protocollo d’intesa per la trasmissione in lingua mandarina sulla rete della CCTV – con un potenziale di 500 milioni di telespettatori – di un gruppo di rubriche EuroNews sulla scienza, le attività spaziali e la tecnologia. Questo accordo rappresenta il primo passo di una partnership a lungo termine tra EuroNews e la CCTV.

-----------------------Utilizzato il razzo europeo Ariane 5, da Kourou (Guyana) per il lancio di due satelliti di telecomunicazioni per l'operatore panafricano RascomStar-QAF e per l'operatore Horizons 2 Satellite LLC. Il satellite RASCOM-QAF1, con una massa di 3,2 tonnellate, è il primo satellite panafricano e fornirà servizi di telecomunicazioni (televisione diretta e accesso a Internet) alle zone africane rurali, oltre a collegamenti telefonici interurbani e internazionali su tutto il continente africano. Si prevede possa durare almeno 15 anni.
in collaaborazione con:

La Stampa; ADN Kronos; SATEXPO; Corriere della Sera;
vedi anche FAQs nella ns.home page relativa a “fonti”.

visitate i siti di
www.lastampa.it
www.satexpo.it

www.adnkronos.com
www.corrieredellasera.it

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Associazione Radioamatori Italiani

”PROGETTO LA RADIO NELLE SCUOLE”

 

Prof. Alfredo Gallerati (IK7JGI)

Responsabile ARI comunicazione con i media

per il progetto LA RADIO NELLE SCUOLE

e-mail : a.gallerati@radioascolto.it

Iniziando il nuovo anno 2008, il nostro Progetto “La radio nelle scuole”, apre le sue iniziative con il primo EVENTO in calendario atteso da tutte le scuole per sabato 26 Gennaio 2008. Con l’arrivo della celebrazione della “Giornata della Memoria” (Domenica 27 Gennaio 2008), istituita con Legge 211 del 20/07/2000; il Progetto “La radio nelle scuole” è orientato ad offrire il contributo delle Scuole italiane iscritte attraverso un momento di attenta ed eloquente riflessione su una delle pagine immortali che la radio ha scritto nel cammino della storia delle libertà dei popoli.

L’offerta è volta alla fruizione gratuita di una documentazione video sulla storica “RADIO CATERINA” testimonianza di una radio frutto dell’ingegno dei prigionieri italiani, divenuta simbolo di sopravvivenza e di pace degli uomini che, durante la seconda guerra mondiale (1944) , risposero ai patimenti della mancata libertà proprio attraverso uno straordinario mezzo di comunicazione come la radio. La preziosa testimonianza, resa disponibile grazie alla collaborazione di Maurizio GRILLINI -IZ4BDD- (Associazione Radioamatori Italiani, sez. di Carpi) , attraverso un filmato, documenta le testimonianze di alcuni protagonisti dai campi di prigionia. Una testimonianza delle condizioni estreme in cui i prigionieri riuscivano a costruire ed usare apparecchi radio con cui ascoltavano e diffondevano il palpito di una tanto sospirata libertà. Con la visione di questo documento video, offerto dal sito www.ari.it  alle Scuole di ogni ordine e grado, si potrà articolare un percorso di riflessione destinata soprattutto ai giovani, sul cammino in salita che l’Italia e l’Europa hanno fatto verso la libertà.

Da lunedì 14 Gennaio 2008, le Scuole di ogni ordine e grado potranno scaricare gratuitamente il filmato. Dell’evento si occupa anche l’emittente TV “SAT 8” (SKY canale 859).

La continuità didattica di questo emozionante momento di riflessione sarà affidata quindi alla partecipazione del colleghi Docenti e degli Studenti delle Scuole iscritte che registreranno, su supporti in formato file MP3 di breve durata, sensazioni, emozioni e reazioni dettate dalla visione del filmato proposto. Tutti i File MP3 dovranno pervenire  entro il 15 Febbraio 2008,al Prof. Athos ARZENTON, coordinatore nazionale del progetto, al seguente indirizzo di posta elettronica: athos.arzenton@gmail.com, per la pubblicazione sul sito www.ari.it.  I più significativi documenti prodotti, parteciperanno alla cerimonia prevista per la premiazione finale dei migliori progetti de “La Radio nelle Scuole” in calendario per maggio 2008.


 Prof. Alfredo Gallerati (resp. comunicazione ARI)



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AGGIORNAMENTO 16.1.2008

--------- 27 Stati membri dell’Unione Europea hanno firmato il 13 dicembre 2007 il trattato di Lisbona, e la Commissione ha sollecitato  a ratificarlo tempestivamente affinché questo possa entrare in vigore il 1° gennaio 2009. Il trattato di Lisbona modifica i vigenti trattati UE e CE senza sostituirli. Tra i principali miglioramenti previsti, sia i cittadini che i parlamenti nazionali vedranno aprirsi al pubblico scrutinio le decisioni adottate in prima istanza nel corso del processo legislativo. I cittadini europei avranno l'opportunità di influire sulle proposte legislative dell'UE. Miglioramenti nel settore della pubblica sicurezza; l'UE sarà meglio in grado di lottare contro il crimine, il terrorismo e la tratta di esseri umani; maggiori diritti per i cittadini europei. Inoltre la Carta dei diritti fondamentali godrà di uno status giuridico identico a quello dei trattati stessi; l'UE si adopererà per assicurare maggiore coerenza tra i filoni della sua politica esterna quali la diplomazia, la sicurezza, gli scambi e gli aiuti umanitari. Il tutto con un'unica personalità giuridica in modo da consolidare il potere negoziale. La Commissione ha inoltre inaugurato il 13 dicembre 2007 un sito web consacrato al trattato che illustra in modo agevole le innovazioni politiche e le riforme istituzionali che il nuovo trattato reca con sé.

-----------------L’ultimo giorno del 2007 è stato l’ultimo giorno per la programmazione di Rai Utile. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Rai, che ha deliberato la cessazione delle trasmissioni di RaiUtile,da tempo in crisi di ascolti e di identità.
''Nel quadro della strategia di potenziamento dell'offerta Rai sulla piattaforma digitale terrestre - si legge in un comunicato dell'azienda - , la programmazione di RaiUtile sarà sostituita con il lancio, nel 2008, di un nuovo canale gratuito specificamente dedicato a un pubblico giovane”. Cambia nome anche Rai International che si chiamerà RAItalia, visibile attraverso il satellite anche in Italia e in Europa.

----------------- Hacker all’attacco del Palazzo di Giustizia di Genova. Lo ha riportato ampiamente la cronaca dei nostri giornali. E’ quasi una certezza dopo che per la seconda volta nel giro di pochi mesi, circa 150 computer sono andati in tilt perché infettati. La Procura ha deciso di vederci chiaro,aprendo un fascicolo contro ignoti. Reato ipotizzato: intromissione nei sistemi informatici. Ma nel frattempo migliaia di file appaiono compromessi azzerando lavoro di mesi. Stranamente ad essere preso di mira sarebbe proprio il computer utilizzato dal pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, i magistrati impegnati ad ultimare la loro requisitoria sui fatti accaduti alla caserma di Bolzaneto nei giorni del G8 genovese. Un apparato apparso vulnerabile proprio durante le festività natalizie.

-----------Prende piede in Corea del Sud un sistema di pagamento elettronico che consiste in una chiavetta di memoria flash nella quale sono memorizzati i dati dell'utente.

Il sistema, adottato dal circuito Visa in partnership con Shinhan, permette di eseguire operazioni online inserendo il dispositivo in una porta Usb del computer.

Ma saranno presto pronti anche nuovi terminali, che consentiranno pagamenti attraverso le già diffuse carte "contactless", contenenti un chip Rfid (radiofrequcy identification), o utilizzando questa nuova modalità.

----------------Sisvel è stata presente al Consumer Electronics Show di Las Vegas, la più importante e vasta fiera internazionale del settore. Per la società fondata dall’ingegner Roberto Dini si tratta della terza partecipazione consecutiva al salone statunitense svoltosi dal 7 al 10 gennaio 2008. Sisvel opera da 25 anni nella formazione e nello sviluppo di nuovi programmi di licenza di brevetti, incentrando recentemente l’attenzione su quelli essenziali per l'implementazione di standard tecnologici. Nel corso del 2007 Sisvel ha infatti concesso le licenze di brevetto per l’uso dello standard MPEG-Audio a colossi quali le americane SanDisk e Microsoft e le cinesi Aigo e Huawei Technologies. La società italiana opera anche come facilitatore nella creazione di patent pools per lo standard DVB-H (utilizzato per la diffusione di segnali televisivi a cellulari).


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AGGIORNAMENTO 9 GENNAIO 2008
-------------- Si chiama “Perdix”, ed è l’ultimo ritrovato della tecnologia GPS abbinata alla telefonia cellulare. Il “Perdix” è stato messo a punto da una società italiana sede a Udine: con lo scopo di fornire innovativi servizi di localizzazione personale e di tracciamento satellitare, accessibili direttamente da internet. Il sistema è articolato su un dispositivo portatile, denominato “Perdix Personal”, e sul portale web www.perdixperdix.it. Il “Perdix Personal” ha le dimensioni di un piccolo cellulare, è di semplice utilizzo e può essere portato in tasca, o agganciato alla cintura, o indossato come un bracciale, un po come il vecchio teledrin. Grazie ad un ricevitore GPS e alla trasmissione dati via GPRS, il “Perdix Personal” permette facilmente di visionare su internet l’esatta posizione del dispositivo su una mappa, in tempo reale e con un’approssimazione massima di 4 metri. Il “Perdix Personal” può essere utilizzato anche in caso di pericolo. Dispone infatti di un pulsante di emergenza, che consente di inviare ad un numero prestabilito un sms contenente un messaggio di allarme e le esatte coordinate geografiche del dispositivo. Collegandosi al sito www.perdixperdix.it, sarà dunque possibile individuarne l’esatta posizione. Il “Perdix Personal” è anche un vero e proprio cellulare semplificato, ideale per bambini ed anziani: permette di ricevere telefonate e anche di effettuare chiamate a tre numeri predefiniti premendo un solo pulsante. Infine, è un efficace antifurto satellitare, che invia un sms d’allerta in caso il dispositivo venga spostato anche di pochi metri.
--------- A fine e inizio anno la rivista PC WORLD traccia i consueti bilanci e sorpresa, il nuovo sistema operativo VISTA vine considerato scadente e poco entusiasmante rispetto all’XP. Considerazioni analoghe vengono fatte per l’adozione del Blu-RAY, HD VMD (Versatile Multilayer Disc) o HD Dvd  o clamorose bacchettate nei confronti del motore di ricerca yahoo, accusato di fornire informazioni al governo cinese nei confronti di intellettuali dissidenti. Le critiche di fine anno del PC WORLD se la prende anche con Apple, per la politica dei prezzi attuata su iPhone, e per tutti i problemi che affliggono il nuovo sistema operativo Leopard e del suo aggiornamento. Bacchettate anche nei confronti dei provider broadband statunitensi che improvvisamente hanno ristretto la banda a quanti utilizzano la propria connessione per scaricare file dai network di condivisione, e nemmeno almeno 120 governi che secondo PC WORLD sarebbero coinvolti attivamente in pratiche di spionaggio e filtraggio della rete. Delusione espressa anche per la scarsa fantasia degli amministratori dei milioni di social network presenti online: «Condividere e socializzare è bello, ma siamo sicuri che non ci sia nulla di nuovo da offrire?» si chiedono quelli di Pc World, scommettendo che da qua a un paio d'anni la moda sarà passata e la maggior parte di questi siti non esisterà più.
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La scommessa del futuro è immettere l'Africa nel fusso globale dell'informazione, dove oggi le notizie non possono arrivare. Nel continente nero, infatti, nella gran parte delle aree rurali non c'è elettricità, le connessioni telefoniche sono scarse, la televisione è poco diffusa e Internet è un lusso. Ma l’informazione è fondamentale per lo sviluppo a partire dagli elementi essenziali della vita: salute e istruzione. In particolare quella sanitaria in relazione alla prevenzione dell'Aids, della malaria, o semplicemente del morbillo che fa strage di bambini. Negli ultimi dieci anni sono stati avviati molti progetti uno dei più significativi fu Worldspace promosso dall’ingegnere etiope Noah Samara nel 1999.
Il suo obiettivo era raggiungere ottocento milioni di persone concentrate nelle bidonville suburbane oppure disperse nei villaggi remoti nella savana, trasmettendo in cinquanta nazioni a dispetto della babele di lingue. Dopo otto anni finalmente si è giunto al primo risultato tangibile. E’ stato infatti lanciato, dalla città di Kouros, in Guyana francese, il primo satellite panafricano di telecomunicazione. Rascom-1, questo il nome scelto per il satellite,  frutto di un progetto dei governi di Camerun, Costa d’Avorio, Libia e Gambia e fornirà servizi per la telefonia fissa, diffusione e archiviazione di dati, connessioni internet e televisive per i prossimi 15 anni. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a 400 milioni di dollari, ma il sistema permetterà all’Africa di economizzare i 500 milioni di dollari annui che il continente sborsa agli operatori stranieri per questo genere di servizi.
Non dovendo “appoggiarsi” a degli hub (periferiche di snodo) esterni, anche gli altri paesi africani infatti, risparmieranno sui costi di importazione degli stessi servizi forniti da società che operano al di fuori del continente. “Questa operazione, sostenuta dall’Organizzazione regionale africana delle Comunicazione per satellite (Rascom) – ha spiegato Amadou Bello, responsabile del ministero delle Telecomunicazioni di Yaounde – è espressione della ferma volontà dei paesi africani di lavorare insieme per lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni nel continente”.

APPENDICE

--------------19/12/2007 Nasce oggi la Biblioteca Digitale Italiana (BDI), frutto della collaborazione di istituti statali, enti locali, università, enti privati e istituti di ricerca con il coordinamento tecnico-scientifico dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche. Facilmente consultabili all’indirizzo web www.bibliotecadigitaleitaliana.it sono, ad oggi, ben 50.000 documenti e 9.035.000 immagini, una summa parziale ma dall’inestimabile valore di quell’unicum che rappresenta il patrimonio librario dell’Italia.
Una tappa importante, quella costituita dalla messa in rete della Biblioteca Digitale Italiana soggetta a continui ampliamenti, di un percorso che ha preso il via nel 2001 con la presentazione del primo studio di fattibilità e sancito ufficialmente con il Decreto Ministeriale del 30 aprile 2001 che dettò l’istituzione del Comitato Guida della BDI incaricata di uniformare gli ambiti, gli standard e le tecnologie da adottare in un più ampio contesto internazionale.
Un investimento in cultura oneroso, pari a dieci milioni di euro stanziati dal Gioco del Lotto, per un Paese come l’Italia che può disporre di un così ampio e prezioso patrimonio artistico e librario, tuttavia disseminato in decine di istituti sull’intero territorio nazionale e che da oggi sarà consultabile in rete.
«Un percorso lungo che abbiamo intrapreso da diversi anni. Quella di oggi vuole essere una partenza piuttosto che un punto d’arrivo. Il nostro obiettivo finale è quello di digitalizzare l’intero nostro patrimonio, quello delle biblioteche e degli archivi anche di quelli minori», ha dichiarato Andrea Marcucci, sottosegretario di Stato presso il ministero per i Beni e le Attività Culturali.
«Un progetto che permette di valorizzare la fruizione allargata del nostro patrimonio - ha aggiunto Marcucci - ad un pubblico vastissimo azzerando, al tempo stesso, rischi connessi all’usura dei testi. Il governo sta estendendo il progetto a tutto il territorio nazionale in un sistema di network, costoso ma necessario e sul quale vanno innestati i contenuti. Vanno dunque potenziate le infrastrutture tecnologiche ma anche il patrimonio digitalizzato e messo in rete».
Cataloghi e inventari, scienza, letteratura e storia, musica, fotografia, cartografia e periodici sono gli ambiti tematici entro i quali è possibile spaziare in modo semplice, completo e multidisciplinare. Strutturata sull’idea della cultura umanistica onnicomprensiva, fatta di collegamenti intertestuali e intratestuali, la BDI come un avveniristico ipertesto consente di consultare codici miniati medievali, facendo una lettura comparata tra testo ed immagini, oppure entrando nell’immensa Biblioteca di Galileo Galilei sarà possibile apprendere le intuizioni relative allo studio del compasso, passando dal testo ai disegni autografi fino alla simulazione in 3D; oppure ripercorrere i paesaggi descritti da Leonardo Da Vinci nelle sua cartografie autografe.

---------"Stop al Wi-Fi, fa male"

Disattivato nelle biblioteche, perché il personale soffriva di vertigini e insonnia. Anche in Gran Bretagna è stato chiesto di abolire le reti in tutte le scuole: “E’ meglio il cavo”

BRUNO RUFFILLI

Senza fili, ma con il mal di testa. E insonnia, dolori muscolari, nausea. Questi i sintomi accusati da alcuni dipendenti delle biblioteche municipali parigine, soprattutto quelli che lavorano nei pressi delle centraline Wi-Fi.
Il personale è sostenuto da due associazioni ecologiste che si battono contro le antenne della telefonia mobile e oggi se la prendono con il Wi-Fi. «Siamo sul terreno dell'invisibile (le onde) e dobbiamo raccogliere elementi razionali», commenta l'amministrazione parigina, che evoca «un malessere sociale» e la necessità d'ascoltare l'opinione pubblica. Così l'assemblea municipale ha deciso prima di interrompere il servizio in sei biblioteche, poi ha esteso in via precauzionale la moratoria alle altre. Ora il wireless pubblico è sospeso in tutti i locali chiusi della capitale francese, mentre è ancora disponibile all'aperto, dove si ritiene che i rischi siano minori.
Le decisioni della Francia arrivano dopo le raccomandazioni dell'Ufficio federale per la difesa dalle radiazioni tedesco, che ha segnalato i possibili rischi di un'esposizione eccessiva alle onde Wi-Fi: «Le prove fin qui raccolte indicano che questo tipo di emissioni, all'interno di certi limiti, non sono dannose - ha spiegato un portavoce del Bfs -. Non si può tuttavia escludere che vi siano degli effetti negativi». La conclusione è semplice: meglio continuare con il collegamento via cavo.
Ad aprile il sindacato inglese degli insegnanti aveva chiesto l'abolizione delle reti wireless nelle scuole: ad essere esposti sarebbero soprattutto i bambini, secondo la Health Protection Agency. Anche la Bbc aveva lanciato l'allarme, con un'inchiesta in cui spiegava che il campo magnetico in un'aula equipaggiata con Wi-Fi è tre volte più potente di quello emesso da un ripetitore Gsm. E dall'altra parte dell'oceano, in Canada, il rettore dell'Università di Lakehead (Ontario) ha scelto il cablaggio con fibre ottiche: 8 mila punti d’ accesso, con il wireless limitato all’indispensabile. Sul sito dell'università si citano due risoluzioni adottate in Italia dalla Commissione internazionale per la sicurezza elettromagnetica, secondo cui l'esposizione prolungata a radiazioni determinerebbe un aumento dei casi di cancro e altre malattie di origine genetica.
Sempre in Italia, ad ottobre, l'onorevole Poretti (Rosa nel Pugno) ha rivolto un'interrogazione al ministero della Salute sul «rischio derivante dall'uso di infrastrutture Wi-Fi». La risposta è stata tranquillizzante: secondo l'Oms, gli effetti nocivi non sarebbero provati e comunque il ministero ha avviato un progetto triennale («Camelet») per valutare i dati scientifici, la stima dei rischi sanitari e l'informazione ai cittadini.
Perché, semmai, il pericolo è l'inestricabile groviglio di onde elettromagnetiche in cui siamo continuamente sommersi, dalla radio alla tv e ai telefonini. E se è vero che con il 2008 arriverà un nuovo standard Wi-Fi più veloce e potente (si chiama 802.11 N), sarà comunque sempre meno pericoloso di un forno a microonde, con buona pace dei bibliotecari parigini.
LO SAPEVI CHE?
«Cresce il rischio di tumori»
Stare un anno a scuola con una rete Wi-Fi attiva equivale a un'esposizione pari a quella che si ha parlando per 20 minuti al telefonino. È la conclusione del più recente studio inglese sugli effetti del wireless sulla salute. Una ricerca controversa, come tutte quelle che riguardano gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sulle cellule umane. I danni maggiori - secondo altri studi - sarebbero di origine genetica e sul lungo termine potrebbero provocare tumori e leucemie.

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FINE ANNO 2 GENNAIO 2008

Siamo a cavallo fra le fine del 2007 e il 2008. Non voglio ritornare sui soliti luoghi comuni, invitandovi a ricorrere  a cornucopia o a toccare ferro, perché sarà questo un anno bisestile, ma a conti fatti, il bilancio dell’anno appena passato non è senza dubbio uno dei migliori.

Il governo Prodi annuncia cambiamenti rivoluzionari nel settore della pubblica amministrazione, dovendosi questa adeguarsi, per quanto concerne le nuove tecnologie a livello dei Paesi europei. Ciò è  molto lontano da raggiungersi. Ad esempio gli uffici postali sono ancora inadeguati, le code agli sportelli lunghissime, e tempi d’attesa ancora enormi rispetto a altri Paesi europei. Da poco è stata introdotta la marca da bollo virtuale, la cui macchina d’erogazione , disponibile presso i tabaccai, forse fra un’altra ventina di anni, sarà in grado di dispensare anche francobolli per lettere (in America e Inghilterra questo esite già da anni). In Emilia e Romagna, multe, grattine per la sosta e biglietti dell’autobus sipagano con la carta ricaricabile del cellulare, ma è un caso isolato.

Forse fra vent’anni, aumenteranno anche gli sportelli di bancoposta, in grado di accettare carte di credito.  Ma quello che manca sul serio sono gli internet point pubblici, per ora disponibili solo in alcuni uffici postali, biblioteche, e informagiovani. Al Sud anche gli INTERNET caffè sono un miraggio. Siamo indietro paurosamente per quanto riguarda cablaggio di fibre ottiche, a fronte di un paventato utilizzo del WI FI.  La banda larga, per questo, continua a rimanere un sogno proibito. Mentre invece è probabile che si stia studiando un sistema per il filtraggio di INTERNET. Già da qualche parte infatti, si sente parlare di carta d’identità elettronica, o anche di una carta dei servizi, non vi diciamo i soliti maligni napoletani che tipo di  allusioni fanno, ma non si tratta di sette piani di morbidezza, ma una carta che inserita nel computer vi da poi accesso alla rete web.

Sembra che in tal senso, tutelata la riservatezza per talune applicazioni, un più esteso utilizzo di un sistema simile, ci porterebbe in Cina, dove è proibito l’accesso ad alcuni siti, come giornali e radio occidentali.

Un traguardo che si sta intravedendo, nell’anno che verrà, è l’arrivo del digitale terrestre, che troverà, may be dicono gli inglesi, applicazione con la TV su cellulare.

In tutto questo movimento e rigoglio di nuove tecnologie, la Radio come al solito sta battendosi per non soccombere. In effetti la fusione col web è quanto si spera possa ridargli giustizia e rinnovamento. Numerosi giornali on line, come Corriere della Sera e Repubblica, spesso oramai associano agli articoli anche interviste audio. Lo stesso fanno alcune agenzie come la ADN Kronos. La radio on web riscopre la sua indole di immediatezza: montare una intervista e metterla subito in rete, necessita pochissimo tempo, e addirittura se l’intervistatore è bravo, pochi attimi.  Purtroppo a fronte delle nuove possibilità offerte dal web, si riducone le applicazioni. Una delle applicazioni più interessanti è quella di proporre sul web, trasmissioni in più lingue, scaricabili in podcast. Le radio internazionali, e quelle governative, stanno però chiudendo trasmissioni in lingue straniere. E’ probabile che si tratti di una questione politica. Se le onde corte avevano un bacino di utenza, ristretto a chi possedeva un apparecchio radio in grado di riceverle, adesso è risaputo che il web entra in tutte le case. La radio sul web è quindi un fatto importante, ed è probabile che i governi pensino a chiudere le vecchie redazioni, per riaprile fra qualche anno, con personale più qualificato. Per altro sul web è possibile fare non solo radio ma anche TV, quindi si pensi all’enorme peso politico del new media.

D’altro canto le associazioni di settore non riescono a imprimere il loro peso, ne tanto meno a esercitare la loro pressione su chi di dovere.  Radio Giappone e Radio Budapest hanno chiuso quest’anno le loro trasmissioni in Italiano, senza che le associazioni di categoria riuscissero a far sentire la loro voce. Il quadro non cambia all’estero, dove ad esempio la Federazione dei Club di radioascolto europei, la European DX Council, riunitasi in novembre a Lugano, non ha più un vertice in grado di farsi sentire. Ormai da anni sono chiuse alcune importanti trasmissioni dedicate al radioascolto, cito lo Sweden Calling Dxers di Radio Svezia, è chiuso il Media Network di Radio Nederland, è chiuso il Communications World della Voice of America, e quest’anno, bella notizia, ha chiuso anche RADIOENLACE, trasmissione storica dedicata al radioantismo curata da Alfonso Montealegre e Jaime Baguena di Radio Nederland in Spagnolo. I grossi broadcasters, quelli che abbiamo citato sono tutte radio pubbliche, puntano adesso su trasmissioni che si occupino di media a 360°, ovvero di newmedia, INTERNET e ICT, dove chiaramente i conduttori e autori hanno  bisogno di nuovi spunti e idee più chiare.

Da noi in Italia dicevamo, si continua a sviluppare un programma vecchio di anni. Abbiamo un calendario di mostre e fiere per radioamatori in tutta la penisola che tutti ci invidiano. Ma non si riesce ad associare a queste fiere un calendario di eventi culturali collaterali, come convegni, dibattiti e tavole rotonde, che potrebbero realmente attirare l’attenzione di nuovo pubblico verso le problematiche del radioascolto.

Unica nota positiva, il progetto la Radio nelle scuole, che l’associazione radiomatori italiani sta cercando di far decollare grazie a un accordo col Ministero della Puibblica istruzione.

Cosa comunque non facile, visto l’entrare della politica anche in ARI, dichiaratamente associazione e ente morale, apolitico e aconfessionale, ma che in questo periodo sta vedendo l’insorgere di lotte intestine.

L’ingresso della radio a scuola, il suo impiego ad esempio, sia come il giornale in classe, sia come strumento per ascoltare la lingua così come si parla nel suo Paese natale, è auspicabile. Sempre nel quadro che in questo periodo si fa delle multimedialità. La Radio a scuola, ha collegato più di novanta istituzioni scolastiche sulle frequenze dei radioamatori, e dopo sono state coinvolte anche scuole europee. Quasi parallelamente, si è cominciato a sentire parlare di lavagna virtuale, ovvero di lavagna condivisa, dove possono avere accesso due scuole remote o a colloquio con un cosiddetto chatt leaders, che potrebbe essere un insegnante virtuale o remoto. Come vedete anche le applicazioni nel settore dell’educazione a distanza di nuove e vecchie tecnologie fanno sperare in questo periodo a un ritrovato interesse.

Nell’anno appena trascorso, noi di RadioMagazine abbiamo cercato come sempre di dare spazio a più  voci, mantenendo un rapporto di equidistanza fra le parti. Non è facile mantenere un livello qualitativo ottimale e professionale, per quello sarebbero opportuni fondi che non ci sono. Anche per quest’anno manterremo la stessa linea editoriale dell’anno 2007. Raccontando, spronando, facendo chiarezza, stuzicando su quanto concerne Radio, comunicazione nuove tecnologie. Nuovamente un ringraziamento a quanti ci hanno seguito anche il vecchio anno. E nel frattempo  non ci resta che FARVI GLI AUGURI PER UN FELICE ANNO NUOVO CON 2008 ABBRACCI DA DARIO VILLANI.-


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