RADIOMAGAZINE 23.6.2002

 

Salve amici al microfono DV.

Sono molteplici le iniziative che hanno coinvolto i media e varate dall’Organizzazione Mondiale dell’Alimentazione, la FAO, in occasione del vertice di Roma. Una delle più importanti è senza dubbio il cosiddetto “TELEFOOD”, ovvero una serie di trasmissioni organizzate con il sostegno della FAO e messe in onda in vari Paesi del mondo. A questo tipo di trasmissioni, collaborano abitualmento nomi assai famosi del mondo della cultura, della ricerca scientifica, dello sport e dello spettacolo. L’anno scorso ad esempio, vi proponemmo alcuni interventi già pronti, a disposizione dei giornalisti, ripresi dal sito web della FAO, che ricordo è il www.fao.org.

Ciò che conta è quanto, ognuno di noi possa essere coinvolto sulle problematiche della malnutrizione.

Ogni giorno più di 800 milioni di persone nel mondo, di cui 300 milioni sono bambini, soffrono di fame, malattie e invalidità causate dalla malnutrizione. A causa di questo, secondo stime rcenti, ogni giorno 24mila persone muoiono. E’ quanto ha ricordato ancora una volta il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, sottolineando tra l’altro che alcuni Paesi dell’Africa Meridionale corrono in questo periodo il rischio di una grande carestia.

L’obbiettivo del Vertice era quello di ridurre della metà il numero delle persone sottoalimentate, entro il prossimo 2015, un impegno che era già stato preso durante il vertice del 1996.  Ma che purtroppo finora si è sviluppato troppo lentamente, ha fatto notare Jacques Diouf.

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Sei anni dopo il vertice sull’alimentazione del ’96 la morte ancora perseguita le persone malnutrite del nostro pianeta. Le promesse non sono state mantenute. Peggio ancora, le azioni non hanno seguito le parole. Purtroppo, la volontà politica e le risorse finanziarie non hanno eguagliato la solidarietà umana. Il numero dei sottoalimentati è diminuito solo di 6 milioni l’anno invece dei 22 milioni stabilito come obbiettivo dal vertice del ’96. A questa velocità, l’obbiettivo verrà raggiunto con 45 anni di ritardo. Eliminare la fame è anche interesse delle nazioni potenti, ha detto Diouf: immaginate la grandezza del mercato se 800 milioni di persone diventassero dei consumatori.

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Fin qui Jacques Diouf direttore generale della FAO.

C’è bisogno di un  programma contro la fame, offrire maggiore accesso al cibo e allo sviluppo rurale, maggiori conoscenze tecnologiche e ridurre il credito coi Paesi Poveri. Ancora esistono vincoli tariffari verso prodotti realizzati in Paesi del Terzo Mondo.

Berlusconi, una delle persone più ricche del mondo, era quanto meglio ci potesse essere a presiedere il vertice FAO. E questo al di là del suo ruolo di capo di governo. Perchè è necessario che i più ricchi si trovino faccia a faccia con questi problemi.  

E vi rammento che sul sito www.fao.org, troverete tutte le informazioni sul Vertice FAO di Roma, come pure le iniziative previste per il TELEFOOD.

Chi segue le radio ad onde corte, si è prima o poi trovato di fronte al problema della fame nel mondo. La qualità dei programmi radio prodotti in Africa, le lettere che arrivano da quei Paesi, il sempre presente digital divide di cui spesso stiamo parlando da questi microfoni. La stessa radio che state seguendo in questo momento è fortemente impegnata in Africa. AWR AFRICA è presente nel continente prima dalla Costa d’Avorio, poi dal Gabon, e più di recente dal Sud Africa, grazie al quale copre la totalità del Continente con programmi  sociali, educativi, culturali, religiosi, e sulla salute. La Chiesa che sostiene questa radio, è impegnata sul terreno, con Ospedali, scuole, istituzioni caritatevoli. E’ un esempio che tante piccole persone, possono insieme aiutare gli altri.

Registrazione AWR AFRICA/inno avventista.

INTERVISTA CON ROBERTO PAVANELLO

Un appello contro la fame nel mondo  venne lanciato diversi anni fa dalla figura scomparsa di Claudio Dondi, il fondatore del Coordinamento Radioascolto, con i suoi articoli sulle “radio della fame”. Ne parliamo con Roberto Pavanello da Vercelli, che conosceva bene Claudio Dondi, almeno quanto me. Pronto Roberto?

Si, ciao Dario un saluto a tutti gli ascoltatori della AWR.

Allora, cosa fece Claudio?

Claudio circa 15 anni fa, fece un bellissimo articolo che venne pubblicato su Italian DX News, di un gruppo napoletano che allora esisteva, analizzava un po’ il fatto che mentre si iniziava a parlare della fame nel mondo specie in Africa, si ascoltavano tante belle musichette, magari anche marziali, canzoni musica, le notizie erano un parlare di successi più o meno vistosi dei vari Paesi, ma nessuno parlava di fame. Sembrava quasi che la cosa riguardasse gli altri e non i veri affamati.

Vertice FAO di Roma e le radio della fame, chi ascolta le radio africane che panorama si trova di fronte.

Più o meno quello di vari anni fa, si continuano ad ascoltare varie musiche, molto belle, anche notiziari, un po’ meno marzialità, perché anche qui sta avanzando la democrazia, se pensiamo a cosa è accaduto in Sud Africa o ex Rhodesia. Però è da constatare che  Paesi che prima si ascoltavano tutti i giorni come il Mozambico, ora sono completamente inattivi in onde corte e tutti possiamo immaginare il perché.

Quale realtà scaturisce dall’ascolto delle trasmissioni radio che arrivano da quei Paesi, e dai rapporti epistolari che si hanno con queste radio.

I rapporti epistolari oramai sono quasi del tutto inesistenti, non perché gli ascoltatori non vadano a chiedere la QSL ma perché nessuno risponde, e anche come diceva Claudio Dondi, pensiamoci bene prima di scrivere e chiedere una risposta, rendiamoci conto che quello che per noi è la modesta cifra di una affrancatura di una lettera, non dico che è un giorno di stipendio ma quasi, quindi la realtà è questa e drammatica.

Poi c’è chi nelle lettere include dei dollaroni…

Ma chi include dei dollaroni, rischia che non arrivino nemmeno alla radio, potrebbero essere fermati già dalle poste locali, in questo caso se si vuole allegare francorisposta, vale sempre il vecchio buono di risposta internazionale (IRC disponibele allo sportello francobolli degli uffici PT principali)

/// stacco con inno avventista africano.

Ecco Roberto Pavanello, veniamo al sodo, quali radio si possono ascoltare?

Oggi come oggi, quello che si ascolta di più è il Burkina Faso su 5030 kHz con segnale ottimo; si ascolta sempre il Ghana su 4915 kHz in // 3366  kHz; le radio sud africane su 3320; la Tanznia su 5050 kHz; Radio Conacry Guinea su 7125 kHz; su 9735 LV Sahel Niger; l’Angola quando è attiva su 4950 kHz durante il servzio notturno; è possibile ascoltare altri Paesi ma non sono sempre attivi come Senegal, Mozambico, Gambia, non possiamo ascoltare Sao Tome e Principe che una volta era un programma semplice da ricevere e viceversa adesso da questo Paese c’è un relay della VOA;

Ecco quindi bande tropicali e corte, difficili le medie, e a livello di internazionali è rimasta solo la VO Nigeria e Channel Africa dal Sud Africa…

Si, e poi la Christian Voice dallo Zambia…

E’ rimasto qualcosa in onda media?

A parte la fascia Nord Africana, è ancora possibile ascoltare qualcosa dalla Tanzania su 1350 kHz, e poi praticamente nulla…

Cosa significa l’onda corta per questi Paesi in relazione al digital divide

Beh l’onda corta rimane, perché consieriamo che sono Paesi poveri ma vastissimi, con un solo trasmettitore si copre l’intero territorio, mentre pensare ad una rete capillare di ripetitori sarebbe troppo dispendioso.

Quindi l’onda corta è importante in questi Paesi almeno quanto l’onda media per noi.

SI, perché nei Paesi meno sviluppati non solo in Africa, in Sud America Paesi andini Bolivia e Perù utilizzano le bande tropicali delle onde corte, con tante radio a differenza di più evoluti Paesi tipo Venezuela, Colombia dove sono poche le stazioni rimaste nelle tropicali.

Chiudiamo con una battuta, cosa ti ha colpito di più di un rapporto epistolare con una emittente africana?

Ricorda la prima volta che scrissi alla Guinea Equatoriale, mi arrivò una letterina non intestata di un signore  che mi chiese se potevo comprargli dei jeans…..

Interessante, un po’ come succedeva coi Paesi dell’Est tanti anni fa.

Un grazie a Roberto Pavanello da Vercelli.

Ricorderei a questo punto che la fame investe anche Paesi dell’America Meridionale, il Brasile, l’Asia. E Colgo l’occasione per segnalare l’arrivo di una nuova argentina su onde corte, Radio AMISTAD su 11745 kHz dopo le 2115 utc.

Siamo al termine, in redazione abbiamo il testo del programma, il regolamento dei diplomi awr, la lista di corrispondenza per fare amicizia coi nostri ascoltatori.

Scrivete alla AWR Europe CP 383 47100 Forlì Italia

e-mail europe@awr.org

il sito web è   www.awr.org

E vi rammentiamo che AWR per tutta l’estate rimarrà a farvi compagnia con RADIOMAGAZINE, e quindi continuate ad ascoltarci. Ciao da Dario Villani