Giornata della Memoria

Nel ’95 il Servizio Italiano della Deutsche Welle  mette in onda un servizio sulla strage di Caiazzo, ma proibisce una intervista col presidente della Comunità Ebraica di Napoli sul ritrovamento in Olanda dei resti di  un bambino ebreo napoletano.

Nella finestra sottostante ve ne proponiamo l’ascolto di entrambi.

 

 

Il radioascolto non è solo la semplice ricezione di un segnale lontano, ma anche saper captare un messaggio di una certa valenza culturale o che ci sappia far riflettere. Chi vi scrive, ora occupato nella direzione di Radiomagazine, è stato notoriamente impegnato con varie emittenti internazionali, tra cui il Servizio Italiano della Deutschlandfunk e Deutsche Welle, che ha concluso le sue trasmissioni nel 1997. Prima di questa data, nel 1995, sono stati proposti due servizi a Ulrich Ritter, direttore del Servizio Italiano della Deutsche Welle, che facevano parte del normale rapporto di corrispondenza giornalistica che il sottoscritto intratteneva. Il primo servizio, regolarmente mandato in onda dall’emittente, riguardava la strage di Caiazzo presso Caserta, con intervista al Sindaco, tra l’altro Presidente dell’Associazione Vittime Caiatino, dove per altro quest’ultimo sottolinea il coinvolgimento del locale Vescovo per insabbiare il caso e favorire Emden, il criminale nazista responsabile della strage. Tale servizio anche se messo in onda, ne è stata misteriosamente  ritardata di molto la trasmissione, collocandolo in programmazione in un periodo, il mese di luglio, con basso  indice d’ascolto.

Il secondo Servizio, riguarda il caso del ritrovamento dei resti di un bambino ebreo napoletano, Sergio De Simone, la cui traggica storia, riportata dalla stampa locale, viene assimilata a quella di Anna Frank. In questo caso viene presentata una intervista col Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, che aveva seguito tutta la vicenda della Famiglia De Simone. Mentre il Presidente racconta la storia, uscendo fuori tema, gli si chiede anche cosa pensa del coinvolgimento della Chiesa Cattolica nel far fuggire i criminali nazisti all’estero (è sottointeso, ma non esplicitato nell’intervista, l’ipotesi della fornitura di passaporti vaticani a detti criminali, probabilmente “venduti” a caro prezzo). Detta intervista non è stata MAI trasmessa dalla Deutsche Welle. Tutto questo ci ha lasciato di stucco, considerato il rapporto d’amicizia decennale che ci legava all’emittente e a coloro i quali vi lavoravano. Ad un giornalista può capitare che non gli venga pubblicato un servizio e questo è un fatto abbastanza normale e ricorrente: un direttore non ti accetta mai tutto. Ma tutto questo è stato dettato solo da una questione di programmazione e messa in palinsesto?

Per altro due anni dopo questo evento, il Servizio Italiano è stato chiuso, lasciando ancora più mistero sulla vicenda. Facciamo per altro notare che sulla Deutschlandfunk/Deutsche Welle, entrambi enti di diritto pubblico,  vigila  una commissione, cui fanno parte oltre ai partiti politici, anche chiesa cattolica, luterana e comunità ebraica. Non oso pensare che abbiano prese delle misure sanzionatrici per bacchettare i membri della redazione italiana, anche visto che non solo il programma Italiano della Deutsche Welle è stato chiuso, ma anche altri servizi hanno seguito la stessa sorte, mentre da anni giravano voci su presunti orientamenti a destra dell’emittente. Di un Luciano Barile uno dei redattori, corrispondente fra l’altro del Sole 24h da Francoforte, che ripeteva, scherzosamente sosteneva lui, “ci siamo e ci resteremo” o di una rassegna stampa che citava soltanto giornali della destra tedesca. Quali deduzioni farne?

Sul mio breve e piccolo cammino di corrispondente ho incontrato ancora un Hans Georg Gadamer, allievo di Heidegger, quest’ultimo tirato in polemica per la sua appartenenza al regime nazionalsocialista. E poi un Wolfgang Sawallish, che durante la guerra all’arrivo degli americani, si salvò dall’essere condannato, per le sue capacità artistiche e che oggi è ritenuto uno dei maggiori interpreti di Wagner…

Oggi nel mondo della radio, alla vigilia della chiusura del programma Italiano di un’altra radio tedesca, quella bavarese, sono giunte voci che molti colleghi tedeschi di detta radio, hanno dato segnali di razzismo nei confronti di quelli italiani, esprimendo soddisfazione per la chiusura del programma!

I due servizi, che vi proponiamo  spero possano  servire oggi a chi li ascolterà, e non vogliono essere una pugnalata alle spalle a chi oggi non ha più voce (la Deutsche Welle), anche se senza dubbio la condotta editoriale non è stata delle più encomiabili. Questi servizi meritano però il massimo rilievo, ed io dovevo fare qualcosa, soprattutto ora che INTERNET offre questa  possibilità.

Soddisfazione, se mai ce ne può essere visto di cosa stiamo parlando, è scaturita quando poco tempo dopo la redazione di questi due servizi, la stampa nazionale si è invece e fortunatamente occupata, prima dell’introduzione delle leggi razziali in Italia nel 1936 e poi degli appoggi al nazismo della Chiesa Cattolica francese durante il regime collaborazionista, e dei silenzi di Pio XII nei confronti del Regime hitleriano e mussoliniano.

Come sentirete dalla voce del Presidente della Comunità ebraica, non si possono fare accuse talmente pesanti alla Chiesa Cattolica, che come si sa ha aiutato tanti ebrei:  chi si prefigge il compito di salvare vite umane, non si pone differenze, dice Temin,  ma fino a che punto, diciamo noi?

Proprio nello stesso periodo veniva a galla sulla stampa italiana il caso delle Fosse Ardeatine, con un Pribke, che avrebbe ammesso di essere sfuggito alle autorità italiane, rifugiandosi in alcuni monasteri.

C’è ancora un altro episodio che riguarda la linea editoriale della Deutsche Welle.  Un servizio mai trasmesso sul ruolo delle Chiese Evangeliche tedesche sulla caduta del muro di Berlino, attraverso una intervista al presidente della Chiesa Avventista tedesca, ruolo ampiamente enfatizzato dalla stampa locale tedesca… Contemporaneamente però, la Deutsche Welle avrebbe trasmesso ampi servizi per celebrare la figura di Martin Lutero, e allora? Atteggiamento protezionistico a favore  della Chiesa nazionale luterana?

La versione ufficiale per la chiusura del Servizio Italiano della Deutsche Welle, parla di tagli alle spese dettati da un periodo di contingenza, l’arrivo dei disoccupati dall’Est. Ma nel frattempo si lavora alacremente, per trasferire la  radio, dal grattacielo di  Colonia, ai locali a Bonn che prima ospitavano il Parlamento federale. E forse riprenderanno le trasmissioni in Italiano, dovremo essere contenti?

Il mio lavoro di corrispondete da Napoli, è stato spesso di osannare (forse troppo) l’attività culturale dei tedeschi. Come spesso fanno i giornalisti  per essere gentili nei confronti degli stranieri, parlando di tutte le cose belle che hanno fatto, e di quanto si viva bene da loro. Come ad esempio l’attività di Winkelmann a Pompei ed Ercolano, il passaggio di Wagner a Ravello, i dipinti di Hackert nel Museo di Capodimonte e Reggia di Caserta, le attività culturali del Goethe Institut, le statistiche sulle presenze di turisti germanici in Campania. Ma anche nella raccolta di notizie, dai giornali italiani, e la scelta dei servizi da proporre, mi sono reso subito conto del peso della storia che ancora grava sulla Germania, un passato che viene sempre a galla. Una maledizione che durerà ancora molto tempo su questo popolo disgraziato eppure amico.

 

Non perdete la memoria…. Che con questi ragionamenti ed interrogativi può anche succedere….

Ma soprattutto non ditemi che tutto questo non riguarda il radioascolto!

Dario Villani

 

 

 

 

 

 

 

Qui i servizi che vi segnaliamo da ascoltare per la

GIORNATA DELLA MEMORIA.

 

Collegamento/è necessario il realplayer/ scaricabile gratis dal sito www.real.com

 

1943 STRAGE di Caiazzo (Caserta) trasmesso nel ‘95

 

 

 

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Ritrovati i resti di Sergio De Simone, bambino ebreo napoletano proposto nel ’95 e mai trasmesso

 

 

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Entrambi i servizi sono stati preparati per il Servizio Italiano della Deutsche Welle nel 1995 da Dario Villani

 

 

 

NOVITA’!!

 

Un articolo di Radio Nederland sulla fuga di Nazisti in Argentina

 

 

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