Settimanale di radioascolto della AWR Europe

DX editor:  Dario Villani

Trasmissione del 27.6.1999

 

 

Oggi riprendiamo un tema sempre più attuale, e in continuazione della trasmissione dello scorso 30 maggio ‘99. Ovvero: “INQUINAMENTO AMBIENTALE DA ONDE ELETTROMAGNETICHE E CAMPI MAGNETICI”

Nella fervida terra d’Olanda, dove sembra che l’ambientalismo sia di casa, la Radio Nederland con il suo favoloso impianto trasmittente ad onde corte, di recente costruito ex novo a Flevoland, si è ritrovata in una battaglia legale, in quanto non ci sono stati solo problemi d’inquinamento ambientale da onde elettromagnetiche con possibili e non provati danni alle polazioni circostanti,  ma pare invece che si verificassero delle strane “induzioni” sulla rete informatica della piccola cittadina olandese. Così sembra che andassero in tilt i computer di banche, professionisti ed anagrafe. A distanza di alcuni anni da quella polemica ormai chiusa,  la radio olandese, continua ad utilizzare dei trasmettitori con  una potenza di 500 kW ciascuno. Il centro  Prato Smeraldo della RAI, presso Roma, dedicato alle onde corte, venne costruito in epoca mussoliniana, quando l’area si trovava  in aperta campagna, oggi raggiunto dall’urbanizzazione e dalle abitazioni ormai a pochi passi dalle antenne, ha causato un rallentamento burocratico nel potenziamento degli impianti a causa delle necessarie autorizzazioni, a tutela della salute delle popolazioni locali.

E come sempre in Italia lo scientifico si mescola alla superstizione, qualcuno pensa alle onde radio usate nella macchina per la verità, mentre i letterati rifacendosi al “Grande Fratello” di Orwel giurerebbe che di notte le onde radio ci suggeriscono di comprare un determinato prodotto al mattino seguente.

“Insomma sarà capitato anche a voi, di avere una musica in testa, avere una specie di orchestra che fa “Zum Zum Zum”.

Al di là di battute sarcastiche, anche come abbiamo visto nella precedente puntata sul tema “onde radio e corpo umano”, c’è qualche cosa di serio.

I Raggi X del nostro televisore domestico e del computer, anche se omologati a norma di legge e perfettamente schermati, darebbero comunque  fastidio alla salute e sarebbe meglio non guardare troppa TV o lavorarre troppo al computer.

Sempre alla RAI, alcuni anni fa veniva diffusa una circolare interna, che parlava di  effetti dannosi per alcuni dei suoi tecnici. In particolare il soggiorno in prossimità dei ponti a micronde causava, per i portatori di lenti a contatto, nientedimeno che il distacco della retina. E quindi mamma RAI sconsigliava a tali soggetti, il soggiorno in prossimità dei ponti a microonde per scongiurare l’infortunio sul lavoro.

Invece in Germania, nei moderni studi di produzione radiofonica della defunta Deutschlandfunk a Colonia, si sarebbero verificati dei problemi per la salute, in quanto per l’isolamento “acustico”  sarebbe stato utilizzato l’amianto, già sotto accusa in Italia per aver provocato il cancro ai viaggiatori delle ferrovie.

Infine cellulari particolarmente potenti e non omologati potrebbero dare fastidio a chi porta pick-up e by pass cardiaci, influenzati dalle onde elettromagnetiche.

A Casaccia presso Santa Maria di Galeria non lontano da Roma, esiste un centro specializzato della ENEA, che studia i fenomeni e i disturbi causati dalle onde elettromagnetiche.

L’ENEA è un ente che si occupa di ricerca,   tende a promuovere insieme ad obbiettivi di sviluppo, competitività, occupazione e salvaguardia ambientale. Svolge anche funzioni di agenzia per le pubbliche amministrazioni, mediante la prestazione di servizi avanzati in settori dell’energia dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica.

Presso lo stesso centro non molto tempo fa si studiavano gli effetti dell’energia nucleare, per ora abbandonata dal nostro Paese per questioni ambientali.

L’ing.Giorgio Lovisolo dell’ENEA di Casaccia Roma è   un ricercatore del dipartimento ambiente,  impegnato da tempo nello studio dei campi elettromagnetici e in particolare della loro ortosimmetria,   sia  per gli  effetti   applicativi in campo clinico, come nella terapia o nella diagnostica, e più recentemente invece sotto gli aspetti della protezione  dell’uomo dai campi elettromagnetici.

Diciamo che sono da anni avviati degli studi sugli effetti dei campi elettromagnetici sull’uomo. E studi ne sono stati fatti  molti in particolare per le basse frequenze, per le ELF che riguardano sostanzialmente il trasporto dell’energia elettrica, cioè gli elettrodotti, e anche gli elettrodomestici. Più recenti sono stati avviati anche studi più approfonditi riguardo anche le radiofrequenze e le microonde e in particolare e i campi elettromagnetici che vengono utilizzati nella comunicazione per la televisione, per la radio e la telefonia cellulare.

Sostanzialmente proprio recentemente l’ICNIRP, che è un comitato di esperti che è consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per il problema delle radiazioni non ionizzanti, quindi per i campi magnetici a frequenze inferiori ai 300 GHz, quelli di cui abbiamo parlato prima, ha fatto una rassegna, un punto della situazione di tutti gli studi esistenti, e sulla base di questo ha individuato una linea guida, che definisce quali sono i livelli di campo elettromagnetico che parte da 0 Hz de campi statici fino ad arrivare ai 300 GHz. Riguarda quindi sia i campi elettromagnetici a bassissima frequenza, cioè quelli impegnati per il trasporto dell’energia elettrica, sia quelli che riguardano la comunicazione, e per ognuno di questi, diciamo per diversi intervalli di frequenza, sono stati definiti sulla base di studi biologici, epidemiologici, in vitro in vivo, i livelli su cui si può essere protetti dai campi elettromagnetici, da cui la popolazione o in alcuni casi i lavoratori tradizionalmente esposti sono  protetti.

Questa indicazione che è emersa dopo diversi anni di raccolta di studi e di raccolta di dati, è stata pubblicata nel 1998, ora sta per uscire una normativa europea, dalla commissione europea, l’8 giugno, che sostanzialmente accoglie totalmente queste indicazioni......

Sotto questo aspetto poi la normativa italiana che in questo momento da gennaio è attiva, pone dei limiti molto più bassi per quanto riguarda l’interno delle case, cioè i luoghi dove la popolazione può stare o sostare per più di 4 ore......  

Tralicci dell’ENEL, ponti radio e TV private, ma  ing. Lovisolo ci possono essere o no dei danni per le popolazioni?  

Ecco io penso che posso solo rispondere questo, che una comunità scientifica intera internazionale si è confrontata si è cimentata e al di là di qualche studio singolo che si perde nella massa di dati esistenti, non ci sono dati che possono giustificare una preoccupazione di rischio  per la salute per i livelli di rischio che sono previsti in queste normative.   In particolare in ogni caso, siccome per una serie di circostanze è cresciuta una forte percezione di rischio da parte delle popolazione da parte di questo eventuale agente fisico nocivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sostanzialemente rilanciato un grande programma di ricerca, che deve esattamente approfondire e togliere quelle zone d’ombra che ancora possono permanere su alcune situazioni molto particolari. Questo tra l’altro è stato accompagnato da un impegno programmatico ed economico di molti Paesi europei, con piani nazionali, l’Italia, la Germania e la Francia, e ora con il 5° programma quadro c’è un grande impegno europeo di fondi d’investimento per la ricerca, che riguarderà i prossimi 5 anni esattamente su questo aspetto. Quindi  io penso che non solo che i dati esistenti ci rassicurano, sul rischio dai campi elettromagnetici se vengono eseguite le normative, ma c’è un impegno ulteriore ad approfondire per togliere quelle eventuali zone d’ombra che ci possono essere.  Una cosa però va detta, nessuna affermazione può essere fatta che dica che chieda la certezza assoluta che non ci sia nessun danno possibile... Allora noi possiamo rispondere come ricercatori, e  come qualunque campo di ricerca, che noi possiamo rispondere per quello che è già noto, per quello che già studiato, per quello che è approfondito, tra l’altro va detto che sui campi elettromagnetici ci sono decine e decine

di anni di studi, non si può richiedere la certezza assoluta. Ricordo anche per altro che su materiali, alimenti, sostanze particolari, possono generare una sensibilità individuale che purtroppo non rientra nella nocività effettiva di quel materiale, di quell’alimento, ma purtroppo nella sensibilità individuale e questo purtroppo non può essere mai, è sempre possibile e non può mai essere esclusa del tutto.

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Insomma per dirla in breve a Casaccia, presso Santa Maria di Galeria, non lontano da Roma, dicono che le onde corte non fanno male, tutt’al più provocherebbero del latte ionizzato da parte delle poche mucche ancora presenti nell’area. Mentre invece ci potrebbero essere dei soggetti più ricettivi a cui le o.e.m. potrebbero dare più fastidio e altri a cui tali onde non farebbero nulla.

Ma da Milano, sentiamo Fabio Carrera di Millecanali, una rivista che da sempre si occupa di radiotelevisione e argomenti correlati.

Fabio Carrera di Millecanali.

Il problema dell’inquinamento elettromagnetico è una cosa che coinvolge moltissimo sia le radio che le televisioni in Italia. Questo perché a seguito dell’entrata in vigore del decreto Ronchi - il famoso decreto recante il numero 381..../ e pubblicato alla fine del ‘98, sono stati posti dei precisi limiti a quello che viene definito inquinamento elettromagnetico, quindi alla quantità di energia elettromagnetica che viene diffusa nell’ambiente. Sulla base di queste norme che sono per altro molto restrittive, le radio e le televisioni sia private che pubbliche, si trovano spesso nella condizione di dover ritoccare i propri impianti trasmittenti a volte addirittura spostandoli rispetto al luogo di dove sono istallati. Perché con le misure che vengono effettuate e che verranno effettuate in futuro dalle ASL, si troveranno sicuramente dei valori superiori a quanto definito dal decreto Ronchi. Per cui questo è un problema sicuramente serio, c’è da tenere presente che l’Italia ha emanato una normativa che è una delle  più restrittive se non a livello europeo addirittura a livello mondiale. Quindi bisognerà vedere un attimo come verranno effettuate queste misure e se le cose verranno fatte nel modo giusto, ci sono già dei precedenti per altro risalenti a qualche anno fa, dove ci si è accorti che le misure venivano effettuate in maniera un po’ approssimativa, mi riferisco al caso di S.Silvestro,  che è una località in Abruzzo, una località in montagna dove ci sono per altro molte installazioni di ripetitori TV e Radio, e dove una prima serie di misure ha dato dei risultati di un forte inquinamento elettromagnetico, e addirittura erano state fatte delle ordinanze dei sindaci locali per rimuovere tutti gli impianti, dopodiché una seconda serie di misure ha rivelato che questo grande inquinamento non c’era e che in effetti, le misure della prima tornata erano state fatte in maniera non corretta. Quindi bisognerà secondo me prestare la massima attenzione perché vengano tutelate due cose, da una parte la salute dei cittadini, che ovviamente viene in primo piano, d’altra anche le esigenze delle radio e delle TV. Come ha detto Maria Luisa San Giorgio, che è il presidente del Corerat Lombardo, la televisione e la radio sono beni indispensabili per la nostra attuale società e nessuno comunque vuole rinunciare comunque a questi servizi. Quindi bisognerà appunto riuscire a mediare le esigenze di tutti.

Su Millecanali nel numero di giugno che sarà disponibile in questo periodo, si può trovare per chi lo desiderasse un approfondimento sull’argomento dell’inquinamento elettromagnetico con interviste  a Maria Luisa S.Giorgio presidente del Corerat Lombardo, e all’avv.Rossignoli che è presidente dell’AER una delle più significative associazioni di televisioni e radio in Italia.

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Intanto se è vero che la gente vuole chiarezza su queste problematiche, è pur vero che gli editori impegnati nella radiodiffusione, si trovano difronte a complicate normative da applicare che rendono sempre di più la vita difficile, a chi con pochissimi aiuti da parte dello Stato crea forza lavoro: sarebbero infatti oltre 13 mila le persone impegnate in questo settore. Ma ascoltiamo la dott.Elena Porta dell’ANTI-Associazione Nazionale Televisioni Indipendenti:

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dott.ssa Elena PORTA-ANTI

Per quanto riguarda il regolamento 581 circa i campi elettromagnetici, il coordinamento AER, ANTI e Corallo, che raggruppa le tre massime associazioni di livello nazionale e che complessivamente raggruppano circa 1200 emittenti tra radio e televisioni a livello locale, hanno impugnato questo regolamento.... Perché riteniamo che i limiti scelti dal legislatore italiano sono stati molto al di sopra di quelli che sono le scelte anche nel resto d’Europa.... E quindi in sostanza noi stiamo anche attendendo di vedere se il TAR ci darà ragione o torto... Per quanto riguarda poi l’applicazione di questo decreto oltretutto ci vuole ancora del tempo perché un poi li si  prevede una regolamentazione anche da parte delle singole regioni e questa è la situazione in questo momento. Certo se dovesse essere applicato, comporterebbe tutta una serie di problematiche non da poco, cioè mi chiedo quali, dove si starebbe dentro questi limiti, questo è il problema.

 

 

 

 

 

 

 

le frasi sottolineate sono state tagliate in fase di montaggio della trasmissione per manacanza di tempo.