RADIOMAGAZINE AWR del 28 aprile 2002

Salve amici al microfono Dario Villani

Dopo 15 anni Bologna torna ad ospitare il congresso annuale dell’AIR Associazione Italiana Radioascolto e lo fa proprio quest’anno per celebrare il ventennale dell’associazione. Bologna città d’arte e storia, con mille buoni motivi, anche turistici per visitarla. E per quanto ci riguarda, oltre tutto, città natale di Guglielmo Marconi, di cui proprio il 27 aprile si celebra il Marconi Day. Allora ci colleghiamo con la sede del meeting, dove abbiamo in linea Angelo Brunero presidente dell’AIR, pronto mi senti?

 

Sono qui, proprio  nel pieno dei lavori e mi fa molto piacere sentirti.

 

Il meeting dell’AIR è iniziato venerdì pomeriggio, 19 aprile, oggi stiamo registrando di domenica, quando appunto i lavori sono ancora in corso, che cosa è successo in questi giorni Angelo?

 

In questi giorni, abbiamo avuto l’occasione di visitare i luoghi storici propri di Marconi, come ricordavi tu. Siamo andati  a visitare Villa Griffone, abbiamo visto dei magnifici oggetti completamente restaurati e perfettamente funzionanti, di quelli che sono stati i primi esperimenti di Marconi. Abbiamo visitato un magnifico museo, “mille voci e mille suoni” del cav.Pelagalli, in cui ci sono dei pezzi più unici che rari ed è stata una esperienza entusiasmante. In questo momento siamo in pieno svolgimento dei lavori, stanno parlando gli invitati, ne abbiamo avuti dalla Romania, Malta, ospiti da  Radio Nederland, tanti telegrammi di stima e saluto…

 

Il meeting dell’AIR è stato molto importante per interrogarsi sul futuro della radio, a questo punto vorrei citarti un articolo comparso su “La Stampa” di Torino, la tua città (vedi appendice)….. Insomma la radio mantiene la sua antica funzione di poter praticare altre attività mentre la si ascolta….

 

Ovvio. La radio è il principe dei mezzi, che permette tantissime attività, ma la fruzione stessa del mezzo radiofonico, la si può avere in tantissime modalità. Tu sai che chi ascolta la radio non sono solo quelli che la vogliono avere come sottofondo per la musica, ci sono quelli che fanno della radio un mezzo per la conoscenza tecnica,  esperimenti scientifici, per studiare la propagazione, per studiare le lingue, per verificare dei circuiti, per mettere a posto dei filtri o installazioni. Per carità, ben venga tutto quello che arriva su INTERNET, anche se in Italia lo sai anche tu il fenomeno è esploso ma in realtà l’uso corretto della rete non è ancora quello ideale.

 

Ecco ma di questo si è parlato tantissimo al meeting dell’AIR suppongo….

 

Si, abbiamo parlato di questa cosa qui, ne ha parlato il segretario generale dell’EDXC Luigi Cobisi, che è intervenuto dicendo che queste nuove tecnologie sono parallele a quello che è il nostro hobby, non sono sicuramente in contrapposizione perché sono cose davvero su due piani differenti.

 

Mentre facciamo questo collegamento, si sente in sottofondo la voce di Gallarate, responsabile dell’Osservatorio delle trasmissioni in Italiano….

 

Gallarate, oltre fare i saluti a partecipanti ha rimarcato ancora una volta per tutte, più che altro che il radioascolto è tutt’altro che in discesa ma in ascesa, abbiamo delle emittenti che hanno ripreso le trasmissioni in Italiano, parliamo dell’Ungheria….

 

Il meeting per il ventennale dell’Associazione Italiana Radioascolto a Bologna, quest’anno è in concomitanza col “Futur Show”.

 

Si, devo dire che tutto sommato avendo programmato tutto in anticipo, non siamo stati disturbati più di tanto. Anzi, abbiamo una sala che pur  che capiente è strapiena, abbiamo dovuto aggiungere anche delle sedie perché non ci stavamo. Quindi siamo contentissimi della riuscita della manifestazione, che come diceva appunto il segretario generale dell’EDXC, è un hobby che raccoglie e unisce, e che mette in contatto le persone, le persone che ascoltano le emittenti e le emittenti verso le persone, i radioascoltatori fra di loro.

 

Possiamo almeno quantificare precisamente in quanti siete a Bologna?

 

Siamo in questo momento una sessantina di persone…

 

Vogliamo aggiungere qualche particolare, perché abbiamo detto il 27 aprile c’è stato il Marconi Day, celebrato in tutto il mondo, tu hai visitato il museo della radio del cav.Pelagalli, e naturalmente a Bologna c’è anche la presenza della Fondazione Marconi?

 

Si, la Fondazione Marconi ha ristrutturato completamente Villa Griffone con delle aree espositive nuove, con apparecchiature completamente restaurate e possibilità di avere dei percorsi  didattici per le scuole. Io vorrei rimarcare il museo “Mille voci mille suoni” che qui a via Col di Lana 7, vicino al luogo dove stiamo effettuando il meeting, perché è un museo fantastico a dir poco, c’è tantissimo di quel materiale, non solo legato alla radiofonia, ma anche legato alla incisione del suono e alla diffusione del suono. E’ un’esperienza unica e vale di essere vissuta.

 

Se permetti vorrei ricordare agli ascoltatori l’indirizzo INTERNET del museo, che www.marconimuseomagic.com, …….. sentiamo degli applausi relativi al discorso di Gallerati, cosa succede Angelo….

 

Sto seguendo un po’ te al telefono ed è difficile….  sta parlando dell’apporto che i tecnici anche radioamatori possono dare  al radioascolto in Italia.

 

Se non erro questa mattina c’era anche la presentazione del libro, di Errico Bellodi….

 

Questo ragazzo si è laureato con una tesi sul radioascolto….

 

Stiamo parlando di un libro che rappresenta in sintesi la tesi di laurea di Enrico Bellodi, con relazione da parte della professoressa Paola Bonora dell’Università di Bologna e che riguarda la storia del radioascolto, te lo hai letto questo libro?

 

Io l’ho letto e ne ho fatta una piccolissima recensione sul numero di maggio di radiorama. E’un libro splendido, che sia per gli addetti ai lavori che no, è una cronistoria reale e concreta, se non esaustiva, del panorama completo del radioascolto italiano, partendo dagli inizi con una breve annotazione storica, iniziato dall’Italia fino a svilupparsi anche all’estero, del perché e per come.

 

Te hai avuto modo di parlare con i rappresentanti delle emittenti straniere presenti in sala?

 

Si.

 

Che interesse dimostrano nei confronti del radioascolto italiano?

 

Beh guarda, forse immeritatamente noi italiani siamo molto conosciuti all’estero, nel bene e nel male. Nel nostro caso specifico nel bene. La lingua italiana è considerata da molti la lingua della cultura e per molti emittenti radiofoniche trasmettere in italiano è più un vanto e un pregio, che non altro. E noi raccogliamo questa sfida e cerchiamo di farla nostra.

 

Angelo noi ti salutiamo e speriamo di riaverti di nuovo nostro ospite…

 

Sono io che ringrazio voi e sempre con molto piacere rispondo alle vostre domande.

 

Passiamo a Luigi Cobisi, segretario generale dell’EDXC European DX Council, l’organizzazione europea che raccoglie tutte le associazioni di radioascolto, due parole su questo  meeting.

 

Una grande rimpatriata in mezzo ad un gran numero di amici. Molto bello, grande entusiasmo e soprattutto una presenza culturalmente molto importante, con questo libro di Enrico Bellodi dedicato al mondo del radioascolto e quindi i radiooascoltatori si conoscono meglio, conoscono meglio il mondo che li circonda, e sono anche in grado di raccontarlo e raccontarsi. Questo è un fatto nuovo importante in questo ventennale dell’AIR.

 

 

 

 

Noi abbiamo sentito che c’è la presenza di numerosi esponenti di radio internazionali, anche in lingua italiana e naturalmente si è commentato favorevolmente la riapertura delle trasmissioni di Radio Budapest, che considerazione hanno nei confronti del radioascolto tu che ci hai parlato….

 

Intanto riconoscono nel radioascolto organizzato, nelle associazioni, un grande interlocutore e una possibilità di conoscere i loro ascoltatori. E’ estremamente importante perché lì non funziona l’auditel e c’è necessità di conoscerci e vederci.  Attraverso questi meeting ci conoscono e ci apprezzano, perché facciamo anche  un lavoro di grande propaganda in senso positivo di far conoscere a tutti non solo l’hobby della radio ma i programmi e i loro contenuti. Qui ci sono i rappresentanti della radio maltese, della radio rumena, attendiamo per questi minuti visto che facciamo una specie di diretta, Stefano Losio di AWR, e naturalmente abbiamo anche la gioia di festeggiare un nuovo programma italiano questo di Radio Budapest che è un programma aperto al radioascolto perché ha già iniziato tramite mio e Morandotti un dialogo col radioascolto, il DX che va in onda il venerdì.

 

Grazie per aver partecipato e soprattutto auguri all’AIR per questo venti anni.

 

Grazie ricambio, e soprattutto ti ricordo che dal 15 al 18 agosto in Finlandia e in Estonia, si terrà la riunione dell’EDXC e spero di poterne parlare ancora insieme e di vedere tanti italiani parteciparvi.

 

E passiamo a Bruno Pecolatto, mi senti? Non dimentichiamoci dell’ascolto attivo, abbiamo parlato con Brunero di tanti aspetti di questa conferenza, delle presenze etc, ma non dimentichiamoci che al meeting si fa anche ascolto, cosa possiamo dire in merito?

 

Beh, si quest’anno è stata una edizione intensa, abbiamo avuto molti incontri con le emittenti internazionali, purtroppo lo spazio dedicato al solo ascolto non è stato così intenso, comunque non è stato come gli anni scorsi, perché ci troviamo al centro di Bologna e comunque i vari disturbi elettrici non ci permettono  di fare degli ascolti, ma comunque lo scopo del meeting è anche questo.

 

Naturalmente tu dovevi presentare anche i risultati del contest?

 

Si, quest’anno la partecipazione è stata davvero grande, 35 partecipanti,  e ha vinto per il secondo anno consecutivo un tedesco.

 

E passiamo ad Alessandro Groppazzi, anche egli presente al meeting dell’AIR, due parole su questo meeting…

 

Approfitterei per rispondere alla domanda che mi fai spesso cioè cosa si ascoolta? Perché a differenza di quello che succede spesso a questi meeting dove si ritrovano amici e si parla del più e del meno poi non si ascolta. Noi invece ieri sera abbiamo avuto la fortuna di poter fare un po’ di ascolto, per un’oretta e mezza con ottimi risultati, dalle stazioni andine sui 49 metri, vado a memoria ti dico 5952.4 dove arrivava una religiosa Radio Pio XII o Radio Panamericana su 6105, su 6135 Radio Aparecida Brasile con Radio Santa Cruz Bolivia.

 

Però non siete riusciti a ricreare l’atmosfera di quando Guglielmo Marconi lanciò il suo segnale da Pontecchio, all’epoca non c’erano i disturbi di oggi….

 

No, siamo riusciti  negli ascolti, ma ieri pomeriggio quando siamo stati a Pontecchio, i tecnici della Fondazione ci hanno fatto senz’altro rivivere con la loro competenza e conoscenza quegli attimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

APPENDICE  testo integrale!

Più di un quarto degli internauti si collega abitutalmente con l'emittente preferita su Internet
La radio? L’ascolto sul web
Negli Usa già fissata la quota da pagare per i diritti d’autore

2 aprile 2002

di Luca Castelli/LaStampa di Torino

La conferma che negli Stati Uniti e in Italia Internet viaggia a due velocità, che purtroppo sono ancora molto diverse, arriva da notizie come questa: alla fine del mese di febbraio, l’ufficio americano per i diritti d’autore ha deciso la percentuale che le web radio dovranno pagare agli editori per ogni brano trasmesso on line.

La cifra corrisponde a 0,0014 centesimi di dollaro ed è solo all’apparenza ridicola. Al punto che in America ha scatenato la consueta bagarre sui mezzi di comunicazione, dove sia i rappresentanti degli editori che quelli dei network si sono dichiarati più che insoddisfatti. I primi avrebbero preferito uno zero decimale in meno, i secondi uno in più.

Se in Italia, dove l’impatto della musica on line è ancora ridotto e a preoccupare i discografici sono più le bancarelle di cd contraffatti nei mercati che i download via Internet, la notizia non è stata ritenuta degna di considerazione, oltreoceano ha assunto un’importanza tutt’altro che relativa. Perché, mese dopo mese, la web radio e lo streaming musicale in diretta stanno diffondendosi a macchia d’olio, passando da fenomeno di nicchia ad abitudine ben diffusa tra la maggioranza degli utenti Internet.

A parlare sono le cifre e, per una volta, si tratta di dati che confermerebbero la possibilità legale di guadagnare soldi sul web grazie alla musica. La società americana MusicMatch (http://www.musicmatch.com/), che realizza l’omonimo software di riproduzione musicale, ha dichiarato di aver superato i centomila utenti paganti al suo servizio Radio Mx. E la Real Networks, produttrice del diffusissimo RealPlayer, ha addirittura varcato la soglia del mezzo milione di abbonati a RealOne, un pacchetto di servizi streaming audio e video che comprende anche MusicNet (distributore di musica targata Emi, Bmg e Warner).

Di esempi se ne potrebbero aggiungere decine e decine: da quelli a pagamento, come Rhapsody (www.listen.com/rhapsody.jsp) o Launch (launch.yahoo.com), alle migliaia di piccoli network specializzati in generi musicali particolari, o anche in sport, politica, costume. Tanto per confermare le possibilità di questo strumento (anche nelle direzioni più strampalate), esiste un network australiano che trasmette, in streaming, la lettura dell’intero codice che sottintende il sistema operativo Linux: http://radioqualia.va.com.au/freeradiolinux/.

Tornando alla differenza tra Italia e Stati Uniti, molti si chiederanno: ma chi può scegliere di rimanere collegato a Internet per ascoltare la radio? La risposta arriva dai soliti studi degli istituti di ricerca: all’inizio del 2002, secondo la Ipsos-Reid, almeno il 27 per cento degli utenti americani ascoltava abitualmente una web radio. E se si pensa a quanti sono gli americani che navigano su Internet, si capisce come il 27 per cento equivalga a svariati milioni di utenti.

Chi sono? Secondo gli addetti ai lavori si tratta di quella maggioranza silenziosa che ama la musica ma che non ha tempo nè voglia di scaricare file mp3 e masterizzarli su cd. E predilige Internet ai normali network via etere per la possibilità di scegliere il genere preferito, evitare le chiacchiere dei dj e, in certi casi (vedi http://www.live365.com/ o anche Radio Mx), fabbricarsi un proprio canale personalizzato. Inoltre la radio può rimanere di sottofondo, mentre con un’altra finestra del browser si continua a navigare altrove.

Infine, e questo è un particolare non indifferente, negli Stati Uniti la gran parte delle connessioni sono ormai via cavo e non si pagano a tempo. Il che vuol dire che la qualità della musica ascoltata è spesso migliore di quella radiofonica e dopo aver pagato un forfait mensile si può rimanere collegati ed ascoltare musica per quanto tempo si vuole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Associazione Italiana Radioascolto
Casella Postale 1338 - 10100 Torino A.D.

XX A.I.R. DX Meeting 2002
Bologna, 19-20-21 aprile

Bologna, posta sulla Via Emilia nella pianura padana, ai piedi dell'Appennino tosco-emiliano tra i fiumi Reno e Savena, è un importante nodo ferroviario-autostradale e centro commerciale, grazie alla fiera campionaria e ai saloni internazionali.

Le sue origini, attestate dagli insediamenti dell'età villanoviana, risalgono almeno al nono secolo a.C.; nel sesto secolo a.C., essa diede origine all'etrusca Félsina, per poi diventare colonia latina nel 189 a.C., con il nome di Bononia. Dopo le invasioni barbariche, si risollevò solo nell'undicesimo secolo, quando raggiunse il massimo splendore come libero comune, fondando la più antica università al mondo. Meritano una visita approfondita il complesso di edifici sacri medievali di Piazza Santo Stefano, le collezioni comunali d'arte, ospitate al secondo piano di Palazzo d'Accursio, sede del Comune (Piazza Maggiore 6), la Basilica di San Petronio (Piazza Maggiore), il Museo civico medievale (Via Manzoni 5, terza laterale sinistra di Via Indipendenza, per chi provenga da Via Rizzoli e da Piazza Maggiore), il Museo civico archeologico (Via de' Musei 8, prossima a Piazza Maggiore, all'angolo con un'edicola) e la Pinacoteca nazionale (Via Belle Arti 56). Tra le Due Torri, poste a crocevia di Strada Maggiore, Via San Vitale e Via Zamboni, accanto a Piazza di Porta Ravegnana, è stato recentemente ricollocata la statua di San Petronio, patrono di Bologna. Di rimarchevole bellezza la cinquecentesca fontana del Nettuno, nella piazza omonima, accanto a Piazza Maggiore. Bologna è la città natale dello scrittore Riccardo Bacchelli, dell'attore Gino Cervi e di Guglielmo Marconi, il genio che inventò la radio.

Dopo quindici anni, Bologna torna ad ospitare un A.I.R. DX Meeting, quello del 20° anniversario della nostra Associazione. Sintonìzzati sulle frequenze dell'A.I.R. .... a Bologna insieme a noi!!!

 

PROGRAMMA

(provvisorio aggiornato al 26 Marzo 2002)

Venerdì 19 aprile

·         Pomeriggio - Arrivo dei partecipanti al meeting nei rispettivi alberghi

·         ore 21.00 - Riunione del Consiglio Direttivo A.I.R.

Sabato 20 aprile

·         ore 09.00 - visita ad alcuni luoghi e monumenti marconiani di Bologna su pullman noleggiato, poi partenza per Pontecchio Marconi (BO), visita a Villa Griffone sede della Fondazione Guglielmo Marconi e del Museo Guglielmo Marconi; visita alla stazione IY4FGM (grazie alla Sezione ARI di Bologna tutte le QSL in partenza per i collegamenti fatti durante il nostro meeting avrano un timbro speciale con il logo dell'AIR).
Tragitto del pullman per i partecipanti : Bologna, Hotel Elite - giro in Bologna - Villa Griffone - Sasso Marconi, pranzo al ristorante La Meridiana - Bologna, Hotel Elite. Accompagnatore d'eccezione per questo interessante ed unico tour sarà il Cav. Givanni Pelagalli.
Il pullman da 53 posti della SACA partirà alle ore 09.00 dall'Hotel Elite; La quota di partecipazione per persona è di 11.00 Euro.
Il pranzo è previsto dopo la visita a Villa Griffone; il pullman farà un breve tragitto e ci porterà a Sasso Marconi, dove pranzeremo al ristorante La Meridiana;

·         ore 17.00 - visita al Museo "Mille voci… mille suoni" del Cav. Giovanni Pelagalli, 800 pezzi esposti e 2000 metri di esposizione (via Col di Lana 7/N, Bologna) www.marconimuseomagic.com

·         ore 20.00 - cena sociale presso l'Hotel Elite-Ristorante Cordon Bleu; questo il menù.

Domenica 21 aprile

·         ore 09.00 - Assemblea Sociale A.I.R.
Incontro con i rappresentanti delle Emittenti in Lingua Italiana e straniere - Presentazione del libro sulla storia del radioascolto realizzato da Enrico Bellodi e relazione della Prof.ssa Paola Bonora dell'Università di Bologna - Intervento di Luigi Cobisi, Segretario Generale dell'EDXC - Consegna dei Diplomi "Europa Unita" ai richiedenti presenti al meeting - Consegna Premio "Primo Boselli".
Durante il meeting interverranno, tra gli altri: Giuseppe Allamano (RAIWAY), Juliana Anghel (Radio Romania Int.), Stefano Losio (Adventist World Radio). Sono attesi naturalmente altri ospiti delle redazioni straniere e noti esponenti del radioascolto che nei prossimi giorni confermeranno la loro presenza.

·         ore 13.00 - Pranzo

·         ore 15.00 - Riunione del Consiglio Direttivo A.I.R.

Organizzazione

Per comunicazioni, scrivete a Associazione Italiana Radioascolto, Meeting 2002, C.P. 1338, 10100 Torino AD - fax 011 6199184 - e-mail air@arpnet.itoppure brunopec@eponet.it. Per info aggiornate consultare sempre questa pagina.